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Autore: Raika    01/12/2012    1 recensioni
Sono passati quattro anni da quando gli Snow Kids hanno vinto la Galactik Football Cup. Sono passati quattro anni da quando Bleylok è morto e il Meta-Flusso scomparso.
Ma se il Meta-Flusso non fosse completamente sparito? Se esistesse ancora una persona con esso? Cosa succederebbe se Blaylok, di ritorno dal mondo dei morti, riscisse ad impadronirsene e scoprisse qualcosa che va oltre le sue più rosee aspettative?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo Smog

Quando alle dieci in punto Sinedd entrò nella stanza dell’olo-trainer, era assolutamente convinto di trovarla vuota, convinzione che però si rivelò errata, dato che non appena si ritrovò all’interno della stanza trovò la ragazza seduta su uno dei divanetti ad attenderlo.
Caren sentendo aprirsi la porta alzò lo sguardo dalla rivista sportiva che stava leggendo e osservando l’orologio disse << Sei in ritardo, di un minuto circa. >>
Il giovane la fulminò con lo sguardo rispondendo << Veramente non sono affatto in ritardo, sei fortunata a non esserlo tu. >>
La bionda alzò gli occhi al cielo, non si prometteva affatto una facile collaborazione, così per allentare un po’ la tensione aggiunse << Hai ragione, l’orologio del mio cellulare va avanti. >>
Sinedd la ignorò completamente e dirigendosi al computer impostò la modalità dell’allenamento, facendo poi cenno alla ragazza di spostarsi al centro della pedana e raggiungendola poco dopo.
Quando entrambi i giocatori furono al suo interno, una luce li avvolse e intorno a loro si formò il campo dell’olo-trainer: un campo da football sospeso in un cielo azzurro.
Ai piedi di Sinedd comparve una palla e il ragazzo mettendovi un piede sopra iniziò a spiegare << Lo Smog è il flusso utilizzato dagli Shadows, esso si manifesta sotto forma di un bagliore nero, che circonda chi lo scatena, trasformando momentaneamente il corpo in gas riscaldato e permettendogli di teletrasportarsi a brevi distanze. >>
Caren annuì e lui guardandola dritto negli occhi scomparve e riapparve dietro di lei, facendola sussultare spaventata.
<< Adesso facciamo un uno contro uno e vediamo cosa riesci a fare. >>
<< Credevo di avertelo già mostrato >> rispose la ragazza voltandosi sorridendo e dirigendosi a centro campo.
Sinedd sbuffò irritato, la sconfitta a Netherball gli bruciava ancora, così sfruttando quello stato d’animo per potenziare lo Smog, si posizionò di fronte la sua avversaria.
<< Pronta? >>
Lei annuì.
<< Vai! >> esclamò il giovane circondandosi di un alone scuro attraverso il quale si impadronì del pallone sparendo poi verso la sua porta.
Caren rimase per alcuni attimi a fissare imbambolata il vuoto di fronte a sé, poi riprendendosi partì dietro Sinedd il quale però aveva già segnato il suo primo goal.
<< Non vale! Io non ho flusso! >>
<< E’ per questo che siamo qui >> rispose lui riportandosi a centro campo.
Nuovamente il ragazzo si impadronì della palla e per la seconda volta segno. Non era affatto semplice per un giocatore con il flusso contrastare lo Smog, figuriamoci per una ragazzina inesperta e sprovvista di esso.
Per tutta la mezz’ora successiva la scena fu sempre la solita vedendo come protagonista Sinedd, il quale forte del suo Flusso segnò una serie di punti a raffica venendo ostacolato debolmente da Caren.  Quella per lui fu una specie di rivincita: la ragazza aveva vinto il loro incontro a Netherball,  ma su un vero campo da gioco il campione era lui.
<< Almeno mettici un po’ d’impegno! >> urlò Sinedd dopo l’ennesimo spettacolare goal.
<< Per te è semplice, appari e scompari in su e in giù per il campo come se niente fosse! >> rispose Caren poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato. << Non è esattamente la stessa cosa per me che devo correrti dietro! >>
<< Il tuo scopo, infatti, è quello di utilizzare lo Smog non di rincorrermi come una scema! >>
<< Oh wow! Che affermazione brillante Capitan Ovvio! >> esclamò lei fissando in cagnesco gli occhi neri del suo compagno.
I due si ritrovarono a pochi centimetri l’uno dall’altra, fissandosi con un‘espressione così aggressiva che chiunque avrebbe pensato sarebbe scoppiata una rissa da un momento all’altro.
<< Allora se è così ovvio perché no lo fai?! >> sibilò con rabbia Sinedd.
<< Perché non ci riesco, mi sembra ovvio! E tu non mi aiuti per niente! >>
A quell’ultima affermazione il ragazzo rise sarcasticamente << E cosa dovrei fare sentiamo! >>
<< Sicuramente non questo! Sei qui per aiutarmi, non per farmi vedere quanto sei bravo! >>
<< Ah, se sei un’incapace non è certo colpa mia >>  disse lo Shadow. << Tornatene a fare la cameriera in quel patetico bar, è quello il tuo posto. >>
A quelle parole Caren sentì la rabbia impadronirsi di sé, come diavolo si permetteva di trattarla così?! Lui non sapeva assolutamente niente di lei. Era solo uno spocchioso, presuntuoso pallone gonfiato. Ah le dava così sui nervi che avrebbe..
Sinedd sentì qualcosa colpirgli la testa con forza e voltandosi furioso vide la palla cadere ai suoi piedi, lentamente alzò lo sguardo: la ragazza era circondata da un alone nero viola.
<< Ma bene >> disse lo Shadow preparandosi a riprendere l’allenamento, a quanto pareva la novellina aveva trovato il modo di tirar fuori il flusso dentro di sé, certo non era ancora lo Smog, ma ci era molto vicina.
<< Prova a ripetere quello che mi hai detto! >> lo minacciò la ragazza.
<< Altrimenti? >> la sfidò.
<< Tu provaci. >>
Sinedd rise soddisfatto e portando la palla tra i suoi piedi sparì iniziando la sua corsa verso la porta. La ragazza lo fissò in cagnesco, quella volta non aveva intenzione di lasciarlo segnare tanto facilmente, così, sentendo una forte scarica di adrenalina, iniziò a correre dietro di lui.
Più Caren percorreva il campo, più dentro di sé sentiva un’enorme energia crescere, una forza  intensa aumentare a dismisura, un calore che le percorreva tutto il corpo a tal punto da  sembrava stesse salendo fino a farla esplodere.. E improvvisamente una luce violacea l’avvolse, divenendo poi un’energia di un blu tenue. L’energia si tramutò in calore, un’enorme e potente calore.. Poi un bagliore, seguito da un’intensa luce nera.
La ragazza era scomparsa e riapparsa di fronte a Sinedd: aveva usato lo Smog.
<< Ben venuta negli Shadows >> esclamò il giovane calciando con forza la palla in rete.


..Spazio Autrice..

Okay.. ammetto che questo capitolo è davvero pietoso e mi scuso profondamente per questo. E' cortino e niente di speciale, ne sono cosciente, però prometto che il prissimo migliorerà! Lo giurooooooo!!!!
Un grazie speciale a
Chemical_Marty che con le sue recensioni riesce a farmi credere di non essere così scarsa. Grazie mille, davvero!
E grazie anche a tutti quelli che, anche se silenziosi, hanno comunque letto tutta questa vagonata di capitoli!
Scusate ancora per questa deprimenza, mi rifarà nel prossimo capitlo ;)
A presto!

   
 
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