Sono solo,
Sono solo, in questa
candida spiaggia, che mal rilflette il mio umore nero, a cercare
di convincermi della scorrettezza delle mie sesazioni, no Kei,
quello che provi non è amore, non è amore quella cosa che senti
pulsare nei meandri del tuo cuore, è semplicemente
inconcepibile, tu non sei in grado di provare simili sentimenti,
non ricordi? L' hai persino scritto nella lettera a Rei....
<....Rei, ecco la
causa di tutti i miei guai, se solo ...>
Cosa volevo dire?
Forse che sarbbbe stato meglio non aver mai incontrato quell'
essere stupendo, non aver mai potuto ammirare le sue iridi dorate
,i suoi capelli corvini ed il suo corpo scultoreo, non aver mai
potuto sentirsi per la prima volta trattato da essere umanono,
addirittura da amico, non aver mai potuto provare quel sentimento
altrimenti a me sconosciuto?
No, non riuscirei a
viverne senza, lo so, ed allora perchè mi sto allontanando da
lui? C'è forse un perchè a tutto ciò?
Sono qui, confuso e
desolato, in una spiaggia semplicemente troppo candida per me.
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<
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!>
Un' urlo quarciò l'
arere, il propietario di quel solitario sfogo stava da solo in
una stanza vuota ad urlare al nulla il proprio dolore.
Aveva versato tutte
le sue lacrime ed era passato alla fase della disperazione più
totale
Non sapeva davvero
cosa fare: Kei, il suo migliore amico, il suo compagno di
squadra, se ne era andato e probabilmente era tornato tra le
grinfie di quel vecchiaccio malefico, no, non poteva permetterlo,
non adesso che aveva scoperto un nuovo sentimento nel suo cuore
tutto per lui!
Fu così che Rei Kon,
quella piovosa notte primaverile, prese la decisione più
importante della sua vita:
sarebbe partito a
cercare Kei e, volente o nolente, lo avrebbe riportato da lui.
Si armò di carta e
penna e scrisse piche righe ai suoi compagni, per giustificare le
sua partenza, anche se Rei era un tipo abbastanza diretto e
preferiva dire tutto in faccia alla gente, aveva scelto il caro,
vecchio metodo della lettera di commiato, perchè se no, con
molta probabilità, avrebbero crecato di dissuaderlo e Rei non
era mai stato più deciso in vita sua.
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< Come sarebbe a
dire che Rei se ne è andato?>
Takao era incredulo,
non poteva e non voleva credere ad una cosa simile, non era da
Rei fare una cosa del genere!
"Cari
amici miei, parto per un breve viaggio alla ricerca di me stesso,
non preoccupatevi per me, starò via giusto lo stretto
necessario.vostro Rei"
ora mi credi
Takao?>
Takao non voleva
proprio crederci, la sua testa continuava a dirgli che era tutto
uno scherzo , che al massimo era un brutto sogno, ma di sicuro
non la realtà; restò scioccato non poco nel constatare, quando
Hilary gli porse il foglietto di carta, che la scrittura era
quella del suo amico.
Era stato Max a
parlare, con voce grave e preoccupata, non aveva aperto bocca
fino ora
Takao ancora non si
arrendeva
Il professore era
stato senza dubbio il più realistico
Max aveva accolto
bene la proposta del prof, voleva fare qulasiasi cosa per riavere
Rei con sè
Hilary non smentiva
mai la sua fama di tremenda impicciona
disse il professore
con voce inorgoglita
I nervi del povero
Max erano a fior di pelle
Rimasero tutti
stupiti dall insolita dimostrazione di intelligenza fatta da
Takao
Si, Max soffriva
veramente la mancanza di Rei
<....beh, il
problema è che si è rotto giusto giusto ieri...>
Anche Takao risentiva
l' assenza di Rei
Così dicendo il
professore si dileguò, segiuto a ruota da una Hilary abbastanza
timorosa del dover stare ancora in compagnia con quelle belve che
erano diventati Max e Takao.
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