"Pierce sta parlando, il Soldato lo sa ma allo stesso tempo non è abbastanza. Il dito indice della mano destra si sta muovendo ritmicamente contro la sua coscia, taptaptap e non è abbastanza."
James non conosce altro se non il silenzio, l'inevitabilità degli ordini e il caos nella sua testa. Nel suo mondo privo di senso, Alexander Pierce è l'unica certezza. Eppure, James non può impedirsi di pensare che ci sia qualcosa di terribilmente sbagliato nell'azzurro dei suoi occhi.
James "Bucky" Barnes/Alexander Pierce
Implied past James "Bucky" Barnes/Steve Rogers

Londra.
John Watson viene rimandato a casa dall'Afghanistan con un congedo in mano, un'onorificenza per i servizi resi alla patria, una pensione militare ridicola e una ferita da arma da fuoco alla spalla sinistra. E tanta vergogna negli occhi.
Suo malgrado si trova costretto ad accettare un lavoro di cui si vergogna e a reinserirsi in un mondo che disprezza, dove i Beta non hanno odore, gli Alpha devono mantenere il loro status sociale privilegiato e gli Omega non hanno potere nemmeno su loro stessi. E a John piacerebbe tanto trovare un modo per cambiare le cose.
Ventiquattro capitoli sulle note dei Ventiquattro Capricci di Niccolò Paganini.
(Omegaverse)

Tornerai. In questa vita o nella prossima. Tornerai e passerà il dolore, passeranno le lacrime e potrai ricomporre la tua maschera di ghiaccio senza preoccupartene troppo, perchè ci sarà sempre John a vedere attraverso di essa. A vedere te.
[Post-Reichenbach]

Sherlock ha sempre amato il silenzio, l'ha sempre preservato da se stesso, è stato un compagno fidato e un consigliere discreto. Un amante notturno in serate poco docili. Un amante facile da addomesticare, o da domare. Facile da comprendere e da gestire.
Sherlock l'ha sempre amato, ma questa volta no. Questa volta il silenzio è solo dolore, è solo lividi violacei sulla sua pelle nivea e nuda, esposta, terribilmente disponibile.
Glielo dirà, un giorno.
Ma non oggi.
Sherlock!Centric, Angst with a happy handing
~Questa storia partecipa al contest "Slash! Occhio agli avvertimenti" indetto da Rebecca04 sul forum di EFP~

"Antropofobìa s. f. [comp. di antropo- e fobia]. – In psicopatologia, morbosa sensazione di angoscia che insorge in alcuni individui in mezzo alla folla o in presenza di altre persone."
La paura ha gli occhi di tutti gli uomini della terra e non c'è scampo, non c'è fuga, non riesce più a rinchiudersi nella sua mente e nemmeno il legame ionico ha più un significato.
C'è solo il dolore che gli scava con gli artigli da dentro il petto e che continua ben dopo che le nuove ferite si sono rimarginate.
AU Teen!lock, Sherlock!centric
~Prima classificata al contest "Phobos e Deimos" indetto da meryl watase sul forum di EFP~

Unblooming è una parola inglese che indica un bocciolo che non fiorisce.
Sherlock, semplicemente, si sente appassire.
~Prima classificata al contest "Drabble: Mi sento..." indetto da Rebecca04 sul forum di EFP~

Conscio del disonore ricaduto sulla sua famiglia dopo la caduta di Voi-Sapete-Chi, Draco si rende conto che tutto ciò che desidera è ormai al di fuori dalla sua portata, e constata che gli oggetti dei suoi desideri sono drasticamente cambiati. Per poterli raggiungere, il mago compie una scelta che si rivelerà terribile.
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"Non farlo, ti prego Harry non farlo!"
Ma Harry, che nonostante possedesse al contrario del suo migliore amico una sensibilità superiore a quella di un cucchiaino, non poteva leggere nella mente del mago, lo fece eccome.
Dopo, non ci fu più spazio per pensare.
La bocca di Harry era calda e avvolgente, e non c’era altro posto al mondo dove Draco avrebbe voluto stare.

-Sherlock-
Il tuo nome tra le sue labbra è come una melodia, e pensi che potresti morire in questo preciso momento e la tua vita avrebbe avuto un senso, uno scopo, finire tra le sue labbra e lì morire, soffocare, che morte meravigliosa sarebbe.
Ma lui non ti uccide, ti salva ancora una volta. Lo sai che vuole provarci di nuovo, glielo leggi negli occhi, così come sai che la sua rabbia non si è esaurita ma lui è semplicemente troppo buono, troppo attento, troppo John per non capire.
Vede le tue gambe che tremano e la tua camicia troppo, infinitamente troppo larga per te, per l'ombra di te stesso che quei due anni lontano da lui e da Londra, dalla tua Londra, ti hanno ridotto ad essere.

Stringo con le braccia il mio corpo scarno e poggio la fronte contro il vetro opaco.
Ti sentiresti così oppresso tu, quaggiù.
Io stavo bene qui. Prima di farti del male, prima di sentire Lei fremere dentro di me, prima di sentirLa sussultare ed esultare per ogni mia sofferenza, per ogni mio dolore.
⋇Seconda classificata al contest "Una canzone per noi" indetto da Nuel2 sul forum di EFP⋇

-Fidati di me, Harry. Ti fidi di me?-
-Certo che mi fido di te-
Draco socchiuse gli occhi sornione, con un’espressione soddisfatta in volto.
-Allora lascia che sia unicamente io a regalarti piacere questa notte, Harry-