Un giorno, alle prime luci, Cappuccetto Rosso venne trovata in una pozza di sangue rappreso, accanto ad un coltellino proprio nel suo pezzetto di strada, il suo solito luogo di lavoro. La polizia si era subito attivata, ricostruendo la vicenda tramite testimoni e colleghe della donna. Una in particolare attirò l'attenzione degli investigatori, una cara amica, a detta sua, di Cappuccetto Rosso.
«L'ho vista litigare con un uomo ieri sera!» Urlava, dimenando le braccia in aria, sconvolta dalla morte violenta della donna.
Per questa giornata contro la violenza sulle donne, ho deciso di scrivere una One-shot ispirata ai racconti gialli di C. Lucarelli. Spero di non offendere la sensibilità di nessuno e di aver colto l'essenza dello scrittore. Buona lettura!

Le sue mani parevano calde in confronto alla pelle gelida della donna che aveva a pochi centimetri dal naso.
Nessun respiro, nessun tepore. Una principessa di ghiaccio e di ossa sottili come le lucide zampe di un ragno.
...era forse il fascino di quel miracolo di morte ad averlo stregato?
Una one-shot OOC su il caro dottor Ozaki e la bellissima Chizuru. Buona lettura ^^

Mi presento con una raccolta di flashfic narranti i 10 clichés più famosi di film e storie di diverso genere, di carattere puramente parodico e comico, ai quali è stato associato una nazione (non offendo nessuna razza, etnia, religione, credo, ecc.)
Spero vi strappi qualche risata ;)
Ringrazio Lory per il Beta-reading!
1 - Kasatchok (azione-Russia)
2 - Damn-phone (horror-Inghilterra)
3 - Amour (romantico-Francia)
4 - Hakka (fantascienza-Giappone)
5 - Boom! (azione-Italia)
6 - My Horror Time (horror-U.S.A.)
7 - Decisione (azione-Germania)
8 - Frontera (drammatico-Messico)
9 - Förkärlek (romantico-Svezia)

Un pensiero profondo e dalle sfumature azzurre, qualcosa di freddo e acido allo stesso tempo. Ringrazio i futuri lettori/lettrici.
Ti morde la carne.
Non entra solo nei muscoli, ma anche nel cervello. La senti che scivola veloce e viscida, s'insinua sotto quel freddo e acido ago quando lo premi sulla pelle.

[Skyfall]
[Raoul Silva]
Si portò le gambe più vicine al petto, nascondendo il volto tra le ginocchia e lentamente delle lacrime presero a solcargli le guance. Tremava e il suo respiro era infranto dai gemiti del pianto. Lo avevano abbandonato e sua madre lo aveva dimenticato.

Una preghiera volta alla dea Vendetta, affinchè punisca chiunque abbia negato la dignità ad un'altra persona.
Una preghiera in punto di morte per sofferenza ed intolleranza della propria situazione, così amara e lacerante.
Una preghiera scritta con un carattere particolare.
Mia dea togli il soffio vitale agli stolti!
Attenzione: leggermente violenta e prepotente; se non siete dell'umore giusto non leggete

Correva e il fiato gelava lungo la trachea.
Correva e i polmoni si riempivano e svuotavano rapidamente dell’aria invernale.
Correva e sentiva il cuore scoppiare.
Correva e le vene spingevano le tempie.
Correva e il sangue caldo penetrava nella carne.
Tossì irrigidendosi.
Erano minuti che inseguiva tra rami morti ed erba nera un uomo.
Puntò la pistola verso le gambe del suo obbiettivo, la distanza non era eccessiva. Tirò il cane della pistola e l’indice forzò il grilletto. Il proiettile di metallo colpì invisibile una gamba dell’uomo che cadde a terra, come se il suo scheletro fosse evaporato.
Capitolo pilota

Drabble introspettiva di una persona reale, mascherata, che fa sciogliere il cuore sensibile e ridere i più duri e perfidi. Forse mi sono spinta oltre la mia immaginazione? No, ma oltre la mia critica studentesca.
Partecipante al contest di S _Lily_S.
Ispirata (anche) da ‘No Ones Home’, OST dell’anime DtB.
Buona lettura!

Scrutavo con occhi felini nelle tenebre di nebbia che mi avvolgevano credendo di trovare una via di fuga e riflettendo con le iridi la scarsa ed immaginaria luce.
Buio.
Riempivo e svuotavo avidamente i polmoni di aria fredda e rarefatta, che pesante mi penetrava gli organi umidi e spugnosi.
Mi ero persa nei miei stessi incubi.
Benvenuti nei miei incubi...

I frammenti del filosofo ‘Oscuro’, taglienti e brevi frasi in grado di raccontare la storia del mondo, per ogni triste ricordo, il più significativo, il più doloroso e quello che li ha resi ciò che sono.
Una raccolta di brevi flashfic, una per ogni membro, che raccontano con tragiche parole i loro ricordi più dolorosi, ma che hanno formato il loro carattere.
Probabilmente è una scelta azzardata, ma l’ho scritta perché amo ragionare.
Attenzione: angoscia allo stato puro, se non ve la sentite cambiate ff.
#1- Brook  "Morte è quanto desti vediamo e quanto dormienti è sonno"    
#2- Nami  "Non bisogna comportarsi come figli dei padri"
#3- Chopper  "L'io credo è morbo sacro"
#4- Nico Robin  “Demone a ciascuno è il suo modo di essere”
#5- Zoro  "Ho indagato me stesso"
#6- Franky  "Uno solo è per me diecimila se ottimo"
#7- Usop   “Gli occhi sono testimoni più sicuri degli orecchi”
#8- Sanji "La legge è anche ubbidire alla volontà di uno solo"
#9- Rufy "Bisogno e sazietà è il fuoco: il fuoco verrà e giudicherà tutte le cose"
Grazie a chiunque leggerà!

Scendevano i fiocchi in quel bosco dall’oscuro abbraccio e dal silenzio soffocato dai passi pesanti e veloci di un uomo condannato a morte per la seconda volta.
Correva e il fiato gli gelava lungo la trachea, i polmoni si riempivano e svuotavano rapidamente dell’aria invernale. Correva e sentiva il cuore scoppiare. Correva preda dal vertiginoso terrore della morte che gli sorrideva usando il volto del suo cacciatore più fedele.
Ritengo che il passato sanguinario dello spadaccino non sia da trascurare, la sua indole aggressiva e decisa ha certamente forgiato il suo amino.
Ho deciso di resuscitare Higuma, il primo ‘antagonista’ che si trova in One Piece, per questa One-shot.
Attenzione: violenza

I sentimenti frastagliati e forse insignificanti di un cuore che si vede riaprire la più grossa ferita mai e mal suturata da un chirurgo ancora inesperto e che ha comunque tentanto.
Forse breve, ma intensa e preziosa... v'invito a leggere. Grazie

‘Ehi buzzurro sei sotto l’acqua da troppo tempo, capisco che sei lurido ma ormai ti sarai lavato la sporcizia di dosso, perciò vedi di uscire all’istante’. Bussava con il dorso della mano sulla porta.
Il biondo attese per qualche secondo una risposta dallo spadaccino, possibilmente alterata ed inferocita dalla comanda del cuoco, ma non giunse alcuna voce dalla camera da bagno, dove l’acqua della doccia continuava a scorrere nello stesso suono.
Sanji s’irrigidì cercando di ascoltare un qualche sussurro, ma nulla. Il cuore gli balzò in gola, possibile che quell’idiota fosse svenuto o addirittura crepato sotto l’acqua corrente?!
Achamo è tornata e dedica la storia a tutti i lettori persi con gli anni di assenza.