[Genshin Impact]
[College!AU]
Penso che gli amori "scolastici" siano sempre i più belli. Una mistura di acerba presunzione e dolce innocenza. E in questo periodo simpo tantissimo per i personaggi di Genshin Impact, perciò eccoci qui con questa raccolta di AU che ha il solo scopo di farvi rilassare o cringiare. Divertitevi!

//[...] Non ci eravamo mai dati appuntamento, eppure eccolo lì. Sotto lo stesso ciliegio, sotto la stessa pioggia.
Miura Tomomi è una giovane studentessa d'arte, affetta dalla rara Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie, per cui sperimenta una realtà che non esiste.
Nell'intento di aiutarla a guarire, sua madre insiste che passi l'estate al tempio della zia Kaori, a Koyasan; sarà proprio qui che Tomomi incontrerà Shin, un giovane dall'aria misteriosa di cui nessuno sembrerà aver mai sentito parlare. Questi incontri, però, avverranno sempre nello stesso luogo e nella stessa particolare circostanza: all'ombra di un ciliegio troppo grande, e sotto la pioggia sottile che precipita col sole.

La notte glielo aveva portato via.
[Questa storia partecipa al contest Wr-Ink-Tober indetto da fantaysytrash sul forum di EFP]

La mia vita è un racconto al contrario. Sapete di cosa parlo?
Kanie sospirò, la penna ricadde pesantemente sulla scrivania. Inchiostro, nero e denso come sangue appena versato, luccicava alla fioca luce della sua stanza, arricciato in lettere sottili ed eleganti. Sembrava danzassero sulla carta. S'immaginò quale macabro ballo potesse improvvisare la storia della sua vita, se avesse avuto un paio di gambe. Probabilmente qualcosa che oscillasse tra il ridicolo e il disturbante.

Le sue mani sfiorarono quelle di Akari, le dita fredde. Le scaldò nelle sue, tutto avvolto da un silenzio che pareva musica. La città rumoreggiava in lontananza, come se loro soltanto fossero chiusi in una bolla dove il tempo congelava, immobile come una farfalla che riposi su uno stelo: tutto il mondo, fuori. Soltanto la pioggia cadeva, lenta e inesorabile.

Riflessioni su una lacrima.
/! Ogni capitolo è a sé (ad esclusione del capitolo finale), sebbene facciano tutti riferimento alla situazione iniziale. Un piccolo esperimento per passare il tempo, spero vi piaccia.
Aggiornerò possibilmente ogni mercoledì.

Raccolta di haiku e poesie: inno a qualcosa che, forse, nemmeno esiste.

Calore. Andrés gravava su di lui col peso di un’assenza. Martín lo sapeva che questo era il suo modo di dire: addio. Gli sguardi, oltre quella fitta nebbia di lussuria, lasciavano sapore di cenere in bocca. Sono gli occhi di un agnello, pensava Andrés, che trema davanti al lupo grigio giunto da chissà dove soltanto per lui.
Sono gli occhi di chi guarda una rondine fuggire verso ovest, alla volta di paradisi migliori, consapevole che non troverà più la strada del ritorno. Lo pensava davvero, Martín. E per questo piangeva, incriminando le proprie braccia senza piume.

/! SPOILER! /!
Boccadoro conosceva l’Amore. Per lui era naturale, l’atto che accompagna il respiro. Ma per te, Narciso, per te cos’è l’Amore, quella passione che brucia nel petto, quell’ululato del corpo e dell’anima, che il tuo Dio condanna e non contempla?

Gli lasci una scia di baci sul collo. Sulle orecchie depositi canzoni d’amore: non svegliarti. Concedimi altri minuti per pensare: è il castigo che merito. Così approdi di nuovo sulla tua splendida isola di solitudine.

Apollo/Giacinto | Modern!AU.
Il fiato morì sulla lingua, rendendo cenere ogni parola. Il volto dell’uomo era uno splendore canonico, estraneo allo scorrere inesorabile del tempo. Una di quelle meraviglie che, come un’onda, passano e se ne vanno. Ritirata, per sempre, da ogni angolo della memoria. Giacinto ne testò la sabbia umida con le dita: certezza che i suoi occhi non avevano incontrato che l’incontestabile, assoluta verità. Avrebbe voluto tenerla fra le mani un attimo di più, quella bellezza, ma l’uomo dai tanti nomi tornò a trincerarsi sul taccuino.

Costretta in un loop temporale, Mannie Raynott vede il mondo attorno a sé perdere sempre più la sua lucentezza.
Il sole sbiadisce i colori, i suoni si annacquano, gli odori divengono eco lontane. Anche la luce del sole tramuta in polvere: scivola dolcemente sulle membra, ma non riscalda.

(...) Con un tocco morbido come la seta, il rosso iniziò a carezzare le intimità dell'altro, vezzeggiandole con le dita laccate di smalto color cremisi.
Will non poté bloccare oltre i gemiti, iniziando quindi a fremere quando le labbra dell'amante sfiorarono la punta del suo membro.
Continuò così, affondando la bocca ancora più a fondo, le palpebre di Will serrate e le unghie affondate nel materasso.
«Grell, dovrei ammazzarti.» Gemette William fra i denti, mentre il compagno si avventava nuovamente sul suo corpo, il viso cosparso di macchie bianche.
«Fallo adesso, allora.»
| GrellxWilliam | Yaoi | SE NON VI PIACE IL GENERE, NON ENTRATE! |

"[...] Quegli incontri fugaci, in cui i loro corpi si muovono e si toccano frenetici, dominati da ogni passione ardita, erano la loro salvezza. Ciò che li tiene ancorati a questo mondo. Insieme, vicini; il contesto non importava."
SOLANGELO|NO SPOILER|AU|

«Percy...» Geme il ragazzo, mentre l'altro gli morde la guancia, disegnando piccole circonferenze con la lingua.
Lentamente, le labbra fine di Percy incontrano quelle di Nico, che si spalancano al volere dell'amante, e le loro lingue si toccano, ed allora anche le palpebre di Percy calano, sotto alla figura dell compagno che freme ansimante.
Nico si abbandonò al volere di Percy, mentre entrambi vorticano nei reciproci respiri, il ritmo dei loro cuori che battono a tempo.
-Tratto dal testo
[Pernico: PercyxNico; Yaoi]