Le ferite di oggi, diventeranno le cicatrici di domani. di InsertACasualUsernameHere (/viewuser.php?uid=102073)
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My body is a cage.
- -Freddie!-
urlavo e correvo, lui era lì così vicino eppure
così lontano, lui era l'unica stella in un cielo nero.
- Lui mi sorrideva, immobile in quell'unico cono di luce
-Devo andare Effy, mi dispiace- la sua voce calda, mi faceva sentire al
sicuro anche avvolta dall'oscurità.
- -Avevi promesso che saresti rimasto con me-
urlaì, m'accasciai al terreno e cercaì di non
piangere
- -Io sarò sempre con te, Effy- mi sorrise per
l'ultima volta, prima che due mani nere lo afferrasse e lo
trascinassero nell'oscurità; lontano da me.
- Ora ero avvolta nel buio, dispersa in una valle infinita, e
mille risate che echeggiavano e ridevano di me; loro erano tornati per
distruggere la mia felicità.
- In iperventilazione e con gemme di sudore che mi
ricoprivano il volto, mi svegliai e cercai nel cassetto le pasticche
che il medico mi aveva prescritto "Sono
antidepressivi signorina, ne deve prendere uno ogni giorno"
al diavolo, ne ingogliavo circa tre o quattro al giorno e non mi
sentivo affatto meglio.
- Abbandonai il mio letto ed osservai quell'unica foto che mi
era rimasta, lui mi sorride, mi stringe a se, mi fa sentire al sicuro e
scaccia via i demoni intorno a me; demoni che ora sono tornati forse
più forti di prima che ridono di me.
- Sono pronti, le loro fauci reclamano la mia anima marcia,
loro hanno portato via mio fratello, hanno distrutto la mia famiglia,
hanno ucciso Freddie ed ora vogliono me; la mia intile vita.
- Ed ora che non ho più nulla per cui valga la
pena proseguire il cammino, ora che ho la conferma d'essere nata
sbagliata, posso concedergli ciò che vogliono; prendo un
foglio e scrivo.
- "Anthea,
a modo mio ti ho voluto bene e non voglio che tu ti senta in colpa per
la mia fine. E' stato bello crescere nella famiglia Stonem,
finché eravamo una famiglia, poi qualcosa è
cambiato e tutto il mio mondo lentamente ha iniziato a sgretolarsi
finendo con il rompersi.
- Vado a morire, ora che il mio mondo si è
guastato e non gira più, ora che tutto intorno a me
è fermo, ora che nulla ha più senso; vado a
consegnare la mia vita a chi da sempre l'ha reclamata.
- Volevo solo rassicurarti, dirti che non sei tu la causa
della mia morte, che a modo tuo anche te mi hai voluto bene e mi sei
stata vicina." piegai il foglio, lo poggiai sopra il tavolo della
cucina ed uscì di casa; poco importava che fossi in piagiama
o meno infondo dovevo solo porre fine ad una vita.
- Estrassi il cellulare dalla tasca del giacchetto, digitai
il numero di mio fratello ed attesi di sentire la sua voce.
- -Sono Tony,
se avete il mio numero siete ragazze fortunate, lasciatemi pure i
complimenti in segreteria- sorrisi, com'era vecchia questa
registrazione.
- -Ciao Tony, sono Effy, ti vorrò
per sempre bene- terminai la chiamata e mi sedetti al
posto di guida, acessi il motore e partì.
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