Come back to me
Suono il campanello di casa Wolstenholme.
Mi apre Ernie mentre dà la mano al suo papà.
" Dom sei venuto alla fine ", mi dice Chris sottolineando il mio
pessimo comportamento.
Negli ultimi giorni sono sparito.
Tra pesca subacquea californiana e training nizzardo di volo in
elicottero mi sono fatto desiderare.
" Sono ancora in tempo per quell'invito a pranzo? ".
" Veramente ... Dai, entra ".
" Ly? ".
" Di sopra . Vuoi farti una partita? ".
" Vado a salutare la tua signora e sono subito da te ", gli rispondo
lasciandolo alle prese con metà della sua ciurma di bambini
sparpagliati in giro per il salotto grande.
Salgo.
Destra, sempre dritto, sinistra.
" Ly? ".
Apro la grande porta scorrevole in vetro decorato.
La vedo.
E' Ali e culla una bambina.
La tachicardia graffia contro le costole.
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Kelly, dopo aver messo Jamie nella carrozzina e fatto lo stesso con
Celia, sottraendola al suo abbraccio, ci lascia soli.
" Alice ", le dico, " non sapevo fossi qui ".
Pronunciare il suo nome mi stringe il cuore portandomi a volerla
abbracciare e a dire ' Si, si, si '.
I miei occhi sono attratti dai suoi.
Un piccolo dolore.
" Sono arrivata giovedì. Solo una breve visita per conoscere
i nuovi arrivati ".
Pausa.
" I gemelli sono adorabili, la fine del mondo ".
Guardare questa piccola e meravigliosa creatura mi toglie il fiato.
Un vestito in pizzo, bianco e dritto, la contiene.
E' dimagrita spaventosamente.
" I capelli sono cresciuti ". Le indico le onde nere che le
scendono sulle spalle.
" Sono passati sette mesi ".
Bel modo di superare questo strano
disagio che ci fa parlare da due lati opposti di una stanza grande
quanto un monolocale!
Mi sorride senza distogliere lo sguardo, provando a mitigare la
tensione.
Domande inespresse e inesprimibili riempiono le sue labbra e il mio
petto.
" Stai bene? ".
Annuisco.
" Lo so che hai chiesto a Kelly di tenermi d'occhio ".
Le hai chiesto di starmi vicina quando ci siamo lasciati, quando tu non
potevi perché io cercavo di voltare pagina.
E così la signora Wolstenholme è
diventata una buona amica.
" Grazie ".
Ho fame d'aria.
" Sei ancora a Londra? ".
" No, no. Il periodo di scambio è finito da due mesi e
mezzo. Sono ritornata in patria ".
" Però, visto che ho collaborato a quello studio, sono
rimasta
in contatto con l'Istituto. Mi hanno proposto di ritornare per la
specializzazione. Voi siete in pausa per poco, vero? ".
" Avremo un concerto in Italia ".
" Biglietti già presi. Mi raccomando, trattateci bene con la
setlist ".
Ride e ammicca come quando ci siamo conosciuti.
Mi ha fregato ancora una volta.
Perché va sempre a finire nello stesso modo?
Lo oltrepasso per sfuggirgli.
Se avvicino i miei piedi al suo corpo sento la mia pelle arrendersi.
La rincorro prima che arrivi alle scale.
La blocco sfilandole la sciarpa che porta al collo.
" C'è qualcuno? "
Non gli rispondo.
Si avvicina rimettendo il nastro al suo posto.
" C'è qualcuna? ".
Non le rispondo.
" Devo tornare a Londra per incontrare un paio di amici . Dominic,
salutami
tutti. Ci vediamo tra due settimane ". Tra le note di un
ennesimo live.
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Prove terminate.
Tra poco il palco.
Ali sarà tra il pubblico.
Apro il pacchetto di gomme.
Ne prendo tre e le ficco dritte tra i denti.
Fra qualche ora finirà tutto.
Il sapore salato della pelle, il broncio sulle labbra quando andavamo a
dormire tardi e ci svegliavamo presto, le
mani che danzavano nell'aria quando parlavamo delle nostre cose e
facevamo l'amore, le
pretese che aveva nei confronti dell'estremità del mio cono
gelato anche se aveva appena finito di mangiare il suo,
la
voce sussurata che chiamava il mio nome.
E' illogico volersi appropriare di qualcuno, ma se
mi avesse lasciato almeno una sola di questa cose
probabilmente potrebbe essere
finita.
" Dom ". Chris mi si siede vicino.
" Tu lo sapevi non è vero? Mi spieghi perché non
mi avevi avvertito che c'era Alice a casa tua? ". Finalmente gliel'ho
detto
" Ti volevamo fare una sorpresa. La volevamo fare a entrambi ".
" Bè, ce l'hai fatta ".
Ora io mi sento fuori posto, fuori tempo, fuori tutto.
" Wolstenholme non c'è niente da ridire. Non riesco a
comprendere. Perché tu, Kelly e chissà
chi altro l'avete
fatto? ".
C. : " Abbiamo pensato che fosse il momento giusto
".
" La fai facile tu ".
" Dom datti una mossa ", irrompe Matt.
L'infame nano, dopo aver ascoltato tutto di nascosto, torna
alla riscossa.
" Già. Mesi fa avrei dovuto, avrei potuto forse dedicarle
una canzone o
dichiarare il mio amore eterno a metà stampa, no? " gli
chiedo sarcastico.
M. : " Chiamala e dille che non ti va bene come sono andate le
cose, che la vuoi sentire, che sei fondamentalmente un essere
ignobile che ha bisogno di lei ".
" Matt con che faccia potrei chiederle di vedermi adesso? ".
M. : " Mi sono scocciato di sentire queste scuse. Basta. Se
non hai
nessuna intenzione, accetta di incontrarla casualmente e di stringerle
la mano, accetta che se la prenda qualcun altro ".
Un soffio di terrore mi passa nei polmoni.
Matt e Chris mi lasciano da solo con il cellulare nelle mani.
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Guadagnata la prima fila, si è accorto di me.
Ci siamo squadrati in silenzio.
I miei occhi hanno inizato ad essere impiastricciati di lacrime nere.
Lui non ha resistito, si è fiondato a fine concerto verso il
limite del palco e...
E questo non è successo.
Solo la parte della prima fila e di quella meschina matita spacciata
per waterproof è invariata.
Trasferta, chiacchiere con la gente in fila, concerto, saluti
conclusisi con un " Grazie a tutti " e la
strada del ritorno piena di 'Perchè non hanno suonato
un'altra
canzone, solo un'altra'.
Fin qui tutta normale abitudinaria routine.
Quel che manca è il fatto che ho seguito quasi
esclusivamente ogni suo gesto, come fosse una performance da solista.
E quella musica, quella musica ...
La mia pesante disperazione ha iniziato a strisciare tra lo spazio
lasciato da quelle note e mi sono sentita sollevata.
Quel che rimane è la paradossale sensazione di volerlo
stringere ancora, di dirgli che tutto può ricominciare.
Sputato l'ultimo residuo di dentifricio insieme all' acqua, mi pulisco
con un asciugamano bianco sporco ed esco dal bagno
dell'ostello.
" Ali ", Bea mi si avvicina, " Ti ha mandato un
messaggio.Vuole parlarti. Ti aspetta nel suo albergo o
...
".
" Non ho niente da dirgli ", rispondo secca tirando fuori dal borsone
biancheria e vestiti puliti, ritrovandomi in mano le mutande con le
fragole e il pizzo, quelle che lui definiva da ' accattivante
sgualdrina '.
" Se tu non vuoi avere a che fare più niente con
lui vai
direttamente al sodo. Quella collana che porti ancora al collo
la devi semplicemente buttare e sarà finita ".
" Bea sei impazzita? Ora pretendi che lo incontri? ".
Pazza donna deciditi!
" All'inizo temevo che fosse la realizzazione di una
nostalgica e adolescenziale fantasia. Poi ho temuto che soffrissi
perchè ti
stavi legando troppo. Adesso ti fai del male anche senza di lui. Devi
prendere una posizione. Conoscendoti e apprezzandoti il minimo
indispensabile, so che l'unica cosa da fare decentemente è
questa ".
" Ok. Allora metterò fine a tutto questo ".
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Il marciapiede è pieno fino all'orlo di persone
che aspettano.
Fortunatamente l'ho raggiunto io, altrimenti quel cretino come avrebbe
fatto ad uscire dall'hotel?
Gli faccio uno squillo.
Prendo l'ascensore tenendo stretto in mano il ciondolo che mi ha
regalato una volta.
Diciassettesimo piano.
Appena appare la afferro per il polso destro trascinandola con me in
una veloce corsa verso la suite.
Dalla tasca dei pantaloni estraggo la key-card. e la infilo nel sensore.
Segnale verde.
Mi spinge dentro e poi dà tre scatti alla porta.
" C'è la ressa giù. Forse non ci saremmo
dovuti incontrare qui stasera da te ".
Dominic si volta con gli occhi lucidi.
La stringo tra le mie braccia con tanta forza che sbattiamo contro una
piantana.
Mi cedono le gambe.
Mi accascio sul pavimento facendola sprofondare con me.
" Dominic ", urlo, " Lasciami stare. Non sono venuta per ... ".
" Mi sei mancata così tanto ".
A cosa sono servite tutte queste difese quando così
facilmente tu entri dentro me e metti tutto quanto in disordine?
" Non ti darò più cose che si rompono.
Io ti amo ".
Anche se a volte non riesco a voler bene neanche a me stesso.
Uhm.
Lo stringo forte lasciando che appoggi la sua testa contro il mio seno.
Piango e il mio cuore si riavvolge intorno al suo.
Io non riesco a smettere di amarti.
And so a secret
kiss
Brings madness with the bliss
(Alice,
Tom Waits)
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Bene, il ciclo si è concluso.
Visto che non l'ho fatto prima e che questo è l'ultimo
capitolo
(meglio tardi che mai direbbe qualcuno): i Muse e il loro
'entourage' non hanno nulla a che fare con i fatti esposti in questa
storia.
Non intendevo offendere nessuno ed essenzialmente non ho ricavato
nemmeno una monetina da questa narrazione anche se mi avrebbe fatto
comodo.
Alice Galatti non esiste. E' nata per scherzo e ha preso
forma da
un collage di ricordi e fantasie random che non hanno alcuna logica.
Beatrice Renzi è probabilmente in vita sotto altre spoglie
e senza alcuna logica pure lei .
Per l'ennesima volta grazie a voi che avete letto, preferito,
seguito e recensito.
Era iniziato come un gioco momentaneo, poi si è trasformato
in uno dei
più classici e interminabili drama amorosi ma
spero che il tempo speso sia
stato ben ripagato o, almeno, in parte.
Per me è stata un'esperienza bellissima e questa
è veramente la fine.
Chapeau *si defila cercando di non essere goffa*
Ange
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