PROLOGO.
Le undici e mezza di una notte
di inizio giugno. Una ragazza
che con le cuffiette alle orecchie ascolta musica seduta vicino alla
finestra
della camera da letto e osserva attentamente il paesaggio esterno,
illuminato
sporadicamente da alcuni lampi in lontananza. La pioggia sbatte
violentemente
contro la finestra e Selene ogni tanto si distrae osservando i
rigagnoli
d’acqua che le varie goccioline formano sul vetro.
E’ in Irlanda da solo dodici
ore e già sente la mancanza di casa. Sarà la
pioggia, saranno le canzoni
deprimenti che compongono la sua playlist sull’iPod, sta di
fatto che la
nostalgia è tanta e uno strano quanto grande nodo si crea
nella gola di Selene,
facendola deglutire a fatica.
Osservando le foglie del grande
albero della casa di fronte
che vengono percosse senza pietà dalla pioggia scrosciante,
la ragazza rievoca
tutti gli avvenimenti di quella lunghissima giornata che aveva dato
inizio alla
sua vacanza-studio: i saluti all’aeroporto, il volo
interminabile, l’arrivo a
Dublino. Qui aveva incontrato per la prima volta la coppia di
vecchietti che l’avrebbe
ospitata per quasi quattro mesi: una donna dai lunghi capelli bianchi
raccolti
in una treccia, con lineamenti dolci e grandi occhi azzurri, un nasino
all’insù
sulla cui estremità erano appoggiati un paio di occhiali da
vista dalla
montatura sottile e rughe che le solcavano la fronte alta teneva per
mano un
uomo grassottello, con un viso paffuto, gli occhi verdi e pochi capelli
rossicci. Entrambi la stavano attendendo all’entrata
dell’aeroporto muniti di
ombrelli, pronti per affrontare tutta quell’acqua che
scendeva inesorabile dal
cielo coperto da nuvoloni scuri. Si erano rivelati da subito simpatici
e
loquaci, conquistando immediatamente la simpatia di Selene.
Dopo un lungo viaggio in
macchina finalmente erano giunti a
destinazione: Mullingar, piccola cittadina nell’entroterra
irlandese. La casa
dei signori Flitwick si trovava abbastanza lontano dal centro cittadino
e poiché
il signore Flitwick aveva deciso di fare il giro turistico della
città, Selene
aveva avuto modo di scorgere la scuola dove avrebbe frequentato a
partire dal
giorno seguente i corsi di inglese, la piazza principale, la
biblioteca, una
chiesa, qualche parchetto.
Il pomeriggio era passato in
fretta tra telefonate ed e-mail
da spedire, così come la serata, e dopo aver dato la
buonanotte ai due
irlandesi la ragazza era salita nella camera da letto.
Sospira. Si alza e si avvicina
al suo borsone per estrarre
la sua reflex, intenzionata a scattare qualche foto a quel temporale
maestoso
che si stava scatenando all’esterno. La fotografia
è la sua più grande passione
e la macchina fotografica è una delle sue più
care amiche. Secondo la ragazza
la vita era costituita da attimi densi di emozioni e le fotografie
permettevano
di lasciare tracce indelebili di questi momenti. Impugna la macchina
saldamente, sistema otturatore, diaframma e messa a fuoco. E’
pronta. E poi
ecco, un attimo: un lampo squarcia il cielo irlandese illuminando tutto
il
paesaggio. Selene prontamente schiaccia il pulsante di scatto. Click.
Attende
ansiosamente che il display della sua reflex riveli ciò che
aveva immortalato.
Secondi che sembrano eterni. Un fascio di luce investe il viso della
ragazza,
rivelando la fotografia appena scattata: una venatura che trapassa il
cielo
toccando la terra mette in luce case ed alberi, creando una visione
spettacolare ma al contempo spaventosa. Selene sorride, soddisfatta
della sua
opera.
Sì, la vita
è fatta di attimi indimenticabili.
Ripone la macchina fotografica
nella sua custodia e si
avvicina per l’ennesima volta alla finestra, inspirando a
pieni polmoni. Guarda
il display dell’iPod. L’una meno venti di notte.
Stoppa la musica e si infila
sotto le coperte: è ora di andare a dormire.
La stanchezza è
tanta, e in men che non si dica Selene cade
in un sonno profondo, senza sogni.
MY CORNER
Eccomi qua con
l’ennesima storia (odiatemi :3)
Non c’è
molto da dire, essendo il prologo ho deciso di
presentare solamente la protagonista femminile, nel primo capitolo
introdurrò
pure il vecchio Horan ;)
Fatemi sapere cosa ne pensate,
ci tengo!
Se qualcuno volesse contattarmi
mi trova:
FB (http://www.facebook.com/isabella.parutto)
Twitter (https://twitter.com/#!/IsabellaParutto)
Auto-pubblicità
Link dell’altra ff che sto scrivendo, dove il protagonista
è Harry (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=950162&i=1)
OS song-fic con Liam (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1057973&i=1)
P.S.
Se volete, potete lasciarmi
il link delle vostre storie o di storie che vi piaciono
particolarmente,
prometto che mi ritaglierò un po’ di tempo per
passare a leggerle e magari
recensirle! :3
Bacibaci,
Isa.
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