Finding My Love
capitolo 4
L’incontro dimenticato
“Lo sciamano cinese sorrise e tornò al
suo alloggio.
Aveva trovato una nota positiva in una giornata ultra-negativa.
E le piaceva
molto.”
Ren
quella notte non aveva chiuso occhio. Il motivo era che se lo faceva, le
immagini ( e soprattutto le forme) della ragazza in bikini lo avrebbero assalito e assillato ininterrottamente. Inoltre
doveva mantenere un certo contegno, visto che non
aveva la fortuna di dormire in una stanza da solo: se avesse iniziato ad
agitarsi o ad arrossire o, peggio, a farfugliare cose insensate nel sonno –
qualora fosse mai riuscito a prenderlo – avrebbe destato non pochi sospetti o curiosoni, e tra le due la seconda era l’ipotesi che andava
per la maggiore dato che i suoi compagni di stanza erano Horo
Horo e Chocolove.
Ren
salutò quindi la mattina seguente con un paio di occhi
rossi e stanchi mai visti prima sul suo viso.
-
Mamma mia, Ren! – esclamò Horo
Horo non appena lo vide – Oggi non avremo proprio
bisogno di combattere durante l’incontro.. basterà che
i nostri avversari ti guardino in faccia che scapperanno subito a gambe levate
dalla paura!
Il
cinese gli scoccò un’occhiataccia che fece rabbrividire l’Ainu.
– Che ti dicevo? Eh eh..
-
Non hai dormito, amico? – chiese Chocolove, ricevendo
come risposta un’occhiataccia identica a quella precedente. “No, evidentemente no.”
I
tre sciamani poi si lavarono e si cambiarono tranquillamente – AmebaRen compreso – e quando fu ora di andare da qualche
parte a fare colazione il cinese s’infilò l’Oracle Bell , reagendo come i suoi due
compagni si stavano aspettando da mezz’ora.
-
E’ OGGI??? – urlò
senza preoccuparsi degli altri inquilini che sicuramente stavano ancora
dormendo - PERCHE’
NON ME LO AVETE DETTO!
-
Guarda che Horo te l’ha detto,
ma tu non hai reagito se non con uno sguardo di fuoco!
-
Sì, infatti! Non è colpa nostra se tu sei comparso a mezzanotte e non hai
chiuso occhio!
-
Ma oggi c’è l’incontro con il Team Big Guys! Come avete potuto non
ricordarmelo ieri o..
-
E come avremmo potuto, eh? Tu te ne sei sempre andato
chissà dove con Yoh!
Ren non
odiò mai a tal punto Yoh Asakura.
Le cose non si stavano mettendo per il verso giusto, ma per lo meno si era svegliato
totalmente. Non che si fosse addormentato, certo..
“Una
rivincita con i Big Guys era
proprio quello che ci voleva, dopo ieri.. e dimostrerò a Kaori che non ho bisogno di lei” si disse soddisfatto,
annuendo da solo mentre guardava l’Oracle Bell.
-
Tutto okay? – chiese Horo Horo,
preoccupato sia per sé che per lui.
-
Sì. Andiamo pure.
L’officiante Pache che
avrebbe seguito in diretta e fatto la telecronaca dell’incontro odierno si alzò
in piedi e si sistemò gli occhiali da sole sul naso con innato charme. Poi, con l’altra mano, impugnò saldamente il
microfono a forma di totem e lo fece roteare in aria per prenderlo nell’altra
mano dopo una giravolta di mezzo giro.
-
Beeeeeeenvenuti, signore e signori!
Tutto
il pubblico, all’unisono, pensò una sola parola. Esibizionista.
Ren non
pensò nulla e Horo Horo
disse ad alta voce “Patetico buffone”, il che coincideva col pensiero del terzo
compagno di squadra.
Avrebbero
combattuto contro due energumeni e una ragazza apparentemente indifesa, e
questo li agitava un poco. Le loro stature erano molto
minute, così come le corporature, nonostante i muscoli dovuti ai pesanti
allenamenti che avevano seguito prima di giungere lì.
-
Dobbiamo farcela, ragazzi.
E
aspettarono di essere annunciati per salire sul ring di battaglia, un enorme
cerchio di mattonelle un po’ distrutte posizionato in
mezzo al deserto, e circondato a distanza dalle gradinate del pubblico.
L’incontro,
come preannunciato dalle meticolose previsioni del
meteo dell’officiante, iniziò bollente a causa della giornata senza nuvole e
con un sole che già all’alba era insopportabile; erano le due del pomeriggio.
-
I Pache mi vogliono morti..-
si lamentava Horo Horo
mentre saliva sul ring – Per la prima volta nella mia incredibile vita sono
costretto a duellare senza la mia fidata giacca a vento.. che sofferenza!
Ren non era in vena
di fare dello spirito. – Se interrompi l’incontro
perché hai caldo ti faccio arrosto in meno di un secondo, intesi?
Nonostante la minaccia, quei toni freddi furono di conforto per il giovane dai
capelli azzurri. – Grazie amico, sapevo di poter contare su di te. Choco,
sei pronto?
-
Sempre pronto!
Anche
l’altra squadra era salita sul ring, composta dai membri che si aspettavano nel
Team The Ren.
L’officiante
diede il via all’incontro, e tutti e sei i concorrenti erano sudati come se avessero lottato per
ore. Kaori in particolare, visto
che era l’unica che non poteva togliersi la maglietta, per quanto
scollata fosse.
-
Eppure ieri c’era una splendida temperatura freschina… - piagnucolava dal suo lato del ring, mentre Chocolove e Ren cominciavano ad
affrontarsi con i due energumeni, suoi compagni di squadra.
L’incontro
durò meno di quanto si aspettasse Ren,
ma Horo Horo non era
riuscito a muovere un dito a causa del caldo opprimente nonostante si fosse
svestito quasi fino alle mutande e la ragazza, Kaori,
era stata attiva quanto lui, ma solo perché non era riuscita a sopportare
quella temperatura ed era svenuta dopo dieci minuti dal “Fight!”
del Pache.
Erano
rimasti in quattro, ma nessuno era particolarmente attivo.
Ren
cercò con lo sguardo il resto della banda sugli spalti, trovando tutti tranne Yoh. Il posto tra Anna e Manta era
stranamente vuoto. Al posto dello sciamano incrociò lo sguardo della ragazza in
bikini, quella che non l’aveva fatto dormire per tutta la notte. Indossava una
splendida camicetta di lino bianca senza maniche e molto scollata, e aveva i
capelli riccioli raccolti in una coda alta. L’aveva riconosciuta a stenti, e
solo grazie ad un momento morto nell’incontro, in cui i due avversari si erano
accertati delle condizioni della loro compagna svenuta.
Il
cinese si lasciò sfuggire un ghigno. Quella doveva
essere la sua “prima chance”?
Il
ghigno si trasformò in una risatina nervosa mentre si scrollava dalla fronte un
litro di sudore.
Chocolove
lo notò. – Che hai da ridere?
-
Nulla..
-
Conosci quella ragazza?
-
In un certo senso..
Dietro
di loro, Horo Horo gettò
via la 12° bottiglia d’acqua che si scolava senza ritegno.
-
Adesso vengo a darvi una mano.. ce la faccio ora, mi sono
ripreso..
I
due lo guardarono alzarsi in piedi poggiando cautamente le
mano a terra per poi saltare in aria coi palmi roventi per il contatto
con la pietra bollente. Il pubblico aveva la forza di ridere e cominciò a fare
il tifo per lui.
Quando
i due avversari si ripresentarono, quindi, i tre
giovani sciamani erano tornati in forze per combattere. E
il duello riprese senza più interruzioni fino alla fine.
La
ragazza sugli spalti, quella che aveva ricevuto e donato il primo vero bacio di
Ren, sentiva una stretta al cuore ogni volta che il
suo Principe veniva attaccato e sentiva una sensazione
contraria, simile a gioia, quando la situazione si ribaltava e lui, bello
com’era, a torso nudo e concentrato come non mai sul combattimento, assestava i
suoi attacchi.
Infine,
quando il Pache gridò nel microfono il nome del Team
vincente, saltò sulla sua gradinata per la gioia e corse giù verso il ring per
congratularsi direttamente con lui, ma venne bloccata
dai Pache controllori del pubblico.
I
due poterono vedersi solamente quando tutto il pubblico era tornato al
villaggio e l’intero luogo era diventato deserto come i chilometri che lo
circondavano.
Ren era
appena risorto dopo aver scolato bottiglie d’acqua in quantità industriale.
Aveva fatto il duro durante il combattimento, ma non era abituato quanto Chocolove a temperature così elevate.
-
Ciao – esordì quasi timidamente lei, comparendogli accanto di botto, senza che avesse potuto accorgersene – Complimenti per l’incontro, sei
stato bravissimo!
Sorrise raggiante, riversando nell’animo di Ren una quantità insperata d’energia. Non si sarebbe aspettato di vederla dopo così poco
tempo dal loro primo incontro, eppure lei era lì, a
complimentarsi con lui per la vittoria!
Mentre
si rialzava, cercava con lo sguardo i suoi compagni di squadra e vide Horo Horo che s’agitava come un
forsennato per liberarsi dalle grinfie di Chocolove
che, con innato buonsenso, voleva lasciare Ren e la
sua ragazza da soli.
Il
sole era calato stranamente in fretta, ma non il caldo che aveva portato con
sé.
-
Come hai resistito tutto quel tempo sulle gradinate? –
chiese Ren, continuando la procedura per alzarsi da
terra – Non avevi caldo?
Lei
rise sotto i baffi e lo guardò divertita. – No!
Lui
rimase di stucco. – Vieni da un paese caldo?
-
No!
-
Hai sopportato allenamenti estenuanti nel Sahara?
-
No!
-
Avevi un ventilatore e una scorta di bottiglie d’acqua?
-
No! – e aggiunse, prima che potesse farle qualche altra domanda – Le gradinate
erano tutte coperte o all’ombra, e si stava benissimo, con uno splendido freschino.. anzi, faceva un
pochino freddo all’inizio…
Ren per
poco non scivolò dall’invidia. Lui e gli altri si erano praticamente
sciolti combattendo sotto al sole cocente mentre il pubblico aveva freddo??
“Appena
scopro il Pache che c’è dietro a tutto questo.. quello sarà un Pache morto”.
-
Comunque sei stato davvero bravo, mi sei piaciuto,
sai?
I
pensieri del cinese si posarono lieti sulle parole appena udite. Le era
piaciuto! E una strana sensazione d’orgoglio gli stava
gonfiando il petto. Quando ci ripensò più tardi, in
serata, si chiese cosa fosse stato, ma non riuscì a trovare una soluzione al
dilemma. Più avanti col tempo, invece, avrebbe riso a gran voce sulla sua
ottusità giovanile.
-
Gr..grazie – disse, ma
voleva dire ben altro.
Cadde
il silenzio fra i due, e non se ne andò nemmeno quando
cominciarono ad incamminarsi per tornare al villaggio. Erano completamente
soli, almeno per quanti riuscissero a vedere.
-
Non ci siamo ancora presentati.. – mormorò lui, preso
dalla strana sensazione di disagio nel passeggiare e piacere ad una ragazza di
cui non sapeva il nome, ne molto altro.
-
Tu ti chiami Ren, giusto? Ho sentito i tuoi compagni
chiamarti così durante l’incontro.. – gli si parò
davanti, bloccando la strada con la sua mano porta a mo’ di saluto adulto – Se
indovini come mi chiamo potrai stringermi la mano!
E
sorrise ancora. Quel suo dannato sorriso mandava completamente in palla Ren. Cominciò a pensare a dei nomi femminili abbastanza
aggraziati per una come lei, ma quando vide che rideva
per tutti i nomi giapponesi che
proponeva, cominciò a domandarsi se non fosse straniera. I suoi tratti
fisionomici in quel caso l’avrebbero tradita. Non sembrava occidentale.
-
Di dove sei?
-
England.
Ren
storse il naso.
-
Inghilterra.. – s’affrettò a precisare lei – Hai
presente? Europa, è un’isola abbastanza grande..
-
Lo so che cos’è l’Inghilterra!
-
Bene. E ora che sai che vengo da lì?
-
Comincio a pensare che tu non abbia un nome giapponese.
Lei
sorrise ancora. – Bene! Stai progredendo!
-
Sì, sì.. però io non conosco nessun nome inglese!
Il
suo viso si rabbuiò lievemente, senza perdere l’effetto giocoso del sorriso. –
Proprio nessuno?
Ren
chiuse gli occhi e pensò ai film che aveva visto da piccolo, ma non si ricordò
nemmeno un nome di personaggio femminile inglese o americano. Poi gli venne in
mente un sogno che aveva fatto anni fa e che gli aveva dato tormento per un po’
di giorni perché non aveva capito cosa potesse significare un campo di grano di
notte e una voce femminile che gli diceva “Deisi”..
Aprì
gli occhi rassegnato e guardò dritto nelle profondità
degli occhi azzurro cielo della ragazza che gli stava di fronte. – Deisi.. – disse sospirando per la
sconfitta per non aver indovinato il suo nome.
Si
scansò di lato lasciandola perplessa per qualsiasi cosa avesse
detto, ma non ebbe la possibilità di fare più di un passo che si ritrovò
avvinghiato dalle sue braccia. Gli era saltata letteralmente al collo.
-
Come hai fatto? – continuava a ripetere, mescolandolo
con dei “Bravo” e degli altri “Incredibile”.
-
Fatto cosa?
Non
capiva nulla di quel che stava succedendo, ma ringraziò il cielo di essere in
un luogo deserto. Non ne era sicuro, ma molto
probabilmente era arrossito ancora. Lei continuava a premergli il petto col
suo!
-
Come “cosa”.. hai indovinato il mio nome! E dire che non è affatto diffuso, anzi! E dicevi di non
conoscere l’Inghilterra e i nomi inglesi..!
Ren la
staccò da sé come se avesse detto che in realtà il suo nome era Hao Asakura.
–
Ho indovinato?
Lei
annuì con forza.
-
Ma..
Si
ritrovò ancora davanti la sua mano aperta in attesa di
una stretta di presentazione. – Mi chiamo Daisy Katsumoto,
piacere Ren Tao!
E come dovuto ad un monotono comando, sorrise di
nuovo, sprizzando gioia da ogni poro.
Più tardi, poco prima di lasciarla entrare nel suo
appartamento, Ren le chiese cosa significasse il suo
nome e perché mai una giapponese avesse un nome straniero. La ragione della seconda richiesta era la sua
nascita prematura, durante la fine di un corso estivo di sua madre per studiare
la lingua inglese.
E la
seconda, era “Margherita”. Il suo nome era il fiore più bello e semplice di
tutti.
Ren
pensò che se fosse stata cinese l’avrebbe chiamata Cho,
“Farfalla”, ma non glielo disse. Se le avesse chiesto
il motivo di quella scelta, si sarebbe vergognato tantissimo di dirle che era
la prima cosa che gli era venuta in mente quando l’aveva vista la prima volta,
e che il pezzo di sopra del suo bikini gli aveva ricordato le ali di una
farfalla…
Quella
notte Ren dormì sereno sognando un campo di grano e
una margherita…
<3 <3
<3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
“Ma chi si vede! Un nuovo capitolo della mi fic! Domani nevica in tutt’Italia!
(seee, credeteci…)”
Questo
era il mio commento d’apertura alla fine dello scorso capitolo, ricordate?
Beh,
non ci crederete mai.. ma a Milano (dove sto io) ha
nevicato realmente! Ora, però, visto che è maggio,
spero proprio che non lo faccia.. magari un po’ di pioggia, che non guasta mai!
^^
Il
titolo di questo chap, per inciso, è “L’incontro
dimenticato” non solo riferito all’incontro che è stato disputato, ma anche per
un altro fattore (vedi il “sogno” di Ren) che
approfondiremo meglio la volta prossima.. che arriverà
in fretta perché ora non voglio perdere nessuno per strada, la storia diventa
intrigante..
Grazie
mille ancora per le recensioni, spero che la piega della storia vi piaccia e
v’incuriosisca quanto lo sono io (so che sembro stupida a
incuriosirmi per una mia fic.. ma non ci posso fare
nulla! ^__^)!!!
Ciao
a tutti!
Alla
prossima!
Ps-
spero sia più presto!