Esattamente un'ora dopo la Mezzanotte

di Eugenie
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Esattamente un'ora dopo la Mezzanotte



"Dov'è? Dov'è andato?"
Fred si sporse fuori dal varco dove, fino a qualche istante prima, si trovava il dipinto della Signora Grassa. Vide con la coda dell'occhio un Argus Gazza molto irritato che girava l'angolo. Attese un paio di minuti.
"Dall'altra parte. Facciamo presto. Piano. Piano..."
I gemelli uscirono dalla Sala Comune di Grifondoro in punta di piedi, le braccia cariche di pacchetti e pacchettini.
"Sssst!"
"Sta' zitto, George! Sto facendo pianissimo... tu, piuttosto! Ti sta per cadere una Caccabomba dalla tasca!" bisbigliò Fred, concitato.
Poco dopo, erano entrati nell'aula di Trasfigurazione e stavano sistemando sulla cattedra una quantità incredibile di cianfrusaglie.
"Quando dovrebbero arrivare, allora?"
"Tra poco. L'appuntamento è all'una".

Esattamente un'ora dopo la mezzanotte, la porta della classe si aprì scricchiolando e Fred fece un salto.
"Piccoli marmocchi, cos'avete in testa? Chiudi quella porta, muoviti!"
Un bambino del secondo anno, ancora in pigiama e con gli occhi cisposi, lo guardava terrorizzato.
George ne contò sette, ma erano tutti talmente minuscoli e appiccicati uno all'altro per l'agitazione che avrebbero potuto benissimo essere una decina.
Fece loro un gran sorriso: "Allora! Chi vuole provare per primo le Merendine Marinare?"


Sala Comune di Grifondoro. Due ore, quindici minuti e molte Pasticche Vomitose dopo.
Un bambinetto dai capelli neri che contrastavano orribilmente con il volto, bianco come un lenzuolo, si avvicinò barcollando a George.
"Allora, posso... posso andare da Madama Chips?" implorò, le mani giunte sullo stomaco e un'espressione afflitta.
"No che non puoi! Era nei patti, ti ricordi?" rispose George. Poi, però, si infilò una mano in tasca. "Tieni," gli porse una pastiglia, sorridendo, "Manda giù e cerca di non sentire il sapore. Fa schifo".
Fred, lasciandosi cadere su una poltrona, sbuffò.
"Certo che è stressante, eh. Prendersi cura di questi mocciosi, intendo. Ai nostri tempi, non si facevano tutte queste scene per un po' di vomito e sangue dal naso".
"Chiaro... quanti scherzi, ha dovuto subire il piccolo Ronnino!" approvò George, con una nota di nostalgia nella voce.
 





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