Yugioh! WY

di Wynn
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Capitolo VI: Makoto
Io e Kay ci sedettimo sulla panchina del parco.
“Dimmi tutto ciò che sai su Mako e suo fratello” cominciai.
“Mako aveva un fratello maggiore, di tre anni più grande. Si chiamava Makoto. Spesso quando eravamo piccoli Makoto, Mako, Shota, Koji e io giocavamo insieme. Era molto gentile con tutti e disponibile”.
“Tu e Shota eravate amici di Koji? Non me lo aspettavo. Insomma, in classe lo chiami come molti altri ‘ secchione ’… non immaginavo foste amici di vecchia data…” commentai.
Kay scosse la testa. “Noi non eravamo grandi amici. Era Mako che lo coinvolgeva. Detto fra noi, ancora oggi non ne capisco il motivo…”
Mi stupì, quel particolare. Mai mi sarei aspettata che Koji fosse stato amico della bella Mako.
“Continua” dissi.
“Un giorno, quando avevo dieci anni, scoppio un incendio a casa di Mako. Lei allora aveva nove anni e suo fratello tredici. Le fiamme avvolsero la casa in breve tempo. In quell’incendio Mako si salvò solo a quello che apparentemente era il sacrificio di suo fratello. Una cosa mi ha lasciato perplesso fino ad oggi: non è stato ritrovato niente che appartenesse a Makoto, né integro né bruciato. La sua stanza era scomparsa, come volatilizzata.”
“Alquanto strano. E c’è una cosa che mi ha colpito…”
“Cosa?” chiese Kay, improvvisamente attivo.
“Quando è scomparso, Makoto aveva tredici anni, proprio come noi ora e come presto avrà sua sorella” commentai.
“Vero. Ma dimmi… come avrebbe fatto a sopravvivere, in quell’incendio?”
“Non ne ho idea. Ma è solo uno dei tanti misteri…” dissi con aria seria
“Cioè?” chiese Kay.
Tentennai. Non ci conoscevamo granché e in un primo momento non me la sentii di rivelargli tutta la storia. Poi mi ricordai che era amico di Shota e capii che se Shota si fidava di lui, allora potevo fidarmi anch’io. Gli raccontai tutto. Lui ascoltò con attenzione e stupore nello stesso tempo.
“… e questo è quanto” conclusi.
“Wow” disse solo. Poi scosse il capo. “Un vero mistero… che confusione. Insomma, qui è tutto un pasticcio!” aggiunse.
“A chi lo dici! Comunque ti pregherei di non dirlo a nessuno… gli unici a saperlo siete tu e Shota!” esclamai.
“Anche Shota lo sa?” esclamò stupito. Poi scosse il capo. Doveva essere un suo tic, dato che lo faceva sempre…
All’improvviso mi venne in mente un particolare.
In un momento mi vennero in mente due scene.
La prima riguardava Salomon Muto. “ti prego… salvaci… sei l’unica… salvarci... l’ammaliatrice…” aveva detto.
La seconda era di Makoto. “Ricordalo, ammaliatrice”.
“Ammaliatrice… io… sono… l’ammaliatrice?”




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