You, me, and your stupid Valentine di My Pride (/viewuser.php?uid=39068)
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Ask to the daisy
Titolo:
Ask to the daisy
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 635 parole fiumidiparole
]
Personaggi: Sanji Black-Leg, Roronoa Zoro, Usopp
Rating: Giallo
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti: Shounen ai, Assurdità
sparse, What if?
Celestial Weather: #10. Umidità
Tabella/Prompt:
San
Valentino › 09. Bacio
The season challenge: Primavera
› Margherita
ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.
Era
la prima volta che Sanji si deprimeva durante il giorno di San
Valentino.
Di solito sembrava non aspettare altro,
smanioso di dar sfogo a tutte le sue follie e più che
desideroso di gironzolare intorno a Nami e Robin per dar loro dolci,
cioccolato e attenzioni. Come se non lo facesse quasi tutti i giorni,
poi. Ma nessuno gliel'aveva mai fatto notare, dato che lui si divertiva
e, in fondo in fondo, alle ragazze sembrava carino quel suo modo di
fare. Vederlo adesso chino su se stesso, con una margherita in mano e
la stessa espressione che aveva assunto quando aveva visto per la prima
volta il suo avviso di taglia, lasciava a dir poco sorpresi.
Solo Usopp, quando l'aveva sentito
distrattamente borbottare «M'ama non m'ama» aveva
capito cosa accidenti fosse preso al cuoco, sebbene non avesse inteso
bene perché se ne stesse lì come uno scemo
anziché fare lo scemo con le ragazze.
Decise dunque di avvicinarsi, accovacciandosi dinanzi a lui.
«Sanji... che diavolo stai facendo?»
In un primo momento Sanji non diede peso
alle sue parole, tirando via un altro petalo prima di incrociare le
gambe sul ponte della Sunny - l'erba era vagamente bagnata a causa
dell'umidità che era scesa, ma lui parve non farci caso -, e
sollevare appena lo sguardo su di lui. «Non si
vede?» sbuffò qualche istante dopo.
«Consulto la somma margherita affinché risponda
alle mie domande».
Usopp inarcò un sopracciglio.
«Ma fai sul serio?»
«Certo che faccio sul
serio!» sbottò, riprendendo a spiluccare quella
povera margherita sotto lo sguardo sempre più scettico del
cecchino, che si ritrovò a scuotere brevemente il capo prima
di dargli una leggera pacca su una spalla.
«Guarda che non hai bisogno di
quella margherita», tentò di farlo ragionare,
gettando una rapida occhiata verso la balaustra. Seduto a gambe e
braccia incrociate contro di essa, Zoro se la stava dormendo
beatamente, ignorando gli schiamazzi di San Valentino come suo solito.
Usopp, però, era certo che quella notte, come ogni anno,
avrebbe trovato il modo di passare del tempo con Sanji, dunque non
capiva perché il cuoco dovesse chiedere conferma ad una
margherita. «Lo sai che ti ama, no? Butta via questo fiore e
va' a dirglielo anche tu!»
Per un attimo ci fu un silenzio
inimmaginabile, per quanto Sanji avesse alzato di scatto la testa per
osservarlo con attenzione in viso. Qualche istante dopo, poi, il suo
sguardò si illuminò, diventando più
agguerrito che mai. «Mi ama?» ripeté,
come a chiedere conferma. «La mia Nami-san mi ama!»
si sollevò in piedi e volteggiò come un idiota,
gettando in alto la margherita sotto lo sguardo stralunato di Usopp.
Ma... allora non era depresso per Zoro?
Fu proprio a causa di tutto quel casino,
però, che lo spadaccino si svegliò, lanciando
un'occhiataccia al cuoco prima di alzarsi con uno sbuffo; gli si
avvicinò e, dopo aver osservato solo di sfuggita Usopp,
afferrò per il bavero della camicia quell'idiota d'un
damerino, fermando seduta stante tutte le sue moine e le sue frasi
sdolcinate con un semplice bacio.
Che stessero insieme non era una
novità per nessuno, certo, ma quel modo di fare
freddò tutti, forse proprio perché era la prima
volta che vedevano Zoro rendere così palese quel loro
rapporto, dato che Sanji aveva sempre cercato di salvare le apparenze.
E se in un primo momento avevano tutti creduto che il cuoco si sarebbe
alterato e l'avrebbe calciato lontano come suo solito, si erano subito
dovuti ricredere non appena Sanji, passato l'attimo di
perplessità iniziale, aveva gettato le braccia intorno al
suo collo e aveva ricambiato, facendo capir loro che era proprio il
momento di andare altrove e di lasciarli soli.
A sera tarda, avrebbero sentito di
sicuro Sanji piangere per la scena che aveva mostrato a tutti loro, ma
per adesso al cuoco non sembrava dispiacere poi tanto fare la parte
della donna.
_Note inconcludenti dell'autrice
Non potevo
non postare questa storia proprio oggi, che è il mio
compleanno u_u
Era un'assurdità bella e buona e nella mia testa ha preso
vita
un'immagine assolutamente fantastica, dunque l'idea che Sanji si
mettesse a fare «M'ama
non m'ama» con le margherite mi ha divertita così
tanto
che, boh, ho cominciato a sclerare letteralmente come una scema x)
Grazie inoltre a chi ha letto il capitolo venticinque della
raccolta Waiting
for ~ 30 Shattered Pieces
Si concluderà tra altri cinque capitoli, a meno che non mi
venga
voglia di inserirne altre venti e di farla diventare una raccolta da
cinquanta one-shot, cosa molto probabile x)
Tanto suona comunque bene u_u *E' scema ed è ormai impazzita*
Commenti
e critiche, ovviamente, sono bene accetti
Alla
prossima.
♥
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