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Autore: Arwel    11/03/2007    17 recensioni
- Cosa sai? - Che ho bevuto il succo di Weasley, che da quel momento non sono stato più lo stesso...- iniziò - ...e che è colpa tua. ,teminò in un sussurro che a Hermione parve molto sexy. - Quel filtro l' avevo preparato per Ron... , cominciò Hermione che intando iniziava ad arrossire. Quel "Ron " detto a poco più di un sussurro innervosì Draco come se l'avesse appena offeso. La lasciò andare di colpo e si voltò a guardare le colline inghiottite dalle tenebre, voltandole le spalle e stringendo convulsamente il bordo roccioso del parapetto, in un improvviso moto di rabbia.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao!! Eccoci quà finalmente!!!!!!! squillino le trombe, l'ultimo capitolo è finalmente arrivato!!!!!! ^__^
come potete vedere non è affatto corto anzi!! ^__^ quindi vi lascio ala lettura, sperando di esser riuscita
a concludere degnamente questa storia!!

Ah! come promesso ci sono delle foto sparse quà e là...
bene adesso smetto di annoiarvi e vi lascio leggere in pace!! a dopo con i saluti!! ^____________^ 

25. Amore Sopito

 

 

Non tutti andarono  a cena la sera, Hermione era con

Elis e Charl in infermeria, anche se Elis sosteneva di sentirsi bene…

Infermeria

 

-       Ragazze sto bene!, insistette con voce angosciata,

stufa di esser guardata come un malato terminale dalla sua amica.

-       Ma se sei svenuta! ,iniziò Charl tutta preoccupata

-       In effetti è stato un po’ affrettato portarla in infermeria…

  potevamo rianimarla la stesso…, osservò Hermione.

-       Charl smettila di guardarmi con quella faccia, sto benissimo!

  Ho avuto solo un mancamento! Hermione ha ragione!

-       Si..si scusa, si scusò arrossendo e guardandosi i piedi.

-       Che ne dite di andare a cena ora? Non ha senso restare qua se sto bene!

-       Oh no Signorina, dovrà stare a riposo qua per questa notte… ,

 

Madama Chips uscì dal suo ufficio e si diresse verso il letto di Elis.

 

-       Ma sto bene!,obbiettò angosciata

-       Non lo metto in dubbio, ma è meglio che per questa notte rimanga qua.

 

La strega, le diede una pozione e dopo un sorriso materno,

ritornò al suo ufficio.Elis rivolse un occhiata velenosa all’amica

e si rivolse ad Hermione

 

-       Almeno tu vai su!

-       Oh, non preoccuparti rimango volentieri!

 

Per far trascorrere il tempo le tre ragazze iniziarono

a parlare di tutto, trascorrendo una felice serata tra amiche,

decisamente non programmata…

Hermione intanto ripensava alla serata che l’avrebbe aspettata

di li a poche ore e a stento riusciva a camuffare la tensione

che aveva in corpo.

 Dormitorio Serpeverde

 

Draco ancora nervoso era disteso sul suo letto a baldacchino,

aveva tolto la camicia e giaceva, soprapensiero, sulla morbida

coperta di velluto verde smeraldo che rivestiva il suo letto,

con indosso soltanto dei pantaloni neri.

Il suo sguardo era enigmatico e i pensieri che gli affollavano

la mente non erano certo d’aiuto…

 

“Non avrei mai pensato di poterlo dire, ma Blaise mi manca…

non parlo con nessuno da quanto è partito…

che diamine ho bisogno di sfogarmi!”

 

Si alzò di scatto, indispettito dal fatto che lui  

sentisse la mancanza di qualcuno; in sei anni passati

insieme era sempre abituato ad averlo tra i piedi e a non accorgersi

che per lui era un “amico”. Fece qualche passo avanti e indietro

rimuginando sulla storia di Blaise quando i suoi pensieri lo dirottarono

a quanto fatto da Fry e Bourne e lì si sentì salire il sangue al cervello.

 

Si avvicinò alla finestra, vi appoggiò il braccio poggiando

la fronte sul vetro, osservando il buio che avvolgeva come un manto vellutato

il castello, e cercando di calmarsi. Troppi pensieri

affollavano la mente del Serpeverde.

 

“Quelle due pazze sarebbero state in grado di fare di peggio

se solo avessero potuto… Nessuno deve osare toccarla…

o sperimenteranno l’ira di Draco Malfoy e allora se ne pentiranno…

Giuro che se ne pentiranno…”

 

 

Si scosto dalla finestra quando vide che fuori iniziò a piovere,

pochi attimi dopo la pioggia cadeva abbondante,

e il biondo rimase a fissarla con sguardo ancor più malinconico.

 

I suoi occhi erano due fessure, la rabbia gli ribolliva ancora in corpo,

ma cercò di calmarsi ripensando che la sera l’avrebbe passata

in compagnia di Hermione e che sarebbe stata una serata indimenticabile.

 

Sala Comune Serpeverde

 

 

Michael che era andato nella Sala Comune a leggere,

alzò distrattamente il capo dal librò e sospirò,

aver scosso Draco Malfoy non gli sembrò più una buona idea,

ma era stato giusto così, chi era lui per potersi contrapporre

a quei due ragazzi, che mostravano chiaramente di tenere l’uno all’altro…

Ritornò a leggere il suo libro, ma dopo essersi reso conto di

aver letto per la dodicesima volta la stessa riga, lo chiuse e si appoggiò pesantemente alla poltrona chiudendo gli occhi.

 

Quella sera li avrebbe visti ballare, scambiarsi sguardi e sorrisi,

e anche se cercava di farsi convinto che in fondo, ma molto in fondo,

era la cosa giusta, il suo animo non trovava pace. Una parte di lui,

una maledettissima parte di lui, lo spingeva a farsi avanti,

a non essere solo uno spettatore passivo di quella vicenda.

 

Ci pensò su, ci penso molto su…

 

In un punto imprecisato del castello

 

Fry e Bourne, dal canto loro stavano ben attente a tenersi lontane

da Draco, Michael e Hermione… Ma soprattutto da Draco…

Le parole del Serpeverde le avevano chiaramente turbate e

non volevano ritrovarsi ancora quei due freddi occhi color argento,

puntati addosso… Si rintanarono nella loro stanza non dando confidenza

a nessuno e maledicendo la Grifoncina per aver sottratto

loro il principe Slytherin.

 

Sala Grande –la colazione-

 

Il mattino seguente tutti si ritrovarono a colazione.

Elis, Charl e Hermione arrivarono per prime.

-       Charl? , chiese Elis

-       Si?

-       In futuro se dovessi svenire…lasciami là, te ne prego!,

concluse sarcastica.

 

Le ragazze, scoppiarono a ridere e  andarono a sedersi

aspettando gli altri.

 

Poco dopo arrivò Michael seguito da Mark e Ryan, che salutò

le ragazze con il solito sorriso gioviale,

come se non fosse successo nulla.

Mentre i due corvi andavano a sedersi con le loro rispettive

partners Michael si sedette difronte a Elis,

iniziò a chiacchierare con Hermione.

 

-       Nervosa?

-       Un po’…

-       E l’abito?

-       La storia è un po’ lunga…però posso dirti che è tutto risolto…

-       Beh…allora non vedo l’ora di vederlo!

  Su di te qualunque vestito diventerebbe splendido.

 

Concluse con un sorriso gentile. Hermione arrossì.

 

Con uno Stuart scodinzolante al seguito, Draco arrivò nella Sala Grande.

-       Stuart?

-       Si?

-       Perché mi segui?

-       I-io…scusa…, sibilò abbassando il capo 

mortificato, andandosi a sedere tra le Tassorosso,

tra le quali vi era la sua ultima conquista.

 

Il biondo andò a sedersi proprio accanto a Michael, meritandosi

uno sguardo perplesso da parte della Grifoncina.

A quello sguardo rispose con un

 

-       Buongiorno

 

Privo di qualsiasi sentimento.

 

Perché diavolo doveva guardarlo come un alieno,

se per una volta cercava di apparire sociale sedendosi vicino a qualcuno

che non fosse un dei Serpeverde?

Forse perché quel qualcuno era proprio Michael Davis…

 

Michael dal canto suo non ne fu poi tanto sorpreso, la sera prima si era

creata tra i due una sorta di complicità che li legava.

Cercò di stemperare la situazione, notando che all’arrivo di Draco

il gelo era sceso tra i presenti…

 

-       Dormito bene Malfoy?

-       No.

-       Nervosetti oggi?

-       Si.

-       Il parlare in monosillabi non ti si addice, -

aggiunse vicino al suo orecchio sinistro –

ieri sera sembravi molto più loquace e spigliato…

 

Draco si limitò ad osservarlo con espressione annoiata.

 

- Ieri sera neanche tu sembravi così accondiscendente o sbaglio?

 

Mentre Hermione li osservava curiosa. Michael si limito a

rispondere facendo spallucce e ad abbozzare un sorriso

 

-       Quando succede qualcosa a qualcuno a cui tengo la mia

  accondiscendenza va a farsi benedire…

 

Draco lo guardò con uno sguardo tagliente per poi aggiungere, con tuta l’indifferenza che era riuscito a racimolare in una frazione di secondo

-       Ho visto…

 

Il parlare in codice dei due venne interrotto da

Fry e Bourne che credendo di essere trasparenti si dirigevano a testa

china verso la parte opposta del tavolo dove era riunita quella s

trana combriccola.

Non sfuggirono però agli sguardi del gruppo.

Quello che le osservava con lo sguardo più cupo era Malfoy,

seguiva Michael e dopo Hermione. Le due non osarono alzare

lo sguardo e andarono a sedersi senza una parola.

 

Iniziò la colazione.

 

Tutti occupati a rimpinzarsi non parlarono molto, solo qualche parola

scambiata tra un calice di succo di zucca e un cucchiaio di porridge.

Appena tutti ebbero finito, Silente si alzò e si rivolse agli studenti:

 

-       Questa sera il ballo inizierà alle 21,occasione in cui ci ritroveremo

  tutti qua insieme per festeggiare il Natale! Spero sin da ora che

  possiate divertirvi e che possiate passare una felice serata!

 

I ragazzi non osavano muoversi, e solo quando sentirono dalle labbra del preside

 

- E’ tutto.

 

Si alzarono dal tavolo. Hermione che si era trattenuta un po’ al tavolo

con le ragazze vide che Draco stava già per dileguarsi e decise di andargli incontro

 

-       Ehi? Malfoy?

-       Che c’è Granger? , rispose Draco senza neanche volarsi

continuando a camminare

-       Da quando ritorni a chiamarmi “Granger”? chiese stupita la ragazza

smettendo di seguirlo

-       Da quando ritorni a chiamarmi “Malfoy”, suppongo. Rispose il biondo

con voce strascicata

 

-       Cos’ hai Draco? Ti vedo strano…, chiese all’improvviso lei osservando

i suoi occhi grigi

-       Non ho nulla.

-       Sicuro?

-       Ho detto di si!, rispose con voce alquanto  tesa

-       Mi dispiace…, aggiunse piano Hermione

 

Draco la osservò  mentre chinava il capo e iniziava ad

allontanarsi piano. Essendosi reso conto di esser stato troppo duro,

 con la ragazza si voltò e le andò incontro

 

-       Hermione? Aspetta.

 

La ragazza si voltò per fissarlo aveva un espressione triste,

che fece sentire quasi in colpa la serpe.

-       Oggi sono un po’ nervoso…

-       L’avevo notato…, rispose lei con un mezzo sorriso

 

Lui la guardò e sospirò poi continuò

-       Sta sera a che ora e dove ci vediamo?, il tono di voce era cambiato

diventando più gentile e avvolgente

-       Ehm…facciamo alle nove, davanti il portone d’ingresso? Così saremo puntuali

  in Sala…, rispose sempre piano arrossendo leggermente,

-       Si è una buona idea…, il suo sguardo sembrò rasserenarsi e il velo

di malinconia andare via.

 

Lei rispose con un sorriso.

- Adesso vado, i ragazzi hanno organizzato una partita di Quiddich…ciao ,

 si congedò il biondo con un sorriso.

-       Ciao

-       Ah! , fece Draco voltandosi nuovamente verso la ragazza –

  dimmi solo una cosa… hai trovato un abito? ,

 chiese aggrottando la fronte

-       S-si…

-       Magnifico, e…di che colore è?

-       Perché vuoi saperlo? , fece stupita la ragazza

-       Credo di non potertelo dire… ma… E’ importante…

-       E’…rosso…rosso intenso…

 

Il ragazzo sembrò pensarci su un po’, la sua espressione si rilassò

e  poi parlò:

 

-       Rosso intenso…intenso tipo… rosso sangue?

-       Si…diciamo di si…

-       Ottima scelta Granger, a dopo…

 

E senza una parola in più corse via, se Hermione era dubbiosa

sul suo comportamento adesso lo era ancora di più…

 

Dormitorio femminile

 

La Grifondoro ancora confusa sullo strano atteggiamento di Malfoy

ritornò in sala dove Elis e Charl erano impegnate in una discussione

che avrebbe segnato le sorti del mondo magico… Sul vestito blu di

Charl sarebbe stato meglio un giglio o un gladiolo??

 

Tardo pomeriggio

 

La giornata trascorse più in fretta del previsto per le ragazze,

a pranzo non si presentarono, compresa Hermione la quale era ancora

impegnata a  scegliere che acconciatura da usare per il suo nuovo vestito,

tra le idee fornite dalle altre ragazze Hermione non arrivò a un risultato,

e solo al pomeriggio dopo aver scartato l’idea di rasarsi a zero e di

tingersi  i capelli fucsia, come suggerito da alcune Tassorosso,

 arrivò a quella che le sembrò un idea così semplice,

da essere per fino geniale.

Li avrebbe lasciati così. Solo che li avrebbe legati.

Il tempo stringeva e non ne aveva per usare prodotti liscianti

sulla sua chioma ribelle.

 

Mentre le ragazze erano intente ancora a sistemare capelli e vestiti,

la strega presente nel quadro comparve con un sorrisetto furbo in viso

-       Hermione?

La ragazza che provava varie magie per tenere su i capelli si voltò a

guardarla interrogativa

-       Si?

-       Scendi in Sala Comune c’è una cosa per te… rispose la strega

mantenendosi sul vago, uscendo dalla sua cornice.

 

La ragazza, sotto gli sguardi curiosi delle altre,

scese di sotto curiosa a sua volta di sapere “cosa”  fosse per lei.

Si guardò intorno, la sala era vuota, apparte la strega

che la osservava di sottecchi… e tutte le altre inerpicate sulle scale, 

che sbirciavano spudoratamente.

 

Sulla scrivania accanto a una piccola  pergamena stava un piccolo astuccio.

 

Prima prese la pergamena e lesse il breve messaggio:

 

Rosso sangue?  Allora questi saranno perfetti...

 

Posò il foglio e aprì l’astuccio, il messaggio era chiaramente di Draco,

rimase a bocca aperta ad osservarne il contenuto, quel piccolo cofanetto

conteneva un paio di orecchini stupendi i più belli che

Hermione avesse mai visto.

 

Ne prese uno in mano e lo  osservò in tutta la sua bellezza,

era formato da due catenine terminanti con un pendente per parte.

I pendenti erano diamanti disposti come i petali di un giglio.

A completare la bellezza di quel gioiello vi era il colore,

un color rosso sangue tingeva le catenine, per sfumare nella parte

superiore del pendente fino a ritornare di un forte e inteso color

rubino alle sue estremità.

 

Hermione osservò come brillava a contatto con la luce soffusa della sala

e immaginò quale effetto avrebbero avuto nella Sala Grande illuminata a festa.

 

Con un sorriso che andava da orecchio ad orecchio si voltò per risalire in dormitorio, ma appena giunta alle scale si ritrovò dinnanzi alle ragazze

che la guardavano con sguardi sognanti. Elis senza troppe cerimonie

le strappò l’astuccio di mano e corse verso i dormitori seguita dalle altre, e anche dalla strega del quadro,mentre Hermione le urlava dietro in preda al panico

 

-       Elis sono delicati!! Attenta li romperai!!

 

Per tutta risposta sentì sbattere fortissimo la porta del dormitorio.

Decise di riappropriarsi del suo regalo quando sentì la porta della sala aprirsi.

 

Ritornò sui suoi passi e guardò in direzione della porta, credendo che fosse entrato Draco,ma  vide Michael sbirciare all’interno della sala

 

-       Michael?

 

Chiese, il ragazzo la guardò intensamente mentre un sorriso affiorava

sul suo bel viso di lui, poi aprì la porta e la richiuse dietro di se.

 

Carpe Diem...

- Cercavo proprio te.

 

Esordì serafico, Hermione notò che teneva qualcosa dietro la schiena,

ma notò anche che il “perfetto” Michael Davis era in una mise decisamente

 insolita per lui, sembrava uscito da una lotta contro uno schiopodo sparacoda.

I pantaloni della divisa erano tutti piegati, la camicia di solito impeccabile

era ridotta un cencio, portata semi aperta lasciava intravedere il petto scolpito, con la cravatta slacciata, i capelli un po’ disordinati.

 

Il tutto poteva sembrare degno di un cavernicolo, ma non nel caso di Davis.

Ed Hermione lo provòa sue spese, non sembrava trasandato…anzi… quel aria un po’ disordinata lo rendeva ancora più…come definirlo… sexy…, più di quanto non fosse già di natura…

 

Hermione lo guardò sbattendo le palpebre più volte, come a non voler

credere che fosse Michael quello davanti a lei.

 

Il ragazzo si avvicinò e uscì da dietro la schiena delle magnifiche rose rosse. Hermione lo guardò stupita.

 

-       Sono per te.

http://img249.imageshack.us/img249/9323/michaelqj6.png

 

Hermione talmente presa da quella visione, perse attimi preziosi per rispondere, e Michael non poté che notare lo sguardo della Gryffindor su di se, pensando che in fondo non doveva esser proprio indifferente alla ragazza.

 

-       Grazie sono splendide…, riuscì a rispondere dopo aver deglutito vistosamente.

 

Poi quando Hermione si avvicinò per prenderle mentre lui gliele porgeva con un galante inchino, gli balenò un idea in mente, così folle che se ci avesse riflettuto ancora su, non avrebbe più avuto il coraggio di attuarla. Carpe Diem…

 

-       Splendide? Tu sei splendida…

 

Prima che Hermione riuscisse ad arrossire per l’esplicito complimento,era già la seconda volta quel giorno che glielo diceva, si ritrovò le braccia di Michael attorno alla vita, lui la sollevò da terra, come fosse una piuma, quel tanto che bastava per poter guardare in viso il suo angelo dagli occhi dorati, avvicinare il suo a quello di lei e intrappolare le labbra della Grifoncina tra le sue, per tormentarle in lungo focoso bacio, lasciando Hermione con gli occhi spalancati.

 

Perché nemmeno io
Riesco a credere che un Dio
Si sia un po' distratto
Perdendo un angelo
Davanti a me
Ma ormai già che sei qui
Ma ormai già che è così
Non ritornare a casa
O almeno portami con te
Scegli me...

[Finley, Scegli me]

 

Quando dopo quello che per Hermione fu un secolo,e per Michael solo un

misero secondo, il bacio finì, lui con estrema delicatezza la poggiò a terra, sussurrandole con voce roca

 

- Avrei voluto  portarti via da lui…

 e lei ancora scossa corse al dormitorio senza proferir parola e non

voltandosi a guardarlo, tenendo ancora in mano le rose.

 

Michael la osservò andare via con uno sguardo compiaciuto e congratulandosi con se stesso, per il sangue freddo, uscì dalla sala.

 

Non l’avrebbe mai avuta, perché non era lui il ragazzo a cui teneva, ma non poteva lasciar passare quel attimo o se ne sarebbe pentito per il resto dei suoi giorni. E poi pensò che fosse un modo più “teatrale” per uscire di scena, non avrebbe insistito con Hermione, non l’avrebbe fatta cadere in qualche imbarazzante silenzio con qualche domanda indiscreta, non avrebbe fatto nulla che potesse alludere a quel attimo di poco prima…proprio perché a lei ci teneva.

 

 

Mai mi scorderò di te
Per sempre tu sarai
Dentro ai pensieri miei…

[Finley, Per sempre]

 

“Sai che se lo verrà a sapere Malfoy ti sfiderà a duello si?” fece una vocina dentro la sua testa. Ci ripensò su e si mise a ridere.

 

Hermione corse per le scale e una volta dentro non si curò delle ragazze che chiedevano informazione per il regalo ricevuto, andò nello spogliatoio si chiuse

la porta alle spalle e si lasciò scivolare a terra.

 

Il cuore sembrava voler scappare dal suo petto, più volte cercò di calmarsi con dei lunghi  respiri. Tornò a toccarsi le labbra, poi finalmente si alzò e decise di calmarsi. Lei aveva capito che Michael era attratto da lei, ma sapeva anche che lui era a conoscenza di quello che provava per  Draco e quindi non si sarebbe intromesso; decise di chiamare le cose con il proprio nome; era si un bacio, ma era meglio definirlo “un bacio d’addio ”, anche le parole di Michael, che ritornarono vivide nella sua mente, gliene diedero la conferma, con quel bacio Michael le aveva detto addio, non voleva sedurla.

 

Più sollevata di prima la ragazza preso un bel respiro profondo, uscì dal suo nascondiglio, Elis Charl e le altre smisero di occuparsi dei loro abiti e osservarono Hermione con facce estasiate:

 

-       Che facevi la dentro?

-       Niente!

-       Sicura?? E quelle rose?

-       Un piccolo pensiero…, rispose la ragazza posandole sul suo letto.

-       Sicura che vada tutto bene? Hai una faccia…

-       Certo! Forza sbrighiamoci manca poco alle nove!!

-       Ehm…hai niente da dire riguardo dei certi splendidi orecchini? , fece Elis con noncuranza

-       In effetti una cosa ce l’avrei…

Tutte la fissarono con occhi sgranati

-       …ridammeli!

 

Ripreso l’astuccio la ragazza tornò al suo letto per finire di prepararsi, mentre ancora pensava a quanto era accaduto.

 

Dormitorio femminile ore 20:55

 

Il momento fatidico era arrivato, l’agitazione nel dormitorio era palpabile c’era chi ancora correva  cercando un orecchino disperso, chi sistemava il vestito, e chi finito di indossare degli orecchini di diamante, si guardava allo specchio per vedere che effetto facevano…

-       Oh Hermione, solo favolosi! , disse Charl quasi con le lacrime agli occhi.

-       Che or…oddio!! Devo andare, Draco mi aspetta!

Hermione balzò su dalla sedia si guardò un ultima volta allo specchio e chiese alle amiche, anch’esse agitate

-       Come vi sembra?

-       E ce lo chiedi?! Sei bellissima!! Draco cadrà ai tuoi piedi!

-       Si come no…

Fece sarcastica, se c’era qualcosa di assurdo era veder Draco in una circostanza del genere. Dopo che le tre amiche furono pronte si diressero, insieme, dall’alto delle loro scarpe, con tacchi vertiginosi, verso i rispettivi compagni.

 

Come una coppia di gemelli siamesi Mark e Ryan erano insieme ad aspettare fuori dalla Sala Comune le due dame e come due gemelle siamesi, Elis e Charl, dopo aver augurato buona fortuna alla grifoncina, si diressero o meglio fluttuavano verso i ragazzi con facce del tutto trasognate.

 

Arrivate dai rispettivi compagni Mark porse a Elis un mazzo di gigli bianchissimi e la ragazza arrossì vistosamente, il rossore delle guance stonava con l’abito che indossava. Un corpetto celeste avvolgeva la sua figura minuta rendendola più slanciata, sul davanti i nastri, che ne decoravano i bordi, si chiudevano in un grazioso fiocchetto, la gonna ampia di raso era di una tonalità più chiara di celeste e arrivava fin a terra lasciando intravedere la punta di un paio di scarpe anch’esse celesti. I capelli erano raccolti sulla nuca e fermati da un grande fiocco, i guanti dello stesso colore del corsetto le avvolgevano le braccia e una semplice collana ornava l’esile collo, il trucco era molto leggero e  le donava la bellezza di una bambolina di porcellana.

 

http://img457.imageshack.us/img457/3655/elisabethdi0.jpg

 

 

Più audace era il vestito di Charl, faceva molto “Parigi”: il corpetto, blu notte, era legato al collo da un nastro di pizzo nero, le spalle erano scoperte, solo per metà; quasi ai fianchi il corpetto si fondeva con la lunga gonna a pieghe, anch’essa dello stesso colore, che arrivava fin sotto il ginocchio (in realtà era fin a terra, ma Charl si premurò di “aggiustarlo”…), i guanti come del resto tutto il vestito era decorato da un merletto di pizzo nero molto elegante. Pizzo che faceva la sua comparsa anche nell’acconciatura della ragazza, sottoforma di cerchietto. La frangia bionda era tenuta dal cerchietto mentre dallo chignon fuoriuscivano delle ciocche ondulate. Le scarpe erano dei sandali neri lucidi, molto alti che slanciavano la figura della ragazza. Il trucco era sulle tonalità del blu notte rendendola forse più grande di quanto non fosse.

 

http://img457.imageshack.us/img457/1259/charlottecp6.jpg

 

Hermione pensò, che gli sguardi dei due ragazzi, erano più che giusti nei riguardi delle loro dame, mentre definì quelli rivolti a lei, semplicemente patetici… Non perse altro tempo a contemplarli e si avviò verso i pochi metri che la separavano dal suo cavaliere.

 

Pochi metri più in là…

 

Draco era arrivato e aspettava la sua dama con una certa impazienza, sapeva che era giusto che le ragazze si facessero attendere, ma quel minuto di ritardo che la sua dama aveva era diventato un secolo, e non resisteva più a quel attesa. Si sistemò meglio la giacca del suo smoking e continuò ad attendere.

 

Per quel ballo aveva in mente di indossare un comune smoking, ma appena seppe il colore del vestito di Hermione, cambiò idea, o meglio con la sua bacchetta stregò l’abito in modo da rendere, il vestito in tema con quello della sua dama.

 

-       Buona sera Draco…

Il biondo si voltò immediatamente, la delusione comparve nello sguardo del ragazzo appena si rese conto che non era Hermione, ma Fry, che insieme a Bourne sfoggiava uno sguardo da cucciolo bastonato.

 

-       Che volete?

-       Noi…volavamo scusarci…

-       Non è con me che dovete farlo!, sbottò spazientito il Serpeverde

-       Ma…

 

Prima che la situazione diventasse pesante, qualcuno che aveva sentito la conversazione, intervenne…

-       Oh ragazze non ci posso credere siete venute fin qui ad aspettarmi? Non dovevate!

 

Michael vestito di un bellissimo smoking nero, avanzò verso le due Serpi. Le ragazze si guardarono confuse e lui ne approfittò per fare l’occhiolino a Draco, il quale lo fissò perplesso.

 

Sfoggiando un sorriso accattivante, Davis si avvicinò alle due e presele sottobraccio, le condusse all’interno della Sala Grande.

-       Forza ragazze non siate timide, sono felice di esser il vostro cavaliere per questa sera! Ci si vede in giro Malfoy, ah! Bello smoking!Oh, guardate… Chi vuole essere la prima?

Disse ghignando alzando lo sguardo verso un piccolo cespuglio di vischio, le due ragazze arrossirono fino ai capelli, si liberarono da Michael e andarono verso i tavolini.

 

Michael adesso rideva di cuore e si voltò verso Draco che scuotendo la testa rispose con quel che sembrava un sorriso. Poi Davis, più che per se stesso che per Malfoy, andò verso il tavolo dei professori per porgere i suoi auguri, e non assistere all’incontro tra i due.

 

Una visione…

 

Draco lo vide andare via e non appena si voltò, il suo cuore temprato e insensibile a ogni sentimento, perse un battito, o meglio si bloccò del tutto. Cercò di deglutire ma aveva come un mattone in gola. Non era reale era senz’altro una visione…

 

A piccoli passi, ecco che arrivava Hermione.

 

La scelta di Elis era stata impeccabile.

Di raso, color sangue, senza spalline,stretto e lungo fin a terra, con un abbondante scollo sulla schiena e dei guanti abbinati.

Così si presentava l’abito alla stampella nel quale Hermione lo aveva visto per la prima volta, ma adesso su di lei era del tutto diverso.

L’abito avvolgeva la figura della Grifoncina come una seconda pelle, a ogni suo passo il tessuto sfiorava delicatamente le gambe della ragazza, più stretto in vita risaliva avvolgendo l’esile busto. La scollatura lasciava libero il collo e le spalle esili. I guanti, che altro non erano che delle maniche del vestito, fasciavano le braccia minute. I capelli erano stretti in una alta coda, qualche ciocca era libera sul viso, arrossato della ragazza, il trucco leggero risaltava i suoi occhi color nocciola, e… dulcis in fundo gli orecchini regalati da Draco facevano bella mostra di se donando a Hermione un fascino che mandò in tilt la mente del biondo Serpeverde.

 

Riacquistata parte della ragione, il ragazzo le andò incontro, pensando che in fondo quella breve attesa era stata più che ripagata, dalla visione che aveva davanti gli occhi.

 

Anche Hermione fu piacevolmente sorpresa di vedere com’era elegante il biondo.Lo smoking avvolgeva il Serpeverde, risaltando il suo fascino, e il corpo tonico temprato dai duri allenamenti di Quiddicth. Solo la sua espressione era indecifrabile. Appena lo vide andarle incontro arrossì di più,

-       Sei in ritardo. Fece maligno.

Hermione rimase di sasso a guardarlo, fu allora che Draco fece una cosa che Hermione non si sarebbe mai aspettata… Scoppiò in una risata.

Draco Malfoy stava ridendo di cuore alla vista della sua espressione. Hermione pensò a quanto fosse strano vederlo ridere e si mise a ridere a sua volta.

 

Ritornati in loro, Draco la guardò con gli occhi che brillavano, le prese la mano e la baciò e guardandola negli occhi aggiunse:

-       Sei bellissima.

Lei distolse lo sguardo imbarazzata, rispondendo con un sorriso nervoso.

-       Andiamo? , chiese lui porgendole il braccio

-       Certo…

V. 3 il ritorno…

 

Giunti in prossimità del portone, Hermione inciampò e prima che cadesse rovinosamente a terra si ritrovò tra le forti braccia di Draco e…sotto il vischio…

Draco osservò lei guardare in alto, con la faccia di chi avesse visto ballare Gazza sul cubo in perizoma.. e dopo averla aiutata a ritornare in equilibrio su quei trampoli, alzò lo sguardo a sua volta.

-       Oh…- fece con espressione tipicamente “Malfoy”- se volevi un bacio, potevi dirlo…

Hermione ebbe appena il tempo di entrare nel panico, quando Draco si avvicinò e le diede un bacio  fior di labbra.

-       Buon Natale… , aggiunse guardandola negli occhi molto vicino al suo viso.

Hermione si domandò se il suo cuore non stesse battendo troppo forte, era agitata come non mai, e quel bacio non contribuì a calmarla.

 

Come se nulla fosse, Draco fu di nuovo al suo fianco porgendole il braccio, e insieme entrarono nella Sala.

Inizia la Serata

 

La sala era decorata magnificamente quasi come il banchetto di qualche giorno prima. Tutti erano ormai arrivati e a momenti sarebbe iniziata la cena.

Draco e Hermione si avviarono verso il tavolo dei professori, dove Michael parlava con la professoressa Sprite. Un – Oh! , da parte della sua interlocutrice, in un punto imprecisato dietro di lui, fece voltare Davis, e un secondo cuore quella sera perse un battito… Hermione intercettò lo sguardo del ragazzo e arrossì, lui andò incontro alla coppia e esordì:

- Buonasera Hermione, sei molto elegante! 

In verità voleva dirle che era bellissima, ma sapeva che, Malfoy sarebbe diventato un drago e così cambiò subito complimento.

-       Grazie…

Lo sguardo rassicurante che le rivolse il Corvonero, la tolse dall’imbarazzo, e riacquistò un po’ di sicurezza.

-       Draco, fece lui andando da Mark che lo chiamava

-       Michael. Rispose Draco, sereno.

 

-       Signorina Granger!, esordì la Sprite con enfasi

  -Buona sera professoressa…

 Draco le si avvicinò salutò la professoressa e si rivolse piano a Hermione

-       Buona fortuna…

-       Dove vai? . fece allarmata lei

-       Da Piton, vuoi venire? Chiese curioso,

L’occhiata che ricevette in risposta bastò a farlo andare via con un sorriso in volto.

 

Alunni e professori si scambiarono gli auguri e chiacchierarono per un bel po’. Con l’aria di festa che si respirava in giro anche Piton sembrava “più buono”, Silente osservava i suoi alunni, compiaciuto di vedere Draco e Hermione, intrattenersi insieme con altri ragazzi, tra loro sembrava esser nata una strana complicità.

 

-       Albus?

-       Si Minerva?

-       Cosa osservi? Ah! Malfoy e la Granger

-       Già…è proprio vero che la magia è magica…ma quando l’hai creato sapevi che effetti avrebbe avuto?

-       Beh…ero giovane e inesperta… ma si, sapevo cosa stavo facendo…

-       E allora perché non hai descritto con cura gli effetti che il filtro avrebbe avuto? , chiese il Preside inarcando un sopraciglio

-       Per far si che la magia sia “magica”, come dici tu, bisogna che qualcuno gli dia una mano,  no?

Sotto un sorriso del Preside la McGranitt si allontanò e lui prese la parola.

-       Gentili e bellissime dame, cavalieri, dopo aver passato un ora in chiacchiere direi sia ora di cena, convenite? , chiese rivolto ai presenti.

Tutti si avvicinarono attorno un grande tavolo rotondo decorato con agrifoglio, ghirlande animate, e piccoli pupazzetti di neve che correvano da una parte e dall’altra.

Draco scosto la sedia di Hermione per farla accomodare e da lui presero esempio gli altri ragazzi. Una volta seduti tutti, Silente augurò un Buon Natale a tutti e la cena ebbe inizio.

 

Dopo l’abbondante pranzo e i deliziosi dolci, i ragazzi erano pieni come uova, Charl osservava preoccupata il suo vestito credendo di vederlo strappare da qualche parte. Hermione la rassicurò

-       Se non si strappa il mio, stretto com’è, puoi stare tranquilla!

Per “metabolizzare meglio le succulente pietanze di cui abbiamo goduto a cena”, come aveva detto loro Silente, invitò tutti, Prof compresi, a ballare. I ragazzi ne furono felici, un po’ meno i professori, tranne Silente logicamente…

-       Per iniziare possiamo iniziare con un bel lento! Ah! A mezzanotte assisteremo a dei fenomenali fuochi magici per festeggiare!

La musica partì e Silente vedendo che nessuno iniziava a ballare, prese la McGranitt  e aprì le danze, li seguirono Elis, Charl, Mark e Ryan, poco a poco anche Stuart con la sua dama. Draco osservò i ballerini e si rivolse alla sua:

-       Vuole ballare, Prefetto Granger?

-       Ne sarei felice, Prefetto Malfoy!

Giunti in pista Draco prese la mano di Hermione tra la sua, sistemo l’altra alla vita della ragazza e iniziarono a ballare. Sotto gli sguardi di fuoco di Fry e Bourne, e sotto quello di Michael che li osservava ballare con un mezzo sorriso in volto.

- Allora che di voi due vuole ballare con me? Chiese galante Michael, per distrarre le due vipere da Draco e Hermione.

Le ragazze arrossirono ancora, e andarono a prendere da bere, lasciando solo.

Mark e Elis si fermarono vicino a lui e Mark fece all’amico:

- Che gli farai tu alle donne! , con una strizzata d’occhio riprese  a ballare, lasciandolo a ridere.

 

-       Mi aspettavo di peggio sai Granger? , la canzonò sorridendo

-       A cosa alludi Malfoy?

-       Al fatto che ancora non tu non mi abbia pestato i piedi…

-       O non temere la musica non è ancora finita, si può sempre rimediare…

La ragazza allora fece per pestare il piede del biondo, ma questi, intuite le sue intenzioni, lo portò subito indietro, facendo perdere l’equilibrio a Hermione che si ritrovò con il viso vicinissimo al suo

-       Giochi sporco! Fece lei lamentandosi, mentre riprendevano a ballare

-       Malfoy, rispose con un alzata di spalle.

 

La musica finì e subito ne partì un'altra.

-       Vado un attimo fuori, disse Hermione accaldata mentre si sventolava con la mano.

-       Vengo con te.

 

Hermione si guardò intorno e vide delle tende nella Sala Grande che mai aveva visto prima.

-       Ma quelle tende??

-       Tende? , chiese Draco ancor più confuso di lei

I due andarono verso una delle tre grandi tende e Draco la scansò

- Un balcone. Sentenziò il biondo allibito

- Da quando c’è un balcone qui?, chiese Hermione con l’aria di chi si era persa qualcosa, e mentalmente ritornò a sfogliare  “Storia di Hogwarts”, ma senza ricordare nulla in proposito.

- Sarà stata un idea di Silente…, fece pratico il biondo avvicinandosi alla balaustra di pietra.

- Vista sul lago… così ci viziano…, disse Draco osservando il panorama.

 

Le nubi erano andate via il cielo era trapuntato di stelle.

 

All’improvviso qualcosa simile a uno scoppio fece trasalire i due ragazzi e Hermione istintivamente abbracciò Draco. Il ragazzo le sorrise e lei arrossì.

 

-       Che c’è non resistevi più senza abbracciarmi?

 

La ragazza vide che approfittava sempre di quelle situazioni, e lei non gli rispondeva, ma sta volta la grifondoro che era in lei si stava risvegliando.

 

-       Vedi Malfoy…non sono io che non so starti lontana…sei tu che mi sei sempre attaccato… , fece la ragazza con tono di chi stesse spiegando una cosa ovvia.

-       Così sarei io?, fece lui continuando a stuzzicarla

-       Già…

 

Un altro boato interruppe la loro conversazione e nuovamente Hermione si ritrovò tra le braccia di lui.

-       Visto Malfoy?

-       Visto cosa, mi sei venuta addosso!

-       Si perché tu eri qua…

-       Vuoi dire che se non ci fossi stato io, ma che ne so…Piton… fece alzando le sopraciglia e osservandola

-       Beh…proprio Piton…no, non esageriamo, ma Davis per esempio…

Il biondo si fece serio di colpo.

-       Mi sento offeso…

-       Davvero?

-       Molto offeso…

-       Allora dovrò farmi perdonare…

 

Ancora tra le braccia di lui, Hermione accarezzò i capelli di Draco e chiudendo gli occhi iniziò ad avvicinarsi

 

-       La Granger che prende l’iniziativa…, fece con voce bassa Draco.

-       Zitto furetto, non vedi che ho da fare?, fece lei in risposta con lo stesso tono.

 

Lui sorrise e chiuse gli occhi. Proprio mentre un fuoco magico illuminava il cielo e le montagne circostanti di un pallido color lillà, le loro bocche si unirono in un intenso bacio.

http://img457.imageshack.us/img457/6954/ballony5.png

 

 

-       Hai finito?, fece lui con voce roca osservandola teneramente

-       Credo che riprenderò dopo i fuochi magici…, rispose lei pensandoci su.

-       Speriamo durino poco allora…

Hermione sorrise. Draco si sentiva osservato si voltò e con orrore vide che la loro intimità era andata a farsi benedire...la loro e le altre terrazze ospitavano ragazzi e professori, che teoricamente erano giunti per osservare lo spettacolo, ma praticamente osservavano  loro…

-       Ehm…Hermione non voltarti

-       Perché? – chiese lei mentre si voltava. In un attimo divenne dello stesso colore dell’abito e si aggrappò al braccio di Draco fingendo di guardare i fuochi, Draco che la osservò trattenne un sorriso.

Dopo un po’ la sentì tremare, abbracciata al suo braccio. Senza dire niente, ne badando ai presenti, che non si perdevano una loro mossa le andò dietro e l’abbracciò.

-       Va bene così?

-       Benissimo…

-       Hermione?

-       Si?

-       E i tuoi “amici”? Quando glielo dirai?

-       Appena torneranno…

-       E come credi che la prenderanno?

-       Se io sono felice,non potranno che prenderla bene, no?

Draco l’abbracciò stretta.

-       Sai che dopo sta sera non ti lascerò più andare. Affermò serio, parlando al suo orecchio.

-       Lo so…e io non voglio andare via… rispose

Il volto di Draco si rilasso e le labbra si incurvarono in un dolce sorriso, poggiò il viso contro il collo di Hermione e così abbracciati continuarono a guardare lo spettacolo di luci che illuminava il castello e che sembrava festeggiare l’inizio del loro amore…    

 

 

 

 

                      The End

 

Eccomi!!!!! Allora??????????????????????????????????????????????
Vi è piaciuta???????? ^_________________^ vi prego non linciatemi......

 

Cmq adesso è giusto dire due parole, in conclusione di questa ff, che mi ha e vi ha tenuto compagnia
per ben 5 mesi!!!!! Mi sono davvero divertita a scriverla, certi chap sono stati davveri esilaranti!! ^_^

E poi voi! Le mie affezionate e splendide, che hanno sopportato per ben 5 mesi i miei ritardi
e hanno recensito con fantastiche parole!!

iniziando dall'inizio, cioè dalla primissima recensione (di Velery), fino all'ultima (_Laura_),
Vi ringrazio tutte! Siete state davvero speciali! MissMalfoy, spero non ti siano venute le crisi a furia di aspettare!

 

 

Beh questo non è un addio, ma solo un arrivederci...perchè non vi libererete facilmente di me....

muahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhaahahahahahahahahhahaha!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  

 

Grazie a tutte!!!! ^_^

 

                                                                                                                        

                                                                                           Arwel

 

 

 

 

 

 

 

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