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Autore: Raika    19/12/2012    1 recensioni
Sono passati quattro anni da quando gli Snow Kids hanno vinto la Galactik Football Cup. Sono passati quattro anni da quando Bleylok è morto e il Meta-Flusso scomparso.
Ma se il Meta-Flusso non fosse completamente sparito? Se esistesse ancora una persona con esso? Cosa succederebbe se Blaylok, di ritorno dal mondo dei morti, riscisse ad impadronirsene e scoprisse qualcosa che va oltre le sue più rosee aspettative?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'Asso nella Manica

Quando Caren entrò all’interno dello spogliatoio riservato alla sua squadra nel Genesis Stadium sentì il cuore batterle a mille e un’improvvisa ansia attanagliarle lo stomaco. Avrebbe giocato di fronte a tutti quelli spettatori, avrebbe partecipato ad una vera e propria partita, ma soprattutto sarebbe stata all’altezza delle aspettative di Artegor?
Quello che più preoccupava la ragazza , infatti, non era tanto scendere in campo sotto lo sguardo di tutte quelle persone, quello che più le faceva venire un fastidioso senso di nausea era la paura di deludere sia la squadra che il mister, quella era la sua paura più grande e nemmeno le parole incoraggianti di Nilli riuscivano a calmarla.
<< Stupida nausea >> sussurrò la ragazza sedendosi su una delle panchine dello spogliatoio e portandosi le gambe al petto.
<< Tranquilla, vedrai che non appena sarai in campo ti passerà >> le disse Nilli cercando di consolarla, a quanto pare il centrocampista la trovava simpatica.
<< Non ne sarei così convinta. >>
<< Fidati, è normale >> rispose lo Shadows e sorridendogli le mise una mano sulla spalla.
Caren annuì sorridendo a sua volta, infondo se li conoscevi meglio quelli spilungoni dalle facce pallide non erano così male.
<< Ehi piccioncini, venite qui >> esclamò Yurex facendo un cenno ai due, i quali si avvicinarono al resto della squadra, dove Artegor li stava aspettando.
<< Bene, adesso che ci siamo tutti Caren questa è per te >> disse il mister porgendo la divisa ufficiale alla ragazza. << Adesso voglio dirvi solo che il nostro obbiettivo è vincere. Non m’importa se è solo una stupida amichevole, voglia che prendiate a pallonate la loro porta e che stracciate quei ragazzini, avete capito?! >>
<< Si, mister! >>
Artegor annuì soddisfatto. << Ricordate il nuovo modulo di gioco, Caren è il nostro asso nella manica, loro non si aspettano certo una ragazza e non le daranno peso, noi dovremo sfruttare la loro stupidità a nostro vantaggio per colpire! Intesi Sinedd?
  << Bene, esigo una vittoria quest’oggi, voglio vederli umiliati qui maledetti mocciosi. E adesso finite di prepararvi, tra cinque minuti si va in campo. >>
Gli Shadows annuirono e Caren osservò impressionata il coach uscire dalla stanza, wow, molto incoraggiante. Certo, non che si fosse aspettata un supporto da cheerleader, ma qualche parola in più non sarebbe certo guastata.
<< Datti una mossa >> ordinò Sinedd vedendola ancora con i suoi vestiti.  
La giovane gli fece la linguaccia e prendendo la sua divisa si spostò in disparte in modo da potersi cambiare senza essere fissata come se fosse un essere strano, non era stata una grande idea quella di non dividere gli spogliatoi per sesso soprattutto dal momento che gli Shadows non avevano mai avuto una ragazza in squadra.
Nel suo angolino Caren estrasse dal cellofan la sua divisa e con delicatezza la sfiorò, come se avesse paura di rovinarla. Eccitata osservò il morbido tessuto nero con gli inserti verdi sulle maniche, poi passò ai pantaloni e infine ai calzini. Nonostante l’accostamento dei colori non la facesse impazzire trovò che fosse davvero bella e sin dal primo momento l‘adorò. L’unica cosa che la lasciva perplessa era il numero stampato proprio sul petto: il numero 10. Il numero che, come grazie alle lezioni di  Devis sapeva, era appartenuto molti anni prima ad Aarch. Lei non sapeva perché avesse scelto proprio quella cifra, avrebbe potuto dirne altre centinaia, ma il suo cervello le aveva fatto scegliere quella e probabilmente non a caso, forse inconsciamente pensava che in quel modo avrebbe potuto avvicinarsi di più a suo padre, avrebbe potuto essere più simile a lui..
“Ah che stupidaggine! E‘ solo un semplice numero!” pensò maledicendosi per quei pensieri e iniziando lentamente a spogliarsi, continuando comunque a tener d’occhio quel fosforescente dieci.
Dalla sua panchina Sinedd osservò Caren cambiarsi e senza ben capire perché si trovò a pensare non avrebbe dovuto indossare la divisa in mezzo a tutti quegli uomini, avrebbe dovuto farlo in luogo più appartato dove nessuno avrebbe potuto vedere la sua sinuosa schiena bianca, né le sue affusolate e lunghe gambe, né il suo candido collo mentre con delicatezza acconciava i lunghi capelli biondi in un morbido chingion, né..
<< Cosa stai guardando Sinedd? >> domandò Nilli facendolo sussultare.
<< Eh?! Niente! >> esclamò lui voltandosi di scatto.
<< Ne sei sicuro? >> chiese Nilli ridendo ed indicando con un cenno del capo la ragazza.
<< Forse si stava godendo il panorama >> ipotizzò Yurex sghignazzando.
Caren sentendosi interpellata alzò la testa dagli stivaletti che stava indossando e arrossendo disse << Mi stavate spiando mentre mi cambiavo? >>
<< Che?! Non ci pensare proprio! >> rispose il ragazzo. << Figuriamoci se mi metto a fare il guardone! >>  
<< Allora cos’è che facevi? Controllavi se la taglia era giusta? >> domandò Yurex ridendo e contagiando anche gli altri.
Caren invece incrociò le braccia al petto e alzando le sopracciglia irritata fissò Sinedd in attesa di una risposta.
<< Ah fottetevi! >> rispose il ragazzo mandandoli a quel paese con un cenno, poi voltandosi verso la giovane esclamò << Che vuoi?! >>
<< Niente, solo un po’ di privacy quando mi cambio. >>
<< Ah, perché pensi davvero che ti stessi spiando? >>
Il volto della bionda assunse un’espressione che lasciava intendere che esattamente quello che pensava e Sinedd ridendo esclamò << Non ho certo bisogno di venire a spiare te per vedere una ragazza e poi i manici di scopa non sono certo il mio tipo. >>
<< Manici di scopa?! Ma se porto una terza! Certo non abbondante, ma pur sempre terza! >> rispose lei offesa.
Il giovane stava per ribattere che non gli importava niente della sua taglia, ma Fulmugus irritato per tutto quel baccano intervenne placando gli animi. << Ehi datevi una calmata voi due! E’ ora di andare. >>
Caren fulminò Sinedd con lo sguardo e facendogli una smorfia uscì dagli spogliatoi seguendo a ruota il suo capitano.
<< Manico di scopa? >> sussurrò Nilli affiancando il ragazzo verso la navetta che gli avrebbe condotti in campo. << Ma ci vedi bene Sinedd? Forse hai bisogni di un paio di occhiali. >>
Il giovane lo ignorò e irritato salì sulla pedana ritrovandosi spalla a spalla proprio con Caren, la quale vedendolo sussurrò << Un manico di scopa?! Non sono un manico di scopa! Ho una terza! >>
<< Senti non mi interessa la tua taglia di reggiseno, okay?! >> sibilò l’altro in risposta.
<< Bé allora ritira quello che hai detto! >>
<< Cosa?! Ma che t’importa di quello che penso?! >>
<< Mi importa eccome! Nessuno mi ha mani definita manico di scopa e non sarai certo tu a iniziare! >> disse la ragazza pestandoli un piede.
<< Ahi! >> esclamò Sinedd voltandosi in cagnesco verso di lei ed aggiungendo << Hai ragione non sei un manico di scopa, sei una mocciosa! >>
<< Cosa?! Continui?! >>
<< Si e se vuoi posso anche aggiungere altro. >> Poi dandole una leggera botta sul braccio continuò << E saluta gli spettatori. >>
Caren sorrise facendo cenni con la mano al pubblico, ormai erano quasi arrivati sul campo da gioco.
<< Ah si?! Perché tu pensi di essere tanto meglio? Sei uno sbruffone, un pallone gonfiato, un presuntuoso, un anti-festa e pure noioso! >>
<< Non stiamo parlando del carattere, anche se avrei da ridire pure su quello, ma di aspetto fisico >> disse il ragazzo scendendo dalla pedana e andandosi a posizionare per la danza d’entrata.
Caren fece lo stesso sistemandosi appena più avanti rispetto a lui nella formazione a freccia, poi voltandosi leggermente sibilò << Bé, sei troppo alto, troppo magro e non hai neanche un muscolo! >>
<< Tsé.. Te li faccio vedere io i muscoli.. >> sussurrò Sinedd.
La musica attaccò e la danza degli Shadows ebbe inizio.  



..Spazio Autrice..
"Siamo  in collegamento dal Genisi Stadium, dove l'incotro tra Shadows e Snow Kids sta per" iniziare!
Okay, okay non sono Callie Mystic però è divertente!
Sarò breve, volevo solo scusarmi per la poca lunghezza del capitolo, in realtà in principio doveva esserci un secondo paragrafo, ma aggiungendolo veniva troppo lungo, così ho deciso di spezzali. Ma non preoccupatevi, tra un paio di giorni pubblicherò il paragrafo mancante, tanto è già pronto! :
Grazie ancora a tutti coloro che hanno letto la storia :)
A presto!!!!
Raika
   
 
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