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Autore: Eikochan    07/08/2007    2 recensioni
ciao a tutti, eccomi tornata con una nuova ff a capitoli, è la mia prima ff comica, quindi abbiate pietà mi sot cimentando in diversi generi. qui vederete la famiglia weasley, in alcuni giorni, normali e non, come se la caveranno tra ospedali, aggeggi babbani e festività varie?
Genere: Commedia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il secondo capitolo di questa ff! spero vi piaccia! Ecco il secondo capitolo di questa ff! spero vi piaccia!

IN PISCINA

era un giornata calda e afosa alla Tana, e la signora Weasley si era lasciata convincere dal signor Weasley a portare la famiglia in piscina, e già se ne pentiva erano tutti in partenza con la Ford Angelina, Ginny la piccola di casa, aveva appena quattro anni, i capelli rossi raccolti in una treccia, il vestitino azzurro le svolazzava intorno alle gambe e sulle spalle portava un piccolo zainetto, con dentro l’occorrente per la piscina, un piccolo telo mare delle principesse un cappellino di paglia e una bambolina acquatica, accanto a lei c’erano i gemelli, che erano riusciti a sporcarsi e sulle magliette c’erano ampie macchie di fango, che la signora Weasley provvede subito a far sparire con un colpo di bacchetta, subito dietro ai gemelli c’era un bambino sui cinque anni, i capelli disordinati e gli occhi azzurri, intorno alle spalle un asciugamano di un arancione accecante, proprio così, era dei Cannoni di Chuddley, la squadra del cuore di Ron, poco dopo arrivarono anche Bill e Charlie, che avevano  rispettivamente tredici e quindici anni, Bill era molto carino, i capelli lunghi raccolti in una coda, gli occhi scuri e profondi, Charlie, leggermente tarchiato coi capelli a spazzola e gli occhi verdi.
Quando tutti i membri furono a posto, in macchina, partirono alla volta della piscina comunale di Ottery St Chatchpole, era piccola ma comunque piacevole.
Dopo appena cinque minuti di macchina entrarono in un viale costeggiato di grandi olmi, ed infine arrivarono all’entrata della piscina comunale, parcheggiarono la macchina e scesero, appena il signor weasley aprì lo sportello, i gemelli schizzarono fuori alla velocità della luce, precipitandosi verso l’entrata e nel tragitto investendo un povero gattino che aveva fatto l’errore si trovarsi sulla traiettoria delle povere pesti, ma, arrivati in prossimità dell’ entrata fatta a vetrata, i gemelli non videro che c’era il vetro e finirono immancabilmente a cozzare contro le porte; mamma Weasley corse a sgridarli, mentre Bill e Charlie cercavano di rianimare il gattino,cosi dopo aver sistemato il tutto superarono le porte ed entrarono, pagarono e presero in mano le tessere magnetiche, mentre il signor Weasley si ripeteva tra se e se: “che cosa hanno inventato i babbani pur di cavarsela senza magia!” “Arthur! Per la barba di Silente! Vuoi abbassare la voce o vuoi finire direttamente da Caramell?” lo rimproverò la signora Weasley, guardandolo minacciosa, ma quell’attimo di distrazione le era costato caro, difatti, senza saper come, il piccolo Ronnie era riuscito ad arrampicarsi sul bancone della cassa e stava allegramente sparpagliando i soldi della cassaforte, tra le urla della commessa: “Ahhhh! Bambino pestifero!! Vuoi scendere mi farai perdere il lavoro, AIUTOOOOO” continuava a strepitare la povera ragazza, più o meno sui diciott’anni alle prese con il suo primo lavoro estivo “RONNIEEEEE!SCENDI SUBITO DI LIIIII!” l’urlo di mamma weasley rimbombo nella sala e sembrò far cessare di scorrere il tempo, la cassiera si fermò a guardarla con le mani ancora nei capelli, lo stesso fecce il “piccolo Ronnie” con gli occhi azzurri sbarrati come fari nella notte, in una mano una banconota da venti sterline e nell’altra una ciocca dei capelli della commessa, cosi come tutti i clienti in attesa del biglietto; se in quel momento fosse comparso Voldemort in persona nessuno se lo sarebbe cagato tanto gli occhi erano puntati su Molly.
“hem, scusate, volevo dire Ronnie caro, scenderesti gentilmente dal bancone?” Molly cercò di ricomporsi con la faccia della stessa tonalità dei suoi capelli, mentre Ronnie ubbidiva, cosi  dopo l’entrata turbolenta si misero nel prato, all’ombra di un grande faggio e stesero gli asciugamani.
“noi andiamo a farci un giro” dissero subito Charlie e Bill, “anche noi!” aggiunsero i gemelli e si dileguarono subito verso chi sa quali danni “vieni caro, andiamo a far fare il bagno ai piccoli!” aggiunse la signora Weasley “arrivo cara” aggiunse lui “tu non vieni Percy?” disse al figlio, disteso sotto il faggio, con un libro in mano “no, grazie, voglio finire questo libro” disse indicando il pesante volume appoggiato alle sue gambe “lo sapevi che esistono più di cento funghi presenti in un piscina…” aggiunse poi “no, grazie, Percy, ma è meglio portare i piccoli in acqua o si innervosiscono.:” aggiunse poi defilandosi con una scusa, non era sano che un bambino di nove anni pensasse solo a leggere e al futuro, si diceva in tanto trai suoi pensieri.


“per conquistare una ragazza bisogna avere stile” stava dicendo intanto Bill al fratello “capito Charlie? Vieni che ti faccio vedere” disse poi adocchiando una splendida bionda; poi si avvicino e gli disse con nochalanse “ciao, ti volevamo conoscere, piacere io sono Bill!” disse poi in modo sicuro, la ragazza lo squadro dall’alto in basso e se ne andò altezzosa, lasciando un povero Bill nello sconforto più totale: “a quando la prossima lezione?” lo stava deridendo Charlie.
La verità era cha a Charlie piaceva molto quella ragazza infondo avrà avuto si e no la sua età, e non era niente male, con quei capelli splendenti come il sole, e quegli occhi azzurri come il mare, e perso nei suoi pensieri non si accorse del bambinetto che gli si era parato davanti.
“oh scusami, non stavo guardando” disse Charlie tendendo una mano al bambino che stava per terra “ah ma sei tu Ron!.. allora” disse ancora accorgendosi del bambino dai capelli rosso fuoco identici ai suoi “comunque ho un lavoretto per te!” prosegui, mentre in testa si faceva largo una malsana idea “vedi quella ragazza?” aggiunse poi indicando la bella bionda sul bordo vasca “tsi!” rispose l’altro Weasley muovendo la testa in un cenno affermativo “vai da lei e digli che la voglio conoscere, e se gli va di fare due chiacchiere”   “ba bee” [traduzione va bene] e cosi a passi trotterellanti il piccolo Ronnie si avviò verso il sogno di suo fratello.
“tao lagazza! Mio flatello voleva conoseti!” [traduzione ciao ragazza! Mio fratello voleva conoscerti] la ragazza fece un sorriso verso il povero inviato di quei spietati sfruttatori dei suoi fratelli :”va bene piccolo, tuo fratello è quello coi capelli rossi?” disse la ragazza, dirigendosi verso il ragazzo dai capelli rossi: “piacere! Ho saputo che volevi conoscermi, da tuo fratello, piacere io sono Fleur”  il ragazzo si girò con un espressione dapprima confusa, poi sadica: “piacere sono Bill, si scusa per mio fratello ma mi voleva fare a tutti i costi un favore, sai mi vuole molto bene, sei di queste parti?” proprio cosi, Fleur Dalcour aveva frainteso Ron ed era andato dal ragazzo sbagliato, bè considerate un invasione di teste rosse in piscina, poi la capirete!
Intanto Charlie guardava con un’espressione da pesce lesso i due, poi si scaglio contro il piccolo Ron, che stava passeggiando con un gelato in mano :”ROOOOON! COSA HAI FATTO TI HO DETTO DI PORTARLA DA ME MICA DA BILLLL! SCAPPA CHE E’ MEGLIO!” mentre il piccolo correva a perdifiato lungo il bagno asciuga, mamma Weasley guardava la scena, gonfiandosi sempre di più e sulla faccia un espressione da far paura a Voldemort.


Ma passiamo a un'altra coppia di Weasley, proprio cosi, parliamo dei gemelli, che stavano facendo uno scherzo al prossimo ignaro passante.
“forza Fred, tira di più la corda, se no non funziona” disse George “arrivo fratello! Ma fallo tu se pensi sia facile” e finalmente tirarono la cordicella e si nascosero veloci nel primo cubicolo delle docce maschili, ghignando sotto i baffi
“3…. 2….1….” stava contando Fred quando si senti uno splash, seguito dal rumore sordo di un secchio che cadeva, non riuscendo più a trattenersi scoppiarono in una fragorosa risata, facendosi cosi scoprire: “bambini! Adesso basta non potete fare più casino! Portatemi da vostra madre!” infatti, proprio cosi, non era un bagnante ad essere entrato nei bagni maschili, era stato proprio il direttore, mentre i gemelli gli indicavano il faggio, il direttore continuava a borbottare cose del tipo: “che bambini disgraziati! Povero mondo.. dove finiremo?” o “che genitori al giorno d’oggi!” e finalmente  arrivarono al faggio, ma sotto c’era solo Percy che era a pagina 102 del volume ed ne aveva letto solo una metà: “Buongiorno caro concittadino! Se state cercando i miei genitori non so al momento presenti, può cercarli nelle vasche, ancora scherzi frederick e george, comunque piacere di averla conosciuta, arrivederci e buona giornata caro signore!” tutto questo Percy lo disse senza prendere fiato, come se dovesse fare un discorso per essere votato.
Il povero disgraziato, quale era il direttore in questo momento, se ne andò verso le vasche, finalmente vide un signore da una calvizie incipiente alle prese con un distributore di bevande, difatti il signor Weasley stava cercando di prendere una soda, senza risultato, per prima cosa cercò di infilare un galeone ma era troppo grande per passare dal buco delle monetine, così lascio perdere e passando dal buco del ritiro bevande infilò un braccio su per la macchinetta cercando di prendere le bibite; “lasciamo perdere” si disse il direttore, ne aveva le tasche piene di quella famiglia di matti e cosi decise lasciar stare e si rivolse ai bambini: “ che non vi becchi ancora a fare cose del genere, sono stato chiaro?” aggiunse minacciosamente “si capo!” disse Fred “certo amico!” lo segui George e scapparono via.


Ma ora vediamo come se la cava la piccola Ginny.
“ciao, tono Ginevra Moy Wealey!! Tu ‘ome ti cami?” disse rivolta a un bimba dagli occhioni scuri e dai capelli neri come la pece, sui sei anni “io mi chiamo Cho Chang” disse l’altra con la vocetta altezzosa e strizzando gli occhi mentre guardava i vestiti di seconda mano della piccola, poi, prese la sua bambola acquatica e la bucò, mentre gli occhi graziosi di Ginny, si riempivano di lacrime, la faccia diventava rossa, i pungnetti si stringevano fino a far male una piccola luce parti dalle manine della piccola e poco dopo si contro una cho chang spaventata e coperta di pustole, insomma Ginny incavolata nera aveva compiuto una mini fattura orcovolante. Si sa, Ginny è e sarà una campionessa in questo campo.

Quando finalmente furono le sei di sera la famiglia Weasley levò tende e asciugamani per tornare alla “Tana” il direttore e tutti i clienti si misero a guardare la loro partenza e, quando svoltarono l’angolo, si misero a saltare e urlare di felicità ,finalmente un’oretta di tranquillità.
E la signora weasley giurò sul suo cuore che non avrebbe più dato ascolto al marito in fatto di caldo-piscina e babbani… combinazione altamente esplosiva


--------SPAZIO AUTRICE---------
Ciao! Spero che questo cap vi piaccia… ho voluto far finta che Bill e Fleur si fossero conosciuti un po’ prima del dovuto, ma è una licenza d’autore, come la presenza di Cho Chang, ma quella “gallinella” doveva avere una punizione ed essere battuta da una bambina di quattro anni ci stava.
Baci recensite!
   
 
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