Rivelazioni
Scottanti
Per
il giorno successivo Caren decise di non rimettere la sveglia. Artegor
aveva spostato gli allenamenti nel pomeriggio e la ragazza aveva deciso
di impiegare la mattinata per riposarsi dopo i lunghi festeggiamenti
per la vittoria della sera precedente.
Il suo sonno
però durò meno di quanto lei avesse previsto, o
meglio, desiderato. La ragazza, infatti, venne svegliata
dall’olo-televisione davanti a cui si era addormentata la
sera precedente dopo aver cercato, invano, di contattare Arianne.
<<
Che accidenti..? >> sussurrò Caren sentendo la
squillante voce di Callie Mystic esclamare << Ben tornati
su Arcadia Sport olo-spettatori. Come accennato prima della
pubblicità in questa seconda parte parleremo di
un’entusiasmante scoop di cui siamo venuti a conoscenza
recentemente e che siamo sicuri lascerà tutti a bocca
aperta. Ma prima guardiamo i momenti salienti dell’amichevole
svoltasi ieri sera al Genesis Stadium e che ha visto trionfare, contro
ogni pronostico, gli Shadows, con uno spettacolare goal di Caren.
>>
Lentamente la
giovane si portò a sedere e stropicciandosi gli occhi si
alzò recuperando il necessario per far una doccia. Le ci
voleva proprio un bel bagno rilassante per scacciare via la tentazione
di tornare a rifugiarsi tra le morbide e calde coperte del letto.
Nella doccia
Caren regolò il getto con un’intensità
tale da far si che l’acqua le scorresse sulla schiena in un
rilassante massaggio naturale, anche migliore di quelli che ogni tanto
riusciva a strappare a Devis. Era così tranquilla che niente
avrebbe potuto turbare il suo piccolo antro perfetto, o meglio, niente
tranne le parole che Callie Mystic pronunciò:
<< E’ stata senza dubbio una partita
entusiasmante, probabilmente una delle migliori che sia mai stata
giocate qui al Genesis Stadium. Ma adesso passiamo alla notizia che
tutti stavano aspettando, lo scoop tanto atteso che sta tenendo i
nostri olo-spettatori col fiato sospeso. Come potete vedere dalle
immagini alle mie spalle riguarda il nuovo attaccante degli Shadows,
dico bene Nork? >>
Caren non
poté vederlo nella sua privata sala massaggi, ma in quel
momento sui grandi schermi degli studi televisivi di Arcadia News erano
appena comparse due foto: una rappresentante lei e l’altra
raffigurante Aarch.
<<
Esatto Callie. Nell’amichevole di ieri sera abbiamo potuto
ammirare Caren in tutto il suo splendente talento, è stato
formidabile vederla realizzare lo strabiliante goal che ha
condotto gli Shadows alla vittoria, ma cosa sappiamo di lei?
Praticamente niente, questa piccola stella è avvolta dal
mistero. Quest’oggi però vi riveleremo una
sorprendente notizia, secondo fonti certe, infatti, Caren sarebbe la
figlia di Aarch, l’allenatore degli Snow Kids!
>>
<<
Cosa?! >> esclamò la ragazza uscendo di scatto
dalla doccia e catapultandosi nella camera. << Come
accidenti hanno fatto a..? >>
<<
Le nostre fonti, per avvalorare la notizia, ci hanno anche informato di
un litigio avvenuto proprio ieri durante l’amichevole tra
Aarch e Artegor, secondo il quale l’ex numero dieci degli
Akillian abbia reclamato la paternità della ragazza.
>>
<<
Chi può averlo.. Aarch! >>
Ovvio! Chi
altri poteva aver sbandierato ai quattro venti
l’identità dei suoi genitori se non il suo stesso
padre, nessun altro ne era a conoscenza. Cosa diavolo pensava di
ottenere rivelandolo alla galassia intera?! Cosa accidenti pensava? Che
così avrebbe potuto riscattarsi degli ultimi dieci anni di
assenza?! Che bastasse semplicemente ammetterlo per poter reclamare
qualche diritto su di lei?! Bé si sbagliava di grosso! Non
era così che funzionava, non era così che si
faceva il padre.
Con rabbia
Caren si vestì e sbattendosi la porta della camere alle
spalle uscì in corridoio dirigendosi all’ascensore
per poter raggiungere il piano inferiore occupato dagli Snow Kids.
<<
Caren! >> esclamò Artegor facendola
sussultare. << Dove stai andando? >>
<<
Da Aarch! >> rispose lei furiosa, premendo
insistentemente il richiamo.
<<
Non penso proprio. Nel mio ufficio, ora! >>
Se fosse stata
qualsiasi altra persona e glielo avesse detto con un tono appena
più incerto, Caren non ci avrebbe pensato due volte a
mandarlo al diavolo e proseguire per la sua strada, ma
l’ordine di Artegor fu così duro che malgrado i
suoi propositi non riuscì a disubbidire e senza rendersi
conto di come si ritrovò a seguire l’uomo nel suo
ufficio.
<<
Siediti. >>
Caren
annuì e nervosamente si sedette, teneva lo sguardo basso per
paura di incrociare quello del suo allenatore, non voleva sapere cosa
vi avrebbe visto dentro.
<<
Caren >> la chiamò Artegor.
Inizialmente
la ragazza continuò a fissare il pavimento, poi lentamente
alzò il volto; come Sonny le aveva sempre insegnato, i
problemi andavano affrontati a testa alta e così avrebbe
fatto.
<<
Ha visto il servizio di Arcadia Sport? >>
<<
Si. >>
<<
Quindi sa dei miei genitori.. >>
<<
Si, ma non è così che lo ho scoperto. Aarch
è venuto da me appena dopo il calcio d’inizio
dell’incontro e mi ha raccontato tutto. >>
Caren
annuì.
<<
Senta, Aarch sarà pure mio padre, ma le posso
assicurare che è stato tutto tranne che quello. Non ha
niente a che fare con me, non sa niente di me quindi.. >>
<<
Lo so >> la interruppe l’uomo. <<
Quello che voglio che tu capisca Caren, è che non mi importa
niente di chi sia tuo padre e tua madre, per quel che mi riguarda
potrebbero anche essere i maggiori ricercati della galassia, non
è affar mio. Non ci si scelgono i genitori e non ti
giudicherò certo per questo. Ciò che voglio
capire invece è se posso fare affidamento su di te.
>>
<<
Non vedo perché.. >> provò a dire
lei quasi offesa, venendo però fermata da un cenno di
Artegor, che continuò << Io voglio vincere la
Galactik Football Cup e per farlo ho bisogno di una squadra forte, di
una squadra capace di tener testa ad ogni tipo di avversario. Adesso,
tu fai parte della mia squadra e quello che voglio cercare di capire
è se posso fidarmi di te. Non ho dubbi sulle tue
capacità, hai talento e lo hai dimostrato durante la partita
di ieri, so che sei capace di affrontare la squadra di Aarch senza
indugi o ripensamenti, ma sarà sempre così? Posso
esser certo che tu non decida di abbandonarmi nel bel mezzo del torneo?
>>
<<
Se è questo che la preoccupa mister, può stare
tranquillo, non ho intenzione di lasciare gli Shadows né ora
né in futuro. Non ho iniziato a giocare a Galactick Football
per incontrare Aarch, se lo avessi voluto sarei andata direttamente
dagli Snow Kids, ma non l’ho fatto. Non ho rapporti con mio
padre da molti anni e non ho intenzione di averli ora, per me
è un estraneo.. >>
<<
Bene, spero che tu ti ricorderai queste parole se mai..
>>
Le parole di
Artegor però vennero interrotte dall’irruzione
nella stanza di un uomo, l’ultimo uomo che sia
l’allenatore che la giocatrici si aspettavano di vedere
lì.
<<
Artegor! >> esclamò Aarch con rabbia.
<< Come hai potuto vendere ciò che ti ho
raccontato ai giornali?! Come hai potuto farmi questo?! Noi eravamo
amici un tempo! >>
<<
Hai detto bene Aarch, un tempo, ma non per questo sono andato a
spifferare tutto quello che mi hai confidato ai giornalisti. Ma per chi
mi hai preso?! La nostra amicizia sarà pure finita, ma non
ho certo perso il mio onore! >>
Caren
osservò i due uomini fronteggiarsi l’uno di fronte
all’altro. Da una parte suo padre: fiero e glaciale con i
suoi perforanti occhi di ghiaccio; dall’altra il suo
allenatore: sicuro e orgoglioso. Smog e Respiro, aria e fumo. Il suo
passato e il suo presente, entrambi parte di sé ed entrambi
innocenti.
Ma se nessuno
dei due era stato a rivelare l’identità dei suoi
genitori al giornale, allora chi lo aveva fatto?
<<
Chi? >> chiese tra sé e sé la
ragazza. << Chi venderebbe mai informazioni
così personali? >>
Aarch, che
fino a quel momento aveva concentrato la sua attenzione esclusivamente
su Artegor, si voltò verso di lei, per un attimo fu come
riavere di fronte a sé Miriana e per un attimo ebbe la forte
tentazione di stringerla tra le braccia, ma lei non era Miriana e il
diritto di stringerla tra le braccia lo aveva perso molto tempo fa.
<<
Caren.. >> sussurrò.
Nel momento
stesso in cui la calda voce dell’uomo pronunciò il
suo nome Caren sentì il familiare dolore che circondava il
suo ricordo attanagliarle il petto, non gli aveva mai perdonato il suo
abbandono ed ogni volta che lui rientrava per qualche motivo nella sua
vita quel pensiero tornava a ferirla facendola rifugiare in una
dolorosa e furente rabbia.
<<
Se sei qui, non sei stato tu >> rispose lei con tono
glaciale. La freddezza era l’unico modo che aveva per
proteggersi.
<<
Non lo avrei mai fatto. Sei mia figlia, non ti getterei mai tra le
grinfie dei media.. Voglio riportarti da me, ma non è
così che voglio farlo. >>
Caren scosse
la testa. << Né così né
in nessun altro modo. >>
Il volto di
Aarch fu trapassato da una smorfia di dolore, aveva perso la sua
bambina già una volta per il suo egoismo ed ora stava
succedendo di nuovo. << Ti chiedo solo una seconda
possibilità.. >>
La ragazza
abbassò la testa scuotendola.
Una seconda
possibilità..
E per cosa?!
Per abbandonarla di nuovo?!
Aveva avuto la
sua occasione per fare il padre, ma l’aveva gettata al vento
per inseguire il suo stupido ed egoistico sogno!
Aveva
preferito se stesso a lei, ad una bambina di dieci anni.. Alla sua
bambina!
Ora era tardi
per i rimpianti.
<<
No.. >>
<<
Caren.. >> sussurrò suo padre.
<<
Dovevi pensarci nove anni fa >> rispose lei glaciale.
<< Adesso è tardi. >>
A quelle
parole Artegor sorrise soddisfatto, aveva appena avuto la prova che gli
serviva: lei era una Shadows.
<<
Caren ha deciso, Aarch >> disse con immenso piacere
Nexus, poggiando le mani sulle spalle della giovane. <<
Hai perso e sta certo che questa è soltanto la prima delle
tue sconfitte. >>
<<
Tu! >> esclamò lo Snow Kids spostando la
figlia ed afferrando l’ex amico per la giacca.
<< Brutto figlio di.. >>
<<
Lascialo andare! >> urlò la giovane.
<<
Cosa vuoi fare Aarch? Tirarmi un pugno? >> rise Artegor.
<< Fallo, fallo pure, tanto non cambierà
niente. E’ una Shadows. >>
Gli occhi
azzurro ghiaccio dell’uomo incrociarono quelli scuri
dell’ex amico con talmente tanta freddezza da far gelare il
sangue. Artegor forse pensava di aver vinto la guerra, ma non era
così, poteva starne certo. Si sarebbe ripreso sua figlia, in
un modo o nell’altro.
<<
Da bravo, adesso toglimi le tue manacce di dosso >> lo
schernì lo Shadows, sistemandosi la giacca.
Caren si
portò al fianco del suo allenatore, lanciando fugaci sguardi
a suo padre, il quale afflitto la osservava.
<<
Cosa facciamo adesso? >> domandò la giovane,
una volta che Artegor fu tornato alla sua scrivania.
<<
Quello che tutti si aspettano: una conferenza stampa >>
rispose l’ex Snow Kids.
<<
Vuoi smentire il tutto non è vero?! >> lo
accusò Aarch. << Non vuoi farti vedere per
l’egoista che sei! >>
<<
Oh al contrario, voglio confermare la notizia. >>
<<
Cosa?! >> esclamarono padre e figlia
all’unisono.
<<
Pensaci Aarch, una volta che la galassia conoscerà la storia
di Caren chi sarà davvero il cattivo? >>
Negli occhi di
ghiaccio dell’uomo si dipinse la consapevolezza su quella che
era la risposta alla sua domanda, mente le labbra di Artegor si
incurvarono in un ghigno soddisfatto: lui e la sua nuova stella
avrebbero guadagnato soltanto pubblicità positiva da quella
storia.
<<
Sei un maledetto bastardo >> sibilò Aarch.
<< Vuoi giocare sporco? Bene, sarai accontentato. Fa pure
la tua conferenza stampa, io vi prenderò parte.
>>
<<
Non chiedevo di meglio. >>
Caren
guardò in disparte i due uomini incenerirsi con lo sguardo e
per un attimo provò l’impulso di fuggire via,
lontano. Era mai possibile che nessuno pensasse a ciò che
per lei significava quell’intervista?! Possibile che neanche
ad uno solo di loro venisse in mente che forse riapre quelle vecchie
ferite poteva farle male?!
Lei era
diventata un premio ormai, un trofeo da vincere.
<<
Non è finita qui, Artegor! >>
<<
Io credo di si, invece. >>
Aarch
squadrò nuovamente l’ex amico, poi dopo un ultimo
fugace sguardo alla figlia se ne andò sbattendosi la porta
alle spalle.
Si sarebbe
ripreso sua figlia, in un modo o nell’altro.
Seguì
uno schiacciante silenzio, che venne poi interrotto improvvisamente
dalla ragazza, la quale esclamò << E se io non
fossi d’accordo? >>
<<
E per quale motivo? >>
<<
Bé io.. Non voglio passare da vittima. Non voglio che le
persone mi vedano come la povera figlia abbandonata di Aarch! Voglio
che si ricordino di me per ciò che sono realmente, per
ciò che faccio, non per lui! >>
<<
Caren >> disse l’allenatore con voce suadente.
<< Questa conferenza stampa è esattamente
ciò che ti serve per far vedere a tutti chi sei, per
mostrare la tua forza.
<< Questa sera la galassia conoscerà la vera
Caren Merensi e non una bambina piagnucolosa abbandonata dal padre. Una
giovane donna forte e talentuosa, una Shadows. >>
La ragazza
ascoltò le parole del suo coach trattenendo il respiro.
Voleva davvero dimostrare che non era soltanto la figlia di Aarch,
voleva davvero far vedere quanto valeva, ma era abbastanza forte per
farlo?
<<
Io conto su di te >> le disse l’uomo.
<< So che ce la farai. >>
Caren
sospirò abbassando appena lo sguardo, poi alzando
improvvisamente la testa fiera esclamò <<
Grazie mister, non la deluderò. >>
Lei era Caren
Merensi, numero dieci degni Shadows, non Caren Merensi la figlia di
Aarch. Era ora che la galassia lo sapesse.
<< Ne
sono certo >> annuì soddisfatto lui.
<< Adesso torna in camera tua, ti informerò
sull’orario della conferenza nelle prossime
ore. >>
<<
Si, signore >> concluse lei uscendo alzandosi per uscire
dalla stanza.
Artegor
osservò la longilinea figura abbandonare il suo ufficio e la
sicurezza di avere le carte giuste per la vittoria si fece sempre
più forte in lui.
Quella ragazza
covava tanta rabbia dentro di sé e non esisteva Smog
più forte di quello scatenato dall’ira.
Aarch poteva
fare pure i bagagli e tornarsene sul su quel ghiacciolo che chiamava
casa, quest’anno la Galactick Football Cup sarebbe stata sua.
..Spazio
Autrice..
Chi
non muore si rivede, direte voi. ed infatti, dopo un'attesa di tre mesi
buoni buoni rieccomi qui con un nuovo aggiornamento.
*si
inginocchi* vi chiedo umilmente perdono per questo clamoroso
ritardo, sono davvero una pessima autrice lo so ed avete tutti il
diritto di infamarmi, ma please siate clementi xD
So
che non rispetto mai i tempi di aggiornamento, ma che ci volete fare
sono ritardataria per natura!
Ma
comunquue.. parlando di cose serie: spero che questo capitolo vi
soddisfi almeno un pochino e vi faccia perdonare la mia lunga assenza.
Come
sempre ringrazio chi legge e commenta e mando un grande bacio a coloro
che hanno inserito la storia tra le seguite/preferite/ricordate.
Vi
adoro!
Con
tutte le mie più sincere scuse vi auguro Buona Lettura!
Raika
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