[In una fredda e ventosa mattina, un uomo, sospirando malinconicamente, si mise a scrutare fuori dalla finestra...]

"Una casa senza libri è come una stanza senza finestre" disse e scrisse Marco Tullio Cicerone.
E un Paese senza Libri, invece?

Superare una crisi e dare nuova linfa al rapporto, è fattibile? Dipende, anche perché ci sono coppie e... coppie.

Questa pubblicazione ha partecipato in un altro sito al contest di aprile 2019 intitolato "Affiora un pensiero d'amore", inoltre, era necessario attenersi al seguente incipit: - - - In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lei... (o a lui nel caso di autrice) - - -

[I monti, chiamano il mio nome. Mi esortano a scalarle e a confrontarmi. E se dovessi incontrare difficoltà o impedimenti?]
Brevissimo racconto in cui metafora e introspezione si fondono.

Il paradiso terrestre esiste: si chiama Polinesia Francese.
Breve componimento da cui ho tratto ispirazione da una canzone molto suggestiva dei Pooh.

[In una coltre di fumo azzurrognolo, apparve nella mia camera da letto, proprio mentre l'orologio a pendolo appeso sul muro nel salone della reggia rintoccava la mezzanotte. Il suo nome era Dumitru.]

In amore, non è sempre fiori e... rose.
Racconto autobiografico strutturato in forma epistolare.

Tre brevissimi racconti che si orientano su ampie riflessioni, rispettivamente di tipo esistenziale, sociale e intimo.

Testo introspettivo e umoristico che prende come riferimento il gioco delle carte ove determinate parole in tema sono trascritte in grassetto e racchiuse tra virgolette alte doppie.

San Valentino e i miei due colori predominanti a cui associo la festività.
Dedico questa breve composizione in prosa poetica a River Rose, l'amore della mia vita.

[Le mie mani si incastrano con le tue, tasselli ormai impossibili da scollare...]
Brevissimo componimento in prosa poetica.

Un cacciatore, due prede e la legge di causa-effetto.

Questa pubblicazione non è la solita fiaba, bensì una "solida" fiaba ove determinate parole in tema sono trascritte in grassetto e racchiuse tra virgolette alte doppie.

Da quasi un anno lavoro in qualità di Operatore Socio Sanitario in una Casa di Riposo per Anziani, e tra le tante storie accadute nella struttura o pervenute tramite gli ospiti, ho deciso di romanzare ciò che mi è stato raccontato da Serafino (nome di fantasia) una sera, precisamente sul finire del mio turno pomeridiano.
“Angela e Serafino” si avvale anche della mia fantasia, è giusto segnalarlo in quanto sono partito da una base.
Il racconto assieme a “La madre di Sara” e “Stranito” chiude in un certo senso la “Trilogia dell’Alzheimer” che francamente non era in progetto. Peraltro i tre racconti non sono collegati ne direttamente, ne indirettamente.
Buona lettura!