4:Akarameru
Il temporale non si decideva a smettere…ormai era molto che
erano lì, Sousuke pensò che, approssimativamente,
fossero passate da poco le 10
di sera.
Il peso che gravava sulla sua spalla sinistra si era
appesantito…
Probabilmente Chidori era molto stanca, ora il suo respiro
regolare e calmo indicava che dormiva…
La guardò…gli occhi chiusi, le labbra leggermente
socchiuse,
i capelli che, a tratti, le cadevano lisci sul volto…
Le scostò la frangetta e le diede un dolce e leggero bacio
sulla fronte, anche se non capiva perché lo
facesse…
Chidori mugugnò nel sonno e si accomodò meglio
sulla spalla
di Sousuke, abbracciandolo come se fosse stato un cuscino, al ragazzo
non
dispiaceva…
-Sousuke…ti amo…-
Aveva parlato nel sonno…aveva ammesso davanti a quel ragazzo
i suoi sentimenti, il suo amore…Sousuke sorrise a disagio,
accarezzandole i
lunghi capelli blu…
Si addormentò con il ritmo del respiro della sua
Kaname…con
il suo profumo dolce nelle narici…con la testa appoggiata
alla sua…
La notte passò inesorabile ed arrivò la mattina.
-Mmmh…- Sousuke e Kaname si stropicciarono gli occhi prima
di aprirli.
Quando li aprirono, ancora assonnati, trovarono davanti
l’intera classe che li guardava
stupita…
Divennero di un acceso color porpora quando si accorsero di
essere ancora abbracciati e di avere passato tutta la notte in quella
dolce ma
scomoda posizione…
Le lezioni quella volta furono totalmente ignorate dai due,
se era possibile la loro attenzione era ancora più vacante e
non ascoltarono
nemmeno una parola della professoressa…
Alla fine della giornata furono tempestati da infinite
domande da parte di compagni e compagne curiosi ed
indiscreti…la voce di ciò
che era successo si diffuse capillarmente con facilità,
vantando diverse
versioni, da quella più scarna e pulita, cioè
quella che era molto simile alla
verità, ad una molto “spinta” messa in
giro da non so chi che insinuava che i
due avessero compiuto un atto sessuale, una voce completamente falsa ed
insensata.
Era da due giorni che Sousuke era rimasto a casa da scuola,
ancora riflettendo sul “ ti amo” detto nel sonno da
Chidori.
Il terzo giorno tornò a scuola…
L’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale…
Finalmente poteva stare con la sua
Kaname…
Ancora questi pensieri? ultimamente pensava solo a lei…
Aveva anche trovato un nome al sentimento che provava:
amore.
L’emozione più forte che avesse mai
provato…
- Farei di tutto per poterla stringere tra le mie braccia…-
sussurrò mentre rimaneva in disparte nel cortile, in
penombra…
C’era una bella neve per terra…
Tutto era calmo…
Troppo calmo…
Un urlo squarciò il silenzio… ci fu uno sparo,
poi panico…
Il ragazzo estrasse la pistola lucida e perfettamente
funzionante e si avviò correndo verso il luogo da dove era
venuto il rumore.
Un corpo a terra, un uomo che troneggiava su di esso con la
pistola spianata… sangue…
La pistola di Sagara sparò colpendo l’uomo alla
spalla e
facendolo cadere a terra, il militare lo legò andando ad
assistere la persona a
terra.
La sua ferita era leggera, era stata colpita solo di
striscio, ma la medicò al meglio, confortando la ragazza
ferita e stringendo
gentilmente le bende…
Il perché?
Era la ragazza che amava… La sua Kaname…
Ormai tutti gli altri erano fuggiti
-Kaname, ti amo- lei sorrise
Rimase sorpresa quando le loro labbra si unirono in un bacio
appassionato e dolcissimo…
-Non mi lacerai mai, vero Sousuke?-
-Mai, Kaname…-
The end...?
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Akarameru: arrossire
Ringrazio
tutti quelli che mi hanno commentato fino ad ora per la loro cortesia,
mia avete reso fiero di questa storia.
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