Lo Smog
Quando alle dieci in
punto Sinedd entrò nella stanza dell’olo-trainer,
era assolutamente convinto di trovarla vuota, convinzione che
però si rivelò errata, dato che non appena si
ritrovò all’interno della stanza trovò
la ragazza seduta su uno dei divanetti ad attenderlo.
Caren sentendo
aprirsi la porta alzò lo sguardo dalla rivista sportiva che
stava leggendo e osservando l’orologio disse <<
Sei in ritardo, di un minuto circa. >>
Il giovane la
fulminò con lo sguardo rispondendo <<
Veramente non sono affatto in ritardo, sei fortunata a non esserlo tu.
>>
La bionda
alzò gli occhi al cielo, non si prometteva affatto una
facile collaborazione, così per allentare un po’
la tensione aggiunse << Hai ragione, l’orologio
del mio cellulare va avanti. >>
Sinedd la
ignorò completamente e dirigendosi al computer
impostò la modalità dell’allenamento,
facendo poi cenno alla ragazza di spostarsi al centro della pedana e
raggiungendola poco dopo.
Quando
entrambi i giocatori furono al suo interno, una luce li avvolse e
intorno a loro si formò il campo dell’olo-trainer:
un campo da football sospeso in un cielo azzurro.
Ai piedi di
Sinedd comparve una palla e il ragazzo mettendovi un piede sopra
iniziò a spiegare << Lo Smog è il
flusso utilizzato dagli Shadows, esso si manifesta sotto forma di un
bagliore nero, che circonda chi lo scatena, trasformando
momentaneamente il corpo in gas riscaldato e permettendogli di
teletrasportarsi a brevi distanze. >>
Caren
annuì e lui guardandola dritto negli occhi scomparve e
riapparve dietro di lei, facendola sussultare spaventata.
<<
Adesso facciamo un uno contro uno e vediamo cosa riesci a fare.
>>
<<
Credevo di avertelo già mostrato >> rispose la
ragazza voltandosi sorridendo e dirigendosi a centro campo.
Sinedd
sbuffò irritato, la sconfitta a Netherball gli bruciava
ancora, così sfruttando quello stato d’animo per
potenziare lo Smog, si posizionò di fronte la sua
avversaria.
<<
Pronta? >>
Lei
annuì.
<<
Vai! >> esclamò il giovane circondandosi di un
alone scuro attraverso il quale si impadronì del pallone
sparendo poi verso la sua porta.
Caren rimase
per alcuni attimi a fissare imbambolata il vuoto di fronte a
sé, poi riprendendosi partì dietro Sinedd il
quale però aveva già segnato il suo primo goal.
<<
Non vale! Io non ho flusso! >>
<<
E’ per questo che siamo qui >> rispose lui
riportandosi a centro campo.
Nuovamente il
ragazzo si impadronì della palla e per la seconda volta
segno. Non era affatto semplice per un giocatore con il flusso
contrastare lo Smog, figuriamoci per una ragazzina inesperta e
sprovvista di esso.
Per tutta la
mezz’ora successiva la scena fu sempre la solita vedendo come
protagonista Sinedd, il quale forte del suo Flusso segnò una
serie di punti a raffica venendo ostacolato debolmente da
Caren. Quella per lui fu una specie di rivincita: la ragazza
aveva vinto il loro incontro a Netherball, ma su un vero
campo da gioco il campione era lui.
<<
Almeno mettici un po’ d’impegno! >>
urlò Sinedd dopo l’ennesimo spettacolare goal.
<<
Per te è semplice, appari e scompari in su e in
giù per il campo come se niente fosse! >>
rispose Caren poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
<< Non è esattamente la stessa cosa per me che
devo correrti dietro! >>
<<
Il tuo scopo, infatti, è quello di utilizzare lo Smog non di
rincorrermi come una scema! >>
<<
Oh wow! Che affermazione brillante Capitan Ovvio! >>
esclamò lei fissando in cagnesco gli occhi neri del suo
compagno.
I due si
ritrovarono a pochi centimetri l’uno dall’altra,
fissandosi con un‘espressione così aggressiva che
chiunque avrebbe pensato sarebbe scoppiata una rissa da un momento
all’altro.
<<
Allora se è così ovvio perché no lo
fai?! >> sibilò con rabbia Sinedd.
<<
Perché non ci riesco, mi sembra ovvio! E tu non mi aiuti
per niente! >>
A
quell’ultima affermazione il ragazzo rise sarcasticamente
<< E cosa dovrei fare sentiamo! >>
<<
Sicuramente non questo! Sei qui per aiutarmi, non per farmi vedere
quanto sei bravo! >>
<<
Ah, se sei un’incapace non è certo colpa mia
>> disse lo Shadow. << Tornatene
a fare la cameriera in quel patetico bar, è quello il tuo
posto. >>
A quelle
parole Caren sentì la rabbia impadronirsi di sé,
come diavolo si permetteva di trattarla così?! Lui non
sapeva assolutamente niente di lei. Era solo uno spocchioso,
presuntuoso pallone gonfiato. Ah le dava così sui nervi che
avrebbe..
Sinedd
sentì qualcosa colpirgli la testa con forza e voltandosi
furioso vide la palla cadere ai suoi piedi, lentamente alzò
lo sguardo: la ragazza era circondata da un alone nero viola.
<<
Ma bene >> disse lo Shadow preparandosi a riprendere
l’allenamento, a quanto pareva la novellina aveva trovato il
modo di tirar fuori il flusso dentro di sé, certo non era
ancora lo Smog, ma ci era molto vicina.
<<
Prova a ripetere quello che mi hai detto! >> lo
minacciò la ragazza.
<<
Altrimenti? >> la sfidò.
<<
Tu provaci. >>
Sinedd rise
soddisfatto e portando la palla tra i suoi piedi sparì
iniziando la sua corsa verso la porta. La ragazza lo fissò
in cagnesco, quella volta non aveva intenzione di lasciarlo segnare
tanto facilmente, così, sentendo una forte scarica di
adrenalina, iniziò a correre dietro di lui.
Più
Caren percorreva il campo, più dentro di sé
sentiva un’enorme energia crescere, una forza
intensa aumentare a dismisura, un calore che le percorreva tutto il
corpo a tal punto da sembrava stesse salendo fino a farla
esplodere.. E improvvisamente una luce violacea l’avvolse,
divenendo poi un’energia di un blu tenue. L’energia
si tramutò in calore, un’enorme e potente calore..
Poi un bagliore, seguito da un’intensa luce nera.
La ragazza era
scomparsa e riapparsa di fronte a Sinedd: aveva usato lo Smog.
<<
Ben venuta negli Shadows >> esclamò il giovane
calciando con forza la palla in rete.
..Spazio
Autrice..
Okay..
ammetto che questo capitolo è davvero pietoso e mi scuso
profondamente per questo. E' cortino e niente di speciale, ne sono
cosciente, però prometto che il prissimo
migliorerà! Lo giurooooooo!!!!
Un
grazie speciale a Chemical_Marty che
con le sue recensioni riesce a farmi credere di non essere
così scarsa. Grazie mille, davvero!
E
grazie anche a tutti quelli che, anche se silenziosi, hanno comunque
letto tutta questa vagonata di capitoli!
Scusate
ancora per questa deprimenza, mi rifarà nel prossimo capitlo
;)
A
presto!
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