"La prima volta che si sfiorarono fu solo col pensiero, risuonando l’una nell’altro nel battito di un cuore sconosciuto, impresso in un contatto fortuito".
Hermione Jean Granger e Draco Lucius Malfoy non credevano al destino, ma in fin dei conti, non credevano troppo neanche alle coincidenze.

ATTENZIONE: fic in aggiornamento - rieditati i primi 3 capitoli.
Estratto dal cap. II: In ginocchio sul suo pavimento di marmo, legata al muro da catene magiche che le costringevano le braccia in alto e con il bel corpo flessuoso teso in una posizione che nulla lasciava all'immaginazione, c'era l'unica mezzosangue che fosse mai stata in grado di farlo impazzire: Hermione Jean Granger.
Forse, dopotutto, se la sarebbe presa quella dolce schiava Mezzosangue.

*Storia partecipante al contest "Draco Malfoy e il mestiere più antico del mondo" di Matilde di Shabran*
Della prima volta ricordo ogni dettaglio. Sarà che forse fu una cosa così inaspettata da segnare come una bruciatura, impressa indelebilmente sulla pelle.
Era vestita d'oro, nel vero senso della parola – colore assai inusuale nel suo ambiente di lavoro, eppure lei non sembrava affatto a disagio nel sfoggiare quel che più le piaceva: portava questo tubino attillato che le fasciava stretta ogni curva, di una bella tonalità chiara come crema, sinuosa ma delicata. Deliziosamente elegante, raffinato, ma inequivocabile nel suo colore.
La prima cosa che pensai, fu che quell’oro mi ricordava lei e il suo modo di essere quel che le pareva senza sentire alcun bisogno di scusarsi per la propria natura. La seconda, che quel vestito raccontava perfettamente le sue intenzioni con quel taglio così femminile ed audace.
[Pacchetto BELGRADO: Storia ambientata a guerra finita: Draco si prostituisce per sua libera scelta. Descrivi almeno due rapporti con la stessa donna e quello che comportano per lui a livello psicologico]
Ringrazio Hedoniste, senza la quale sarei persa

Da quando il Signore Oscuro aveva vinto la sua guerra e scalzato il governo moderato che l’aveva combattuto ed ostacolato per anni - imponendo il suo regno del terrore su tutto il mondo, magico e non - e tu e Blaise avevate messo in piedi la vostra proficua attività di duelli clandestini a scopo estorsivo e di traffico illegale di esseri umani, nessuno era mai riuscito a penetrare nell’ufficio della vostra bisca prudentemente allestito in uno degli angoli più malfamati di Notturn Alley, rompendo i vostri incantesimi di occultamento.
Fino a quella sera, almeno.
*Seconda classificata al concorso “Porn with plot - III edizione”, di Matilde di Shabran e vincitrice del premio speciale per la miglior scena Lemon*

"Le tue dita sono fredde sulla mia pelle accaldata, lente e delicate come neve che si posa a terra senza far rumore in un soffuso movimento languido di pura, innocente bellezza.
Ma non c'è niente di puro in tutto questo, mi dico, col respiro che si fa singhiozzo e che si perde in un sussultare violento del mio cuore agitato. Non c'è nulla di innocente nel modo in cui i tuoi polpastrelli mi accarezzano la curva esile della gola, scivolando con pigro piacere dalla linea marcata del mento lungo tutto l'arco esposto del collo, fino ad arrivare alle estremità più sporgenti delle clavicole e fermarsi lì, in quieto appagamento, come a volerti dare il modo di assaporare a pieno il senso di possesso che provi nell'avermi così in tuo potere. Così tua."
*Storia partecipante al contest "Sette colori" indetto da erzsi sul forum di EFP.

"Sono passati diversi anni ormai dalla conclusione del Progetto Mew e sebbene la Terra non abbia più bisogno del gruppo di paladine della giustizia che aveva nel mio locale il proprio quartier generale, non c'è stato un solo momento, dalla battaglia finale ad oggi, in cui mi sia anche solo passato lontanamente dall'anticamera del cervello di chiudere il Caffè."
...ovviamente per una buona ragione!
"Giusto perchè si parlava di leccornie da gustare..."

"Sono i tuoi gemiti rochi a svegliarmi; sussurri deliziosi carichi della più densa voluttà e del più disperato bisogno che scivolano nei più neri abissi della mia incoscienza e mi rapiscono dai miei sogni più selvaggi con la promessa di piaceri ben più reali e altrettanto proibiti."
Un incontro proibito, illecito, sconveniente... ma troppo seducente per poter essere fermato, biasimato, represso; una promessa di piaceri oscuri e dolcissimi... troppo carezzevole per poter anche solo pensare di scappare.
E tu? Riuscirai a resistere a questo perverso, delizioso, suadente richiamo?

- Una promessa. - Ti rispondo, sistemandomi meglio sul cuscino, le dita ancora intrecciate alle tue. La luna si riflette nei tuoi occhi e li addolcisce splendidamente, arricchendoli di riflessi morbidi e seducenti. L'atmosfera ha un che di magico e la mia voce forse ne risente un po' perchè nel risponderti appare più dolce di quanto non sia di solito - Un modo in cui un uomo e una donna si vincolano insieme. Agli occhi del mondo.
- Per tutta la vita?
- O no, amore. Per molto... molto di più.

"Le tue mani scivolano a coppa sotto la superficie dell'acqua nello stesso momento in cui le mie scivolano giù, sul mio corpo e sulla roccia, alla disperata ricerca di un appiglio... di un sollievo che è sempre più difficile ottenere da sola. Le dita scivolano dal seno al ventre, giù fino all'ombelico e trattenendo un gemito disperato chiudo gli occhi, nel tentativo di resistere al desiderio che sta per farmi esplodere e a cui io devo assolutamente negarmi."
Una notte come le altre per Sango e Miroku... o forse no.

Barcollò nel buio, esausta, il fiato corto e le lacrime ad annebbiarle la vista. Cercò di sostenersi appoggiandosi al tronco forte di un albero ma non servì a nulla se non ad abbatterla ancora di più. Sapeva che non doveva, sapeva quanto fosse sbagliato ma l'amava con tutto il cuore e ora nn c'era nulla che potesse fare o dire per annebbiare il desiderio di lui; nulla che la aiutasse a dimenticare il suo profumo, la presa così salda delle sue mani... quel sospiro tremante che lei aveva trattenuto e che lui le aveva lasciato scivolare sulla pelle calda del collo in quel momento così straziante in cui l'aveva avuto vicino... e al tempo stesso incredibilmente lontano.

"Mi bastò uno sguardo, un solo, innocente, incosciente sguardo da donna in quelle pozze scure dal colore del deserto per finire nel suo incantesimo e solo ora mi rendo conto che in realtà non ci fu proprio niente di casuale in ciò che feci quella notte, sotto quella luna così placida e con quel vento caldo così seducente. Avevo sempre saputo di quanto fosse pericoloso e per anni non avevo abbassato mai la guardia. Eppure quella sera lo feci."
Che sapore ha il frutto proibito, Kish?

-Partenza tra dieci... nove... otto...
- Allora, credete di potercela fare?
La domanda divertita di Yury, intento a controllare allo specchio la sua perfetta persona - narcisista com'era - fece ghignare Kisch, tremare agitato Tart e indurire lo sguardo di un concentrato Pie. Mentre la navetta spaziale partiva in direzione Terra, le risposte furono medesime... i pensieri diversi.
-Assolutamente.
In questa fic leggerete di intrighi, combattimenti, amori, litigi violenti e sensualità, di desideri brucianti, sentimenti incomprensibili, tenere prime volte e selvaggi rancori. Vedrete come incontri nati da pregiudizi possano tramutarsi in amore e... come anni passati a lottare possano diventare sentimenti inarrestabili e sinceri. Ricordi che fanno male e sensazioni nuove che germoglieranno. Incontri dolorosi... e primi sguardi.
Un Kisch tornato ad essere perfido e sensuale, un Pie più freddo e spietato del solito, un Tart che non ha mai dimenticato e che ha tutta l'intenzione di non farlo... e un nuovo personaggio, che spero faccia perdere la testa a voi come a me!
E poi... ci sono loro... le nostre Tokyo Mew-Mew!

Dio, questa sensazione è bellissima.
Sarà l’alcool che caldo mi scorre dentro, ma la musica… il ritmo… me li sento nella testa. Sento il mio corpo muoversi al ritmo della musica, spettatrice lontana non posso far altro che osservarmi muovermi nel caos della sala. Le luci abbaglianti e il contatto tra i corpi mi annebbiano i sensi. Li posso percepire, gli sguardi di tutti su di me. D’altronde, non è una cosa comune vedere Hermione Jean Granger in questo stato.Ma stasera è più forte di me.
"-Pan, sai una cosa? Questa sera, finalmente, mi farò la Granger.
-...
-Oh, è un’occasione d’oro, non posso mica lasciarmi sfuggire una situazione del genere.
-...
-Te lo immagini? L’irreprensibile Caposcuola Grifondoro, sedotta ed insidiata dal playboy di Hogwarts. La mia fama salirà sicuramente alle stelle!
-...
-Senza contare che la Granger, effettivamente, è…
Basta.
ADESSO LO DISTRUGGO."
Neera Sharim & Ranyare: nuovo esperimento! =P

- ...Noi qui non possiamo fare nulla, ora... confido nella sua premura, Signor Malfoy. Domani, quando la signorina Granger si sarà svegliata, attendo entrambi nel mio ufficio, in modo da darvi chiarimenti su questa terribile situazione e proporvi l'unica soluzione a cui sono arrivato. Mi rendo conto che tutto questo è avventato e che le dovrei subito delle spiegazioni, anche solo per scusarmi del modo sconveniente in cui l'ho fatta svegliare nel cuore della notte, ma sono certo che se la signorina dovesse svegliarsi, sicuramente sarà molto meno traumatico vedere lei, sebbene il vostro rapporto poco idilliaco, piuttosto che noi tutti. Senza contare poi, che il calore e la morbidezza di un letto dei dormitori, sono assolutamente più rassicuranti rispetto alle povere misure di uno di questi piccoli materassi dell'infermeria. ...Le chiedo di prendersi cura della sua compagna già da questa notte.

- Dimmi chi sei...
Un bacio, un altro.
Le coperte si arrotolano sui loro corpi intrecciati, la seta è fresca sulla loro pelle accaldata.
Lei ansima, chiude gli occhi a una nuova dolce e profonda spinta.
- No.
Sussurra.
I muscoli di lui si contraggono, con impeto affonda dentro di lei ancora di più.
- Io... credo di amarti...
Una risata sottile, dolce... malinconica.
- No.
- Ti prego... dimmi chi sei...
- ...No...
*Seconda classificata al concorso “Porn with plot - IV edizione”, di Matilde di Shabran