[Logan/Scott]
Scott sta preparando la sua valigia e, tra un vestito e l’altro, si crogiola nei ricordi.
Ricordi di un passato che sembra tanto vicino da poterlo toccare, quando per colpa di un guasto alla moto è rimasto bloccato nel bel mezzo del nulla… costretto a rimanere ospite per giorni di un burbero benzinaio/meccanico di nome Logan.
Era successo per caso, in un pomeriggio che avrebbe dovuto essere solo uno tra tanti altri: l’attimo prima guidavi tranquillo lungo la strada che ti avrebbe portato dalla tua ragazza, quello dopo la tua vita era cambiata per sempre – senza averlo voluto, senza averlo cercato, senza aver potuto fare nulla per impedirlo.

Una piccola sfida personale, un esperimento per rendere omaggio alla coppia Barnum/Carlyle (barlyle).
Le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.
[Dal testo]
Rosso #2 - Perché baciare Philip – e toccarlo, e spogliarlo, e fare l’amore con lui – è naturale e giusto esattamente come farlo con Charity.
Verde #2 - Ma poi P.T. si accorge di te e alza gli occhi fino a incrociare i tuoi, sorridendo di quel sorriso che ti incanta ogni singola volta.
Blu #2 - Incroci il suo sguardo, il tuo sorriso si amplia. E continuate a cantare.

Un percorso che intreccia ombra e luce, disperazione e speranza, dolore e gioia... Yin e Yang.
Un omaggio a una splendida coppia, e all'amore in tutte le sue forme.
Yin #1 - I capelli di Gohan sono umidi di pioggia, la sua bocca avida, le sue mani esperte.
Yin #2 - Gohan viene da te a qualsiasi ora, senza preavviso. A volte puzza d’alcol; altre, solo di rassegnazione.
Yang #3 - «Vorrei che il tempo si fermasse» mormora infine, appoggiando la testa sul tuo petto. «Vorrei vivere per sempre in momenti così.»
Yang #4 - Quando infine apre gli occhi, il ricordo della prima volta che li hai incrociati ti fa sorridere ancora di più.

Perché a volte basta poco, molto poco, per alterare l’equilibrio di una relazione… soprattutto se sei un Grimm, se il tuo migliore amico è un Blutbad e il tuo fidanzato uno Zauberbiest estremamente geloso.
«Stiamo davvero discutendo per questo?» domandi allibito quando il tuo dolce e comprensivo fidanzato inizia a farti il terzo grado sul perché e per come Monroe abbia le chiavi della tua roulotte e si prenda tante confidenze non richieste, con te.

[Logan/Scott]
Scott è un neo maggiorenne che trascorre le vacanze estive con la famiglia sull’isola privata dei suoi genitori; Logan è appena entrato a far parte dell’entourage alle loro dipendenze come giardiniere, addetto alla piscina e meccanico a tempo perso.
Qualche bisticcio, molti sorrisi e un pizzico di romanticismo per una storia che profuma d’estate.
[Cap. 1]
Ti prendi qualche lungo secondo per riflettere su cosa dirle, mentre ripensi al breve colloquio di pochi minuti fa con il nuovo arrivato.
Di lui hai capito soltanto che è uno stronzo, che fa l’educato solo quando gli conviene e che il suo nome è James, ma per qualche motivo si presenta come…
«Scott?»
«Logan.» Rispondi semplicemente. «Si chiama Logan.»
[Cap. 5]
Bene, ti ritrovi a pensare, la buona notizia è che la cotta per Jean ti è finalmente passata; la cattiva, che a quanto pare te ne sei preso una – gigantesca – per Logan.
E probabilmente lui se n’è accorto.

[Logan/Scott]
Raccolta di flash-fic e one-shot Logan/Scott dove verranno inserite tutte le storie a rating rosso per evitare di innalzare il rating di "Controcorrente" (che rimane dal verde all'arancione).
#1 «Non mi dirai che te la sei presa davvero… micetto» sussurra malizioso.

[Apocalisse zombie!AU]
Aomine e Kise si ritrovano a fare i conti con uno strano virus che ha infettato la popolazione giapponese, e cercano in qualche modo di riuscire a sopravvivere in quell'inferno che è diventata la loro vita.
Credevi di aver toccato il fondo – anzi, di essertici proprio schiantato sopra – quando il virus si è portato via anche Momoi… o meglio, quando lei, ai primi segni del contagio, vi ha supplicato di ucciderla prima che si trasformasse in un mostro. Credevi che dopo aver cremato il suo cadavere e aver sparso le sue ceneri sulle macerie di quella che una volta era la Teikō – era stato il suo ultimo desiderio – quella parodia di vita che vi aveva inghiottito interi non avrebbe potuto diventare ancora più schifosa di così. Ti sbagliavi.

Guren (o meglio, lo stupido Guren) è una delle persone più irritanti che Yū conosca. Eppure…
È irritante la rustica premura che ha nei tuoi confronti,
irritante l’affetto sincero che leggi nei suoi occhi,
irritante quel modo tutto suo di starti accanto senza fartelo pesare.

Una questione in sospeso, una fiaba che dà vita a un incubo e un viaggio inaspettato: è l’ennesima avventura che Percy e Nico non hanno mai chiesto, ma che li aiuterà a ritrovare se stessi – e a scoprirsi l’un l’altro.
(Dal testo, cit. #1)
Il blu è ovunque, intorno a lui.
Blu il cielo, blu le case, blu la strada.
E l’acqua. Anche l’acqua è blu – ed è ovunque.
Chiude gli occhi e inspira quell’umido odore di blu.
Odore di casa.
Respira il blu e ascolta il dolce suono del silenzio.
Poi sorride: quel posto gli piace.
(Dal testo, cit. #2)
«Sai, Nico,» riprende Percy dopo qualche lunghissimo secondo di silenzio – e tu sei intimamente grato che la sua voce ti abbia distolto da quei pensieri scomodi «io lo so di essere un idiota, soprattutto con queste cose, e che tu ci creda o no so anche che ti ho fatto star male, e mi dispiace davvero… però… insomma, ti è mai venuto in mente che, forse, eri proprio tu a tenermi lontano?»

Dar voce alle emozioni è rischioso, difficile… e qualche volta persino inutile.
Perché non importa con quanto impegno ci si provi: nella vita ci sono cose che parlano più delle parole stesse.
Quello che le parole non dicono, lo fanno gli occhi, i baci e le mani di Eren.
[Levi/Eren – triple drabble]

Una raccolta di drabble che, come i fiocchi di neve, saranno diverse tra loro per rating, generi e avvertimenti; alcune saranno AU, altre canon... ma tutte, rigorosamente, Levi/Eren.
1# Sceglieva di credere che quella di obbedire agli ordini fosse solo una facciata, e che Levi in fondo si fosse affezionato davvero, a lui.
2# Sorridi – non puoi farne a meno – e ti avvicini per abbracciarlo da dietro.
3# Lo vedi sorridere e ti chiedi che cosa abbia visto.
4# «N-non è niente.» Mugugnò Eren imbarazzato, arrossendo fino ai capelli quando Levi gli prese la mano nella sua per esaminare il taglio.
5# Nessuna parola vuota, nessun patetico discorso di circostanza di cui non sapresti che fartene
6# «Sei in ritardo, ragazzino.» Sbuffa poi.
7# Sono i fantasmi che il buio porta con sé a terrorizzarti.
8# Imprechi tra i denti e cerchi di ignorare quei maledettissimi occhi verdi carichi di desiderio e di rimpianto.
9# Tra i capelli scompigliati, un mucchio di foglie secche.
10# «Quando sarò grande ti sposerò!»

Semplicemente una raccolta di drabble Aomine/Kise, scritte per “La corsa delle 24 ore” indetta dal forum Torre di Carta.
Le storie avranno generi/rating/avvertimenti diversi, alcune saranno ambientate nel canon e altre in AU, ma la coppia sarà sempre la stessa.
1# Sollevi appena la testa per guardarlo negli occhi e poi sorridi, ricambiando l’abbraccio.

Una - quasi - classica discussione tra Calmoniglio e Jack Frost.
«E dai, Canguro, non prendertela.» Lo rimbrottò con quella faccia da schiaffi che si ritrovava. «Jamie voleva giocare con la neve e io l’ho accontentato… che male c’è?»
[Partecipa alla "Corsa delle 24 ore" indetta dal forum Torre di Carta]

Kise ha appena scoperto che la sua sorellina si sposerà presto, e che lo vuole come testimone… insieme ad Aomine, il ragazzo con cui i suoi genitori non sanno che è fidanzato.
La “Missione Matrimonio Kaede” sta per avere inizio.
[Dal testo]
Sgrana gli occhi e arrossisce, poi cancella furiosamente quell’ultimo punto che ha aggiunto solo per sbaglio – o per scherzo, o perché era sovrappensiero, o per-qualche-motivo-che-non-conosce-e-nemmeno-gli-interessa – e rilegge il suo piano di battaglia.
• Punto 1: Chiedere ad Aominecchi di fare da testimone a Kaede insieme a me.
• Punto 2: Dire a mamma e papà che sto con Aominecchi.
• Punto 3: Convincere Aominecchi a venire a conoscere mamma e papà (perché sicuramente non vorranno aspettare il matrimonio).
• Punto 4: Convincerlo anche a vestirsi con uno smoking (dopotutto è il testimone).
• Punto 5: Trovare un modo per farmi perdonare da Aominecchi.
• Punto 6: Chiedergli di sposarmi.
Bene. Perfetto.
Si accascia sulla scrivania fino a sbattere la fronte sul ripiano.
È un uomo morto.
[ATTENZIONE: questa storia contiene un altissimo dosaggio di fluff (sul serio, una quantità spudorata di fluff) con una ricca farcitura di cliché [cit.]. Lettore avvisato...]

Una fic dolce e senza pretese, un piccolo scorcio di quel mondo che è soltanto loro: di Nishinoya e del suo Asahi-san.
Gli unici momenti in cui Asahi-san è sicuro di sé sono quelli che passate sul campo… o tra le lenzuola.
Ti viene da sorridere, a questo pensiero, ma Asahi-san ti sta guardando confuso e quindi ti sporgi verso di lui per distrarlo con un bacio.