le parole feriscono,i tagli lo dimostrano.

di ciaociaojustin
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Era il momento,erano finite le vacanze di Natale e dovevo ritornare a scuola. 
-Scendi,vieni a fare colazione. 
-Sto facendo tardi mamma,la faccio al bar della scuola.
Mentì.
Scesi le scale,presi lo zaino,aprì la porta e uscì fuori. 
Come al solito,come ogni mattina,controllavo i miei polsi per vedere le condizioni delle mie ferite,ferite piuttosto profonde. 
Salì sul pullman,ero asociale,non parlavo con nessuno,ero sempre seduto da solo in fondo con un paio di cuffie. 

-Arrivo a scuola.-
Avevo paura a scendere. 
E se incontravo quei bulli? 
E se mi prendevono e mi picchiavano a sorpresa?
Abbassai lo sguardo e incominciai a camminare verso il tragitto della scuola.
-Frocetto,non sei morto? Sei ancora vivo? HAHAH.-
Continuo a camminare.
-Ha detto mio nonno che rivuole i suoi vestiti.-
Continuo a camminare.
Uno schiaffo freddo,un pugno dolorante arrivarono sul mio volto. 
Caddi sul freddo asfalto della strada.
I miei occhi socchiusi vedevano i ragazzi allontanarsi sempre di piu',e ancora,ancora e ancora allontanarsi. 
I miei occhi si chiusero.




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