E' la primissima volta che pubblico qualcosa di originale che non sia una poesia, ho molto timore di espormi da questo punto di vista, ma mi sono detta che è arrivato il momento di tentare...
Dal testo: “Dove credi di andare? Torna giù! Ti farò arrestare, razza di criminale!” urlò Jadeson,
scattando in avanti e riuscendo ad afferrare la caviglia della più giovane, che diede uno
strattone e riuscì a liberarsi, facendo un balzo. Si aggrappò ad una finestra e da lì saltò
ancora più in alto, con un’agilità che Callaghan non aveva mai visto, arrivando al tetto
dell’edificio.
La criminale rise di nuovo e il vento le scompigliò i capelli e fece svolazzare i vestiti.
“E per cosa esattamente?”.

Spoiler S2ep6
Dopo un bacio rubato Crowley e Azraphel si separano, prendendo ognuno la propria strada, ma cosa sarà successo dopo?

« Credevo avessi troppa paura per presentarti, Hawks », la voce bassa del villain riecheggiò nel magazzino, un tono compiaciuto tra le parole taglienti.
Hawks non abbassò la guardia, non ricambiò il sorriso. Rimase serio, guardingo.
« Ho i miei doveri da Hero, non posso dare nell’occhio », la risposta fu secca, concisa.
Le ombre della notte indurivano i tratti di entrambi, tra i due c’erano forse tre o quattro passi di distanza.
Il villain si staccò dal muro, avvicinandosi, le braccia ancora incrociate. Che fosse un segno per mostrare che non avrebbe usato il suo quirk, Keigo non poteva saperlo. Immaginò fosse solo il suo modo di porsi.
Non si fidava di lui, men che meno nel vederlo così divertito, genuinamente curioso.
« Perché il Number Two Hero dovrebbe volersi unire alla League of Villains? Sarò poco sveglio, ma mi sfugge qualche passaggio »

Questa fanfic è una forma di esperimento, si è scritta da sola, io ne sono stata praticamente spettatrice.
Si trattano argomenti delicati, per cui se ne siete sensibili, non leggete.
Dal testo:
Con enorme stupore, mi accorsi che delle mie reazioni a lui non importava nulla. Ciò che lo guidava non era il brivido di sottomettere il suo leader, non era interessato ad umiliarmi. La matrice che muoveva il tutto era la sua rabbia. Se ci fosse altro, non l’ho mai capito.
Di certo, la sua collera non trovava pace, neanche dopo aver finito. Andava via con lo sguardo truce, fisicamente soddisfatto, ma senza aver trovato ciò che cercava.

Questa OneShot è un regalo di Natale per Frida Rush
Dal testo:
« Allora? Piaciuta l’idea della vacanza? », chiese, alzandosi gli occhiali da sole sopra la testa. Il ragazzo non si girò neanche a guardarlo, spostando solo i lunghi capelli biondi di lato, così da non coprire le spalle e abbronzarsi meglio.
« Non farla passare come una tua idea, te l’ho chiesto per mesi di prenderci una vera vacanza », gli rispose con la faccia affondata tra le braccia, senza muoversi di un millimetro, come se si stesse ricaricando di tutte le energie al sole.
« Non fare il presuntuoso », gli si avvicinò, rimanendo in piedi accanto a lui, facendogli ombra.
Morty si voltò a guardarlo, indispettito.
« Mi stai togliendo il sole », sbottò, mettendosi a sedere a gambe incrociate, mostrando tutto quello che il minuscolo slip non riusciva a nascondere.

Questa fanfic è stata ispirata da "Esplosione" di Frida Rush.
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Dal testo:
Riusciva a vedere le volute di fumo nero alzarsi dal punto dell’esplosione, era preparato a quelle situazioni, sapeva cosa si sarebbe trovato davanti, eppure quando finalmente girò l’angolo e si trovò di fronte all’edificio ridotto in pezzi, ebbe bisogno di un attimo per riprendere fiato.
Gli fu difficile non cadere in ginocchio di fronte quella devastazione. Gli fu difficile mantenere la freddezza che lo caratterizzava.

Si stava annoiando da morire a quella festa. Anche se l’aveva organizzata appositamente per staccare un po’ dal lavoro e divertirsi, era una noia mortale.
Rick ubriachi e strafatti riempivano ogni angolo della casa e i Morty… neanche a dirlo erano alla loro totale mercé, volenti o nolenti.
Tirò un’ultima striscia di cocaina e si lasciò andare all’indietro sul divano. Neanche quello gli tirava su il morale.
Cercò di ignorare il Rick e il Morty che ci stavano dando dentro proprio davanti a lui, ma l’impulso di unirsi a loro era davvero forte. Si passò una mano sul membro già duro e stava per spogliarsi, quando gli venne in mente una cosa.
Dove cazzo era il suo Morty?

Questa storia è un continuo di "Pesciolino".
Dal testo:
« Hai proprio voglia di parlare, vediamo cos’hai da dirmi », portò entrambi in superficie, dove c’era meno luce, tenendo il corpo di Rick sospeso sopra il pelo dell’acqua, mentre il proprio fuoriusciva solo per la parte superiore, quella umana.
Finalmente Capitan Rick poté rivolgergli un sorriso sardonico, nonostante fosse in un’evidente posizione di svantaggio.
« E tu sei Rick Sanchez, Stregone dei Mari. L’onore è tutto mio », si scambiarono uno sguardo di pura sfida, ma anche carico di soddisfazione.
La soddisfazione di aver trovato un proprio pari con cui combattere e su cui prevalere.

Morty alzò gli occhi verso i maxi schermi ancora spenti, col cuore che gli batteva all’impazzata e quell’attesa gli sembrava surreale, assurda.
Si accesero le luci all’improvviso e il pubblico iniziò a urlare, sbracciarsi e fischiare. Morty neanche si rese conto di essersi alzato per guardare meglio.
Eccoli.
Immobili ai loro posti, che si godevano la tensione prima di cominciare. Sugli schermi passò il primo piano di ognuno di loro, uno alla volta: Squanchy era seduto in fondo al palco alla batteria, sulla grancassa si leggeva rosso su nero The Flesh Curtains. Birdperson era al centro, le mani strette all’asta del microfono, le ali ben chiuse lungo il corpo e la testa china.
E Rick.
A Morty mancò un battito.
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Questa fic è un regalo per RickishMorty

Questa fic è nata da un'idea di RickishMorty
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« C-che c’è adesso? Nonno non può offrirti neanche una limonata? ».
« N-non mi fido, Rick. Bevi p-prima tu », Morty tese la propria bottiglia allo scienziato, che con un sorriso strano fece spallucce e la afferrò, prendendone un lungo sorso. Rick non disse nulla, si limitò soltanto a guardare il ragazzo negli occhi, sfidandolo.
Morty non era ancora convinto, guardò la bottiglia da cui aveva bevuto Rick ancora sospettoso.

Fanfic ispirata al primissimo episodio della serie, l'episodio pilota. Ho voluto scrivere come secondo me è davvero andata la puntata.
Dal testo:
Erano giorni che metteva alla prova il nipote, pian piano gli stava mostrando ciò che era, senza esagerare troppo, ma Morty non sembrava capire l’importanza di ciò che gli spiegava. Era decisamente ottuso, legato alle regole e alla morale, con la mente totalmente chiusa verso qualsiasi cosa. No, non andava per niente bene. Summer era decisamente più sveglia e perspicace, molto simile a Beth… forse anche troppo.

Si sedette sulla poltrona che era al centro della sala e premette il palmo della mano sul lato destro. Il lettore di impronte digitali riconobbe la mano di Rick e fece scattare una piccola porta laterale, da cui il vecchio tirò fuori un’unità di memoria dal colore strano. Era rossa, ma un rosso molto scuro, tendente al nero e a differenza delle altre fiale, che apparivano luminescenti, questa era opaca, come se ci fosse della polvere all’interno. Rick la osservò con repulsione ed anche se era piccola, sembrava pesare quintali nella sua mano. Non aveva un’etichetta perché non ce n’era bisogno, quel ricordo apparteneva a lui ed essendo suo era marcio.
- E' la prima fic che scrivo su Rick e Morty e l'ho trovata complessa da scrivere. Rick è un personaggio difficile, con una psicologia complicata e intricata. Spero di aver colto la sua essenza e non essere andata troppo OOC.

||ATTENZIONE SPOILER 4x06||
Lanciò uno sguardo al trenino ormai rotto che aveva regalato allo scienziato, sentendosi ancora turbato e un po’ sciocco. Da quando lo aveva visto al negozio, durante una fugace visita alla Cittadella, aveva conservato le paghette per settimane per comprarglielo. Non sapeva neanche lui bene il perché, ma l’idea di regalarglielo in quel momento lo aveva elettrizzato. Se l’era fatta addosso a filarsela di nascosto alla Cittadella da solo, ma ne era valsa la pena, o almeno credeva.

Jerry salì al piano di sopra triste, arrabbiato, mortificato e deluso. Era convinto che tutto sarebbe andato per il meglio, ma Beth non sapeva apprezzare i suoi sforzi!
Solo in casa, disilluso e depresso, stava per andare in camera da letto a fissare il soffitto, ma all’ultimo cambiò idea e si insinuò nella stanza del suocero. Chiuse la porta per rimanere al buio e si sedette sconfitto sulla branda cigolante. Lo faceva spesso quando era particolarmente avvilito e ripensava all’altro Rick, il suo Rick.

« Bene, allora uccidimi ».
Tra i due calò il silenzio, riempito dai suoni della battaglia che infuriava fuori della cabina. Rimasero così, Rick a braccia aperte e Morty con le spalle contro il muro. Non sapeva cosa fare, perché temeva che qualsiasi cosa avesse fatto sarebbe caduto nella trappola del pirata. Lo osservò dalla testa ai piedi, valutando le varie possibilità: l’uomo era molto più alto di lui, armato sicuramente fino ai denti, con molta più esperienza e furbizia.