Questo vuole essere un piccolo racconto, senza pretese, riflessivo e sincero, che coglie l'attimo in cui un'amicizia storica si evolve...il tutto raccontato attraverso gli occhi di una adolescente.

Questa storia si colloca in un punto imprecisato dell'anime prima dello scontro finale con Naraku; si tratta di una breve avventura raccontata con gli occhi di Inuyasha.
Tratto dal testo:
< Si sorprese a pensare che nessuna delle due donne appartenesse davvero a quel mondo: una apparteneva già al regno dei morti, l'altra apparteneva al futuro. Non poteva sciogliere in una notte un nodo di sentimenti così complesso, tutto ciò che poteva fare era ripetersi come un mantra che Kagome non sarebbe morta. >

Spesso le antiche amicizie con il tempo sbiadiscono, sfioriscono, semplicemente si perdono. Heiji e Kazuha sono amici da sempre e sanno ancora trovarsi l'uno con l'altra.
Onestamente, il destino si è innamorato di loro e oggi ha deciso di dar loro una piccola spinta, in modo del tutto inaspettato...
Tratto da testo:
" Heiji e Kazuha, rimasti pietrificati dalla rabbia dell'uomo, non ebbero nemmeno il tempo per ribattere.
Cos'era successo?
Si guardarono i polsi: uno shock.
Probabilmente il signor Heizo si era già pentito per quella decisione repentina, ma per motivi di tempo e orgoglio paterno non tornò comunque indietro. "

Questa ff trae spunto da alcuni anime-manga (specialmente Inuyasha), libri (Shiver), film, sogni (soprattutto sogni)...pur rimanendo originale.
C'è un po' di tutto. Lasciatevi incuriosire e buttate un'occhiata. I nomi sono in giapponese (tributo agli anime), ma l'ambientazione è vaga. L'atmosfera sa di fantasia. Buona lettura!

Per esperienza si sa...non sempre la prima volta è così bella come vogliono vendercela: alla luce dei fatti la mia è una storia che sa di realtà.
Leggere per credere.
Dal testo: "Non hai capito niente, Andrè. Dopo ieri notte sarò eternamente in debito con Fersen per averti salvato la vita."
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Mi sorrise teneramente: "Oscar, è normale. Noi uomini siamo fatti così, tutti abbiamo dei bisogni. Io ho bisogno di te, sia del tuo amore sia del tuo corpo".

"...Quando penso a te associo sempre una sensazione di calore, dato da una presa forte e gentile, l'odore di casa e l'immagine della linea delle tue spalle impercettibilmente abbassate."

Oscar ha allontanato Andrè, sollevandolo dal ruolo di attendente. La storia è idealmente ambientata dopo il ritorno di Oscar dalla Normandia: Andrè non è più tornato e non tornerà più. Sarà il ricordo di una separazione l'ultimo che condivideranno?
Una storia di amore e nostalgia, in cui entrambi mettono a nudo le proprie fragilità (in particolar modo Oscar). Ovviamente sarà un lieto fine? Forse.

Non spegnere la luce....

-Mio padre aveva gli occhi lucidi. Questo. Fu questo a spingermi a parlare: la sua sete di sentire la mia voce, le parole che solo io avrei potuto pronunciare. Io e nessun altro.-
Se vi ho persuase a dedicarmi un po' del vostro tempo, spero di con deludervi e di sentire il vostro parere. Grazie e buona lettura!

Introspezione. Un momento che spesso viene dimenticato, perso tra le pieghe dei ricordi: Clary non è più una bambina, o meglio, non è più una mondana.