«Sara! Sara!! SARA!!!
Se hai tempo vieni un attimo di qua a leggere che mail è
appena arrivata!»
La sento mentre abbandona la stampante e si affretta lungo il corridoio.
«Cosa? Non un’altra mail di quello scemo di Antony
che
chiede pareri legali al Notaio, vero? Perché non so
più
come scrivergli che deve andare da un avvocato!»
«No … magari! Temo che sia la solita bega delle
sei e
mezza. La mail è dell’avvocato di Mr. Grey, il che
vuol
dire che vorrà la bozza sistemata fra dieci minuti e
l’appuntamento per l’altro ieri. Leggi cosa
scrive!»
«Aspetta. Dunque..buonasera Notaio, sono, ok ok lo sappiamo
…. contratto molto particolare … per il
quale
è richiesta la massima riservatezza??? Lo scandalo che ne
risulterebbe?? Dai dai, sono curiosa. Apri l’allegato!!
Com’è bello fare questo lavoro quando riesci a
farti gli
affari degli altri!»
«Sì, e ci pagano pure» rispondo con un
sorriso soddisfatto.
Do una veloce occhiata all’orario nel computer, per essere
certa
di aver tempo di sistemare il contratto entro le sette, ma anche di
divertirmi a pigliare per il culo ‘sto scemo di avvocato che
fa
tanto il figo con il cliente superpotente. Certo. Intanto il contratto
glielo devo sistemare io perché lui non è capace.
Le sei
e trentacinque. Posso farcela. Ciò che mi sta facendo
montare la
carogna è che probabilmente l’avvocato
è già
uscito dall’ufficio e darà la colpa a noi se il
cliente,
che avrebbe voluto la bozza entro stasera, l’avrà
domani.
Cazzi loro. Così imparano a non darmi tutti gli indirizzi
mail.
Da:
lawermwolters@legalpracticeassociated.us
A: Studio
Notarile Kluver
Data: 21
maggio 2011
Oggetto:
Contratto con autentica
Buonasera Notaio,
Sono l’Avvocato Michael Wolters e le scrivo per conto del mio
cliente, Mr. Christian Grey.
Come saprà, il mio cliente gode di fama internazionale, per
questo è molto importante che venga rispettata in maniera
tassativa la sua privacy. Mi affido pertanto alla Sua
professionalità.
Il cliente ha bisogno di passare dal suo studio per firmare il
contratto che le allego, al quale dovrà seguire
l’autentica delle firme da parte Sua.
Sono consapevole del fatto che si tratta di un contratto molto
particolare, come potrà vedere Lei stesso, per il quale
è
richiesta la massima riservatezza. Scusi se insisto molto su questo
punto, ma è fondamentale che nulla riguardo alla vita
privata
del mio cliente trapeli alla stampa. Potrà capire da solo la
natura dello scandalo che ne risulterebbe.
Se fosse possibile, il cliente passerebbe nel pomeriggio di domani per
la firma.
Avrei quindi bisogno della bozza definitiva del contratto per domani
mattina al massimo.
Ringraziando anticipatamente, porgo cordiali saluti.
Avv. Michael Wolters
Studio Legale Associato Wolters, Wolters & Smith
Pensa
all’ambiente prima di stampare questa mail :)
No, vabbè. Rendiamoci conto. Perché tutti i
più
colossali coglioni arricchiti devono toccare a me? Scommetto che
farà pure delle storie per pagare. Dovremmo farci dare come
minimo cento dollari in più per l’urgenza!
Sogghigno mentre gli rispondo che ogni pratica viene trattata con il
massimo rispetto e riservatezza e blablabla, ma che purtroppo il Notaio
non sarà in studio domani, quindi il povero avvocato
dovrà far aspettare al suo cliente almeno dopo domani, sia
per
la bozza che per la firma. Lo so come vanno queste cose:
l’avvocato assicura al cliente-pezzo grosso che
riuscirà a
far tutto entro i tempi desiderati, senza fare i conti con
l’oste. Quando poi capita che l’oste non ci sia,
l’avvocato si becca il cazziatone. E a me piace da matti
smontare
tutti i programmi di questi spocchiosi snob ai quali nulla va mai
storto.
Metto da parte le mie frustrazioni lavorative e apro il famoso allegato.
Non voglio guastarmi la sorpresa. Chissà cosa ci
sarà mai di così strano!
Inizio a dare un’occhiata e già mi accorgo che
è
scritto con i piedi. Come cavolo si fa a far firmare un contratto,
senza neanche mettere i dati anagrafici di chi lo deve firmare? Mi
stupisco dell’avvocato. Ok, allora devo proprio fare tutto
io!
Chiedo via mail i dati anagrafici dei comparenti e inizio a sistemare
il file, lasciando spazi vuoti per le parti da riempire.
Qui bisogna inserire “nel seguito del presente contratto
denominato” …. Un attimo.
“Dominatore”?
“Sottomessa”? Ma che cavolo….
Inizio a leggere il contratto e mi rendo conto che si tratta di una
specie di accordo sado-maso in cui è definito ogni aspetto
del
rapporto.
Sara nel frattempo è andata a spegnere il suo computer e a
chiudere le finestre. Timida com’è, il suo volto
diventerebbe di cinquanta sfumature di viola se dovesse leggere una
cosa del genere! La lascio sistemare l’ufficio da sola mentre
continuo a leggere.
Perfetto. Non so se mettermi a ridere o incazzarmi come un puma
pensando di dover perdere del tempo a sistemare un contratto nullo.
Molto probabilmente il Dott. Kluvert sarà molto
più
incazzato di me. Quasi sicuramente non se ne farà nulla:
figurarsi se acconsente a far firmare un contratto non vincolante e
anche leggermente
illegale! Sto già pensando a
come comunicargli questa novità senza perdere il lavoro.
Mentre
rimugino mando avanti le pagine (che sarebbero piene di inesattezze e
cose da sistemare) e mi accorgo che la durata del contratto
è di
tre mesi. Vuol dire che se questi due si trovano bene, fra tre mesi
tornano, ansimanti e armati di frustino, per firmarne un altro??
“Il Dominatore considererà in qualsiasi momento
sua
priorità la salute e la sicurezza della
Sottomessa.”
«Cara oggi hai il raffreddore, niente cella frigorifera per
te
stasera. Vieni che ti frusto davanti al camino»
Mi rendo conto che la parte più divertente è
negli allegati al contratto.
“La Sottomessa mangerà regolarmente per mantenersi
in
forma e in salute, scegliendo da una lista prescritta di cibi
(Appendice 4). La Sottomessa eviterà gli spuntini fuori
pasto, a
eccezione della frutta.” Ceeerto! La poraccia non
può
nemmeno sbafarsi mezzo kilo di gelato durante la sindrome premestruale?
E come fa lui ad accorgersene? Si vedono solo nei week-end.
Già
mi immagino la scena: «Confessa! Tanto lo so che durante la
settimana hai mangiato delle patatine! Posso sentire l’odore
di
fritto da qui!». Al massimo lui che può fare?
Picchiarla?
Annullare il contratto? Sai che peccato: «Hai mangiato una
merendina: stasera il gatto a nove code te lo scordi, cara la mia
trasgressiva!»
“Abbigliamento”? Aspetta. Mr. Grey è
molto ricco
elosapevamogià. Che voglia al suo fianco in occasioni
formali
una ragazza con il vestito adatto ci sta. Che la suddetta pretenda che
sia lui a spendere per lo shopping, mi pare scontato. Perché
lui
dovrebbe voler mettere in un contratto il fatto che la Sottomessa
utilizzi il budget fornitole? Ha paura che questa rinunci ad avere
vestiti ed estetista per essere picchiata (pardon, per
“esplorare
la propria sensualità”) aggratis? Ma non
c’è
scritto sopra che si tratta di accordo tra due adulti consenzienti? Non
mi pare che ci sia scritto che la Dominata è minorata
mentale.
“La Sottomessa eviterà di bere in eccesso, fumare,
assumere droghe, o mettersi in pericolo senza motivo.” No,
sai,
ho smesso di fumare: il tipo che sperimenta la sua collezione di verghe
su di me è fissato con la salute.
La parte dei limiti è abbastanza ordinaria, nel senso che
sono
elencate una serie di pratiche sessuali che le parti concordano di non
fare o proporre. Dopo aver letto che la Sottomessa è
“costretta” a usare i soldi del Dominatore per lo
shopping,
non mi stupisco più di nulla. Alla fine, sono tutte cose di
cui
si sente parlare, o si legge su internet.
C’era proprio bisogno di una scrittura privata autenticata?
Se
fossi un imprenditore della fuffa potente come Mr. Grey, mi
preoccuperei di far firmare un accordo di riservatezza e basta. Con
questo contratto ha già fatto conoscere i suoi gusti
sessuali ad
almeno tre persone di troppo, me compresa. Alla fine uno è
libero di poter fare ciò che vuole, mica
c’è
bisogno di un contratto per farsi una sana sessione di “sesso
e
schiaffoni”, no?
Mi accorgo che nella parte dei cosiddetti limiti relativi, la
Sottomessa non ha indicato a quali pratiche acconsente. Farò
in
modo di entrare casualmente in sala stipule mentre il Notaio legge la
scrittura e chiede alla signorina di completare il testo prima che
venga stampato. Non mi perderei una scena del genere per niente al
mondo! Il Dott. Kluver riesce sempre ad essere impassibile con i
clienti più strambi. Ẻ un mago a trattenere espressioni di
nausea e disgusto con quelli che non si lavano da mesi.
Mentre salvo il documento sistemato e spengo il computer, penso che
sono impaziente di vedere il famoso e affascinante Mr. Grey e la futura
sottomessa. Me la immagino alta, con forme perfette, labbra carnose,
trucco impeccabile, tacchi vertiginosi e, chissà
perché,
piena di tatuaggi. Una di quelle donne che lasciano gli uomini con lo
sguardo vacuo e la bava alla bocca.
Sicuramente non sarò delusa!
Note
Per esorcizzare la fine delle ferie,
scrivo una cosa
che parli di lavoro, così non penso a ciò che mi
aspetta
al mio rientro.
Visto che “cinquanta sfumature” è un
fantasy
(chiunque voglia sostenere il contrario, è pregato di
argomentare la propria tesi approfonditamente), ne ho approfittato, ma
forse non troppo: innanzitutto lo so che i Notai in America non ci
sono. Poi, nella vita vera, c’è anche caso che
troviate un
Notaio che fa firmare una scrittura privata nulla, perché in
fondo il Notaio autentica solo le firme delle parti e non è
responsabile di ciò che esse dichiarano nel contratto, ma
non
credo sia così frequente. Diciamo che per una volta ho
apprezzato la facilità con cui in questi libri accadono cose
improbabili e inverosimili, così mi sono potuta sfogare un
po’ senza temere di non essere credibile.
Definisco Mr. Grey “imprenditore della fuffa”
perché
in tutti i libri non si capisce di cosa si occupi esattamente.
Ringrazio Dragana, o chiunque sia uscito sul posto per conto suo, per
il betaggio.
Qui
potete leggere di un'altra figura professionale nell'esaltante mondo di
Mr. Grey.
Spero che vi sia piaciuto, vi abbia fatto scappare un sorriso, ma,
soprattutto, che abbiate letto con occhi ardenti.
A presto, JoL
|