Hyne, mi odio. Perché
non l’ho fatta finita a suo tempo? Chi è che mi ha convinto che la vita è degna
di essere vissuta anche se
sei emarginato per il colore dei tuoi occhi e dei capelli? Chi è stato?
Dimmelo, perché voglio ucciderlo…Ho vissuto per incontrare Pan, e l’ho mandata incontro alla morte: ormai le
ricerche sono sempre più dolorose…la strega di Grant non ha resistito per una settimana...
Grant…non mi dà pena quello che ho appena fatto. Sapere che
il suo sangue bagna la lama del mio gunblade,
ora, non mi preoccupa, anzi, mi sento liberato da un peso enorme. Ci ho pensato
a lungo, e appena l’ho rivisto ho agito. A solo una settimana di distanza dal
ritorno di Rek il Fantasma,
Grant il Flagello è morto.
Ho ucciso chi mi aveva convinto a farla finita, e ucciderò chi mi aveva
convinto a resistere e a continuare. Non ho scordato che è stato lui a
spingermi al suicidio, no…Solo per il mio aspetto…E pensare che ce l’avevo quasi fatta…Ma perché mi hanno fermato? Dovevo
morire…si…
Hyne…forse devo uccidere me stesso…e dare un dolore a Pan…le ho promesso di essere il suo
cavaliere, ma a che le servirà un cavaliere quando morirà? Non ce la può fare. E’ troppo fragile, troppo delicata per resistere
a simili torture…La metteranno in isolamento. La tratterranno cinque settimane, e suvvia, solo
pochissime resistono oramai. Ma
lei…lo so, non ce la può fare…E io…cosa posso fare, oltre che sprecare lacrime?
Sono un bastardo! Perché? Perché
sono stato così orgoglioso? Cosa volevo dimostrare,
portandola qui? Di essere riuscito a vincere, per una volta nella mia misera
vita? Perché? Io la amo, e la sto uccidendo…vorrei…
“Tyllir. La tua preda chiede colloquio.”
La Suprema Pan era
inginocchio, stremata; non ce la faceva nemmeno ad alzarsi e sedersi. Con quale
coraggio l’avrebbe affrontata?
“Cacciatore Rek” disse una voce alle sue
spalle, “oltrepassi la porta, la Strega Pan
vuole parlarle.”
Il Dottor Flait chiamò il suo nuovo assistente, un tale Odine che gli stava antipatico a
pelle, a cui disse qualcosa
in un’altra lingua, e quello iniziò a lavorare ad un computer. “E’ per il
prossimo pianto lunare, sarà Centra ad essere colpita.” Spiegò brevemente, poi aggiunse, mentre Rek si preparava, “Spero per te
che tu non abbia dato confidenza a quella Strega. Sai cosa succede a chi le
appoggia.”
“Non le ho mai dato confidenza, Dott. Flait.
La preda dovrà chiedermi forse qualcosa.” Menzogna, ma
quel volto pallido e quegli occhi rossi mantenevano un gelo assoluto.
“Ti conviene andare. Hai
cinque minuti.” Fu la secca risposta, mentre la porta s’apriva.
“Dott. Flait!” Rek
sentì un altro assistente chiamare lo scienziato e parlare del fatto che la
strega aveva chiesto di spegnere i monitor durante la visita. Il cacciatore
sospirò sentendo accordare il permesso: del dottore ci si poteva fidare, gli
avevano assicurato, in genere era un uomo di parola; avrebbe spento i monitor.
Un passo. Due passi. Eccola,
a terra, seduta scompostamente.
Si avvicinò alla strega, e la
squadrò dall’alto in basso, gli occhi già lucidi. Che
cosa indegna per un cacciatore. Lei respirava a fatica, e i capelli le
ricadevano sul viso sconvolto. Lo sguardo era spento. Rek si chinò subito su di lei e l’abbracciò.
“Pan..” sussurrò,
sentendone il profumo familiare, inebriandosene, “Pan…perdonami. Perdonami….è colpa mia…”
“Allont…allon..tana…ti..”
Ghiaccio.
“C..cosa?”
“Allontan…ati”
scandì rabbiosa Pan, alzando
lo sguardo su di lui. Fiammeggiava d’ira.
“Non tocc…armi” aggiunse, sempre ansimando. Rek s’allontanò appena,
sconvolto. Ma poteva capirla. Le aveva
mentito…l’aveva ingannata…l’aveva illusa. Cercò
tra le tasche del mantello, e vi trovò una pozione. La porse alla donna con un
fremito.
“Bevila…ti guarir-”
CRASH! Pan l’aveva gettata a terra, rifiutando il suo aiuto.
Riuscì a rialzarsi e a sedersi, tremante e debole. Poi, parlò.
Hyne.
Mi ha tradita. Si. Non ero solo io ad avere capito male. Lui non mi amava, provava solo
amicizia, perché quella era amicizia, si...
Poi, arrivati qui, ha
iniziato a fare il duro cacciatore per non rivelare la verità, cioè che si era
fatto amica una preda. Mi ha consegnata
a questi medici.“Ti aiuteranno,”
mi diceva,“non sentirai dolore”. E invece, il mio corpo è in fiamme, sono
stremata, i miei sensi impazziti, e sono sicura che prima
o poi cederò. Ma ciò
che mi tiene in vita è la voglia di vendetta. Le torture non mi fermeranno. No.
Io devo vendicarmi di chi mi ha fatto questo! NON LO AMO! NON LO AMO!
“TRA…DITORE!” urlò Pan, con il fiato che le rimaneva.
“Io sopravviverò, Fant..asma, e ti uc…ciderò!”
“Pan, ti prego, ascoltami!” le disse Rek
in risposta, umiliato e ferito, “Ti libererò in qualche modo. Ti amo!”
“S...SILENZIO! Menti!” Pan
respirava a fatica, troppo martoriata dal dolore per gli esperimenti subiti. “Se mi darai la libertà, ti
ucciderò! Avevano…ragione! Sei un fantasma! Un…Demone! Sei peggio degli
abitanti del mio villaggio…loro…loro mi tratta...vano…bene!
Mi…ero una DEA!”
Rek
non potè replicare niente.
Era troppo orgoglioso, nonostante il suo amore immenso per la donna. Ma non poteva permettere di farla
morire…La fissò. Tremava e si sforzava di esternare la sua rabbia. Soffriva per
odiarlo…
“Hai detto
che eri…il mio cavaliere! E io…”
“STAI ZITTA ADESSO! TI
STANCHI INUTILMENTE!” Rek
la strinse per le spalle e
l’abbracciò brutalmente, consapevole di essere stato il suo carnefice. Doveva
rimediare…liberarla…questo l’unico pensiero mentre
affondava il viso sulla sua esile spalla, consapevole di aver il volto umido.
“Pan, ti scongiuro! Non morire! Non morire!” la guardò
con le lacrime agli occhi “se dovrai vivere per uccidermi, ti prego, fallo!
Aspetterò che tu mi uccida, se è questo che ti tiene in vita!”
La Suprema non aveva forze, ma
se così fosse stato, forse si sarebbe
allontanata da quell’abbraccio.
Ripensò alla sua ingenuità, alla gente del villaggio che non la faceva mai uscire
dai confini, per farle fare nuove esperienze: una vita dedicata ad alimentare fuochi magici e
curare i malati, chiusa in casa. Ripensò che se avesse fatto esperienza non si sarebbe fatta
ingannare così facilmente, e non si sarebbe innamorata di un falso ipocrita
menzognere. Anche adesso
mentiva? Non lo sapeva. Diceva di amarla? L’amore va
ogni oltre cosa! Lui non l’avrebbe portata
lì se l’amava davvero! Lui doveva per forza – PER FORZA – sapere cosa succedeva alle Streghe!
Non ebbe il coraggio di dire tutte
queste cose, né la forza. Era troppo debole, e doveva resistere per altre
quattro settimane. Ripensò a quanto era rimasta affascinata da quegli occhi di
fuoco e quei capelli canuti…
Ci voleva forza di volontà…e
lei non ne aveva. Tutti
quegli anni passati a piangere un amaro destino non erano indice di un carattere forte. Lei era una donna
gentile e di indole buona,
non una combattente. Sapeva benissimo di aver mentito dicendo che avrebbe ucciso il suo cacciatore.
Non avrebbe ucciso nessuno,
tanto meno la persona che amava.
Le salirono le lacrime agli
occhi. Rek centrò il suo
sguardo rosso sulle iridi vitree della donna, e la vide piangere. La baciò, ma
sentì che lei era praticamente
senza forze. Era lì solo da una settimana…Rek avrebbe dato
la sua vita per lei.
“Resisti per uccidermi” le ripetè, baciandola di nuovo. Poi
si allontanò, sentendo che i cinque minuti erano finiti.
“Tyllir, torna dentro.”
Sentì la voce di Flait
richiamarlo.
“Pan…ti amo.”
Non ottenne risposta, ma solo
uno sguardo abbassato. Voltò le spalle alla strega, calò il cappuccio sugli
occhi lucidi di pianto e uscì dalla stanza. Forse, la vendetta l’avrebbe fatta
resistere. Forse. O forse no.
E allora…Il guardo rosso di Rek fiammeggiò
ulteriormente. Insultarsi e farsi addosso ormai non serviva più a niente; e
dimenticare…non se ne parlava proprio.
Quindi…?
“Tyllir? Che ci
fai q…”
Il gunblade non aveva avuto pietà dell’assistente. Bha, avrebbe preferito Odine, ma si era appena
trasferito a Esthar, dove aveva sentito
parlare di una strega, una certa Adele…comunque, c’erano voluti otto giorni per
organizzare tutto.
Otto lunghi
giorni di progettazione, orari, calcoli, planimetrie del centro, e molto altro. Era tutto perfetto, ora.
Aveva già inscenato la propria morte, lasciando alcuni indizi che sarebbero
stati scoperti solo tra due giorni. Aveva organizzato il suo suicidio in tutto
e per tutto…e invece stava facendo scappare la sua Pan. Nessuno avrebbe collegato la sua morte
alla fuga della donna, tanto più che non riceveva sue notizie dalla prima
settimana. Sperava che stesse bene, e c’erano buone probabilità. Qualche giorno prima aveva nevicato, e ciò era inspiegabile
per il clima e la stagione di Trabia. Lui l’aveva
preso come un buon segnale; la neve, inevitabilmente, si ricollegava a Pan, ai suoi occhi di ghiaccio puro, che nascondevano il
fuoco più accogliente e passionale; e ai suoi boccoli neri, quelle onde dolci
in cui affogare il viso. Ecco cosa avrebbe fatto appena l’avrebbe vista;
l’avrebbe abbracciata, sentito il suo profumo, e osservato come i loro capelli
s’intrecciavano in quella strana combinazione di
colori…bianco e nero…
Un lieve sorriso, poi nulla.
Rubò le chiavi all’assistente
ed entrò nella stanza della Strega. Stava sicuramente dormendo, a quell’ora.
“Pan” chiamò, ma nessuno rispose nell’oscurità. Si
mosse a tentoni. Non vedeva niente…ma dov’era? La stanza non
era enorme…E non poteva non essere lì. Se così fosse stato l’avrebbero
avvertito dello spostamento..
“PAN!” gridò, pur moderando
la voce, eventualmente per svegliarla. Dov’era?
Aveva passato una settimana a progettare, a fare sogni…e lei mancava? Dove
l’avevano portata? In genere le streghe non venivano trasferite di stanza, tranne nel caso in cui
fossero..
Oh.
Una luce abbagliante scaturì
da un punto imprecisato della stanza. E
poi una voce amplificata…
“REK TYLLIR, PORTA LE MANI BEN VISTA E NON
MUOVERTI. SEI SOTTO TIRO.”
Il Dottor Flait?
“SONO OTTO GIORNI CHE TI
ASPETTIAMO. SAPEVAMO CHE AVRESTI TENTATO QUALCOSA. TI ABBIAMO VISTO E SENTITO,
QUANDO HAI PARLATO CON LA STREGA PAN.”
Del dottor Flait ti puoi sempre fidare. E’
un uomo d’onore…
Rek
avvertì un suono metallico. L’avevano chiuso dentro. Però…sentì un fremito di terrore, non per quello che
stava accadendo, ma per l’assenza della strega. Dove…?
“PER QUESTO NON HAI
RICEVUTO SUE NOTIZIE IN QUESTI GIORNI…”
Era vero. Non gli dicevano
più niente su Pan…
“NON CERCARE OLTRE: I
NOSTRI STUDI SONO STATI INTERROTTI. A BREVE ARRIVERA’ LA NUOVA..”
Hyne…
Le lacrime…
Non posso più fermarle…
L’ho uccisa…
La mia vita, ora, termina,
se l’è presa lei…mai ero stato felice, quindi ora…
Distrutto. Vuoto. Buio. Freddo.
Gelo.
Gelo.
Neve…lei.
Neve?
Ecco
perché aveva nevicato, qualche giorno prima. Doveva
essere stato allora che…lei…
Il cielo e
gli dei erano stati feriti nel cuore.
Shiva piangeva sua figlia.
E
lui piangeva il suo amore e la sua anima ormai dannata.
Rek
sfoderò il gunblade, cieco
dalla rabbia, la vista appannata dalle lacrime, iniziando a colpire quello che
trovava. Pan. Che non si era vendicata, alla fine.
Pan che non aveva saputo
resistere. Pan che era stata
uccisa. Da lui. Che l’amava…
“Abbattete quel fantasma.” Sentenziò secco il dottor Flait, dall’altra stanza, il
microfono spento. Le guardie prepararono la carica dei fucili…
|:..:§:..:|
Behind the Story |:..:§:..:
[Rek e Pan
osservano basiti il film della loro storia, osservano le immagini da un enorme
schermo al plasma, in una stanza dotata di tutti i comfort. Silenzio.]
REK “Bè?
Finisce così? Che io muoio?”
PAN “E io allora? Morta e tradita da te,
Cacciatore bast..!”
REK “Ehi, aspetta! Intanto non è colpa
mia…e poi guarda me! Sono albino, deriso da tutti, impazzito, addolorato,
ferito nell’onore e nell’animo, e in più faccio una fine indegna, morto sotto
una scarica di fucili chiuso in una stanzetta per topi!!”
PAN “EHI! Guarda che in quella stanzetta
per topi ci abitavo io!!!”
REK “Zitta, brutta STREGACCIA!”
PAN “DEMONIO!”
REK “STREGACCIA!”
PAN ”FANTASMA!!”
REK “….”
+ Si ritira a piangere in un angolino, mentre
Pan alza le braccia al cielo, vittoriosa, con un ghigno sadico.
PAN “MUAHAHAH! Sono la Dea sulla Terra!
Il mondo è ai miei piedi! Sono io la protagonista, la vittima amata da tutti, e
tu sei lo sporco traditore, il cattivo della
storia!!!”
REK +Sfoderando il gunblade,
rialzandosi dall’angolino, togliendosi il mantello e mostrandosi in tutto il
suo statuario splendore “ E’ colpa dell’autrice!!!!!” +sguardo di fiamme “Vexiiiiiiiiina…dove
sei????”
Cala il sipario. U_u’
|:..:§:..:| About Story
|:..:§:..:|
Mi chiedo…cos’è
questo momento di delirio che ho scritto? O__O’
Comunque…
Sono sicura che se
non l’avessi scritta (la storia), ma semplicemente
letta come avete fatto tutti voi – e vi ringrazio per questo ç__ç – adesso
starei imprecando contro me stessa, per questo finale triste che lascia anche a
me l’amaro in bocca…ma la fic era stata progettata
così dall’inizio…Pubblicare questa storia mi ha dato occasione di rileggerla
(anche aggiustarla, in qualche punto); ormai sapete che all’inizio, per ordine
del bando di concorso su un altro sito, doveva essere brevissima. Ma qui…non ho resistito! Che storia
triste… ç_ç
E siamo alla fine! Spero che anche questo chap vi sia piaciuto…l’ultimo…non
mi sembra vero!
Sto carezzando l’idea di un epilogo…ma nulla è sicuro…quello
dovrei scriverlo completamente…e chissà come sarebbe? ^__^
Antonel Heartilly: Che
altro dire? Il tuo sostegno è stato fondamentale, il tuo
entusiasmo idem. So che sicuramente non te l’aspettavi, eh? (ghghg, il poter d’essere l’autrice della storia :D )
Lo so, lo so, ma era banale che finisse tutto bene! No, io voglio la
sofferenza, il dolore! Muahahah! (risata
sadica) Scommetto che il tuo pg preferito era grant…immaginati un bestione rude e grezzo, un
troglodita…ecco, l’hai inquadrato ^_^ avrei voluto descriverlo meglio,
comunque, se nella storia non si capisse, lui da giovane stava spingendo Rek al suicidio, che poi si è salvato…anche questo forse
avrei dovuto approfondire ehm :P Cos’altro dirti? Spero che
passerai ogni tanto a controllare le mie altre fic…prossimo
obiettivo, storie su manga! XD Un GRAZIE enorme! Ç__ç
Serenity95: Allora?
Voglio sapere cosa ne pensi…grazie per aver letto, e seguito – spero – fino
alla fine! E per avermi riempita di complimenti anche
quando non li sentivo miei…Siete voi che recensite che date l’appoggio per
scrivere, lo sapete bene! Quindi TI RINGRAZIO per tutto ciò che hai scritto,
per l’interesse dimostrato verso questa storia così particolare… ç__ç
Thief Alchemist: ç__ç
(ma oggi non fai altro che piangere? ndV
– Zitta, sono commossa! ndF
– Vexiiiiiiina!! ndR)
Vabbè, a parte questo…ovviamente ringrazio anche
te, che hai lasciato il segno del tuo passaggio su
questa fan.. ç_ç mi piacerebbe sapere cosa ne pensi!
Tanto lo so che il finale sorprende…su, su, ammettetelo :D
Scherzi a parte, GRAZIE davvero.
E grazie a tutti gli
altri, e tutti quelli che non hanno recensito, ma semplicemente letto…Cosa posso dire? Postare questa storia ha avuto un senso,
allora! :P
A prestizzimo
:P