KyuMin
« Il paziente ha una polmonite. Lo terremo in osservazione per qualche giorno. »
Sungmin non poteva credere alle sue orecchie.
Una polmonite.
Kyuhyun aveva la polmonite.
Sentì il proprio corpo muoversi da solo e in men che non si dica spalancò la porta della stanza dove il suo compagno era ricoverato.
Lo vide steso nel letto, cereo, con l’aria moscia e malaticcia, il fiato corto.
« Lo vedi cosa ti succede a fare l’ombrellaio coglione su un palco? »

KyuMin
Il suo sedere rotondo è fasciato nei jeans scuri, accompagnandolo e mostrando a tutto il Mondo quanto sia perfetto e invitante. E’ morbido, ma al contempo sodo. Io lo so bene, visto che passo un sacco di tempo a toccarlo. Ma d’altronde come si fa a resistere? E’ così attraente che ho un sacco voglia di toccarlo anche adesso…
Ma come fare?

MinKyu
Okay. Questo è un problema.
Un gigantesco, rosso, biondo e sexy problema.
Inghiottisco a vuoto, consapevole che persino un’operazione così abitudinaria mi appaia terribilmente difficile in questo momento.
« Stai sbavando. », mi comunica Shindong, seduto vicino a me a fissare lo schermo in mia compagnia.
Scuoto la testa: « Neanche un po’. », mento.

SiChul
« Maledetti… l’aria del selvaggio west vi fa male! »
« A te invece fa benissimo, Siwonnie! Non vedo l’ora di essere tornato a casa! », ride Heechul, abbracciandomi per il collo e scoccandomi un bacio sulla guancia.
« O Dio… », mormoro sconsolato.
« Però devi tenere il cappello! », precisa Heechul.

« Solo un anno… », disse sottovoce.
Il suo cuore batté più forte.

SiChul, HanChul
Le cose andavano bene.
Probabilmente andavano troppo bene; per questo è successo.
D’altronde potevo forse illudermi che niente sarebbe cambiato? Che la distanza che intercorre tra la Corea e la Cina sarebbe stata sufficiente a tenerli lontani?
Ovviamente no.
E scemo io che mi sono illuso.

Accennatissima YeWook
Ryeowook era stanco di essere considerato una bella bambolina di porcellana, androgino e carino, un qualcosa da proteggere. Okay, la sua altezza non lo aiutava e il fatto che avesse la pelle liscissima di sicuro favoriva certi discorsi, ma da qui a trattarlo con i guanti di velluto ce ne passava!
« Io voglio che mi consideriate un uomo! », disse alzandosi in piedi di scatto e battendo le mani sul tavolo dove tutto intorno sedevano i suoi compagni.
Compagni che lo fissarono sbattendo gli occhi, confusi e sorpresi.
« Come, prego? »

EunHae, HyukHenry
Vedo Henry allungare le labbra come una papera per cercare di baciare il mio ragazzo.
Ah.
Ah.
AH!
Stiamo scherzando?
Henry, preparati: questo è il tuo ultimo giorno sulla Terra!

HaseMit
Un amore incondizionato, un fiume di sensazioni e un mare d'amore.
Per il compleanno di Arcadia_SPH. Buon compleanno!

EunHae, KangTeuk, YeWook, KyuMin
«Non credo tu debba sentirti così in colpa, figliolo.», dico.
«Padre… lei non capisce! Ho peccato, e mi sento così in colpa che non so come espiarla e rendere di nuovo limpido il mio animo!», esclama concitato Eunhyuk, a mani giunte, inginocchiato nel confessionale di fronte a me.
«Figliolo…», mi sento dire. Non mi vedo, ma vedo la tunica nera e sento la fascia bianca stringermi il collo. Sul petto una croce di legno pende pigramente. «Amare non è mai peccato.»
«Ma amo un uomo, padre!», mi ribatte.

THUMP. CRASH. SPLASH. BANG.
Concentrazione a livelli mai visti. Così fissato che nemmeno un ingegnere della NASA nel montare una navicella spaziale da cui dipende la sopravvivenza degli astronauti sulla Luna.
Le dita febbrili si muovono senza sosta sul joystick.
La sfida tra Kyuhyun e Starcraft è all’apice.

EunHae
«Ssst…», sussurrò a fior di labbra il biondo, baciando delicatamente l’altro mentre i loro corpi cominciavano a muoversi in una lenta danza, la più antica del Mondo «Non fare rumore, o ci scopriranno…»
«N… non posso… ah… trattenermi…», sospirò il moro, affondando i denti nella spalla di Eunhyuk per non gridare.
Quel gesto fece definitivamente perdere la ragione a Hyukjae che prese ad affondare sempre più profondamente.
Il movimento si fece più veloce, più intenso, man mano sempre più coinvolgente.
Arrivarono ad un punto in cui non riuscirono più a capire chi era Eunhyuk e chi Donghae. Chi era l’uno e chi era l’altro. Perché i loro corpi erano così perfettamente incastrati e le loro anime così profondamente legate che capirono di aver raggiunto la completezza…

KyuMin
Un ronzio.
Un lontano ronzio che disturbava il suo sonno.
Un ronzio incessante che non gli dava pace.
Aprì un occhio. Erano le tre di notte.
«Cosa. Cazzo. E’?», sbraitò.

KyuMin
«Mmmhhh… come sei morbido, Min…» Le parole di Kyuhyun furono un sussurro nel buio.
…Un bacio sul collo…
«Smettila di dirmi che sono morbido! Mi fai sentire grasso!», protestò Sungmin, inviperito, sentendo le guance tingersi di rossa rabbia.
…Una mano a carezzare il petto, sfiorando un capezzolo…
«Mmmhhh…», gemette l'evil maknae «Sei come un bombolone alla crema...»

Accenni HanaRu
E anche nei giorni più scuri
E nei momenti peggiori
Avrai una stella cometa
A illuminare la strada
E se cadrai tante volte
Ti alzerai sempre più forte
La vita è la tua scommessa
Ma mai diventerà persa