"« Voglio giocare. » fu la sua piagnucolante risposta. « Mi hai lasciato solo tutta la mattina, me lo merito. »
« Decido io quello che ti meriti. » più duro, gli occhi di ghiaccio di Amunait squadrarono il ragazzino, che però non se lo fece dire, e tornò carponi sul pavimento. « Ecco, così. »"

Come quando all'interrogazione non sai che dire, e allora rimani spiazzato.

Un uomo entra a passo spedito in banca, per di più è armato.
Breve racconto con finale e a sorpresa.

"Nessuno, mamma, ha mai sofferto tanto..."
E il volto già scomparso
Ma gli occhi ancora vivi
Dal guanciale volgeva alla finestra,
E riempivano passeri la stanza
Verso le briciole dal babbo sparse
Per distrarre il suo bimbo..
Or apotrò baciare solo in sogno
Le fiduciose mani...
E discorro, lavoro,
Sono appena mutato, temo, fumo...
Come si può ch'io regga a tanta notte?...
Mi porteranno gli anni
Chissà quali altri orrori,
Ma ti sentivo accanto,
M'avresti consolato...
Mai, non saprete mai come m'illumina
L'ombra che mi si pone a lato, timida,
Quando non spero più...
In cielo cerco il tuo felice volto,
Ed i miei occhi in me null'altro vedano
Quando anch'essi vorrà chiudere Iddio...
E t'amo, t'amo, ed è continuo schianto!...
Sono tornato ai colli, ai pini amati
E del ritmo dell'aria il patrio accento
Che non riudrò con te,
Mi spezza ad ogni soffio..
Passa la rondine e con essa estate,
E anch'io, mi dico, passerò...
Ma resti dell'amore che mi strazia
Non solo segno un breve appannamento
[...]
Giuseppe Ungaretti -Giorno per giorno.

" E fu allora che capii cos'era, la nebbia bianca che mi circondava era la mia mente in quel momento, un foglio bianco.."
Non ha una trama ben precisa, soltanto immaginatevi nei panni della protagonista come ho voluto fare io, non è presente nessun dettaglio fisico, caratteriale o psicologico quindi avete per così dire carta bianca.
Spero vivamente vi possa piacere essendo un racconto molto particolare.
-------------------------------------------------- PREMESSA: ---------------------------------------------------------------------------
Questa piccola (bhe insomma 2088 parole) One shot è stata scritta quando avevo circa 12 anni totalmente a caso e l'ho rimessa a nuovo proprio per il concorso, rimodernandola e cambiandola ovviamente avendo ora 19 anni.
VORREI CITARE, COME SCRITTO NELLE ISTRUZIONI E NEL REGOLAMENTO CHE QUESTO PICCOLO RACCONTO, HA VINTO IL PRIMO PREMIO DEL CONCORSO DI SCRITTURA FEMMINILE "Betty Toniolo" LINK AL SITO DELL'ASSOCIAZIONE: www.proteotreviso.it/index.php/2-uncategorised

"La mia vita é forse finita? Impossibile! Io devo lottare per lei. Non posso andarmene cosí. Non ora, lei, loro hanno bisogno di me. Attraverseró questo ponte! Forse, mi ricondurrá da lei"
Chi non ha mai avuto un cane, non sa cosa significa perdere qualcuno di grande importanza nella propria vita. "Ma che sará mai, é solo un cane". Altra frase che spesso sentiamo e che vorremmo solamente urlargli addosso tante cattiverie. No, non é solo un cane, é il mio amico: il mio angelo custode!

Breve scena di due tizi che giocano a scacchi.

In questo racconto narrato in prima persona, il protagonista, alla morte dello scontroso e avarissimo nonno, riceve una grossa eredità in quanto accetta di seguire la sua ultima volontà espressa nella scheda testamentaria ovvero di continuare a prendersi cura del suo adorato pappagallo di nome Paulie.
Non tarderà molto che l'erede scoprirà di come il pennuto ha una sua particolarità.

"credo che non dovremmo più parlarci"

Una manciata di parole per dare sfogo alla fantasia, ispirato da un prompt del 'writober'. La storia è uno scambio di battute tra un padre e il giovanissimo figlio e abbraccia il tema proposto delle nuvole.

Si può davvero perdonare una persona che non fa altro che umilianti?
*consigliata come lettura serale ( è abbastanza breve ), ma attenzione che ha contenuti forti e tratta tematiche delicate*

In questi manoscritti come avrete capito narrerò ciò che è accaduto prima, durante e dopo lo scontro più devastante di tutti i tempi, il terzo conflitto di Tolemac. Non sarà illustrata in modo oggettivo e in terza persona ma attraverso il punto di vista del personaggio chiave di tutto l'evento. Solo quando sarà necessario ci sarà quello di tutti gli altri soggetti principali. I vari cambi di visuale renderà il racconto più completo e pulito possibile cosicché possiate sapere come sono andate realmente le cose anche se lui non avrebbe voluto.
Riuscirete a capire in questo modo chi era dalla parte dei buoni e chi no? Ne dubito, anche se neanche io ho una risposta corretta a questo quesito.

"La sua scuola dovrebbe essere vicino alla tua quindi cogli l'occasione di andarci anche tu. Non considerarla come una penalità perché non stai rispettando un accordo e non farle vivere il tuo stesso stile di vita da disadattato.
Auguri a me che sono diventata nonna, oggi!"

Annachiara e Laura si conoscono da una vita ma il loro rapporto non è sempre stato positivo... In una sera di fine estate in una splendida Bologna le due amiche usciranno insieme per andare a mangiare una pizza fuori e parlare delle loro ferie appena trascorse ma non sanno che in questa serata succederà qualcosa di molto più grande e bello di una semplice pizza mangiata in compagnia... Uno scritto che parla di un fatto realmente accaduto che vuole insegnare a non dare mai per scontato niente nella vita, anche le cose che ci sembrano più banali.