13
Capitolo 13 - Ogni "arrivederci" suona come un addio.
«SAM!!!!» urlò Dean nascosto dietro i cespugli.
Ma
Sam era ancora in piedi.
Il ragazzo aggrottò la fronte quando
Larry cadde per terra senza vita, scoprendo alle sue spalle Andrew con
tra le mani una pistola fumante.
Dean sospirò sollevato e la
pistola che aveva puntata contro se stesso gli cadde dalla mano,
così come successe a Miles e a Jo. Corse verso di loro e
andò dritto da suo fratello, prendendolo per le spalle. Era
ferito alla testa, ma per fortuna non era nulla di grave.
«Sammy! Sammy stai bene?»
«Sto
bene, Dean. Non preoccuparti.» lo rassicurò Sam, spostando
poi lo sguardo su Andrew, che sembrava scosso e spaventato per
ciò che aveva fatto.
Probabilmente
non aveva mai sparato a nessuno nella sua vita, ma l'aveva appena fatto
contro suo fratello. Sarebbe terribile per chiunque.
Per
quanto uno sparo potesse essere un brutto segno, per la maggior parte
delle volte, per un cacciatore quel suono aveva un che di miracoloso e
rasserenante.
Il vedere Sam vivo era rasserenante.
Il fatto che tutti quanti fossero vivi dopo
quella tremenda
ed interminabile caccia... oh sì , anche quello era
rasserenante! Fatta eccezione per Larry ovviamente che, in un certo
senso, se l'era cercata, eccome.
Era tutto finito insomma.
Un sospiro profondo si liberò dalle gole di Jo e Miles facendoli
tranquillizzare e subito dopo uscirono dal loro nascondiglio per unirsi
agli altri cacciatori e ad Andrew.
Quest'ultimo aveva tutti i muscoli paralizzati dalla paura -paura di
sè stesso, immaginava Jo- ma nonostante questo il suo sguardo
andava di tanto in tanto alla ragazza, come per assicurarsi che stesse
bene.
A quel suo gesto così affettuoso da parte di Andrew, Jo non riuscì a reprimere un sorrisetto quasi.. fiero.
Cosa si doveva dire ad un ragazzo che aveva appena posto fine ad una
vita umana? Indipendentemente dal fatto che fosse stato suo fratello?
"Bravo?", "ottimo tempismo?" che cosa poteva dire per distogliere la
sua attenzione dal corpo esanime di Larry, nonché suo fratello
"segreto"?
Diamine, non era per niente brava con le parole.
«Hai fatto la cosa giusta, Andrew.» disse infine la ragazza,
dandogli una calorosa pacca sulle spalle, come a volergli dimostrare
che poteva immaginare quali fossero le sue emozioni che confusamente
gli ribollivano dentro, disorientandolo.
Anche lei ricordava il suo primo.. caso. Anche se in teoria di trattava
di possessione demoniaca e non ti un semplice umano con manie di
protagonismo.
«Sto bene, Dean. Non preoccuparti.»
Ah, quindi il Winchester apprensivo e in ansia per il fratellino minore era tornato!
Anche quello le fece tirare un sospiro di sollievo.
Miles se ne stava semplicemente di fronte al cadavere, scuotendo la testa.
«Chissà a che diamine pensa.» si chiese Jo
distogliendo il suo sguardo dal cacciatore miracolato, accortosi della
radiografia solo pochi secondi dopo.
«Credo che
dovremmo andarcene di qui.» propose Miles guardando poi Andrew e
scuotendolo delicatamente per una spalla.
«Ci pensi tu a far dimenticare tutto alla ragazza, vero?»
domandò retorico, aprendosi in un sorrisetto fuori luogo.
«Bene, allora abbiamo finito qui.»
«Pff, certo. Abbiamo.» sottolineò con enfasi Jo, non riuscendo a rinunciare alla sua detestabile ironia.
Inutile sottolineare quanto Dean fosse d'accordo e stranamente colpito da quella specie di "attacco" da parte di Jo verso Miles.
«Come, scusa?» chiese di rimando Miles, ricevendo in
risposta nient'altro che un misero "niente" da parte della ragazza.
«Beh,
tutto è bene quel che finisce bene.» commentò Dean
in un mormorio, così che solo Jo e Sam potessero sentirlo.
I
due si voltarono a guardarlo straniti, poi si gettarono un sorriso
divertito tra di loro.
Dean si avvicinò a Miles e come
un fratello maggiore, gli dà una pacca sulla spalla destra facendo un cenno di approvazione con la testa.
«Hai fatto la cosa giusta, Andy. Non sentirti in colpa.» gli assicurò, annuendo. Il ragazzo, un po' incerto, annuì a sua volta ad ogni sua parola. «Te la caverai?»
«Lo spero. Ma non credo che lei voglia avere più niente a
ché fare con me.» rispose Andrew riferendosi ovviamente
alla sua ex ragazza che nemmeno lo guardava negli occhi.
Era spaventata e l'unica cosa che voleva era tornarsene a casa e mai più rivedere i volti di ognuno di loro. «Non avevo mai usato i miei poteri su di lei.»
Fece spallucce e sospirò abbassando lo sguardo.
Quando arrivò la polizia Andrew seppe cavarsela a meraviglia.
Convinse tutti gli agenti di aver visto la scena con i propri occhi:
Larry si era suicidato.
«L'avete visto con i vostri occhi, non è vero?»
Gli uomini annuirono all'unisono e si guardarono cominciando a
commentare una scena del crimine che in realtà non avevano mai
visto in vita loro, era soltanto pura immaginazione forzata. Andrew si
voltò verso Miles, Jo, Sam e Dean e li salutò con un
sorriso, un sorriso che stava anche per "grazie". Dean alzò una
mano abbozzando un sorrisetto e poi si incamminarono ognuno verso le
proprie auto.
«Te l'avevo detto.» disse improvvisamente Sam rivolto a Dean.
«Che cosa? Oh, non cominciare!»
«Andy è un assassino. L'ha fatto per salvarci la vita, ma ha pur sempre ucciso una persona, Dean.»
Dean sospirò e scosse appena la testa.
«A volte è necessario.» osservò il maggiore alzando le spalle.
Sam inarcò le sopracciglia e spostò lo sguardo altrove,
incrociando le figure di Miles e Jo che si allontanavano verso l'auto
della ragazza.
Dean seguì la direzione dei suoi occhi e
incrociò lo sguardo della giovane cacciatrice. Diede a Sam le
chiavi dell'Impala e poi le si avvicinò mentre lei gli andava
incontro.
Miles e Sam cominciarono a parlare e a dirsi addio, o
arrivederci chi lo sa...
«Allora...» Dean si schiarì la voce e guardò
i due ragazzi per qualche secondo poi spostò gli occhi su
quelli castani di Jo. «Caccia interessante, no?»
Ed eccoci al momento dell' "arrivederci e alla prossima!".
Un normale passaggio di routine ormai.. sempre che cacciare insieme ogni tot settimane fosse stato possibile chiamarla routine.
«Diciamo che per oggi ne ho avuto abbastanza.» lo spal
leggiò lei alzando gli occhi al cielo, spalleggiata da un immancabile sorriso.
Per sicurezza ogni tanto lanciava occhiata prima a Andrew e poi agli
altri due cacciatori, sinceramente presi dai loro commenti e/o
lamentele post-caccia.
«Più che interessante la definirei... rivelatrice.»
aggiunse rapida iniziando un enigmatico gioco di sguardi con Dean.
Che anche lui avesse colto il doppio senso in quella sue frase?
Beh, teoricamente quella frase aveva più di qualche significato
ma la stanchezza era troppa per poterle spiegare tutte e la voglia era
praticamente inesistente.
Dopotutto avevano appena visto morire diverse persone: fiamme, rumori
di spari, un quasi "lancio ad angelo" da un dirupo.. per non parlare
del peso psicologico del mancato suicidio forzato.
No, non era decisamente il momento delle spiegazioni.
Insomma, le rivelazioni erano state molte: Sam e Dean avevano scoperto
di più sul demone dagli occhi gialli, Andrew aveva scoperto di
avere un fratello, di poter uccidere una persone e di poter potenziare
i suoi poteri, Miles aveva capito di non avere "l'esclusiva" su Jo e
Jo.. beh, lei capiva sempre un sacco di cose.
«Ah sì? E che tipo di rivelazioni avresti notato?» domandò giustamente Dean accigliandosi.
Quindi aveva capito il doppio senso.
«Maledetta perspicacia dei Winchester!» pensò
divertita lasciando però sul viso un espressione volutamente
vaga.
«Che hai un ottimo tempismo, per esempio.» disse continuando
quella sua tortura personale, riferendosi all'episodio del salvataggio
di Miles.
Che cosa si aspettava che gli dicesse? Era pur sempre Jo! La testarda, orgogliosa e schizzata Jo.
«O che sei un vero e proprio pericolo della strada...»
continuò a prenderlo in giro scoppiando questa volta in una
risata quasi smorzata all'istante «...o che anche tu detesti i Lepisma Saccharina...»
proseguì avvicinandosi sempre di più alla sua di
rivelazione.
Una specie di rivelazione destinata a rimanere irrivelata.
«...che hai la soglia di attenzione molto bassa, che ascolti "Can't
fight this feeling" dei Reo Speedwagon... devo continuare?» chiese
poi innocentemente scrollando le spalle e gettando un altro rapido
sguardo a Miles, ora più interessato al loro discorso piuttosto
che al suo con Sam.
Aveva
praticamente dimenticato di essere turbato.
Quando stava con Jo si
dimenticava ogni cosa che lo faceva stare in ansia.
La loro
conversazione fu divertente, anche un po' vaga. Dicevano cose per
ometterne altre e questo era un bene, secondo
Dean. Erano consapevoli di alcuni loro segreti - non poi così
segreti - ma restavano in silenzio, li tenevano per sé.
Dean rise alle sue continue osservazioni ironiche e provocatrici poi
gettò una veloce occhiata verso Sam e Miles, notando
quest'ultimo guardarli con estrama curiosità e interesse.
La
risata gli si spense in due secondi. Sospirò e affondò le
mani nelle tasche del giaccone di pelle.
«Ahm... mi dispiace averti macchiato di sangue la macchina.»
Macchiato? Il termine giusto sarebbe stato ''allagato'', anche se
esagerato.
Lei rise e abbassò lo sguardo.
Cos'era? Imbarazzo? Si
era creato di nuovo dell'imbarazzo tra di loro? Lui si inumidì
le labbra e mordicchiò quello inferiore subito dopo, alzando gli
occhi al cielo.
Poi tornarono a guardarsi, difficilmente riuscendo a
rimanere seri per un momento.
Dean le sorrise, questa volta in modo
amaro.
«E' ora di andare, credo...» mormorò appena.
Piombò il silenzio sovrano fra di loro. Questa volta anche Sam
sembrava essersi aggiunto al pubblico di solo una persona: i ragazzi
guardavano la scena; Miles riluttato e Sam con un mezzo sorriso
stampato sulla faccia. Il fratellino non era mica scemo, aveva capito
che tra i due c'era qualcosa che cercavano di nascondere anche a se
stessi.
Dean deglutì, spostò lo sguardo altrove e poi si
avvicinò a lei lasciandole un bacio sulla fronte leggermente
prolungato di qualche secondo.
«Ciao Jo.» mormorò poi prima di darle le spalle per
raggiungere Sam, davanti all'Impala che adesso sembrava deluso.
«Andiamo?»
Sam annuì e alzò una mano in segno di saluto verso la
bionda cacciatrice. Dean gettò un sorrisetto forzato verso Miles
e lui alzò appena la testa, restando impassibile alla sua
cortesia.
«Tutto bene?» chiese Sam una volta entrati in auto.
Dean però evitò di guardarlo.
«Sì.»
Mise la chiave nel quadrante e poi il motore dell'auto si accese.
«Andiamocene da questo posto, o giuro che sta volta mi uccido di mia spontanea volontà!»
Sam sorrise, si accomodò meglio sul sedile e accese la radio.
Stavano di nuovo trasmettendo quella canzone ''Can't fight this
feeling''.
Senza rendersene conto, Dean cominciò di nuovo a
canticchiare. Spostò gli occhi sullo specchietto del retrovisore
e guardò Jo diventare sempre più lontana, rimpicciolirsi
sempre di più mentre il motore dell'Impala rombava e trasportava
i fratelli verso una nuova caccia.
------------------------------------------------------- Spazio dell'autrice-----------------------------------------------
E così - in questo modo così dannatamente poetico (grazie Alessia, ti amo xD) - si conclude Dangerous Feelings.
Non disperate (se, come no xD), c'è il seguito u.u
Che dite, ne vale la pena farli incontrare un'altra volta??
Beh, che lo vogliate o no, noi la continuazione l'abbiamo già scritta quindi amen u.u
A presto bellezze ;D
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