Abby, con i soldi risparmiati, acquista, finalmente, una villetta nel centro della città.
Niall riceve una casa in eredità dallo zio.
In un incontro movimentato ed inaspettato, i due scoprono, per loro spiacevole sorpresa, di essere proprietari della stessa casa e, come stabilito dal giudice in tribunale, dovranno condividerla.
Dalla storia:
-Beh, io, dopo aver fatto il bucato, ho appeso i panni in giardino. Potrebbe averli mangiati Betty…- mormoro.
-Io quel lama lo ammazzo!- urla il mio coinquilino.
-Basta!- urla Sophie, alzandosi dal suo posto ed avvicinandosi al biondo.
-Niall, fra noi non potrà mai funzionare. Io vado a casa.- dice, uscendo di casa.
-Cosa le è preso?- mi chiede, poco dopo, Niall.
-Forse è scappata per paura del tuo problema a contenere la rabbia.- affermo io.
-Ma io non ho nessun problema…- mormora lui.
-Io lo so, ma Sophie no.- sentenzio, ghignando.
-Tu…- sussurra il biondo, serrando i pugni e riducendo gli occhi a due piccole fessure.
-Niall, credo che tu abbia capito che non ti conviene metterti contro di me. La prossima volta che ti viene in mente di organizzare una festa qui in casa, beh, pensaci due volte.- aggiungo poi, lasciandolo pietrificato sul posto per la sorpresa.

"Alex Hamilton, diciottenne innocente, fragile, innamorata, delusa, incinta. Una vita stravolta, una scelta importante, una separazione straziante."
"Niall Horan, ventenne felice, forte, innamorato. Una vita stravolta da una tragedia, un'amore sbagliato."

"Sono passati tre mesi, cazzo!” pensò, erano tanti, chissà se la sua sorellina Clare era cresciuta di qualche centimetro e chissà se suo nipote Natan sembrava più grande da quando l’aveva visto l’ultima volta.. Le mancava la sua famiglia, i suoi genitori le erano sempre stati vicini e non voleva abbandonarli così, ma faceva troppo male restare in quella città dove viveva anche lui.
Chissà se LUI stava bene, se continuava a tingersi i capelli, se i suoi occhi erano ancora di quell’azzurro tendente al verde, come quelli di suo padre.

Dal primo capitolo:
Correvo, non mi importava dove andavo, volevo scappare da tutto e da tutti, da questo mondo crudele. Mi aveva lasciato. Lei, la mia ragione di vita, se n’era andata per sempre.
*****
-tu chi sei? dove mi trovo?perché sono qui?- lo guardo confusa e spaventata
–tranquilla non ti farò del male- prende posto accanto a me
- mi chiamo Niall e tu piccola?- ho il viso rivolto verso il camino
- Hope - rispondo
*****
– posso sapere il tu cognome? - domando per riuscire a far uscire almeno una parola dalle sue labbra
– Styles – sgrano gli occhi, non è possibile
*****
- piacere Hope io sono Liam Payne - lei gli tinge la mano
- piacere di conoscerti - poi si presentò Louis
-piacere io sono Louis Tomlison -
- piacere - inseguito Zayn
- io sono Zayn Malik -
-piacere- strinse la mano anche a Zayn. Harry era ancora sull'uscio della porta aveva un espressione sconvolta - Harry tutto bene - chiedo, subito si riprende dal suo stato di trance
- Sisi tutto bene comunque Hope io sono Harry, come avrai sentito, Harry Styles- vedo il viso di Hope impallidire
-non è possibile- sussurra Hope
Questo è il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=FYXau3g_zZ8

-Dovremmo riprovarci, non credi anche tu piccola dolce Erin?- quel sussurro le fece accapponare la pelle. Sentiva le sue maledettissime dita scorrerle prima tra i capelli e poi percorrerle la schiena.
-Non credo Niall- si girò bruscamente. Non l'avesse mai fatto. Si ritrovò chiusa tra il corpo di lui e il bancone del bar, persa in quei dannati occhi azzurri o blu, sembravano grigi, non lo sapeva.
-Sei diventata bella- disse Niall. Un sorriso sghembo gli attraversò il bel viso. Quel che fece dopo sta a voi scoprirlo, anche se forse già lo immaginate.
Buona lettura a tutti, spero che questa storia vi piaccia tanto quanto a me è piaciuto scriverla.

Niall Horan ha sempre avuto il meglio dalla vita. Una famiglia perfetta che gli vuole bene, ottimi voti alle medie, popolarità alle superiori, e la possibilità di realizzare il suo sogno.
L'unica cosa che gli manca è una ragazza.
Ma lui non vuole una di quelle ragazze false che conosce in discoteca grazie alla sua fama.
Lui vuole una di quelle ragazze rare. Una di quelle che arrossiscono al minimo sguardo, e che quando sorridono esprimono così tanto amore e dolcezza da far crescere in te la voglia di proteggerle per sempre.
Ma se dovesse trovare una ragazza così, sarebbe capace di tenerla per sé? Sarebbe capace di abbattere tutti i suoi muri?

«Perché sei qui?»
«Perché sono una cretina»
«Fare la vittima non mi scalderà il cuore, mi irriti»
«Non voglio scaldare il cuore a nessuno»
«Ti ha lasciata, vero? È per questo che sei qui, no?» e lei abbassa ancora lo sguardo, presa dalla vergogna, perché lui ha già capito qualcosa, perché detto così, ad alta voce, suona tutto così ridicolo ed insulso.
Perché è lì? Perché ha avuto tutto questo coraggio? Perché farsi viva dopo due anni?
Lei scuote la testa «L’ho lasciato io» confessa, ma non sembra fare la differenza, perché Niall è in un vortice di rabbia repressa.
«Poco cambia, tanto non sei nuova nel lasciare le persone, no? Ti viene facile, tanto quando respirare. Tanto a te non frega un cazzo se una persona va di matto per le tue decisioni del cazzo»
«Non dovevo venire qui» dice secca lei, alzandosi in piedi, presa dalla vergogna più assoluta, cercando di scappare di nuovo. Ma lui è più veloce di lei, tanto che le prende il polso, stringendolo forte, facendole male, bloccandola e costringendola ad affrontare il suo sguardo.
«Troppo tardi, Vanessa. Ora sei qui, e mi devi delle spiegazioni»

Solo una cosa buona ha fatto nella mia vita, farmi diventare mamma di un piccolo angioletto, che riempe le mie giornate con le sue coccole e i suoi sorrisi. Perchè per il resto lo riconosco solamente come colui che mi ha rovinato la reputazione, che mi ha fatto allontanare dai miei affetti, colui che ha fatto finta di non conoscermi quando gli ho detto che fossi incinta, il mio incubo peggiore: Niall James Horan.

ATTENZIONE: la storia NON è mia. è stata scritta da questa ragazza: Jessica Cislaghi.
Questa è la sua pagina Facebook: One direction,singer for me. (https://www.facebook.com/pages/One-directionsinger-for-me/216589281769535)
Lei l'ha pubblicata su facebook e CON IL SUO PERMESSO io la pubblico qui.
Leggetela perchè ne vale davvero la pena c:
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*Dal primo capitolo*
-Scusa?-Mi chiamò uno di loro.
Alzai lentamente lo sguardo,incrociando due occhi azzurri incantevoli.
Sembravano due pezzi di cielo,impressionanti.
Rimasi immobile qualche secondo,fino a che il biondino d'innanzi a me mi sorrise e mi chiamò nuovamente.
-Devo pagare!-Esclamò passandosi una mano tra i suoi capelli dorati.
-Oh...si,certo.-Risposi scuotendo la testa.Ritornai alla realtà,quella triste realtà in cui io e i ragazzi non andavamo d'accordo.
E' una storia lunga da spiegare,fin troppo dura da raccontare.

Le vite di Niall e Kate sono cambiate radicalmente. Lui è riuscito ad affermarsi in campo musicale diventando un artista famoso mentre lei è alla ricerca dell'università perfetta che le permetterà di realizzare tutti i suoi sogni. Riusciranno vite così diverse a non rovinare il loro rapporto?

TRAILER : https://www.youtube.com/watch?v=ZvHmc932wnE&feature=youtu.be
Kate è una ragazza di 17 anni che si trasferisce insieme alla sua famiglia a Londra. Questo cambiamento significativo, sconvolge la vita di Kate che si ritrova in una città che non conosce, in una nuova scuola e senza amici. Tuttavia riuscirà ad ambientarsi e a trovare qualche amico finché non incontra il ragazzo più bello e amato della scuola..Niall Horan.

"Tutto quello che era in nostro potere di fare l'abbiamo fatto", mi dicono.
"Ora sta a lui scegliere se tornare tra noi. Sia paziente, Mrs Horan, è il mio unico consiglio".
Con queste parole mi trovo sola, nel corridoio di un ospedale di Londra, con Luke e Emma nel passeggino che dormono. Come vorrei che tutto questo fosse un sogno, che sia tutto un brutto incubo, e che quando i due cuccioli si sveglieranno abbiano il loro papà che li fa giocare, non in una camera di rianimazione tenuto in vita con l'aiuto di macchine. Mi chiamo Aspen, e il mio ragazzo, Niall Horan, è in coma dopo un incidente in moto.

"Attento Horan" dissi io sfiorandogli le labbra fini e delicate, aveva le mani sui miei fianchi e io mi beavo di quel tocco delicato di cui solo lui era capace.
"A cosa?" Disse sfiorandomi il naso e accarezzandomi dal fianco sinistro fino un po' più sopra del fondo schiena. Io rabbrividii a quel tocco e sorrisi maliziosa.
"Ti innamorerai di me!" Dissi mordendogli il labbro, lui rimase zitto e si leccò le labbra
"Magari sei già sulla buona strada" dissi accarezzandogli i pettorali, indossava una camicia bianca che gli stava da Dio, era fottutamente sexy.
"Biondina, mi conosci poco" rise lui famelico, iniziò a baciarmi con passione e io diedi libero accesso alla sua lingua, poi mi staccai e gli sorrisi, lui iniziò a baciarmi il collo e io mi sentii in paradiso
"Mmm.." Dissi ansimando "mi piace giocare Niall, lo sai" aggiunsi
Lui mi prese dai glutei e mi poggiò sul marmo della cucina, mi abbassò la cerniera del vestitino e me lo tolse con grande velocità, restai in intimo, lui sorrise desideroso e alzò il viso verso me
"Hai trovato pane per i tuoi denti" disse ammiccando, io lo presi dal collo e lo baciai con passione.

Niall Horan è un giovane padre single che, a distanza di 3 anni dalla morte della sua giovane fidanzata, si ritrova a crescere ed accudire Sophie, sua figlia.
Ma una nuova offerta di lavoro porta il giovane ad allontanarsi dalla sua famiglia, costringendolo a contattare una baby-sitter.
-
-Sarà solo per pochi giorni... Te lo prometto.-
-Io ti odio...-
-
-Non puoi comprare l'amore di tua figlia.-
-Lei mi ama. E questo lo sai.-
-Tu le manchi. E' questo che tu non sai. O semplicemente te ne sbatti, perchè sono quelle quattro monete in più che ti rendono felice, non il sorriso di tua figlia.-

Avevo gli occhi socchiusi e non riuscivo nemmeno a sentire il dolore talmente era tutto così buio.
Sentivo il suo respiro farsi più pesante ogni secondo che passava.
Il buio aveva inghiottito tutto attorno a me, come le onde dell'oceano.
Ma l'unica cosa che riuscivo a sentire erano le sue parole sussurrate quasi con paura "Ti proteggerò da tutte le cose che ho visto" mentre tremavano nella notte.
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