Una mattina d’inverno Bulma come al
suo solito era nel laboratorio a lavorare su delle nuove invenzioni.
Svariate volte si appoggio sul
tavolo, esitando, nei suoi pensieri non c’era poste
che per Vegeta, nel tentativo di capire cosa sarebbe stato meglio in quella
situazione.
Da un po’ di tempo a quella parte
Vegeta aveva smesso di allenarsi, erano mesi che non entrava nella stanza
gravitazionale.
Prima ci passava tutte
le giornate chiuso la dentro, mentre adesso…stava sempre nella loro
stanza da letto.
A rimuginare su chissà cosa.
O forse lo sapeva
ma non le andava di ammetterlo.
Era come ammettere una sconfitta e questo
non lo poteva permettere.
Più decisa che mai, usci dal
laboratorio.
Non poteva più permettere quella
situazione, che faceva del male ad entrambi.
Quando
ami una persona la devi lasciare andare.
Ed era questo quello
che avrebbe fatto, lei lo amava ma non sopportava vederlo soffrire.
Quando
lo baciava, lo sentiva distante…e in fondo sapeva bene che avrebbe preferito
essere baciato da un’altra persona.
Non da lei, ma da Goku…
Recatasi nel salone, prese tra le mani la cornetta del telefono è senza pensarci due volte,
compose il numero di casa Son.
Dopo svariati squilli qualcuno si
decise a rispondere.
“Pronto”
“Ciao Chichi sono Bulma”
“O ciao…come
va?”
“Bene, e da un bel po’ che non ti
sento…e volevo sentire come ti andava”
“Bene…non mi lamento
anche se potrebbe andare meglio…”
“Chichi voglio essere sincera con te,
non ti ho chiamata perché volevo sapere come stavi ma per un secondo fine…”
“Dimmi pure…”
“Vedi e da un bel pò di tempo che
Vegeta e molto strano e io so perché”
“Si hai ragione
anche Goku e strano…ma cosa possiamo fare?”
“Vedi Chichi in questo caso c’è solo
una cosa da fare”
“E sarebbe?”
“Dobbiamo rinunciare a loro e fargli incontrare”
“No!! No e no! Io non rinuncerò mai a
Goku!”
“Ma Chichi!!
E per il loro bene…se veramente lo ami e vuoi che sia
felice lo devi lasciare, con te non sarà mai felice, come con Vegeta e me”
“No, Bulma tu non capisci…per me Goku
e tutto…senza lui sono persa…mi ha gia abbandonato
tanti anni fa…”
“Chichi lo so ma
non pensi a quello che vuole lui?”
Un silenzio interminabile scese tra
le due donne.
“Va bene…che hai in mente?”
“Io pensavo che potremmo
andare per un giorno fuori e lasciarli soli che ne dici?”
“E dove
vorresti andare?”
“Domani devo partire per la città del
nord per lavoro, e Visto che Trunks ha detto di aver da fare ci dovevo andare sola…”
“Bella idea”
“Allora vieni da me alle nove cosi partiamo! In tanto fino a domani inventerò
una scusa a Vegeta”
“Bene, Ci vediamo domani”
“A domani”
Trunks vagava per il parco, pensando
continuamente a quello che aveva detto a Goten.
Lui dopo la festa della sorellina non
l’aveva più sentito, ne visto…era scomparso.
Aveva sofferto cosi tanto, tenendo
tutto dentro se.
Non poteva di sicuro dire a sua madre
o a suo padre che amava un altro uomo e che era gay.
La reazione di suo padre non voleva
nemmeno immaginarla.
Era tanto triste, oltre essersi preso
in giro da solo dichiarandosi, aveva anche rovinato una grande
amicizia.
Si distese sotto un albero che si
trovava hai piedi di un laghetto delizioso.
Chiuse gli occhi per svariati minuti,
si lascio cullare dal vento e dal sole che batteva i
suoi raggi sul corpo scolpito del giovane.
Dei passi si facevano sempre più
vicini, Trunks non ci fece molto caso continuando li
suo beato riposino.
Una mano si posso sulla sua spalla, una mano
molto conosciuta.
Trunks scocciato un po’ per essere
disturbato un po’ per il suo stato d’animo, si giro rimanendo a bocca aperta,
quando vide lui…
“Ei Trunks adesso non si saluta
nemmeno più?”
“Goten…ciao…che ci fai qui?”
Gli sguardi furono accompagnati da
attimi di silenzio interminabili, fin quando Goten
decise di rispondere
“Sai all’inizio mi dicevo
che non ti amavo che non provavo niente…poi non o più potuto convincermi perché
la verità era un'altra…allora pensavo che la cosa migliore da fare era il
silenzio non dire niente, tenermi tutto dentro…ma poi o saputo di papà e
Vegeta…e io non voglio che mi succeda la stessa cosa, non voglio soffrire e
capire di amarti troppo tardi”
“I-io non
so che dire”
“Ma come?dammi un bacio no??”
Trunks si butto letteralmente su di
Goten in un abbraccio focoso, per poi passare dalle guance alla bocca.
In un bacio dolce ma fresco. Con le
lingue in lotto, incrociate.
Goten si stacco per poi perdersi
negli occhi di Trunks, azzurri e profondi come il cielo, adesso nuovamente
felici.
“Trunks io ti amo”
”Anche io ti
amo”
E si riunirono per un nuovo bacio, questa volta più bello, più passionale, più dolce del primo.
Bulma vagava per tutta la casa.
Ogni stanza che c’era in quella casa,
lei vi era entrata in tutte.
Ma
di Vegeta non c’era nemmeno l’ombra.
Entrando nella cucina, però un bigliettino la sua attenzione
Cominci a leggerlo:
Cara
Bulma
Eccomi a scrivere questa lettera, non
so come mi sia uscita…so solamente che questa vita non
fa più per me.
Quando
ti o conosciuto o capito che tu non eri come le altre, ma diversa…ti o voluto
bene e tu sai quanto mi e difficile dirlo, il perché non lo mai fatto.
Poi Goku…di lui ero innamorato dal
primo giorno, ero ossessionato da lui e da quello che era, e a poco a poco questa ossessione e diventata amore.
E da tanto che volevo dirtelo, ma tu
sai bene come sono fatto, quindi o accumulato tutto il mio coraggio mentre ti scrivo questa lettera non sono bravo con le parole, non lo
sono mai stato.
Ma posso dirti
che vado via, per te, Trunks e la piccola Bra, che ormai non e più picola.
Con loro hai fatto un bel lavoro…io
non ti sono servito, e sono sicuro che tu continuerai a migliorarli.
Non so dove andrò…ma o bisogno di
schiarire le idee.
Non so se tornerò…perché come ho gia
detto quello non e più il mio posto.
Si
felice…anche con un'altra persona.
Tuo Vegeta.
Delle gocce forarono la lettera,
scolorando l’inchiostro.
Erano lacrime, lacrime
di tristezza, lacrime di disperazione.
Posso la lettera sul tavolo,
dirigendosi verso il telefono.
Compose il numero di casa Son e aspetto una risposta.
“Pronto”
“Chichi… Vegeta se ne andato”
“Cosa? E dove è andato?”
“Non lo so…è andato via per sempre e
non tornerà mai più”
“No non e possibile”
“E invece
si…dov’è Goku?”
“Aspetta lo vado a chiamare”
Chichi si precipito sulle scale,
arrivando nella stanza matrimoniale.
“Goku!”
“Chichi cosa succede?”
“C’è Bulma a
telefono…Vegeta e andato via, e secondo lei non tornerà mai più”
“Ma…vado
subito”
Goku arrivato nel soggiorno prese il
telefono in mano e ancora un po’ stonato per la notizia rispose con voce bassa.
“ Bulma…spiegami meglio cosa e successo”
“Lo cercato per tutta la casa ma di
lui non c’ era traccia poi o trovato un biglietto che diceva chiaramente che
non sarebbe più tornato, ti prego Goku mi devi aiutare”
Goku fece scivolare la cornetta dalla
mano, precipitandosi fuori, nel tentativo di sentire la sua aura.
Provo svariate
volte a cercarla…ma senza successo.
La delusione si impossesso
della sua faccia.
L’aveva perso per sempre.
Non l’avrebbe mai più rivisto…
“Addio Vegeta…ti amerò per sempre”
Forse non l’avrebbe più rivisto, li
sarebbe mancato ma lui e Vegeta…il suo Vegeta e questo
non avrebbe sciupato l’amore che provava, e che avrebbe provato per tutto il
resto della sua esistenza.
Fine…
Ç_ç sto piangendo come una disperata, questo e un pò un brutto lieto fine, come la vita non finisce sempre
bene.
Mi ero affezionata
tanto, mi ero affezionata tanto a
questa storia!!ma come tutte le cose finiscono…cmq chi lo sa!può darsi che faro una continuazione in qui Veggy torna e si mette con Goku e parlo della loro vita
insieme tra catastrofi e cose varie^^vabbe ringrazio tanto a:
Ciaccy, Laki7, Emilythestrange,
SuperEllen grazie per avermi seguito!!!un bacio
a tutti ciao!!!