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Autore: Vex91    14/09/2007    2 recensioni
Ormai anche gli uomini usano le magie, vivono immersi nella tecnologia, forti delle proprie armi. Ma tempo fa...studi, ricerche, sofferenze. Ci furono tempi in cui la caccia alle streghe era il lavoro più importante del mondo. Ed è così che il Fantasma incontrò la Strega. Se ne innamorò. La avviò sulla strada della morte... (AVVERTENZE: come pg non c'è Artemisia, serviva tuttavia un personaggio e ho scelto quello che più si avvicinava alla strega..:P) {l'ambientazione è quella di Final Fantasy VIII, ma ci sono solo piccoli accenni a elementi del gioco. La storia nasce per un concorso, a cui poi non si è presentata; è lineare e abbastanza breve...leggete numerosi!!! ;p }
Genere: Romantico, Malinconico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Artemisia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hyne, mi odio

Hyne, mi odio. Perché non l’ho fatta finita a suo tempo? Chi è che mi ha convinto che la vita è degna di essere vissuta anche se sei emarginato per il colore dei tuoi occhi e dei capelli? Chi è stato? Dimmelo, perché voglio ucciderlo…Ho vissuto per incontrare Pan, e l’ho mandata incontro alla morte: ormai le ricerche sono sempre più dolorose…la strega di Grant non ha resistito per una settimana...

Grant…non mi dà pena quello che ho appena fatto. Sapere che il suo sangue bagna la lama del mio gunblade, ora, non mi preoccupa, anzi, mi sento liberato da un peso enorme. Ci ho pensato a lungo, e appena l’ho rivisto ho agito. A solo una settimana di distanza dal ritorno di Rek il Fantasma, Grant il Flagello è morto. Ho ucciso chi mi aveva convinto a farla finita, e ucciderò chi mi aveva convinto a resistere e a continuare. Non ho scordato che è stato lui a spingermi al suicidio, no…Solo per il mio aspetto…E pensare che ce l’avevo quasi fatta…Ma perché mi hanno fermato? Dovevo morire…si…

Hyne…forse devo uccidere me stesso…e dare un dolore a Pan…le ho promesso di essere il suo cavaliere, ma a che le servirà un cavaliere quando morirà? Non ce la può fare. E’ troppo fragile, troppo delicata per resistere a simili torture…La metteranno in isolamento. La tratterranno cinque settimane, e suvvia, solo pochissime resistono oramai. Ma lei…lo so, non ce la può fare…E io…cosa posso fare, oltre che sprecare lacrime? Sono un bastardo! Perché? Perché sono stato così orgoglioso? Cosa volevo dimostrare, portandola qui? Di essere riuscito a vincere, per una volta nella mia misera vita? Perché? Io la amo, e la sto uccidendo…vorrei

Tyllir. La tua preda chiede colloquio.”

La Suprema Pan era inginocchio, stremata; non ce la faceva nemmeno ad alzarsi e sedersi. Con quale coraggio l’avrebbe affrontata?

“Cacciatore Rek” disse una voce alle sue spalle, “oltrepassi la porta, la Strega Pan vuole parlarle.”

Il Dottor Flait chiamò il suo nuovo assistente, un tale Odine che gli stava antipatico a pelle, a cui disse qualcosa in un’altra lingua, e quello iniziò a lavorare ad un computer. “E’ per il prossimo pianto lunare, sarà Centra ad essere colpita. Spiegò brevemente, poi aggiunse, mentre Rek si preparava, “Spero per te che tu non abbia dato confidenza a quella Strega. Sai cosa succede a chi le appoggia.

“Non le ho mai dato confidenza, Dott. Flait. La preda dovrà chiedermi forse qualcosa.” Menzogna, ma quel volto pallido e quegli occhi rossi mantenevano un gelo assoluto.

“Ti conviene andare. Hai cinque minuti.” Fu la secca risposta, mentre la porta s’apriva.

Dott. Flait!” Rek sentì un altro assistente chiamare lo scienziato e parlare del fatto che la strega aveva chiesto di spegnere i monitor durante la visita. Il cacciatore sospirò sentendo accordare il permesso: del dottore ci si poteva fidare, gli avevano assicurato, in genere era un uomo di parola; avrebbe spento i monitor.

Un passo. Due passi. Eccola, a terra, seduta scompostamente.

Si avvicinò alla strega, e la squadrò dall’alto in basso, gli occhi già lucidi. Che cosa indegna per un cacciatore. Lei respirava a fatica, e i capelli le ricadevano sul viso sconvolto. Lo sguardo era spento. Rek si chinò subito su di lei e l’abbracciò.

Pan..” sussurrò, sentendone il profumo familiare, inebriandosene, “Pan…perdonami. Perdonami….è colpa mia…”

Allontallon..tana…ti..”

Ghiaccio.

“C..cosa?”

Allontanati” scandì rabbiosa Pan, alzando lo sguardo su di lui. Fiammeggiava d’ira.

“Non tocc…armi” aggiunse, sempre ansimando. Rek s’allontanò appena, sconvolto. Ma poteva capirla. Le aveva mentito…l’aveva ingannata…l’aveva illusa. Cercò tra le tasche del mantello, e vi trovò una pozione. La porse alla donna con un fremito.

Bevila…ti guarir-”
CRASH! Pan l’aveva gettata a terra, rifiutando il suo aiuto. Riuscì a rialzarsi e a sedersi, tremante e debole. Poi, parlò.

Hyne.

Mi ha tradita. Si. Non ero solo io ad avere capito male. Lui non mi amava, provava solo amicizia, perché quella era amicizia, si... Poi, arrivati qui, ha iniziato a fare il duro cacciatore per non rivelare la verità, cioè che si era fatto amica una preda. Mi ha consegnata a questi medici.“Ti aiuteranno,” mi diceva,“non sentirai dolore”. E invece, il mio corpo è in fiamme, sono stremata, i miei sensi impazziti, e sono sicura che prima o poi cederò. Ma ciò che mi tiene in vita è la voglia di vendetta. Le torture non mi fermeranno. No. Io devo vendicarmi di chi mi ha fatto questo! NON LO AMO! NON LO AMO!

“TRA…DITORE!” urlò Pan, con il fiato che le rimaneva. “Io sopravviverò, Fant..asma, e ti ucciderò!”
“Pan, ti prego, ascoltami!” le disse Rek in risposta, umiliato e ferito, “Ti libererò in qualche modo. Ti amo!”
“S...SILENZIO! Menti!” Pan respirava a fatica, troppo martoriata dal dolore per gli esperimenti subiti. “Se mi darai la libertà, ti ucciderò! Avevano…ragione! Sei un fantasma! Un…Demone! Sei peggio degli abitanti del mio villaggio…loro…loro mi tratta...vano…bene! Mi…ero una DEA!”

Rek non potè replicare niente. Era troppo orgoglioso, nonostante il suo amore immenso per la donna. Ma non poteva permettere di farla morire…La fissò. Tremava e si sforzava di esternare la sua rabbia. Soffriva per odiarlo…

“Hai detto che eri…il mio cavaliere! E io…”

“STAI ZITTA ADESSO! TI STANCHI INUTILMENTE!” Rek la strinse per le spalle e l’abbracciò brutalmente, consapevole di essere stato il suo carnefice. Doveva rimediare…liberarla…questo l’unico pensiero mentre affondava il viso sulla sua esile spalla, consapevole di aver il volto umido.

Pan, ti scongiuro! Non morire! Non morire!” la guardò con le lacrime agli occhi “se dovrai vivere per uccidermi, ti prego, fallo! Aspetterò che tu mi uccida, se è questo che ti tiene in vita!”

La Suprema non aveva forze, ma se così fosse stato, forse si sarebbe allontanata da quell’abbraccio. Ripensò alla sua ingenuità, alla gente del villaggio che non la faceva mai uscire dai confini, per farle fare nuove esperienze: una vita dedicata ad alimentare fuochi magici e curare i malati, chiusa in casa. Ripensò che se avesse fatto esperienza non si sarebbe fatta ingannare così facilmente, e non si sarebbe innamorata di un falso ipocrita menzognere. Anche adesso mentiva? Non lo sapeva. Diceva di amarla? L’amore va ogni oltre cosa! Lui non l’avrebbe portata lì se l’amava davvero! Lui doveva per forza – PER FORZA – sapere cosa succedeva alle Streghe!

Non ebbe il coraggio di dire tutte queste cose, né la forza. Era troppo debole, e doveva resistere per altre quattro settimane. Ripensò a quanto era rimasta affascinata da quegli occhi di fuoco e quei capelli canuti…

Ci voleva forza di volontà…e lei non ne aveva. Tutti quegli anni passati a piangere un amaro destino non erano indice di un carattere forte. Lei era una donna gentile e di indole buona, non una combattente. Sapeva benissimo di aver mentito dicendo che avrebbe ucciso il suo cacciatore.

Non avrebbe ucciso nessuno, tanto meno la persona che amava.

Le salirono le lacrime agli occhi. Rek centrò il suo sguardo rosso sulle iridi vitree della donna, e la vide piangere. La baciò, ma sentì che lei era praticamente senza forze. Era lì solo da una settimana…Rek avrebbe dato la sua vita per lei.

“Resisti per uccidermi” le ripetè, baciandola di nuovo. Poi si allontanò, sentendo che i cinque minuti erano finiti.

Tyllir, torna dentro. Sentì la voce di Flait richiamarlo.

Pan…ti amo.”

Non ottenne risposta, ma solo uno sguardo abbassato. Voltò le spalle alla strega, calò il cappuccio sugli occhi lucidi di pianto e uscì dalla stanza. Forse, la vendetta l’avrebbe fatta resistere. Forse. O forse no.

E allora…Il guardo rosso di Rek fiammeggiò ulteriormente. Insultarsi e farsi addosso ormai non serviva più a niente; e dimenticare…non se ne parlava proprio.

Quindi…?

Tyllir? Che ci fai q…”

Il gunblade non aveva avuto pietà dell’assistente. Bha, avrebbe preferito Odine, ma si era appena trasferito a Esthar, dove aveva sentito parlare di una strega, una certa Adele…comunque, c’erano voluti otto giorni per organizzare tutto.

Otto lunghi giorni di progettazione, orari, calcoli, planimetrie del centro, e molto altro. Era tutto perfetto, ora. Aveva già inscenato la propria morte, lasciando alcuni indizi che sarebbero stati scoperti solo tra due giorni. Aveva organizzato il suo suicidio in tutto e per tutto…e invece stava facendo scappare la sua Pan. Nessuno avrebbe collegato la sua morte alla fuga della donna, tanto più che non riceveva sue notizie dalla prima settimana. Sperava che stesse bene, e c’erano buone probabilità. Qualche giorno prima aveva nevicato, e ciò era inspiegabile per il clima e la stagione di Trabia. Lui l’aveva preso come un buon segnale; la neve, inevitabilmente, si ricollegava a Pan, ai suoi occhi di ghiaccio puro, che nascondevano il fuoco più accogliente e passionale; e ai suoi boccoli neri, quelle onde dolci in cui affogare il viso. Ecco cosa avrebbe fatto appena l’avrebbe vista; l’avrebbe abbracciata, sentito il suo profumo, e osservato come i loro capelli s’intrecciavano in quella strana combinazione di colori…bianco e nero

Un lieve sorriso, poi nulla.

Rubò le chiavi all’assistente ed entrò nella stanza della Strega. Stava sicuramente dormendo, a quell’ora.

Pan” chiamò, ma nessuno rispose nell’oscurità. Si mosse a tentoni. Non vedeva niente…ma dov’era? La stanza non era enorme…E non poteva non essere lì. Se così fosse stato l’avrebbero avvertito dello spostamento..

“PAN!” gridò, pur moderando la voce, eventualmente per svegliarla. Dov’era? Aveva passato una settimana a progettare, a fare sogni…e lei mancava? Dove l’avevano portata? In genere le streghe non venivano trasferite di stanza, tranne nel caso in cui fossero..

Oh.

Una luce abbagliante scaturì da un punto imprecisato della stanza. E poi una voce amplificata…

“REK TYLLIR, PORTA LE MANI BEN VISTA E NON MUOVERTI. SEI SOTTO TIRO.”

Il Dottor Flait?

“SONO OTTO GIORNI CHE TI ASPETTIAMO. SAPEVAMO CHE AVRESTI TENTATO QUALCOSA. TI ABBIAMO VISTO E SENTITO, QUANDO HAI PARLATO CON LA STREGA PAN.

Del dottor Flait ti puoi sempre fidare. E’ un uomo d’onore…

Rek avvertì un suono metallico. L’avevano chiuso dentro. Però…sentì un fremito di terrore, non per quello che stava accadendo, ma per l’assenza della strega. Dove…?

“PER QUESTO NON HAI RICEVUTO SUE NOTIZIE IN QUESTI GIORNI…”

Era vero. Non gli dicevano più niente su Pan

“NON CERCARE OLTRE: I NOSTRI STUDI SONO STATI INTERROTTI. A BREVE ARRIVERA’ LA NUOVA..


Hyne

Le lacrime…

Non posso più fermarle…

L’ho uccisa…

La mia vita, ora, termina, se l’è presa lei…mai ero stato felice, quindi ora…

Distrutto. Vuoto. Buio. Freddo. Gelo.
Gelo.

Neve…lei.

Neve?

Ecco perché aveva nevicato, qualche giorno prima. Doveva essere stato allora che…lei…

Il cielo e gli dei erano stati feriti nel cuore.

Shiva piangeva sua figlia.

E lui piangeva il suo amore e la sua anima ormai dannata.

Rek sfoderò il gunblade, cieco dalla rabbia, la vista appannata dalle lacrime, iniziando a colpire quello che trovava. Pan. Che non si era vendicata, alla fine. Pan che non aveva saputo resistere. Pan che era stata uccisa. Da lui. Che l’amava…

“Abbattete quel fantasma.” Sentenziò secco il dottor Flait, dall’altra stanza, il microfono spento. Le guardie prepararono la carica dei fucili…

|:..:§:..:| Behind the Story |:..:§:..:

[Rek e Pan osservano basiti il film della loro storia, osservano le immagini da un enorme schermo al plasma, in una stanza dotata di tutti i comfort. Silenzio.]

REK ? Finisce così? Che io muoio?”

PAN “E io allora? Morta e tradita da te, Cacciatore bast..!”

REK “Ehi, aspetta! Intanto non è colpa mia…e poi guarda me! Sono albino, deriso da tutti, impazzito, addolorato, ferito nell’onore e nell’animo, e in più faccio una fine indegna, morto sotto una scarica di fucili chiuso in una stanzetta per topi!!

PAN “EHI! Guarda che in quella stanzetta per topi ci abitavo io!!!”

REK “Zitta, brutta STREGACCIA!”

PAN “DEMONIO!”

REK “STREGACCIA!”

PAN ”FANTASMA!!”

REK “….” + Si ritira a piangere in un angolino, mentre Pan alza le braccia al cielo, vittoriosa, con un ghigno sadico.

PAN “MUAHAHAH! Sono la Dea sulla Terra! Il mondo è ai miei piedi! Sono io la protagonista, la vittima amata da tutti, e tu sei lo sporco traditore, il cattivo della storia!!!”

REK +Sfoderando il gunblade, rialzandosi dall’angolino, togliendosi il mantello e mostrandosi in tutto il suo statuario splendore “ E’ colpa dell’autrice!!!!!” +sguardo di fiamme “Vexiiiiiiiiina…dove sei????”

Cala il sipario. U_u’

|:..:§:..:| About Story |:..:§:..:|

Mi chiedo…cos’è questo momento di delirio che ho scritto? O__O’

Comunque

Sono sicura che se non l’avessi scritta (la storia), ma semplicemente letta come avete fatto tutti voi – e vi ringrazio per questo ç__ç – adesso starei imprecando contro me stessa, per questo finale triste che lascia anche a me l’amaro in bocca…ma la fic era stata progettata così dall’inizio…Pubblicare questa storia mi ha dato occasione di rileggerla (anche aggiustarla, in qualche punto); ormai sapete che all’inizio, per ordine del bando di concorso su un altro sito, doveva essere brevissima. Ma qui…non ho resistito! Che storia triste… ç_ç

E siamo alla fine! Spero che anche questo chap vi sia piaciuto…l’ultimo…non mi sembra vero!
Sto carezzando l’idea di un epilogo…ma nulla è sicuro…quello dovrei scriverlo completamente…e chissà come sarebbe? ^__^

Antonel Heartilly: Che altro dire? Il tuo sostegno è stato fondamentale, il tuo entusiasmo idem. So che sicuramente non te l’aspettavi, eh? (ghghg, il poter d’essere l’autrice della storia :D ) Lo so, lo so, ma era banale che finisse tutto bene! No, io voglio la sofferenza, il dolore! Muahahah! (risata sadica) Scommetto che il tuo pg preferito era grant…immaginati un bestione rude e grezzo, un troglodita…ecco, l’hai inquadrato ^_^ avrei voluto descriverlo meglio, comunque, se nella storia non si capisse, lui da giovane stava spingendo Rek al suicidio, che poi si è salvato…anche questo forse avrei dovuto approfondire ehm :P Cos’altro dirti? Spero che passerai ogni tanto a controllare le mie altre fic…prossimo obiettivo, storie su manga! XD Un GRAZIE enorme! Ç__ç

Serenity95: Allora? Voglio sapere cosa ne pensi…grazie per aver letto, e seguito – spero – fino alla fine! E per avermi riempita di complimenti anche quando non li sentivo miei…Siete voi che recensite che date l’appoggio per scrivere, lo sapete bene! Quindi TI RINGRAZIO per tutto ciò che hai scritto, per l’interesse dimostrato verso questa storia così particolare… ç__ç

Thief Alchemist: ç__ç (ma oggi non fai altro che piangere? ndV – Zitta, sono commossa! ndFVexiiiiiiina!! ndR)

Vabbè, a parte questo…ovviamente ringrazio anche te, che hai lasciato il segno del tuo passaggio su questa fan.. ç_ç mi piacerebbe sapere cosa ne pensi! Tanto lo so che il finale sorprende…su, su, ammettetelo :D Scherzi a parte, GRAZIE davvero.

E grazie a tutti gli altri, e tutti quelli che non hanno recensito, ma semplicemente letto…Cosa posso dire? Postare questa storia ha avuto un senso, allora! :P

A prestizzimo :P

  
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