Shawn aveva un fare misterioso: stava conducendo il giovane Jude in una strada lussureggiante, dove sfrecciavano Jaguar e Lamborghini. Dove lo stava portando? Il giovane pallido si fermò davanti a un cancello di ferro battuto che portava a una villa che sembrava la casa del presidente americano. Jude guardò la villa, poi Shawn.
-Stai scherzando? C..cioè q..quella.. è casa tua??
Shawn fece una faccetta per dire "Eh, sì!". Poi citofonò e quando una vocetta acuta rispose lui disse:
-Ermine sono Shawn, apri...-Guardò Jude- abbiamo visite.
I ragazzi entrarono e Jude vide il giardino che più di un giardino, a Jude sembrava un parco! E nonappena varcarono la soglia dell'imponente abitazione, Jude rimase ancora più meravigliato: un tappeto rosso scendeva dalle scale e terminava sull'uscio, un pianoforte nero e lucido con ornamenti dorati svettava al lato della scala in marmo bianco, lampadari d'oro e d'argento pendevano dal soffitto ornati da lapislazzuli azzurri... C'era un traffico di cameriere e maggiordomi che, vestiti di bianco e di nero, erano affaccendati a spolverare tutto, ma all'improvviso una ragazzina si avvicinò.
-Ciao Ermine, ti presento Jude James Whard.
La ragazza, "Ermine", aveva all'incirca tredici anni e portava addosso un insolito completo: un top rosso e nero senza maniche nè spalline, i cui colori erano ripresi da una cavigliera con un campanellino e da un girocollo; portava anche dei pantaloncini bianchi e delle scarpe da ginnastica nere e bianche. La carnagione e gli occhi erano quelli di Shawn, ma penso sia normale tra fratelli, i capelli grigi come quelli del fratelli erano lunghi fino al bacino, raccolti in una treccia. Sorrise e disse:
-Piacere di conoscerti Jude, ma scusate ho molta fretta, mostriamo subito la "stanza A" a questo ragazzo?
-Sì, Ermine, cominciamo subito... |