C’era una volta, in una splendido bosco verde, un giovane merlo...

Un cantastorie giocoliere, due bambine smarrite e pronte a credere alla magia. Ai piedi della meravigliosa cattedrale di Notre Dame la loro storia si trasforma in una fiaba e loro troveranno un amico.
– Avete di fronte a voi il più famoso cantastorie del mondo, che è qui appositamente per raccontare una fiaba alla principessina Zenith.
La bambina rise e Ariel si accucciò, fino ad arrivare vicino al suo viso, parlando in un sussurro
-Vi devo avvisare però che le mie storie hanno la cattiva abitudine di prendere vita... quindi starei attento a rispondere alla prossima domanda: che storia volete? -

Vagavo nei boschi quel giorno di maggio, l’aria che si respirava era fresca e soffice come il vento che scompigliava i miei capelli dorati. Passo dopo passo m’inoltravo sempre più nei boschi, e ad ogni sentiero mi fermavo a raccogliere qualche fiore dai prati. Intanto guardando il cielo mi accorsi che laggiù non molto distante da me c'era un bellissimo castello. Non l'avevo mai visto prima d'allora, e la mia curiosità era tale che mi addentrai al suo interno. "Cosa si celerà dietro quel palazzo?"

La breve storia di un omino intagliato in un foglio di carta e le sue avventure. Dove le cose più piccole: come la fiamma di una candela o una goccia di pioggia, possono essere pericolose.

Mese di dicembre e atmosfera natalizia, un villaggio, un falegname tanto buono quanto povero che vive di stenti, il poverino vuole cambiare lavoro e regalare doni per i bimbi della città. Ma ahimè, le sue tasche non glielo consentono. Fino a quando non trova nel bosco un bizzarro alberello.

24 dicembre, una grande sala, un tavolo imbandito con leccornie natalizie, tutti sono in fermento. Una bella candela viene posta al centro del tavolo, ma nessuno riesce ad accenderla. Come mai?

Molto spesso è arduo riuscire a far addormentare il proprio pargolo poiché si oppone a quella sonnolenza forzata. Tuttavia vi è un’antica leggenda ricamata attorno ad un bambino: Jecca.
Una volta narrata, ogni fanciullo accettava di buon grado l’idea di riposare senza proferir parola.
“È un’ombra del male, mio caro. Sbuca dall’oscurità per portare via con sé i bambini. “

Il Carretto magico.
Tanto tempo fa, esisteva un carretto tanto antico quanto magico.
Chi aveva la fortuna di possederlo si arricchiva in men che non si dica.

Storielle scritte e raccolte senza particolare impegno, diffuse nel Regno di Mame sotto forma di leggende, fiabe o semplici miti, ne formano il sostrato culturale su cui si muovono i miei personaggi in "Soffitti Sconosciuti".

test dell'amministrazione

Questa storiella mi è stata richiesta con la base di scrivere una storia sull'amore tra il Sole e la Luna.
La Luna disperata vuole solo vedere il suo amato Sole.
Enjoy!

Tobia passava ore ad ammirare le formiche che trasportavano le briciole di pane dentro le loro casette e registrava i loro spostamenti con attenzione e assiduità, contando anche le briciole che venivano versate in ogni formicaio e tenendo una classifica giornaliera, settimanale e mensile dell’accumulo di provviste.
Cosa accadrà al povero Tobia?

Tutti quanti adoriamo mangiare biscotti a colazione. C'è chi li preferisce alla panna, chi al cacao, chi con gocce di cioccolato, chi adora inzupparli nel latte, chi preferisce sgranocchiarli o mangiarli a merenda con una buona tazza di thè. Ma, se i vostri biscotti si ribellassero?

«Aaaahhhhh i sogni. Strane creature i sogni...»
«Creature, Maestro?»
«Certamente! I sogni sono delle creature magiche che si divertono a girovagare nella mente degli esseri umani quando questi sono completamente inermi»