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Autore: Cee4    18/05/2012    4 recensioni
Innamorarsi di una rockstar: niente di più banale. Un viaggio atteso, un' amicizia partita da 'Butterflies and Hurricanes' e, ovviamente, i Muse e il loro universo al gran completo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come back to me Suono il campanello di casa Wolstenholme.
Mi apre Ernie mentre dà la mano al suo papà.


" Dom sei venuto alla fine ", mi dice Chris sottolineando il mio pessimo comportamento.


Negli ultimi giorni sono sparito.
Tra pesca subacquea californiana e training nizzardo di volo in elicottero mi sono fatto desiderare.


" Sono ancora in tempo per quell'invito a pranzo? ".



" Veramente ... Dai, entra ".



" Ly? ".



" Di sopra . Vuoi farti una partita? ".



" Vado a salutare la tua signora e sono subito da te ", gli rispondo lasciandolo alle prese con metà della sua ciurma di bambini sparpagliati in giro per il salotto grande.

Salgo.
Destra, sempre dritto, sinistra.

" Ly? ".

Apro la grande porta scorrevole in vetro decorato.

La vedo.


E' Ali e culla una bambina.


La tachicardia graffia contro le costole.




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Kelly, dopo aver messo Jamie nella carrozzina e fatto lo stesso con Celia, sottraendola al suo abbraccio, ci lascia soli.

" Alice ", le dico, " non sapevo fossi qui ".

Pronunciare il suo nome mi stringe il cuore portandomi a volerla abbracciare e a dire ' Si, si, si '.



I miei occhi sono attratti dai suoi.

Un piccolo dolore.

" Sono arrivata giovedì. Solo una breve visita per conoscere i nuovi arrivati ".

Pausa.

" I gemelli sono adorabili, la fine del mondo ".



Guardare questa piccola e meravigliosa creatura mi toglie il fiato.

Un vestito in pizzo, bianco e dritto, la contiene.

E' dimagrita spaventosamente.

" I capelli sono cresciuti ".  Le indico le onde nere che le scendono sulle spalle.



" Sono passati sette mesi ".

 Bel modo di superare questo strano disagio che ci fa parlare da due lati opposti di una stanza grande quanto un monolocale!
 


Mi sorride senza distogliere lo sguardo, provando a mitigare la tensione.

Domande inespresse e inesprimibili riempiono le sue labbra e il mio petto.

" Stai bene? ".



Annuisco.

" Lo so che hai chiesto a Kelly di tenermi d'occhio ".

Le hai chiesto di starmi vicina quando ci siamo lasciati, quando tu non potevi perché io cercavo di voltare pagina.

E così la signora Wolstenholme  è diventata una buona amica.

" Grazie ".



Ho fame d'aria.

" Sei ancora a Londra? ".



" No, no. Il periodo di scambio è finito da due mesi e mezzo. Sono ritornata in patria ".
" Però, visto che ho collaborato a quello studio, sono rimasta in contatto con l'Istituto. Mi hanno proposto di ritornare per la specializzazione. Voi siete in pausa per poco, vero? ".



"  Avremo un concerto in Italia ".



" Biglietti già presi. Mi raccomando, trattateci bene con la setlist ".



Ride e ammicca come quando ci siamo conosciuti.
Mi ha fregato ancora una volta.
Perché va sempre a finire nello stesso modo?



Lo oltrepasso per sfuggirgli.
Se avvicino i miei piedi al suo corpo sento la mia pelle arrendersi.



La rincorro prima che arrivi alle scale.
La blocco sfilandole la sciarpa che porta al collo.

" C'è qualcuno? "



Non gli rispondo.
Si avvicina rimettendo il nastro al suo posto.

" C'è qualcuna? ".



Non  le rispondo.



" Devo tornare a Londra per incontrare un paio di amici . Dominic, salutami tutti. Ci vediamo tra due settimane ". Tra le note di un ennesimo live.





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Prove terminate.
Tra poco il palco.

Ali sarà tra il pubblico.

Apro il pacchetto di gomme.
Ne prendo tre e le ficco dritte tra i denti.

Fra qualche ora finirà tutto.

Il sapore salato della pelle, il broncio sulle labbra quando andavamo a dormire tardi e ci svegliavamo presto, le mani che danzavano nell'aria quando parlavamo delle nostre cose e facevamo l'amore, le pretese che aveva nei confronti dell'estremità del mio cono gelato anche se aveva appena finito di mangiare il suo,  la  voce sussurata che chiamava il mio nome.

E' illogico volersi appropriare di qualcuno, ma se mi avesse  lasciato almeno una sola di questa cose probabilmente potrebbe essere finita.



" Dom ". Chris mi si siede vicino.



" Tu lo sapevi non è vero? Mi spieghi perché non mi avevi avvertito che c'era Alice a casa tua? ". Finalmente gliel'ho detto



" Ti volevamo fare una sorpresa. La volevamo fare a entrambi ".



" Bè, ce l'hai fatta ".

Ora  io mi sento fuori posto, fuori tempo, fuori tutto.

" Wolstenholme non c'è niente da ridire. Non riesco a comprendere.  Perché tu, Kelly e chissà chi altro l'avete  fatto? ".



C. :  "  Abbiamo pensato che fosse il momento giusto ".



" La fai facile tu ".



" Dom datti una mossa ", irrompe Matt.

 L'infame nano, dopo aver ascoltato tutto di nascosto, torna alla riscossa.



" Già. Mesi fa avrei dovuto, avrei potuto forse dedicarle una canzone o dichiarare il mio amore eterno a metà stampa, no? " gli chiedo sarcastico.



M. : " Chiamala e dille che non ti va bene come sono andate le cose, che la vuoi sentire, che sei fondamentalmente un essere ignobile che ha bisogno di lei ".



" Matt con che faccia potrei chiederle di vedermi adesso? ".



M. :  " Mi sono scocciato di sentire queste scuse. Basta. Se non hai nessuna intenzione, accetta di incontrarla casualmente e di stringerle la mano, accetta che se la prenda qualcun altro ".



Un soffio di terrore mi passa  nei polmoni.

Matt e Chris mi lasciano da solo con il cellulare nelle mani.





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Guadagnata la prima fila, si è  accorto di me.

Ci siamo squadrati in silenzio.

I miei occhi hanno inizato ad essere impiastricciati di lacrime nere.

Lui non ha resistito, si è fiondato a fine concerto verso il limite del palco e...


E questo non è successo.

Solo la parte della prima fila e di quella meschina matita spacciata per waterproof è invariata.

Trasferta, chiacchiere con la gente in fila, concerto, saluti conclusisi con un " Grazie a tutti " e la strada del ritorno piena di 'Perchè non hanno suonato un'altra canzone, solo un'altra'.

Fin qui tutta normale abitudinaria routine.

Quel che manca è il fatto che ho seguito quasi esclusivamente ogni suo gesto, come fosse una performance da solista.

E quella musica, quella musica ...

La mia pesante disperazione ha iniziato a strisciare tra lo spazio lasciato da quelle note  e mi sono sentita sollevata.

Quel che rimane è la paradossale sensazione di volerlo stringere ancora, di dirgli che tutto può ricominciare.


Sputato l'ultimo residuo di dentifricio insieme all' acqua, mi pulisco con un asciugamano bianco sporco ed esco dal bagno dell'ostello.



 " Ali ", Bea mi si  avvicina, " Ti ha mandato un messaggio.Vuole parlarti. Ti aspetta nel  suo albergo o ...  ".



" Non ho niente da dirgli ", rispondo secca tirando fuori dal borsone biancheria e vestiti puliti, ritrovandomi in mano le mutande con le fragole e il pizzo, quelle che lui definiva da ' accattivante sgualdrina '.



" Se tu non vuoi avere a che fare più niente con lui vai direttamente al sodo. Quella collana che porti ancora al collo la devi semplicemente buttare e sarà finita ".



" Bea sei impazzita? Ora pretendi che lo incontri? ".
 
Pazza donna deciditi!



" All'inizo temevo che fosse la realizzazione di una nostalgica e adolescenziale fantasia. Poi ho temuto che soffrissi perchè ti stavi legando troppo. Adesso ti fai del male anche senza di lui. Devi prendere una posizione. Conoscendoti e apprezzandoti il minimo indispensabile, so che l'unica cosa da fare decentemente è questa ".



" Ok. Allora metterò fine a tutto questo ".





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Il marciapiede  è pieno fino all'orlo di persone che aspettano.

Fortunatamente l'ho raggiunto io, altrimenti quel cretino come avrebbe fatto ad uscire dall'hotel?

Gli faccio uno squillo.

Prendo l'ascensore tenendo stretto in mano il ciondolo che mi ha regalato una volta.

Diciassettesimo piano.



Appena appare la afferro per il polso destro trascinandola con me in una veloce corsa verso la suite.

Dalla tasca dei pantaloni estraggo la key-card. e la infilo nel sensore.

Segnale verde.



Mi spinge dentro e poi dà tre scatti alla porta.

" C'è la ressa giù. Forse non ci saremmo dovuti incontrare qui stasera da te ".

Dominic si volta con gli occhi lucidi.



La stringo tra le mie braccia con tanta forza che sbattiamo contro una piantana.

Mi cedono le gambe.

Mi accascio sul pavimento facendola sprofondare con me.



" Dominic ", urlo, " Lasciami stare. Non sono venuta per ... ".



" Mi sei mancata così tanto ".



A cosa sono servite tutte queste difese quando così facilmente tu entri dentro me e metti tutto quanto in disordine?



" Non ti darò più cose che si rompono. Io ti amo ". Anche se a volte non riesco a voler bene neanche a me stesso.



Uhm.

Lo stringo forte lasciando che appoggi la sua testa contro il mio seno.

Piango e il mio cuore si riavvolge intorno al suo.

Io non riesco a smettere di amarti.





                                                                                                                                                   And so a secret kiss
                                                                                                                                             Brings madness with the bliss                                                                                                                                                                                                                                                                                             (Alice, Tom Waits)






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Bene, il ciclo si è concluso.

Visto che non l'ho fatto prima e che questo è l'ultimo capitolo (meglio tardi che mai direbbe qualcuno):  i Muse e il loro 'entourage' non hanno nulla a che fare con i fatti esposti in questa storia.

Non intendevo offendere nessuno ed essenzialmente non ho ricavato nemmeno una monetina da questa narrazione anche se mi avrebbe fatto comodo.

Alice Galatti non esiste. E' nata  per scherzo e ha preso forma da un collage di ricordi e fantasie random che non hanno alcuna logica.

Beatrice Renzi è probabilmente in vita sotto altre spoglie  e senza alcuna logica pure lei .

Per l'ennesima volta grazie a voi che avete letto,  preferito, seguito e recensito.

Era iniziato come un gioco momentaneo, poi si è trasformato in uno dei più classici e interminabili drama amorosi ma  spero che il tempo speso sia stato ben ripagato o, almeno,  in parte.

Per me è stata un'esperienza bellissima  e questa è veramente la fine.

Chapeau *si defila cercando di non essere goffa*

Ange
   
 
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