Ecco il secondo capitolo di questa ff! spero vi piaccia!
Ecco il secondo capitolo di questa ff! spero vi piaccia!
IN PISCINA
era un giornata calda e afosa alla Tana, e la signora Weasley si era
lasciata convincere dal signor Weasley a portare la famiglia in
piscina, e già se ne pentiva erano tutti in partenza con la
Ford Angelina, Ginny la piccola di casa, aveva appena quattro anni, i
capelli rossi raccolti in una treccia, il vestitino azzurro le
svolazzava intorno alle gambe e sulle spalle portava un piccolo
zainetto, con dentro l’occorrente per la piscina, un piccolo
telo mare delle principesse un cappellino di paglia e una bambolina
acquatica, accanto a lei c’erano i gemelli, che erano
riusciti a sporcarsi e sulle magliette c’erano ampie macchie
di fango, che la signora Weasley provvede subito a far sparire con un
colpo di bacchetta, subito dietro ai gemelli c’era un bambino
sui cinque anni, i capelli disordinati e gli occhi azzurri, intorno
alle spalle un asciugamano di un arancione accecante, proprio
così, era dei Cannoni di Chuddley, la squadra del cuore di
Ron, poco dopo arrivarono anche Bill e Charlie, che avevano
rispettivamente tredici e quindici anni, Bill era molto carino, i
capelli lunghi raccolti in una coda, gli occhi scuri e profondi,
Charlie, leggermente tarchiato coi capelli a spazzola e gli occhi verdi.
Quando tutti i membri furono a posto, in macchina, partirono alla volta
della piscina comunale di Ottery St Chatchpole, era piccola ma comunque
piacevole.
Dopo appena cinque minuti di macchina entrarono in un viale costeggiato
di grandi olmi, ed infine arrivarono all’entrata della
piscina comunale, parcheggiarono la macchina e scesero, appena il
signor weasley aprì lo sportello, i gemelli schizzarono
fuori alla velocità della luce, precipitandosi verso
l’entrata e nel tragitto investendo un povero gattino che
aveva fatto l’errore si trovarsi sulla traiettoria delle
povere pesti, ma, arrivati in prossimità dell’
entrata fatta a vetrata, i gemelli non videro che c’era il
vetro e finirono immancabilmente a cozzare contro le porte; mamma
Weasley corse a sgridarli, mentre Bill e Charlie cercavano di rianimare
il gattino,cosi dopo aver sistemato il tutto superarono le porte ed
entrarono, pagarono e presero in mano le tessere magnetiche, mentre il
signor Weasley si ripeteva tra se e se: “che cosa hanno
inventato i babbani pur di cavarsela senza magia!”
“Arthur! Per la barba di Silente! Vuoi abbassare la voce o
vuoi finire direttamente da Caramell?” lo
rimproverò la signora Weasley, guardandolo minacciosa, ma
quell’attimo di distrazione le era costato caro, difatti,
senza saper come, il piccolo Ronnie era riuscito ad arrampicarsi sul
bancone della cassa e stava allegramente sparpagliando i soldi della
cassaforte, tra le urla della commessa: “Ahhhh! Bambino
pestifero!! Vuoi scendere mi farai perdere il lavoro,
AIUTOOOOO” continuava a strepitare la povera ragazza,
più o meno sui diciott’anni alle prese con il suo
primo lavoro estivo “RONNIEEEEE!SCENDI SUBITO DI
LIIIII!” l’urlo di mamma weasley rimbombo nella
sala e sembrò far cessare di scorrere il tempo, la cassiera
si fermò a guardarla con le mani ancora nei capelli, lo
stesso fecce il “piccolo Ronnie” con gli occhi
azzurri sbarrati come fari nella notte, in una mano una banconota da
venti sterline e nell’altra una ciocca dei capelli della
commessa, cosi come tutti i clienti in attesa del biglietto; se in quel
momento fosse comparso Voldemort in persona nessuno se lo sarebbe
cagato tanto gli occhi erano puntati su Molly.
“hem, scusate, volevo dire Ronnie caro, scenderesti
gentilmente dal bancone?” Molly cercò di
ricomporsi con la faccia della stessa tonalità dei suoi
capelli, mentre Ronnie ubbidiva, cosi dopo
l’entrata turbolenta si misero nel prato, all’ombra
di un grande faggio e stesero gli asciugamani.
“noi andiamo a farci un giro” dissero subito
Charlie e Bill, “anche noi!” aggiunsero i gemelli e
si dileguarono subito verso chi sa quali danni “vieni caro,
andiamo a far fare il bagno ai piccoli!” aggiunse la signora
Weasley “arrivo cara” aggiunse lui “tu
non vieni Percy?” disse al figlio, disteso sotto il faggio,
con un libro in mano “no, grazie, voglio finire questo
libro” disse indicando il pesante volume appoggiato alle sue
gambe “lo sapevi che esistono più di cento funghi
presenti in un piscina…” aggiunse poi
“no, grazie, Percy, ma è meglio portare i piccoli
in acqua o si innervosiscono.:” aggiunse poi defilandosi con
una scusa, non era sano che un bambino di nove anni pensasse solo a
leggere e al futuro, si diceva in tanto trai suoi pensieri.
“per conquistare una ragazza bisogna avere stile”
stava dicendo intanto Bill al fratello “capito Charlie? Vieni
che ti faccio vedere” disse poi adocchiando una splendida
bionda; poi si avvicino e gli disse con nochalanse “ciao, ti
volevamo conoscere, piacere io sono Bill!” disse poi in modo
sicuro, la ragazza lo squadro dall’alto in basso e se ne
andò altezzosa, lasciando un povero Bill nello sconforto
più totale: “a quando la prossima
lezione?” lo stava deridendo Charlie.
La verità era cha a Charlie piaceva molto quella ragazza
infondo avrà avuto si e no la sua età, e non era
niente male, con quei capelli splendenti come il sole, e quegli occhi
azzurri come il mare, e perso nei suoi pensieri non si accorse del
bambinetto che gli si era parato davanti.
“oh scusami, non stavo guardando” disse Charlie
tendendo una mano al bambino che stava per terra “ah ma sei
tu Ron!.. allora” disse ancora accorgendosi del bambino dai
capelli rosso fuoco identici ai suoi “comunque ho un
lavoretto per te!” prosegui, mentre in testa si faceva largo
una malsana idea “vedi quella ragazza?” aggiunse
poi indicando la bella bionda sul bordo vasca
“tsi!” rispose l’altro Weasley muovendo
la testa in un cenno affermativo “vai da lei e digli che la
voglio conoscere, e se gli va di fare due
chiacchiere” “ba bee”
[traduzione va bene] e cosi a passi trotterellanti il piccolo Ronnie si
avviò verso il sogno di suo fratello.
“tao lagazza! Mio flatello voleva conoseti!”
[traduzione ciao ragazza! Mio fratello voleva conoscerti] la ragazza
fece un sorriso verso il povero inviato di quei spietati sfruttatori
dei suoi fratelli :”va bene piccolo, tuo fratello
è quello coi capelli rossi?” disse la ragazza,
dirigendosi verso il ragazzo dai capelli rossi: “piacere! Ho
saputo che volevi conoscermi, da tuo fratello, piacere io sono
Fleur” il ragazzo si girò con un
espressione dapprima confusa, poi sadica: “piacere sono Bill,
si scusa per mio fratello ma mi voleva fare a tutti i costi un favore,
sai mi vuole molto bene, sei di queste parti?” proprio cosi,
Fleur Dalcour aveva frainteso Ron ed era andato dal ragazzo sbagliato,
bè considerate un invasione di teste rosse in piscina, poi
la capirete!
Intanto Charlie guardava con un’espressione da pesce lesso i
due, poi si scaglio contro il piccolo Ron, che stava passeggiando con
un gelato in mano :”ROOOOON! COSA HAI FATTO TI HO DETTO DI
PORTARLA DA ME MICA DA BILLLL! SCAPPA CHE E’
MEGLIO!” mentre il piccolo correva a perdifiato lungo il
bagno asciuga, mamma Weasley guardava la scena, gonfiandosi sempre di
più e sulla faccia un espressione da far paura a Voldemort.
Ma passiamo a un'altra coppia di Weasley, proprio cosi, parliamo dei
gemelli, che stavano facendo uno scherzo al prossimo ignaro passante.
“forza Fred, tira di più la corda, se no non
funziona” disse George “arrivo fratello! Ma fallo
tu se pensi sia facile” e finalmente tirarono la cordicella e
si nascosero veloci nel primo cubicolo delle docce maschili, ghignando
sotto i baffi
“3…. 2….1….” stava
contando Fred quando si senti uno splash, seguito dal rumore sordo di
un secchio che cadeva, non riuscendo più a trattenersi
scoppiarono in una fragorosa risata, facendosi cosi scoprire:
“bambini! Adesso basta non potete fare più casino!
Portatemi da vostra madre!” infatti, proprio cosi, non era un
bagnante ad essere entrato nei bagni maschili, era stato proprio il
direttore, mentre i gemelli gli indicavano il faggio, il direttore
continuava a borbottare cose del tipo: “che bambini
disgraziati! Povero mondo.. dove finiremo?” o “che
genitori al giorno d’oggi!” e finalmente
arrivarono al faggio, ma sotto c’era solo Percy che era a
pagina 102 del volume ed ne aveva letto solo una metà:
“Buongiorno caro concittadino! Se state cercando i miei
genitori non so al momento presenti, può cercarli nelle
vasche, ancora scherzi frederick e george, comunque piacere di averla
conosciuta, arrivederci e buona giornata caro signore!” tutto
questo Percy lo disse senza prendere fiato, come se dovesse fare un
discorso per essere votato.
Il povero disgraziato, quale era il direttore in questo momento, se ne
andò verso le vasche, finalmente vide un signore da una
calvizie incipiente alle prese con un distributore di bevande, difatti
il signor Weasley stava cercando di prendere una soda, senza risultato,
per prima cosa cercò di infilare un galeone ma era troppo
grande per passare dal buco delle monetine, così lascio
perdere e passando dal buco del ritiro bevande infilò un
braccio su per la macchinetta cercando di prendere le bibite;
“lasciamo perdere” si disse il direttore, ne aveva
le tasche piene di quella famiglia di matti e cosi decise lasciar stare
e si rivolse ai bambini: “ che non vi becchi ancora a fare
cose del genere, sono stato chiaro?” aggiunse minacciosamente
“si capo!” disse Fred “certo
amico!” lo segui George e scapparono via.
Ma ora vediamo come se la cava la piccola Ginny.
“ciao, tono Ginevra Moy Wealey!! Tu ‘ome ti
cami?” disse rivolta a un bimba dagli occhioni scuri e dai
capelli neri come la pece, sui sei anni “io mi chiamo Cho
Chang” disse l’altra con la vocetta altezzosa e
strizzando gli occhi mentre guardava i vestiti di seconda mano della
piccola, poi, prese la sua bambola acquatica e la bucò,
mentre gli occhi graziosi di Ginny, si riempivano di lacrime, la faccia
diventava rossa, i pungnetti si stringevano fino a far male una piccola
luce parti dalle manine della piccola e poco dopo si contro una cho
chang spaventata e coperta di pustole, insomma Ginny incavolata nera
aveva compiuto una mini fattura orcovolante. Si sa, Ginny è
e sarà una campionessa in questo campo.
Quando finalmente furono le sei di sera la famiglia Weasley
levò tende e asciugamani per tornare alla
“Tana” il direttore e tutti i clienti si misero a
guardare la loro partenza e, quando svoltarono l’angolo, si
misero a saltare e urlare di felicità ,finalmente
un’oretta di tranquillità.
E la signora weasley giurò sul suo cuore che non avrebbe
più dato ascolto al marito in fatto di caldo-piscina e
babbani… combinazione altamente esplosiva
--------SPAZIO AUTRICE---------
Ciao! Spero che questo cap vi piaccia… ho voluto far finta
che Bill e Fleur si fossero conosciuti un po’ prima del
dovuto, ma è una licenza d’autore, come la
presenza di Cho Chang, ma quella “gallinella”
doveva avere una punizione ed essere battuta da una bambina di quattro
anni ci stava.
Baci recensite!
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