Ciao!! Eccoci quà finalmente!!!!!!!
squillino le trombe, l'ultimo capitolo è finalmente arrivato!!!!!! ^__^ come
potete vedere non è affatto corto anzi!! ^__^ quindi vi lascio ala lettura,
sperando di esser riuscita a concludere degnamente questa
storia!!
Ah! come promesso ci sono delle foto sparse
quà e là... bene adesso smetto di annoiarvi e vi lascio leggere in pace!! a
dopo con i saluti!! ^____________^
25. Amore Sopito
Non tutti andarono a cena la sera, Hermione era con
Elis e Charl in infermeria,
anche se Elis sosteneva di sentirsi bene…
Infermeria
-
Ragazze sto bene!,
insistette con voce angosciata,
stufa di esser guardata come
un malato terminale dalla sua amica.
-
Ma se sei svenuta! ,iniziò
Charl tutta preoccupata
-
In effetti è stato un po’
affrettato portarla in infermeria…
potevamo
rianimarla la stesso…, osservò Hermione.
-
Charl smettila di guardarmi
con quella faccia, sto benissimo!
Ho avuto solo un
mancamento! Hermione ha ragione!
-
Si..si scusa, si scusò
arrossendo e guardandosi i piedi.
-
Che ne dite di andare a cena
ora? Non ha senso restare qua se sto bene!
-
Oh no Signorina, dovrà stare
a riposo qua per questa notte… ,
Madama Chips uscì dal suo
ufficio e si diresse verso il letto di Elis.
-
Ma sto bene!,obbiettò
angosciata
-
Non lo metto in dubbio, ma è
meglio che per questa notte rimanga qua.
La strega, le diede una
pozione e dopo un sorriso materno,
ritornò al suo
ufficio.Elis
rivolse un occhiata velenosa all’amica
e si rivolse ad
Hermione
-
Almeno tu vai
su!
-
Oh, non preoccuparti rimango
volentieri!
Per far trascorrere il tempo
le tre ragazze iniziarono
a parlare di tutto,
trascorrendo una felice serata tra amiche,
decisamente non programmata…
Hermione intanto ripensava
alla serata che l’avrebbe aspettata
di li a poche ore e a stento
riusciva a camuffare la tensione
che aveva in
corpo.
Dormitorio
Serpeverde
Draco ancora nervoso era
disteso sul suo letto a baldacchino,
aveva tolto la camicia e
giaceva, soprapensiero, sulla morbida
coperta di velluto verde
smeraldo che rivestiva il suo letto,
con indosso soltanto dei
pantaloni neri.
Il suo sguardo era
enigmatico e i pensieri che gli affollavano
la mente non erano certo
d’aiuto…
“Non avrei mai pensato di
poterlo dire, ma Blaise mi manca…
non parlo con nessuno da
quanto è partito…
che diamine ho bisogno di
sfogarmi!”
Si alzò di scatto,
indispettito dal fatto che lui
sentisse la mancanza di qualcuno; in sei anni
passati
insieme era sempre abituato
ad averlo tra i piedi e a non accorgersi
che per lui era un “amico”. Fece qualche passo
avanti e indietro
rimuginando sulla storia di
Blaise quando i suoi pensieri lo dirottarono
a quanto fatto da Fry e
Bourne e lì si sentì salire il sangue al cervello.
Si avvicinò alla finestra,
vi appoggiò il braccio poggiando
la fronte sul vetro,
osservando il buio che avvolgeva come un manto vellutato
il castello, e cercando di
calmarsi. Troppi pensieri
affollavano la mente del
Serpeverde.
“Quelle due pazze sarebbero
state in grado di fare di peggio
se solo avessero potuto…
Nessuno deve osare toccarla…
o sperimenteranno l’ira di
Draco Malfoy e allora se ne pentiranno…
Giuro che se ne pentiranno…”
Si scosto dalla finestra
quando vide che fuori iniziò a piovere,
pochi attimi dopo la pioggia
cadeva abbondante,
e il biondo rimase a
fissarla con sguardo ancor più malinconico.
I suoi occhi erano due
fessure, la rabbia gli ribolliva ancora in corpo,
ma cercò di calmarsi
ripensando che la sera l’avrebbe passata
in compagnia di Hermione e
che sarebbe stata una serata indimenticabile.
Sala Comune
Serpeverde
Michael che era andato nella
Sala Comune a leggere,
alzò distrattamente il capo
dal librò e sospirò,
aver scosso Draco Malfoy non
gli sembrò più una buona idea,
ma era stato giusto così,
chi era lui per potersi contrapporre
a quei due ragazzi, che
mostravano chiaramente di tenere l’uno all’altro…
Ritornò a leggere il suo
libro, ma dopo essersi reso conto di
aver letto per la dodicesima
volta la stessa riga, lo chiuse e si appoggiò pesantemente alla poltrona
chiudendo gli occhi.
Quella sera li avrebbe visti
ballare, scambiarsi sguardi e sorrisi,
e anche se cercava di farsi
convinto che in fondo, ma molto in fondo,
era la cosa giusta, il suo
animo non trovava pace. Una parte di lui,
una maledettissima parte di
lui, lo spingeva a farsi avanti,
a non essere solo uno
spettatore passivo di quella vicenda.
Ci pensò su, ci penso molto
su…
In un punto imprecisato del
castello
Fry e Bourne, dal canto loro
stavano ben attente a tenersi lontane
da Draco, Michael e
Hermione… Ma soprattutto da Draco…
Le parole del Serpeverde le
avevano chiaramente turbate e
non volevano ritrovarsi
ancora quei due freddi occhi color argento,
puntati addosso… Si
rintanarono nella loro stanza non dando confidenza
a
nessuno e maledicendo la Grifoncina per aver sottratto
loro il principe
Slytherin.
Sala Grande –la
colazione-
Il mattino seguente tutti si
ritrovarono a colazione.
Elis, Charl e Hermione
arrivarono per prime.
-
Charl? , chiese
Elis
-
Si?
-
In futuro se dovessi
svenire…lasciami là, te ne prego!,
concluse
sarcastica.
Le ragazze, scoppiarono a
ridere e andarono a sedersi
aspettando gli altri.
Poco dopo arrivò Michael
seguito da Mark e Ryan, che salutò
le ragazze con il solito
sorriso gioviale,
come se non fosse successo
nulla.
Mentre i due corvi andavano
a sedersi con le loro rispettive
partners Michael si sedette
difronte a Elis,
iniziò a chiacchierare con
Hermione.
-
Nervosa?
-
Un
po’…
-
E
l’abito?
-
La storia è un po’
lunga…però posso dirti che è tutto risolto…
-
Beh…allora non vedo l’ora di
vederlo!
Su di te qualunque
vestito diventerebbe
splendido.
Concluse con un sorriso
gentile. Hermione arrossì.
Con uno Stuart scodinzolante
al seguito, Draco arrivò nella Sala Grande.
-
Stuart?
-
Si?
-
Perché mi
segui?
-
I-io…scusa…, sibilò
abbassando il capo
mortificato, andandosi a
sedere tra le Tassorosso,
tra le quali vi era la sua
ultima conquista.
Il biondo andò a sedersi
proprio accanto a Michael, meritandosi
uno sguardo perplesso da
parte della Grifoncina.
A quello sguardo rispose con
un
-
Buongiorno
Privo di qualsiasi
sentimento.
Perché diavolo doveva
guardarlo come un alieno,
se per una volta cercava di
apparire sociale sedendosi vicino a qualcuno
che non fosse un dei
Serpeverde?
Forse perché quel qualcuno
era proprio Michael Davis…
Michael dal canto suo non ne
fu poi tanto sorpreso, la sera prima si era
creata tra i due una sorta
di complicità che li legava.
Cercò di stemperare la
situazione, notando che all’arrivo di Draco
il gelo era sceso tra i
presenti…
-
Dormito bene
Malfoy?
-
No.
-
Nervosetti
oggi?
-
Si.
-
Il parlare in monosillabi
non ti si addice, -
aggiunse vicino al suo
orecchio sinistro –
ieri sera sembravi molto più
loquace e spigliato…
Draco si limitò ad
osservarlo con espressione annoiata.
- Ieri sera neanche tu
sembravi così accondiscendente o sbaglio?
Mentre Hermione li osservava
curiosa. Michael si limito a
rispondere facendo spallucce
e ad abbozzare un sorriso
-
Quando succede qualcosa a
qualcuno a cui tengo la mia
accondiscendenza va a
farsi benedire…
Draco lo guardò con uno
sguardo tagliente per poi aggiungere, con tuta l’indifferenza che era riuscito a
racimolare in una frazione di secondo
-
Ho
visto…
Il parlare in codice dei due
venne interrotto da
Fry e Bourne che credendo di
essere trasparenti si dirigevano a testa
china verso la parte opposta
del tavolo dove era riunita quella s
trana combriccola.
Non sfuggirono però agli
sguardi del gruppo.
Quello che le osservava con
lo sguardo più cupo era Malfoy,
seguiva Michael e dopo
Hermione. Le due non osarono alzare
lo sguardo e andarono a sedersi senza
una parola.
Iniziò la colazione.
Tutti occupati a rimpinzarsi
non parlarono molto, solo qualche parola
scambiata tra un calice di
succo di zucca e un cucchiaio di porridge.
Appena tutti ebbero finito,
Silente si alzò e si rivolse agli studenti:
-
Questa sera il ballo
inizierà alle 21,occasione in cui ci ritroveremo
tutti qua insieme per
festeggiare il Natale! Spero sin da ora che
possiate
divertirvi e che possiate passare una felice serata!
I ragazzi non osavano
muoversi, e solo quando sentirono dalle labbra del preside
- E’ tutto.
Si alzarono dal tavolo.
Hermione che si era trattenuta un po’ al tavolo
con le ragazze vide che
Draco stava già per dileguarsi e decise di andargli incontro
-
Ehi?
Malfoy?
-
Che c’è Granger? , rispose
Draco senza neanche volarsi
continuando a
camminare
-
Da quando ritorni a
chiamarmi “Granger”? chiese stupita la ragazza
smettendo di
seguirlo
-
Da quando ritorni a
chiamarmi “Malfoy”, suppongo. Rispose il biondo
con voce strascicata
-
Cos’ hai Draco? Ti vedo
strano…, chiese all’improvviso lei osservando
i suoi occhi
grigi
-
Non ho nulla.
-
Sicuro?
-
Ho detto di si!, rispose con
voce alquanto tesa
-
Mi dispiace…, aggiunse piano
Hermione
Draco la osservò mentre chinava il capo e iniziava ad
allontanarsi piano.
Essendosi reso conto di esser stato troppo duro,
con la ragazza si
voltò e le andò incontro
-
Hermione?
Aspetta.
La ragazza si voltò per
fissarlo aveva un espressione triste,
che fece sentire quasi in
colpa la serpe.
-
Oggi sono un po’
nervoso…
-
L’avevo notato…, rispose lei
con un mezzo sorriso
Lui la guardò e sospirò poi
continuò
-
Sta sera a che ora e dove ci
vediamo?, il tono di voce era cambiato
diventando più gentile e
avvolgente
-
Ehm…facciamo alle nove,
davanti il portone d’ingresso? Così saremo puntuali
in Sala…, rispose
sempre piano arrossendo leggermente,
-
Si è una buona idea…, il suo
sguardo sembrò rasserenarsi e il velo
di malinconia andare
via.
Lei rispose con un
sorriso.
- Adesso vado, i ragazzi
hanno organizzato una partita di Quiddich…ciao ,
si congedò il biondo
con un sorriso.
-
Ciao
-
Ah! , fece Draco voltandosi
nuovamente verso la ragazza –
dimmi solo una
cosa… hai trovato un abito? ,
chiese aggrottando la
fronte
-
S-si…
-
Magnifico, e…di che colore
è?
-
Perché vuoi saperlo? , fece
stupita la ragazza
-
Credo di non potertelo dire…
ma… E’ importante…
-
E’…rosso…rosso
intenso…
Il ragazzo sembrò pensarci
su un po’, la sua espressione si rilassò
e poi parlò:
-
Rosso intenso…intenso tipo…
rosso sangue?
-
Si…diciamo di
si…
-
Ottima scelta Granger, a dopo…
E senza una parola in più
corse via, se Hermione era dubbiosa
sul suo comportamento adesso
lo era ancora di più…
Dormitorio femminile
La
Grifondoro ancora confusa sullo strano
atteggiamento di Malfoy
ritornò in sala dove Elis e
Charl erano impegnate in una discussione
che avrebbe segnato le sorti
del mondo magico… Sul vestito blu di
Charl sarebbe stato meglio
un giglio o un gladiolo??
Tardo pomeriggio
La giornata trascorse più in
fretta del previsto per le ragazze,
a pranzo non si presentarono,
compresa Hermione la quale era ancora
impegnata a scegliere che acconciatura da usare per
il suo nuovo vestito,
tra le idee fornite dalle
altre ragazze Hermione non arrivò a un risultato,
e solo al pomeriggio dopo
aver scartato l’idea di rasarsi a zero e di
tingersi i capelli fucsia, come suggerito da
alcune Tassorosso,
arrivò a quella che le
sembrò un idea così semplice,
da essere per fino geniale.
Li avrebbe lasciati così.
Solo che li avrebbe legati.
Il tempo stringeva e non ne
aveva per usare prodotti liscianti
sulla sua chioma ribelle.
Mentre le ragazze erano
intente ancora a sistemare capelli e vestiti,
la strega presente nel
quadro comparve con un sorrisetto furbo in viso
-
Hermione?
La ragazza che provava varie
magie per tenere su i capelli si voltò a
guardarla
interrogativa
-
Si?
-
Scendi in Sala Comune c’è
una cosa per te… rispose la strega
mantenendosi sul vago,
uscendo dalla sua cornice.
La ragazza, sotto gli
sguardi curiosi delle altre,
scese di sotto curiosa a sua
volta di sapere “cosa” fosse per
lei.
Si guardò intorno, la sala
era vuota, apparte la strega
che la osservava di
sottecchi… e tutte le altre inerpicate sulle scale,
che sbirciavano
spudoratamente.
Sulla scrivania accanto a
una piccola pergamena stava un
piccolo astuccio.
Prima prese la pergamena e
lesse il breve messaggio:
Rosso
sangue? Allora questi saranno
perfetti...
Posò il foglio e aprì
l’astuccio, il messaggio era chiaramente di Draco,
rimase a bocca aperta ad
osservarne il contenuto, quel piccolo cofanetto
conteneva un paio di
orecchini stupendi i più belli che
Hermione avesse mai visto.
Ne prese uno in mano e
lo osservò in tutta la sua
bellezza,
era formato da due catenine
terminanti con un pendente per parte.
I pendenti erano diamanti
disposti come i petali di un giglio.
A completare la bellezza di
quel gioiello vi era il colore,
un color rosso sangue
tingeva le catenine, per sfumare nella parte
superiore del pendente fino
a ritornare di un forte e inteso color
rubino alle sue estremità.
Hermione osservò come
brillava a contatto con la luce soffusa della sala
e immaginò quale effetto
avrebbero avuto nella Sala Grande illuminata a festa.
Con un sorriso che andava da
orecchio ad orecchio si voltò per risalire in dormitorio, ma appena giunta alle
scale si ritrovò dinnanzi alle ragazze
che la guardavano con
sguardi sognanti. Elis senza troppe cerimonie
le strappò l’astuccio di mano e corse
verso i dormitori seguita dalle altre, e anche dalla strega del quadro,mentre
Hermione le urlava dietro in preda al panico
-
Elis sono delicati!! Attenta
li romperai!!
Per tutta risposta sentì
sbattere fortissimo la porta del dormitorio.
Decise di riappropriarsi del
suo regalo quando sentì la porta della sala aprirsi.
Ritornò sui suoi passi e
guardò in direzione della porta, credendo che fosse entrato Draco,ma vide Michael sbirciare all’interno della
sala
-
Michael?
Chiese, il ragazzo la guardò
intensamente mentre un sorriso affiorava
sul suo bel viso di lui, poi
aprì la porta e la richiuse dietro di se.
Carpe Diem...
- Cercavo proprio
te.
Esordì serafico, Hermione
notò che teneva qualcosa dietro la schiena,
ma notò anche che il
“perfetto” Michael Davis era in una mise decisamente
insolita per lui,
sembrava uscito da una lotta contro uno schiopodo sparacoda.
I pantaloni della divisa
erano tutti piegati, la camicia di solito impeccabile
era ridotta un cencio,
portata semi aperta lasciava intravedere il petto scolpito, con la cravatta
slacciata, i capelli un po’ disordinati.
Il tutto poteva sembrare
degno di un cavernicolo, ma non nel caso di Davis.
Ed Hermione lo provòa sue
spese, non sembrava trasandato…anzi… quel aria un po’ disordinata lo rendeva
ancora più…come definirlo… sexy…, più di quanto non fosse già di natura…
Hermione lo guardò sbattendo
le palpebre più volte, come a non voler
credere
che fosse Michael quello davanti a lei.
Il
ragazzo si avvicinò e uscì da dietro la schiena delle magnifiche rose rosse.
Hermione lo guardò stupita.
-
Sono per te.
http://img249.imageshack.us/img249/9323/michaelqj6.png
Hermione
talmente presa da quella visione, perse attimi preziosi per rispondere, e
Michael non poté che notare lo sguardo della Gryffindor su di se, pensando che
in fondo non doveva esser proprio indifferente alla ragazza.
-
Grazie sono splendide…, riuscì a rispondere dopo aver
deglutito vistosamente.
Poi
quando Hermione si avvicinò per prenderle mentre lui gliele porgeva con un
galante inchino, gli balenò un idea in mente, così folle che se ci avesse
riflettuto ancora su, non avrebbe più avuto il coraggio di attuarla. Carpe
Diem…
-
Splendide? Tu sei splendida…
Prima
che Hermione riuscisse ad arrossire per l’esplicito complimento,era già la
seconda volta quel giorno che glielo diceva, si ritrovò le braccia di Michael
attorno alla vita, lui la sollevò da terra, come fosse una piuma, quel tanto che
bastava per poter guardare in viso il suo angelo dagli occhi dorati, avvicinare
il suo a quello di lei e intrappolare le labbra della Grifoncina tra le sue, per
tormentarle in lungo focoso bacio, lasciando Hermione con gli occhi
spalancati.
Perché nemmeno io
Riesco a credere che un Dio Si
sia un po' distratto Perdendo un angelo Davanti a me Ma ormai già che sei
qui Ma ormai già che è così Non
ritornare a casa O almeno portami con te Scegli me...
[Finley, Scegli me]
Quando
dopo quello che per Hermione fu un secolo,e per Michael solo un
misero
secondo, il bacio finì, lui con estrema delicatezza la poggiò a terra,
sussurrandole con voce roca
- Avrei
voluto portarti via da lui…
e lei ancora scossa
corse al dormitorio senza proferir parola e non
voltandosi a guardarlo, tenendo ancora in mano le rose.
Michael
la osservò andare via con uno sguardo compiaciuto e congratulandosi con se
stesso, per il sangue freddo, uscì dalla sala.
Non
l’avrebbe mai avuta, perché non era lui il ragazzo a cui teneva, ma non poteva
lasciar passare quel attimo o se ne sarebbe pentito per il resto dei suoi
giorni. E poi pensò che fosse un modo più “teatrale” per uscire di scena, non
avrebbe insistito con Hermione, non l’avrebbe fatta cadere in qualche
imbarazzante silenzio con qualche domanda indiscreta, non avrebbe fatto nulla
che potesse alludere a quel attimo di poco prima…proprio perché a lei ci
teneva.
Mai mi scorderò di te Per sempre tu
sarai Dentro ai pensieri miei…
[Finley, Per sempre]
“Sai che
se lo verrà a sapere Malfoy ti sfiderà a duello si?” fece una vocina dentro la
sua testa. Ci ripensò su e si mise a ridere.
Hermione
corse per le scale e una volta dentro non si curò delle ragazze che chiedevano
informazione per il regalo ricevuto, andò nello spogliatoio si chiuse
la porta
alle spalle e si lasciò scivolare a terra.
Il cuore
sembrava voler scappare dal suo petto, più volte cercò di calmarsi con dei
lunghi respiri.
Tornò a toccarsi le labbra, poi finalmente si alzò e decise di calmarsi. Lei
aveva capito che Michael era attratto da lei, ma sapeva anche che lui era a
conoscenza di quello che provava per Draco e quindi non si sarebbe intromesso;
decise di chiamare le cose con il proprio nome; era si un bacio, ma era meglio
definirlo “un bacio d’addio ”, anche le parole di Michael, che ritornarono
vivide nella sua mente, gliene diedero la conferma, con quel bacio Michael le
aveva detto addio, non voleva sedurla.
Più
sollevata di prima la ragazza preso un bel respiro profondo, uscì dal suo
nascondiglio, Elis Charl e le altre smisero di occuparsi dei loro abiti e
osservarono Hermione con facce estasiate:
-
Che facevi la dentro?
-
Niente!
-
Sicura?? E quelle rose?
-
Un piccolo pensiero…, rispose la ragazza posandole sul suo
letto.
-
Sicura che vada tutto bene? Hai una faccia…
-
Certo! Forza sbrighiamoci manca poco alle nove!!
-
Ehm…hai niente da dire riguardo dei certi splendidi
orecchini? , fece Elis con noncuranza
-
In effetti una cosa ce l’avrei…
Tutte la
fissarono con occhi sgranati
-
…ridammeli!
Ripreso
l’astuccio la ragazza tornò al suo letto per finire di prepararsi, mentre ancora
pensava a quanto era accaduto.
Dormitorio femminile ore 20:55
Il
momento fatidico era arrivato, l’agitazione nel dormitorio era palpabile c’era
chi ancora correva
cercando un orecchino disperso, chi sistemava il vestito, e chi finito di
indossare degli orecchini di diamante, si guardava allo specchio per vedere che
effetto facevano…
-
Oh Hermione, solo favolosi! , disse Charl quasi con le
lacrime agli occhi.
-
Che or…oddio!! Devo andare, Draco mi aspetta!
Hermione
balzò su dalla sedia si guardò un ultima volta allo specchio e chiese alle
amiche, anch’esse agitate
-
Come vi sembra?
-
E ce lo chiedi?! Sei bellissima!! Draco cadrà ai tuoi
piedi!
-
Si come no…
Fece
sarcastica, se c’era qualcosa di assurdo era veder Draco in una circostanza del
genere. Dopo che le tre amiche furono pronte si diressero, insieme, dall’alto
delle loro scarpe, con tacchi vertiginosi, verso i rispettivi compagni.
Come una
coppia di gemelli siamesi Mark e Ryan erano insieme ad aspettare fuori dalla
Sala Comune le due dame e come due gemelle siamesi, Elis e Charl, dopo aver
augurato buona fortuna alla grifoncina, si diressero o meglio fluttuavano verso
i ragazzi con facce del tutto trasognate.
Arrivate
dai rispettivi compagni Mark porse a Elis un mazzo di gigli bianchissimi e la
ragazza arrossì vistosamente, il rossore delle guance stonava con l’abito che
indossava. Un corpetto celeste avvolgeva la sua figura minuta rendendola più
slanciata, sul davanti i nastri, che ne decoravano i bordi, si chiudevano in un
grazioso fiocchetto, la gonna ampia di raso era di una tonalità più chiara di
celeste e arrivava fin a terra lasciando intravedere la punta di un paio di
scarpe anch’esse celesti. I capelli erano raccolti sulla nuca e fermati da un
grande fiocco, i guanti dello stesso colore del corsetto le avvolgevano le
braccia e una semplice collana ornava l’esile collo, il trucco era molto leggero
e le donava la
bellezza di una bambolina di porcellana.
http://img457.imageshack.us/img457/3655/elisabethdi0.jpg
Più
audace era il vestito di Charl, faceva molto “Parigi”: il corpetto, blu notte,
era legato al collo da un nastro di pizzo nero, le spalle erano scoperte, solo
per metà; quasi ai fianchi il corpetto si fondeva con la lunga gonna a pieghe,
anch’essa dello stesso colore, che arrivava fin sotto il ginocchio (in realtà
era fin a terra, ma Charl si premurò di “aggiustarlo”…), i guanti come del resto
tutto il vestito era decorato da un merletto di pizzo nero molto elegante. Pizzo
che faceva la sua comparsa anche nell’acconciatura della ragazza, sottoforma di
cerchietto. La frangia bionda era tenuta dal cerchietto mentre dallo chignon
fuoriuscivano delle ciocche ondulate. Le scarpe erano dei sandali neri lucidi,
molto alti che slanciavano la figura della ragazza. Il trucco era sulle tonalità
del blu notte rendendola forse più grande di quanto non fosse.
http://img457.imageshack.us/img457/1259/charlottecp6.jpg
Hermione
pensò, che gli sguardi dei due ragazzi, erano più che giusti nei riguardi delle
loro dame, mentre definì quelli rivolti a lei, semplicemente patetici… Non perse
altro tempo a contemplarli e si avviò verso i pochi metri che la separavano dal
suo cavaliere.
Pochi metri più in là…
Draco
era arrivato e aspettava la sua dama con una certa impazienza, sapeva che era
giusto che le ragazze si facessero attendere, ma quel minuto di ritardo che la
sua dama aveva era diventato un secolo, e non resisteva più a quel attesa. Si
sistemò meglio la giacca del suo smoking e continuò ad attendere.
Per quel
ballo aveva in mente di indossare un comune smoking, ma appena seppe il colore
del vestito di Hermione, cambiò idea, o meglio con la sua bacchetta stregò
l’abito in modo da rendere, il vestito in tema con quello della sua dama.
-
Buona sera Draco…
Il
biondo si voltò immediatamente, la delusione comparve nello sguardo del ragazzo
appena si rese conto che non era Hermione, ma Fry, che insieme a Bourne
sfoggiava uno sguardo da cucciolo bastonato.
-
Che volete?
-
Noi…volavamo scusarci…
-
Non è con me che dovete farlo!, sbottò spazientito il
Serpeverde
-
Ma…
Prima
che la situazione diventasse pesante, qualcuno che aveva sentito la
conversazione, intervenne…
-
Oh ragazze non ci posso credere siete venute fin qui ad
aspettarmi? Non dovevate!
Michael
vestito di un bellissimo smoking nero, avanzò verso le due Serpi. Le ragazze si
guardarono confuse e lui ne approfittò per fare l’occhiolino a Draco, il quale
lo fissò perplesso.
Sfoggiando un sorriso accattivante, Davis si avvicinò alle
due e presele sottobraccio, le condusse all’interno della Sala Grande.
-
Forza ragazze non siate timide, sono felice di esser il
vostro cavaliere per questa sera! Ci si vede in giro Malfoy, ah! Bello
smoking!Oh, guardate… Chi vuole essere la prima?
Disse
ghignando alzando lo sguardo verso un piccolo cespuglio di vischio, le due
ragazze arrossirono fino ai capelli, si liberarono da Michael e andarono verso i
tavolini.
Michael
adesso rideva di cuore e si voltò verso Draco che scuotendo la testa rispose con
quel che sembrava un sorriso. Poi Davis, più che per se stesso che per Malfoy,
andò verso il tavolo dei professori per porgere i suoi auguri, e non assistere
all’incontro tra i due.
Una visione…
Draco lo
vide andare via e non appena si voltò, il suo cuore temprato e insensibile a
ogni sentimento, perse un battito, o meglio si bloccò del tutto. Cercò di
deglutire ma aveva come un mattone in gola. Non era reale era senz’altro una
visione…
A
piccoli passi, ecco che arrivava Hermione.
La
scelta di Elis era stata impeccabile.
Di raso,
color sangue, senza spalline,stretto e lungo fin a terra, con un abbondante
scollo sulla schiena e dei guanti abbinati.
Così si
presentava l’abito alla stampella nel quale Hermione lo aveva visto per la prima
volta, ma adesso su di lei era del tutto diverso.
L’abito
avvolgeva la figura della Grifoncina come una seconda pelle, a ogni suo passo il
tessuto sfiorava delicatamente le gambe della ragazza, più stretto in vita
risaliva avvolgendo l’esile busto. La scollatura lasciava libero il collo e le
spalle esili. I guanti, che altro non erano che delle maniche del vestito,
fasciavano le braccia minute. I capelli erano stretti in una alta coda, qualche
ciocca era libera sul viso, arrossato della ragazza, il trucco leggero risaltava
i suoi occhi color nocciola, e… dulcis in fundo gli orecchini regalati da Draco
facevano bella mostra di se donando a Hermione un fascino che mandò in tilt la
mente del biondo Serpeverde.
Riacquistata parte della ragione, il ragazzo le andò
incontro, pensando che in fondo quella breve attesa era stata più che ripagata,
dalla visione che aveva davanti gli occhi.
Anche
Hermione fu piacevolmente sorpresa di vedere com’era elegante il biondo.Lo
smoking avvolgeva il Serpeverde, risaltando il suo fascino, e il corpo tonico
temprato dai duri allenamenti di Quiddicth. Solo la sua espressione era
indecifrabile. Appena lo vide andarle incontro arrossì di più,
-
Sei in ritardo. Fece maligno.
Hermione
rimase di sasso a guardarlo, fu allora che Draco fece una cosa che Hermione non
si sarebbe mai aspettata… Scoppiò in una risata.
Draco
Malfoy stava ridendo di cuore alla vista della sua espressione. Hermione pensò a
quanto fosse strano vederlo ridere e si mise a ridere a sua volta.
Ritornati in loro, Draco la guardò con gli occhi che
brillavano, le prese la mano e la baciò e guardandola negli occhi aggiunse:
-
Sei bellissima.
Lei
distolse lo sguardo imbarazzata, rispondendo con un sorriso nervoso.
-
Andiamo? , chiese lui porgendole il braccio
-
Certo…
V. 3 il ritorno…
Giunti
in prossimità del portone, Hermione inciampò e prima che cadesse rovinosamente a
terra si ritrovò tra le forti braccia di Draco e…sotto il vischio…
Draco
osservò lei guardare in alto, con la faccia di chi avesse visto ballare Gazza
sul cubo in perizoma.. e dopo averla aiutata a ritornare in equilibrio su quei
trampoli, alzò lo sguardo a sua volta.
-
Oh…- fece con espressione tipicamente “Malfoy”- se volevi un
bacio, potevi dirlo…
Hermione
ebbe appena il tempo di entrare nel panico, quando Draco si avvicinò e le diede
un bacio fior
di labbra.
-
Buon Natale… , aggiunse guardandola negli occhi molto vicino
al suo viso.
Hermione
si domandò se il suo cuore non stesse battendo troppo forte, era agitata come
non mai, e quel bacio non contribuì a calmarla.
Come se
nulla fosse, Draco fu di nuovo al suo fianco porgendole il braccio, e insieme
entrarono nella Sala.
Inizia la Serata
La sala
era decorata magnificamente quasi come il banchetto di qualche giorno prima.
Tutti erano ormai arrivati e a momenti sarebbe iniziata la cena.
Draco e
Hermione si avviarono verso il tavolo dei professori, dove Michael parlava con
la professoressa Sprite. Un – Oh! , da parte della sua interlocutrice, in un
punto imprecisato dietro di lui, fece voltare Davis, e un secondo cuore quella
sera perse un battito… Hermione intercettò lo sguardo del ragazzo e arrossì, lui
andò incontro alla coppia e esordì:
-
Buonasera Hermione, sei molto elegante!
In
verità voleva dirle che era bellissima, ma sapeva che, Malfoy sarebbe diventato
un drago e così cambiò subito complimento.
-
Grazie…
Lo
sguardo rassicurante che le rivolse il Corvonero, la tolse dall’imbarazzo, e
riacquistò un po’ di sicurezza.
-
Draco, fece lui andando da Mark che lo chiamava
-
Michael. Rispose Draco, sereno.
-
Signorina Granger!, esordì la Sprite
con enfasi
-Buona sera
professoressa…
Draco le si avvicinò
salutò la professoressa e si rivolse piano a Hermione
-
Buona fortuna…
-
Dove vai? . fece allarmata lei
-
Da Piton, vuoi venire? Chiese curioso,
L’occhiata che ricevette in risposta bastò a farlo andare
via con un sorriso in volto.
Alunni e
professori si scambiarono gli auguri e chiacchierarono per un bel po’. Con
l’aria di festa che si respirava in giro anche Piton sembrava “più buono”,
Silente osservava i suoi alunni, compiaciuto di vedere Draco e Hermione,
intrattenersi insieme con altri ragazzi, tra loro sembrava esser nata una strana
complicità.
-
Albus?
-
Si Minerva?
-
Cosa osservi? Ah! Malfoy e la
Granger…
-
Già…è proprio vero che la magia è magica…ma quando l’hai
creato sapevi che effetti avrebbe avuto?
-
Beh…ero giovane e inesperta… ma si, sapevo cosa stavo
facendo…
-
E allora perché non hai descritto con cura gli effetti che
il filtro avrebbe avuto? , chiese il Preside inarcando un sopraciglio
-
Per far si che la magia sia “magica”, come dici tu, bisogna
che qualcuno gli dia una mano, no?
Sotto un
sorriso del Preside la McGranitt si allontanò e lui prese
la parola.
-
Gentili e bellissime dame, cavalieri, dopo aver passato un
ora in chiacchiere direi sia ora di cena, convenite? , chiese rivolto ai
presenti.
Tutti si
avvicinarono attorno un grande tavolo rotondo decorato con agrifoglio, ghirlande
animate, e piccoli pupazzetti di neve che correvano da una parte e dall’altra.
Draco
scosto la sedia di Hermione per farla accomodare e da lui presero esempio gli
altri ragazzi. Una volta seduti tutti, Silente augurò un Buon Natale a tutti e
la cena ebbe inizio.
Dopo
l’abbondante pranzo e i deliziosi dolci, i ragazzi erano pieni come uova, Charl
osservava preoccupata il suo vestito credendo di vederlo strappare da qualche
parte. Hermione la rassicurò
-
Se non si strappa il mio, stretto com’è, puoi stare
tranquilla!
Per
“metabolizzare meglio le succulente pietanze di cui abbiamo goduto a cena”, come
aveva detto loro Silente, invitò tutti, Prof compresi, a ballare. I ragazzi ne
furono felici, un po’ meno i professori, tranne Silente logicamente…
-
Per iniziare possiamo iniziare con un bel lento! Ah! A
mezzanotte assisteremo a dei fenomenali fuochi magici per festeggiare!
La
musica partì e Silente vedendo che nessuno iniziava a ballare, prese
la
McGranitt e aprì le danze, li seguirono Elis, Charl, Mark
e Ryan, poco a poco anche Stuart con la sua dama. Draco osservò i ballerini e si
rivolse alla sua:
-
Vuole ballare, Prefetto Granger?
-
Ne sarei felice, Prefetto Malfoy!
Giunti
in pista Draco prese la mano di Hermione tra la sua, sistemo l’altra alla vita
della ragazza e iniziarono a ballare. Sotto gli sguardi di fuoco di Fry e
Bourne, e sotto quello di Michael che li osservava ballare con un mezzo sorriso
in volto.
- Allora
che di voi due vuole ballare con me? Chiese galante Michael, per distrarre le
due vipere da Draco e Hermione.
Le
ragazze arrossirono ancora, e andarono a prendere da bere, lasciando solo.
Mark e
Elis si fermarono vicino a lui e Mark fece all’amico:
- Che
gli farai tu alle donne! , con una strizzata d’occhio riprese a ballare,
lasciandolo a ridere.
-
Mi aspettavo di peggio sai Granger? , la canzonò
sorridendo
-
A cosa alludi Malfoy?
-
Al fatto che ancora non tu non mi abbia pestato i piedi…
-
O non temere la musica non è ancora finita, si può sempre
rimediare…
La
ragazza allora fece per pestare il piede del biondo, ma questi, intuite le sue
intenzioni, lo portò subito indietro, facendo perdere l’equilibrio a Hermione
che si ritrovò con il viso vicinissimo al suo
-
Giochi sporco! Fece lei lamentandosi, mentre riprendevano a
ballare
-
Malfoy, rispose con un alzata di spalle.
La
musica finì e subito ne partì un'altra.
-
Vado un attimo fuori, disse Hermione accaldata mentre si
sventolava con la mano.
-
Vengo con te.
Hermione
si guardò intorno e vide delle tende nella Sala Grande che mai aveva visto
prima.
-
Ma quelle tende??
-
Tende? , chiese Draco ancor più confuso di lei
I due
andarono verso una delle tre grandi tende e Draco la scansò
- Un
balcone. Sentenziò il biondo allibito
- Da
quando c’è un balcone qui?, chiese Hermione con l’aria di chi si era persa
qualcosa, e mentalmente ritornò a sfogliare “Storia di Hogwarts”, ma senza ricordare nulla
in proposito.
- Sarà
stata un idea di Silente…, fece pratico il biondo avvicinandosi alla balaustra
di pietra.
- Vista
sul lago… così ci viziano…, disse Draco osservando il panorama.
Le nubi
erano andate via il cielo era trapuntato di stelle.
All’improvviso qualcosa simile a uno scoppio fece trasalire
i due ragazzi e Hermione istintivamente abbracciò Draco. Il ragazzo le sorrise e
lei arrossì.
-
Che c’è non resistevi più senza abbracciarmi?
La
ragazza vide che approfittava sempre di quelle situazioni, e lei non gli
rispondeva, ma sta volta la grifondoro che era in lei si stava risvegliando.
-
Vedi Malfoy…non sono io che non so starti lontana…sei tu che
mi sei sempre attaccato… , fece la ragazza con tono di chi stesse spiegando una
cosa ovvia.
-
Così sarei io?, fece lui continuando a stuzzicarla
-
Già…
Un altro
boato interruppe la loro conversazione e nuovamente Hermione si ritrovò tra le
braccia di lui.
-
Visto Malfoy?
-
Visto cosa, mi sei venuta addosso!
-
Si perché tu eri qua…
-
Vuoi dire che se non ci fossi stato io, ma che ne so…Piton…
fece alzando le sopraciglia e osservandola
-
Beh…proprio Piton…no, non esageriamo, ma Davis per
esempio…
Il
biondo si fece serio di colpo.
-
Mi sento offeso…
-
Davvero?
-
Molto offeso…
-
Allora dovrò farmi perdonare…
Ancora
tra le braccia di lui, Hermione accarezzò i capelli di Draco e chiudendo gli
occhi iniziò ad avvicinarsi
-
La Granger che
prende l’iniziativa…, fece con voce bassa Draco.
-
Zitto furetto, non vedi che ho da fare?, fece lei in
risposta con lo stesso tono.
Lui
sorrise e chiuse gli occhi. Proprio mentre un fuoco magico illuminava il cielo e
le montagne circostanti di un pallido color lillà, le loro bocche si unirono in
un intenso bacio.
http://img457.imageshack.us/img457/6954/ballony5.png
-
Hai finito?, fece lui con voce roca osservandola
teneramente
-
Credo che riprenderò dopo i fuochi magici…, rispose lei
pensandoci su.
-
Speriamo durino poco allora…
Hermione
sorrise. Draco si sentiva osservato si voltò e con orrore vide che la loro
intimità era andata a farsi benedire...la loro e le altre terrazze
ospitavano ragazzi e professori, che teoricamente erano giunti per osservare lo
spettacolo, ma praticamente osservavano loro…
-
Ehm…Hermione non voltarti
-
Perché? – chiese lei mentre si voltava. In un attimo divenne
dello stesso colore dell’abito e si aggrappò al braccio di Draco fingendo di
guardare i fuochi, Draco che la osservò trattenne un sorriso.
Dopo un
po’ la sentì tremare, abbracciata al suo braccio. Senza dire niente, ne badando
ai presenti, che non si perdevano una loro mossa le andò dietro e
l’abbracciò.
-
Va bene così?
-
Benissimo…
-
Hermione?
-
Si?
-
E i tuoi “amici”? Quando glielo dirai?
-
Appena torneranno…
-
E come credi che la prenderanno?
-
Se io sono felice,non potranno che prenderla bene, no?
Draco
l’abbracciò stretta.
-
Sai che dopo sta sera non ti lascerò più andare. Affermò
serio, parlando al suo orecchio.
-
Lo so…e io non voglio andare via… rispose
Il volto
di Draco si rilasso e le labbra si incurvarono in un dolce sorriso, poggiò il
viso contro il collo di Hermione e così abbracciati continuarono a guardare lo
spettacolo di luci che illuminava il castello e che sembrava festeggiare
l’inizio del loro amore…
The
End
Eccomi!!!!!
Allora?????????????????????????????????????????????? Vi è
piaciuta???????? ^_________________^ vi prego non
linciatemi......
Cmq adesso è
giusto dire due parole, in conclusione di questa ff, che mi ha e vi ha tenuto
compagnia per ben 5 mesi!!!!! Mi sono davvero divertita a
scriverla, certi chap sono stati davveri esilaranti!! ^_^
E poi voi! Le
mie affezionate e splendide, che hanno sopportato per ben 5 mesi i miei
ritardi e hanno recensito con fantastiche parole!!
iniziando
dall'inizio, cioè dalla primissima recensione (di Velery), fino all'ultima
(_Laura_), Vi ringrazio tutte! Siete state davvero
speciali! MissMalfoy, spero non ti siano venute le crisi a furia di
aspettare!
Beh questo
non è un addio, ma solo un arrivederci...perchè non vi libererete facilmente di
me....
muahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhaahahahahahahahahhahaha!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie a
tutte!!!! ^_^
Arwel
This Web
Page Created with PageBreeze Free HTML
Editor
|