L'Asso
nella Manica
Quando Caren
entrò all’interno dello spogliatoio riservato alla
sua squadra nel Genesis Stadium sentì il cuore batterle a
mille e un’improvvisa ansia attanagliarle lo stomaco. Avrebbe
giocato di fronte a tutti quelli spettatori, avrebbe partecipato ad una
vera e propria partita, ma soprattutto sarebbe stata
all’altezza delle aspettative di Artegor?
Quello che
più preoccupava la ragazza , infatti, non era tanto scendere
in campo sotto lo sguardo di tutte quelle persone, quello che
più le faceva venire un fastidioso senso di nausea era la
paura di deludere sia la squadra che il mister, quella era la sua paura
più grande e nemmeno le parole incoraggianti di Nilli
riuscivano a calmarla.
<<
Stupida nausea >> sussurrò la ragazza
sedendosi su una delle panchine dello spogliatoio e portandosi le gambe
al petto.
<<
Tranquilla, vedrai che non appena sarai in campo ti passerà
>> le disse Nilli cercando di consolarla, a quanto pare
il centrocampista la trovava simpatica.
<<
Non ne sarei così convinta. >>
<<
Fidati, è normale >> rispose lo Shadows e
sorridendogli le mise una mano sulla spalla.
Caren
annuì sorridendo a sua volta, infondo se li conoscevi meglio
quelli spilungoni dalle facce pallide non erano così male.
<<
Ehi piccioncini, venite qui >> esclamò Yurex
facendo un cenno ai due, i quali si avvicinarono al resto della
squadra, dove Artegor li stava aspettando.
<<
Bene, adesso che ci siamo tutti Caren questa è per te
>> disse il mister porgendo la divisa ufficiale alla
ragazza. << Adesso voglio dirvi solo che il nostro
obbiettivo è vincere. Non m’importa se
è solo una stupida amichevole, voglia che prendiate a
pallonate la loro porta e che stracciate quei ragazzini, avete capito?!
>>
<<
Si, mister! >>
Artegor
annuì soddisfatto. << Ricordate il nuovo
modulo di gioco, Caren è il nostro asso nella manica, loro
non si aspettano certo una ragazza e non le daranno peso, noi dovremo
sfruttare la loro stupidità a nostro vantaggio per colpire!
Intesi Sinedd?
<< Bene, esigo una vittoria quest’oggi, voglio
vederli umiliati qui maledetti mocciosi. E adesso finite di prepararvi,
tra cinque minuti si va in campo. >>
Gli Shadows
annuirono e Caren osservò impressionata il coach uscire
dalla stanza, wow, molto incoraggiante. Certo, non che si fosse
aspettata un supporto da cheerleader, ma qualche parola in
più non sarebbe certo guastata.
<<
Datti una mossa >> ordinò Sinedd vedendola
ancora con i suoi vestiti.
La giovane gli
fece la linguaccia e prendendo la sua divisa si spostò in
disparte in modo da potersi cambiare senza essere fissata come se fosse
un essere strano, non era stata una grande idea quella di non dividere
gli spogliatoi per sesso soprattutto dal momento che gli Shadows non
avevano mai avuto una ragazza in squadra.
Nel suo
angolino Caren estrasse dal cellofan la sua divisa e con delicatezza la
sfiorò, come se avesse paura di rovinarla. Eccitata
osservò il morbido tessuto nero con gli inserti verdi sulle
maniche, poi passò ai pantaloni e infine ai calzini.
Nonostante l’accostamento dei colori non la facesse impazzire
trovò che fosse davvero bella e sin dal primo momento
l‘adorò. L’unica cosa che la lasciva
perplessa era il numero stampato proprio sul petto: il numero 10. Il
numero che, come grazie alle lezioni di Devis sapeva, era
appartenuto molti anni prima ad Aarch. Lei non sapeva perché
avesse scelto proprio quella cifra, avrebbe potuto dirne altre
centinaia, ma il suo cervello le aveva fatto scegliere quella e
probabilmente non a caso, forse inconsciamente pensava che in quel modo
avrebbe potuto avvicinarsi di più a suo padre, avrebbe
potuto essere più simile a lui..
“Ah
che stupidaggine! E‘ solo un semplice numero!”
pensò maledicendosi per quei pensieri e iniziando lentamente
a spogliarsi, continuando comunque a tener d’occhio quel
fosforescente dieci.
Dalla sua
panchina Sinedd osservò Caren cambiarsi e senza ben capire
perché si trovò a pensare non avrebbe dovuto
indossare la divisa in mezzo a tutti quegli uomini, avrebbe dovuto
farlo in luogo più appartato dove nessuno avrebbe potuto
vedere la sua sinuosa schiena bianca, né le sue affusolate e
lunghe gambe, né il suo candido collo mentre con delicatezza
acconciava i lunghi capelli biondi in un morbido chingion,
né..
<<
Cosa stai guardando Sinedd? >> domandò Nilli
facendolo sussultare.
<<
Eh?! Niente! >> esclamò lui voltandosi di
scatto.
<<
Ne sei sicuro? >> chiese Nilli ridendo ed indicando con
un cenno del capo la ragazza.
<<
Forse si stava godendo il panorama >> ipotizzò
Yurex sghignazzando.
Caren
sentendosi interpellata alzò la testa dagli stivaletti che
stava indossando e arrossendo disse << Mi stavate spiando
mentre mi cambiavo? >>
<<
Che?! Non ci pensare proprio! >> rispose il ragazzo.
<< Figuriamoci se mi metto a fare il guardone!
>>
<<
Allora cos’è che facevi? Controllavi se la taglia
era giusta? >> domandò Yurex ridendo e
contagiando anche gli altri.
Caren invece
incrociò le braccia al petto e alzando le sopracciglia
irritata fissò Sinedd in attesa di una risposta.
<<
Ah fottetevi! >> rispose il ragazzo mandandoli a quel
paese con un cenno, poi voltandosi verso la giovane esclamò
<< Che vuoi?! >>
<<
Niente, solo un po’ di privacy quando mi cambio.
>>
<<
Ah, perché pensi davvero che ti stessi spiando?
>>
Il volto della
bionda assunse un’espressione che lasciava intendere che
esattamente quello che pensava e Sinedd ridendo esclamò
<< Non ho certo bisogno di venire a spiare te per vedere
una ragazza e poi i manici di scopa non sono certo il mio tipo.
>>
<<
Manici di scopa?! Ma se porto una terza! Certo non abbondante, ma pur
sempre terza! >> rispose lei offesa.
Il giovane
stava per ribattere che non gli importava niente della sua taglia, ma
Fulmugus irritato per tutto quel baccano intervenne placando gli animi.
<< Ehi datevi una calmata voi due! E’ ora di
andare. >>
Caren
fulminò Sinedd con lo sguardo e facendogli una smorfia
uscì dagli spogliatoi seguendo a ruota il suo capitano.
<<
Manico di scopa? >> sussurrò Nilli affiancando
il ragazzo verso la navetta che gli avrebbe condotti in campo.
<< Ma ci vedi bene Sinedd? Forse hai bisogni di un paio
di occhiali. >>
Il giovane lo
ignorò e irritato salì sulla pedana ritrovandosi
spalla a spalla proprio con Caren, la quale vedendolo
sussurrò << Un manico di scopa?! Non sono un
manico di scopa! Ho una terza! >>
<<
Senti non mi interessa la tua taglia di reggiseno, okay?!
>> sibilò l’altro in risposta.
<<
Bé allora ritira quello che hai detto! >>
<<
Cosa?! Ma che t’importa di quello che penso?!
>>
<<
Mi importa eccome! Nessuno mi ha mani definita manico di scopa e non
sarai certo tu a iniziare! >> disse la ragazza pestandoli
un piede.
<<
Ahi! >> esclamò Sinedd voltandosi in cagnesco
verso di lei ed aggiungendo << Hai ragione non sei un
manico di scopa, sei una mocciosa! >>
<<
Cosa?! Continui?! >>
<<
Si e se vuoi posso anche aggiungere altro. >> Poi dandole
una leggera botta sul braccio continuò << E
saluta gli spettatori. >>
Caren sorrise
facendo cenni con la mano al pubblico, ormai erano quasi arrivati sul
campo da gioco.
<<
Ah si?! Perché tu pensi di essere tanto meglio? Sei uno
sbruffone, un pallone gonfiato, un presuntuoso, un anti-festa e pure
noioso! >>
<<
Non stiamo parlando del carattere, anche se avrei da ridire pure su
quello, ma di aspetto fisico >> disse il ragazzo
scendendo dalla pedana e andandosi a posizionare per la danza
d’entrata.
Caren fece lo
stesso sistemandosi appena più avanti rispetto a lui nella
formazione a freccia, poi voltandosi leggermente sibilò
<< Bé, sei troppo alto, troppo magro e non hai
neanche un muscolo! >>
<<
Tsé.. Te li faccio vedere io i muscoli.. >>
sussurrò Sinedd.
La
musica attaccò e la danza degli Shadows ebbe inizio.
..Spazio
Autrice..
"Siamo
in collegamento dal Genisi Stadium, dove l'incotro tra
Shadows e Snow Kids sta per" iniziare!
Okay,
okay non sono Callie Mystic però è divertente!
Sarò
breve, volevo solo scusarmi per la poca lunghezza del capitolo, in
realtà in principio doveva esserci un secondo paragrafo, ma
aggiungendolo veniva troppo lungo, così ho deciso di
spezzali. Ma non preoccupatevi, tra un paio di giorni
pubblicherò il paragrafo mancante, tanto è
già pronto! :
Grazie
ancora a tutti coloro che hanno letto la storia :)
A presto!!!!
Raika
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