<< Ehi >>
<< Mmh >>
<< …dai, su. >>
<< Mmh >>
<< Ne ho voglia…tanto che ti costa? >>
[Solo trenta monete d’argento, Ino-chan]
Il profumo dei fiori che dormivano nel negozio Yamanaka, era così intenso da
essersi trasformato in un olezzo dolciastro e nauseabondo, ed era così
persistente che sembrava essergli letteralmente incollato addosso ed essersi
trasformato in una sorta di patina umida su cui lei scivolava.
La lei in questione, non poteva che essere una.
<< Avevi promesso che ti saresti preso cura di
me…>>
<< Avevo promesso di riaccompagnarti a casa >>
<< Sei uno stronzo, Shika >>
<< Sei ubriaca >>
<< Tutti gli uomini sono dei stronzi >>
<< Spostati Ino, fammi alzare >>
<< E gli uomini stronzi sposano le donne più stronze che riescano
a trovare sul mercato >>
Shikamaru sembrava essere una mosca intrappolata tra la bionda ragnatela di
uno splendido ragno, il quale, non si limitava a fissarlo dal centro della sua
intricata opera, ma si faceva avanti, e sottraeva misura alla distanza che li
divideva. Poteva sentire ad un soffio dalle sua labbra, l’alito pesante di
alcool di lei. Gli occhi azzurri quasi lucidi di febbre e di un desiderio che
avrebbe voluto sapere falso, erano ostinatamente puntati sui suoi.
Inutile dire che Ino non accennava a spostarsi di un centimetro, e che
Shikamaru non riusciva che a seguire la sua morale.
Una donna, è pur sempre una donna.
<< Ma quanto la fai difficile, Shika-chan…>>
<< Ino, devo davvero andare adesso. >>
<< E chi ti trattiene? Non certo io…>>
<< Ma se tu non ti sposti dalle mie gambe, e non lasci la mia
maglietta e non sposti il tuo viso dal mio, capirai bene che mi sarà davvero
difficile andarmene >>
<< Non sono affari miei. >>
<< … >>
<< … >>
<< Ino? >>
<< Mh? >>
<< Lasciami. >>
<< …>>
<< Adesso. >>
Ino, si era avventata in un ultimo gesto su di lui, e più precisamente,
contro la sua bocca. Aveva forzato le labbra sottili di lui con la lingua, in un
modo quasi rabbioso, che sarebbe stato più consono ad una moglie furiosa intenta
a spalancare armadi in una vana e improbabile ricerca di un’amante nudo,
nascosto dietro i loro vestiti.
[E la trovò, quell’amante]
Shikamaru si rialzò, e intimandole di cercare di ricomporsi e di farsi
trovare presentabile per il matrimonio che si sarebbe tenuto a Suna il giorno
dopo, varcò la soglia del negozio.
Ino, seduta per terra, con i biondissimi e smisuratamente lunghi capelli che
le ricadevano addosso come una cascata, sembrava saggiare qualcosa all’interno
della sua bocca.
Anche quel bacio, pensò, aveva ormai quella consistenza,
quel sapore.
Quella ruvidezza che sapeva di sabbia.
***
Pff. Ma come mi è venuta una cosa simile? Siate clementi: è già
abbastanza che non mi sia messa a scriveri di segnali, panneli integrativi,
manovre di sorpasso e limiti di velocità. Fidatevi, è già tanto.
Wow. Dopodomani ho l'esame: mi raccomando ragazzi, tutti le dita
incrociate, anche se magari non può fregarvene più di meno XD. Oddio, non mi sento più le dita. Pessima idea rimettersi a suonare.
Grazie ai ragazzi che hanno commentato: alla Kodamy, alla mia
'mmora, al fidato Lupus e agli altri. Un bacio.
Artemisia
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