Crossover
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Autore: Sayman    08/05/2024    1 recensioni
Con la scomparsa degli Avengers, un nuovo gruppo di eroi deve emergere per impedire a un nuovo nemico di conquistare la Terra.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Wolverine
 
 

Ogni volta che Logan si recava al bar per una birra, qualcosa doveva necessariamente andare a puttane. Wolverine era fermamente convinto di questa maledizione mentre affondava i suoi artigli nel cranio di Skullbuster, un cyborg anti-mutante membro dei Reavers.

Quella giornata era iniziata tutto sommato bene. Il mutante canadese, dopo una ricca colazione, aveva deciso di fare un giro sulla sua amata Guzzi V100 per schiarirsi le idee e rilassarsi. Dire che gli ultimi anni erano stati un delirio era un eufemismo: si era ritrovato a capo degli X-Men dopo che un'esplosione aveva distrutto lo Xavier Institute. Durante quei tragici eventi, il loro leader, il Professor X, si era ritrovato intrappolato in un futuro distopico. Per fortuna, erano riusciti a scongiurare quel futuro anche grazie a Jack Harkness, un viaggiatore spazio-temporale e alla sua amica Jenny. Logan aveva apprezzato Jack, entrambi condividevano il fardello dell'immortalità e le perdite accumulate nel corso delle loro lunghe vite. Ricordava ancora il tentativo di flirt da parte dell'affascinante uomo del futuro, ma Wolverine aveva sempre preferito le rosse o le giapponesi.

Dopo un po' di strada, il mutante si era fermato in una delle classiche locande americane, dove avrebbe potuto rilassarsi e bere qualcosa. Purtroppo, la sfortuna lo seguiva ovunque, come peraltro il suo amico Peter. Gli piaceva davvero Spidey, ma a volte la sua parlantina ininterrotta lo irritava a morte. 
 

I Reavers erano arrivati con l'intento di eliminarlo


I Reavers erano arrivati con l'intento di eliminarlo. Wolverine aveva già combattuto contro questo gruppo di cyborg in passato e ne riconobbe subito tre: Bonebreaker, Pretty Boy e Skullbuster. Il nome del quarto membro, un tizio con dei cingolati al posto delle gambe, gli sfuggiva, ma poco importava: fu il primo a cadere sotto i suoi artigli di adamantio. Questo gesto scatenò la furia degli altri due: Bonebreaker lo colpì al petto con un cannone al posto del braccio destro, facendolo schiantare contro il muro di legno. 

In quel momento, la televisione della locanda trasmise una notizia terribile: gli Avengers erano scomparsi!

Ancora più infuriato di prima, Wolverine ruggì e sfoderò gli artigli. Uno dei suoi più cari amici era scomparso, non poteva perdere altro tempo con quelle lattine di metallo razziste. Con un balzo felino, il feroce mutante tagliò la gamba destra di Skullbuster, facendolo cadere a terra. Fu facile poi pugnalarlo alla testa e porre fine alla sua esistenza. Pretty Boy fu il successivo: con un calcio, Logan fece volare una gamba di una sedia di legno nel suo occhio destro, facendolo stramazzare al suolo dopo un urlo di dolore.

Dopo la sua mattanza, Logan fissò l'unico Reaver rimasto in piedi, Bonebreaker. Il cyborg lo guardava con odio, osservando i cadaveri dei suoi compagni orribilmente mutilati. Come osava questo lurido mutante uccidere i suoi uomini in quel modo? Poco gli importava se loro avessero fatto lo stesso con il loro nemico: era uno sporco mutante, diverso da loro.

<< Ti odio, Wolverine! >> urlò il capo dei Reavers.

<< Sì, beh... non sei il primo e non sarai l'ultimo a dirmelo, cocco >> rispose Wolverine con fare sarcastico e annoiato, prima di decapitarlo con un gesto fulmineo. Lo scontro era stato fin troppo facile e banale, ma del resto Logan, su entrambe le mani, aveva tre paia di artigli ricoperti di adamantio, uno scheletro indistruttibile e un fattore di guarigione che lo guariva da qualsiasi ferita. Non poteva che esserci un solo vincitore.

Finito lo scontro, Logan si guardò intorno e ciò che vide rispecchiava perfettamente la sua esistenza. Il pavimento, le pareti e persino il soffitto erano ricoperti di sangue, pezzi di metallo e viscere. Dal lampadario penzolavano due occhi mozzati. Dietro ai tavoli e al bancone, entrambi di legno come tutto il resto di quel dannato locale, i clienti lo osservavano terrorizzati e con le lacrime agli occhi. Per loro, era solo un altro mostro mutante che abitava la Terra e lo temevano. Logan era dispiaciuto, ma alla fine poteva fare ben poco.

<< Fanculo... >> imprecò il mutante mentre usciva dalla locanda. Steve era scomparso e non riusciva a concepire un mondo senza Capitan America. Doveva salvarlo a costo di qualsiasi sacrificio. Il resto non aveva importanza.

 


 
   
 
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