Azraphel x Crowley
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Anche gli angeli possono essere tentati.
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“Azraphel? Davvero?”
“Non ne vado fiero ok?” Sbottò infine deglutendo il malloppo di biscotti che si era spinto in gola senza contare che il corpo che aveva in dotazione non poteva morire, ma poteva benissimo soffocare.
“Non ne dubito, ma adesso voglio sapere ogni cosa…” rispose mellifluo il demone, sorridendo con malizia e leccandosi le labbra come se stesse per gustarsi un piatto succulento.
Azraphel sospirò alzando le braccia in segno di resa. Sapeva già che la conversazione in cui Crowley lo stava per trascinare sarebbe stata ridicolmente imbarazzante.

**Questa os ha partecipato all’iniziativa “Advent calendar” del gruppo facebook hurt/comfort Italia**
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[BakuDeku] [suicidio]
Tratto dalla storia:
Mi ricordo del tuo sguardo. Eri serio. Attento. Solo con il lavoro riesci ad immergerti così.
Però i tuoi occhi guizzavano verso di me di quando in quando.
Non dicevi niente, non fiatavi.
Mi guardavi e i tuoi occhi parlavano per te.
Tu non mi volevi coinvolto in quel caso. Tu non mi volevi vedere ad agire sotto copertura con quel l’organizzazione criminale.
“I figli di Krono sono pericolosi, Kacchan! Tu non sai di cosa parli!”

[AshxEiji] [Ambientata dopo Look me]
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Tratto dalla storia:
Un ragazzo gli si sedette accanto con sicurezza e decisione. Senza attendere alcun che, gli prese la mano abbandonata sul bancone e Eiji sobbalzò a quel contatto.
Fece per ritirarsi e dirgliene quattro, ma quando si scontrò con le iridi verdissime dell’amore della sua vita, fu costretto a capitolare.

Domestic!AU - Future!AU - [IwaOi]
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Oikawa ha iniziato a giocare per la nazionale di pallavolo e Hajime studia lettere all’università di Tokyo. Il trasferimento si è visto necessario, così come la convivenza un po’ prematura dei due novelli fidanzati.
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Erano anni che Tooru lavorava come modello per le riviste minori, fin da quando andavano alle superiori e la sua bellezza era sbocciata improvvisamente tanto da attirare gli sguardi dei passanti. Era solo questione di tempo prima che venisse notato da qualche fotografo alla ricerca di volti nuovi.
Hajime ricordava ancora la prima volta che Tooru gli aveva spalmato una rivista da teenager sulla faccia sopra la quale vi era stampata in copertina la faccia del suo migliore amico.
E tutto sommato, Tooru aveva un bel viso, uno di quei volti che stanno davvero bene in copertina, quindi Hajime non si era stupito più di tanto quando il suo amico aveva iniziato ad acquisire una certa popolarità anche fuori dal campo.

[future!AU dal nono capitolo]
Rin è cresciuta al villaggio con la sporadica presenza del suo "Signor Sesshomaru", ma come si evolverà il loro rapporto?
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Era da quando l'aveva lasciata al villaggio che lei lo sognava, ogni notte, ogni singola notte, per dieci anni,lei lo aveva sognato.
Sognava il suo "Signor Sesshoumaru" che tornava a prenderla, che le accarezzava il viso come quando era piccola, ed ogni mattino era sempre una tortura doversi svegliare ed interrompere quel dolce idillio.
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*Questa os è stata scritta per il contest di Natale “Natale al supermercato” indetto dal gruppo fb Takahashi fanfiction Italia*
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Tratto dalla storia:
“Non sono mai stato innamorato di nessuno, quindi non so se quello che sento sia una cotta o altro… e sì, è vero che sono confuso, ma fino a ieri sera ero solo io e niente di più.” S’interruppe per prendere fiato e guardarsi i piedi. Non riusciva più a sostenere il suo sguardo.
“Dopo aver litigato con te… non lo so più…”
Il silenzio piombò in quel momento. Un assordante silenzio fatto di tensione, interrotto solamente dai canti di Natale che si sentivano in sottofondo.
“Ti do un anno di tempo.” Esordì infine il ragazzo.

[DaiSuga]
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Tratto dal testo:
La squadra era già stata salutata con la promessa di rincontrarsi in futuro. Magari ai nazionali, perché, Daichi ne era certo, la Karasuno sarebbe diventata invincibile ancora una volta.
La via per casa era libera, quel pomeriggio non passava nessuno neppure in bicicletta. Al suo fianco, Sugawara proseguiva con un sorrisetto un po’ triste sulle labbra e gli occhi più enigmatici che gli avesse mai visto. Il silenzio più teso che vi fosse mai stato fra loro li accompagnava fin dall’inizio.
L’incrocio dove le loro strade si sarebbero divise per sempre si avvicinava sempre di più. In quel momento, Daichi si rende conto che non è pronto per affrontare un addio. Non in quel momento. Non con Suga.

[KatsuTodoDeku] [threesome]
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Tratto dalla storia:
Amava Todoroki, amava trascorrere le giornate insieme a lui, amava il modo gentile e premuroso con cui lo coccolava quando dormivano insieme.
Si era innamorato di quel ragazzo tormentato semplicemente, giorno per giorno, finché entrambi non si erano dichiarati alla fine del primo anno e si erano messi insieme.
Shoto era splendido, un fidanzato perfetto, sempre attento a lui e ad ogni suo bisogno.
E lo amava tanto, troppo per farlo soffrire. Non se lo meritava.
Era giunto lì, nella stanza di Kacchan con i più buoni propositi: troncare quella relazione di sesso selvaggio prima che potesse nuocere a Shoto.
E voleva troncare davvero. Ne aveva tutte le intenzioni, ma quando aveva udito la voce del bombarolo e del fidanzato proprio dietro alla porta, il coraggio era venuto meno e la fuga nell’armadio era divenuta l’unica via di salvezza.

[FriezaxVegeta]
QUESTA OS È STATA SCRITTA PER IL WORDWAR INDETTA DAL GRUPPO “Il giardino di efp” sulla sfida di Frida Rush.
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Tratto dalla storia:
Era strano quell’alieno. Femmineo e delicato nei movimenti, talvolta aggraziato mentre raggiungeva il genitore e si sedeva al suo fianco sul trono del mondo.
Vegeta lo osservava con rabbia cocente dentro, mentre in ginocchio era costretto a sottomettersi a chi gli aveva sterminato il pianeta e spazzato via la sua intera razza. E Frieza rideva degustando quella sua sensazione, beandosi e godendo del suo sguardo che prometteva solo morte e dolore, ma ridendone divertito come fossero solo promesse vuote.
E forse lo erano. Forse no.

[IwaOi] [omegaverse]
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Questa mini long è stata scritta usando i prompt del WritOber indetto da Fanwriter.it
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Tratto dalla storia:
“Non lo so, dimmelo tu…” aveva risposto dubbioso, mostrandogli fra le mani la lettera dell’ente sanitario che lo “chiamava al dovere” e gli forniva l’indirizzo dell’omega che aveva bisogno del suo aiuto.
“Penso ci sia stato un qualche errore del cazzo. Domani faccio chiamare mamma e-…”
“Nessun errore.” Ammise Tooru in un sospiro, tutto d’un fiato, espirando quel segreto che aveva custodito gelosamente per tutti i suoi sedici anni.
Hajime lo guardò sconvolto e confuso. I suoi occhi verde smeraldo non erano mai stati così pieni di dubbi e domande.
Una parte di Tooru se ne dispiaceva. Hajime era sempre stato onesto con lui, fin dall’inizio, non gli aveva mai nascosto niente, non aveva mai omesso niente.

[VictorxYuurixYuri] [voyerism]
Questa os è stata scritta per il WritOber indetto da Fanwriter.it
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Tratto dalla storia:
Victor trascinava le gambe pesanti come macigni su per le scale dell’appartamento che condivideva con Yuuri da quasi tre anni e con Yuri da soli pochi mesi.
Avevano iniziato quella relazione a tre quasi per caso. Yuuri e Victor stavano bene insieme, non cercavano qualcosa di più, ma Yuri era capitato nella loro relazione come un micino bisognoso di coccole e ben presto si era insinuato nel loro letto con la serenità e la tranquillità di chi ci è sempre stato.
Un po’ come fanno i veri gatti insomma.
Il sesso a tre era qualcosa di talmente divertente e eccitante che Victor stesso amava definirsene dipendente. Anche con Yuuri, suo marito, era sempre stato fantastico, ma con l’aggiunta del piccolo russo si era creata una sorta di gusto del proibito al quale i consorti non riuscivano proprio a resistere.
E quel giorno invece, Victor sentì sulla sua pelle la sgradevole sensazione del sentirsi messo da parte.

[BkDk] [Dk!professore, Bk!Alunno]
Questa os è stata scritta per il WritOber indetto da Fanwriter.it
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Tratto dalla storia:
A Katsuki, il professore, piaceva anche caratterialmente, così timido e riservato, gentile e socievole, sempre con un sorriso per il prossimo.
Aveva lavorato con i più grandi eroi del mondo e lui stesso rientrava nella rosa dei dieci migliori, ma aveva lasciato il lavoro per dedicarsi anima e corpo (e che corpo!) all’insegnamento.
Per Katsuki era una leggenda: non solo incarnava fisicamente ciò che sarebbe sempre voluto diventare, ma era arrivato fin dove Katsuki bramava arrivare professionalmente. Tranne per l’insegnamento, quello non faceva proprio per lui. Non avrebbe abbandonato mai il lavoro da eroe per istruire mocciosi di merda, ma non poteva nemmeno biasimarlo per tale scelta. Dopotutto, se così non fosse stato, non si sarebbero mai conosciuti.

Questa os è stata scritta per il WritOber indetto da Fanwriter.it
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Tratto dalla storia:
I baci infuocati e le palpatine ammiccanti erano stati solo una reale conseguenza di tutta l’adrenalina accumulata durante l’allenamento.
Avevano aspettato che gli altri se ne fossero andati, tanto toccava sempre ai primini sistemare la palestra.
Avevano mandato via in anticipo anche Tsukishima e Yamaguchi rifilandogli una scusa banale alla quale solo il più ingenuo dei due aveva creduto.
Kei infatti li aveva guardati in quel suo modo altezzoso e spocchioso che di solito faceva arrabbiare Kageyama. Li aveva giudicati silenziosamente e gli aveva suggerito con lo sguardo un “non me la date a bere.”

Questa os è stata scritta utilizzando i prompt del WritOber indetto da Fanwriter.it
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Tratto dalla storia:
Era un paradosso divertente e inaspettato, l’uomo che aveva conosciuto su quel sito di incontri e con il quale aveva chattato per mesi interi, altri non era che il suo professore di ingegneria.
Il più severo e austero fra i professori per di più. Gli studenti mormoravano spesso di come fosse crudele e inflessibile o di come non lo avessero mai visto amichevole o sorridente, nemmeno con i suoi colleghi.
E Eren aveva creduto a quelle voci per un numero incalcolabile di mesi, giorni e ore che poi aveva prontamente classificato come “tempo perso” dopo che lo aveva conosciuto.

Questa os è stata scritta usando i prompt del WritOber indetto da Fanwriter.it
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Tratto dalla storia:
Il bianco diventava nero, il casto si tingeva di lussuria e i confini mentali che Guan Shan aveva sempre avuto, diventavano sempre più sfumati fino a svanire nel nulla.
Non aveva più certezze, non aveva più appigli quando He Tian decideva di farlo capitolare fra le sue braccia.
E Guan Shan cadeva inerme, abbandonandosi alle fauci fameliche di quella bestia non senza aver lottato degnamente per resistervi prima.