Buoni e cattivi
....i figli si cacciano nei guai - seconda parte
Numerosi schizzi d’acqua investirono in pieno i malcapitati
che
stavano prendendo il sole sul bagnasciuga, provocando parecchi
borbottii
stizziti:
<< Goku! La smetti di sciabolare con quel lettino?
>> lo
rimproverò Chichi facendo un gesto di scusa ai signori
<<
Stai disturbando le persone!>>.
Il sole di mezzogiorno era ormai alto in tutta la sua potenza e i due
“dispersi” dopo intere ore di
“svago”, si erano
decisi a ritornare dalla prole… anzi a onor del
vero…
Chichi aveva deciso che era arrivato il momento di tornare,
trascinandosi dietro un recalcitrante Goku.
<< Disturbare da cosa, scusa? Mica stanno facendo
chissà
che! Si Stanno arrostendo al sole! >> sindacò
lui, nemmeno
a voce tanto bassa e facendo mettere le mani nei capelli a Chichi.
La loro attenzione fu però catturata dal figlio maggiore che
stava beatamente sdraiato sotto una palma con il naso ben piantato in
un giornale.
<< Ehi Gohan! >> lo richiamò il
padre avvicinandosi
<< hanno appena chiamato da Secchionville! Rivogliono il
loro
presidente! >>
<< Ah, ah! Molto divertente papà…
non sto
studiando; sto solo leggendo che hanno appena scoperto una nuova
proteina in grado… okay, okay… >>
cogliendo
l’occhiata eloquente del padre << Sono un
secchione!
>>
<< Gohan lascia perdere tuo padre… fosse per
lui
crederebbe ancora che i libri siano un fermaporta un po’
scomodo!
>> intervenne Chichi schierandosi dalla parte del
primogenito.
<< Ma io almeno so riconoscere... >>
<< E sta un po’ zitto! >>
l’interruppe Chichi
vagando con lo sguardo sulla spiaggia << Non vedo Goten,
non
è che si è allontanato troppo per
giocare?>> si
alzò sulle punte come se questo potesse permetterle di avere
una
visuale maggiore della riva.
<< Tranquilla mamma >> la fermò
Gohan alzandosi in
piedi e stiracchiandosi << È andato a fare il
riposino
sotto la nostra capanna, mi ha detto che era stanco. >>
I due genitori si voltarono lentamente a fissarlo, con
un’espressione molto perplessa, << Prego?
>> chiese
Goku inarcando un sopracciglio << quale riposino di
grazia?
Quello che non fa fare a me ogni pomeriggio perché
“è così noioso dormire
?” >>
<< Riposino? >>
boccheggiò la madre incredula,
fissando ora uno ora l’altro << Tuo
fratello?
>> si passò esasperata una mano sul viso,
mentre Goku,
scoppiando a ridere, prese a fargli aria con una mano:
<< Attenta a non svenire Chichi! Allegra! Ci è
andata anche fin troppo bene!>>
<< Prego? >> farfugliò la donna
confusa, smettendo di fissare per un attimo il
suo primogenito come se fosse un alieno, << Certo! Lui
è
il migliore della sua classe...pensa un po' gli altri allora!
>>
rise ancora di gusto rovesciando la testa indietro.
<< Papà si può sapere che vi
prende?
Perché…>> ma non riuscì
a finire la frase
perché suo padre gli aveva afferrato il collo in una morsa
pazzesca e ora gli stava scompigliando tutti i capelli
<< Perché, caro figlio intelligentone, da
quando ti
risulta che Goten fa il “riposino pomeridiano”?
>>
ridacchiò << anche la tua adorata rivista
avrebbe capito
che stava tramando qualcosa! >>
<< Ma, ma >> sbuffò Gohan
tentando di liberarsi da
quella stretta micidiale << lo vedevo da qui! Mamma
guarda anche
tu! Si vede un pezzo del suo costume dalla tenda!
>>
<< Gohan… ti voglio un mondo di bene
>>
sospirò Chichi mentre già cercava di individuare
il suo
piccolo tra la folla di bagnanti << ma a volte sei molto
ingenuo… anche se per questo devi ringraziare i
malefici
geni di tuo padre!>>
<< Ehi! >> si lagnò Goku
lasciando il figlio di
botto << Che c’entro io per una volta che non
ho fatto
niente! >> e poi avviandosi verso la loro capanna
<<
Controllo una cosa. >>
<< Okay, il mio destino è di
disperarmi senza posa a
causa dei miei Saiyan pasticcioni >> disse Chichi bonaria
facendo
l’occhiolino a un sempre più scombussolato Gohan
<<
Su, cerchiamo in giro >>
<< Ma perché sei così
convinta che non possa
stare…>> ma un ghignante Goku era ritornato
dalla sua
breve spedizione, sventolando tra le mani… il tritone
fantoccio
del ristorante lì vicino? Con indosso persino il costume di
Goten!
<< Oh! Eccoci qui Goten! Fai “ciao
ciao” a tuo
fratello maggiore, su >> si sbellicò il padre
cercando di
agitare la mano del fantoccio, mentre Chichi alzava gli occhi al cielo
e Gohan lo fissava imbronciato, << Come dici? Ti sembra
un
po’… tonto? Oh insomma Goten-sirenetto!!
>>
l’apostrofò accigliandosi << Non si
dice così
alle persone più grandi… cioè, io
sarei anche
d’accordo con te, ma poi tua madre…
>>
<< Cielo, basta!! >> sbraitò
Chichi arrivata al
limite della sopportazione << la finisci??
>> poi cercando
di ignorarlo << Gohan non senti niente? L’aura
di tuo
fratello? Potresti individuarlo subito. >>
<< Si mamma, è vero >>
tentennò quello
rabbuiandosi un po’ << solo che… beh
ecco…
pensavo che stesse dormendo per questo… >>
guardò
disperato il padre che stava allegramente ciarlando con quel fantoccio:
<< Si? Cosa vuoi da me? >> gli chiese il
Goku con aria vaga
<< io sto facendo conoscenza col mio figlio-sirenetto!
>>
<< Gohan, che c’è? >>
lo richiamò Chichi, sentendo l’ansia salirle pian
piano
<< Mamma… mi dispiace tanto…
è che non
percepisco l’aura di Goten! Pensavo che fosse per il sonno!
>> confessò mortificato
<< Cosa?? >> urlò la madre,
tappandosi subito la
bocca con le mani << Ma non è possibile!
Significa che,
che… >>
<< Un bel niente >> fece Goku tranquillo,
buttando
finalmente via il fantoccio << Chichi, è un
super Saiyan!
Non può essergli successo niente di grave! Se
>> la
prevenne << non sentiamo la sua aura significa che deve
averla
azzerata di proposito! Starà giocando! >>
<< E se invece… >> la donna
deglutì ormai di un pallore esangue
<< Mamma, non ti preoccupare >>
cercò di calmarla
Gohan, mentre lo spirito del rimorso si impossessava di lui
<<
Io… io l’avrei sentito se fosse successo
qualcosa…
tipo un combattimento! >>
<< Basta così! >> lo interruppe
Goku dandogli un
leggero scappellotto sulla zucca, visto che quelle parole avevano avuto
il potere di agitare ancora di più sua moglie
<< Stiamo
calmi, okay? Io e Gohan lo cercheremo! Ci mettiamo un attimo a
controllare tutta l’isola in volo! Si,
cioè…>> si corresse vedendo
l’espressione
accigliata di Chichi << faremo ancora più
presto
camminando semplicemente come tutte le persone
normali…>>
<< Si, ma se ci trasformiamo in super Saiyan nessuno ci
riconoscerà! >> se ne uscì il
figlio, riacquistando
il suo sangue freddo.
<< E perché? >> gli chiese il
padre perplesso,
sbattendo le ciglia << a te, per caso la trasformazione
ti cambia
i connotati? >>
<< Basta!! >> sbottò Chichi,
lasciando che il suo
innato spirito di guerriera riprendesse il sopravvento <<
In volo
o anche scavando sottoterra! Basta che vi muoviate! Iniziate a
cercarlo! >>
Erano ormai le due passate e, incurante di tutti gli avvisi sulla
pericolosità del sole a quell’ora, Gala, detto dai
suoi
compari Doc grazie al fatto di essere l’unico tra tutti ad
avere
terminato le scuole, era pigramente sdraiato sul tetto della sala
comandi della nave, sfumacchiando a più non posso con
un’
aria parecchio seccata! Quella era l’ultima volta che
rimaneva a
bordo ad aspettare che quel dannato idiota di Laos, ovvero il capitano
ufficiale della bagnarola, facesse i suoi affari giù a
terra! E
l’aveva lasciato con un branco di mozzi incapaci, che non
facevano altro che tormentarlo per ogni minima sciocchezza! A fine
giornata si sarebbe trovato con la bile alle stelle, ne era sicuro!
Ciccò stizzito, portandosi una mano tra i capelli rosso
fuoco
che sicuramente acuivano il suo aspetto minaccioso: aveva una lunga
cicatrice che gli prendeva quasi tutta una guancia, un fisico agile e
possente e, cosa non da poco, la camicia spiegazzata faceva intravedere
la sagoma di due temibili coltelli legati alla cintura su entrambi i
fianchi.
A un certo punto il suo funesto meditare sulla stupidità dei
giovani mozzi fu interrotto dal persistente rumore di qualcosa che
strisciava giù sul ponte
<< Calìa! >> berciò
tirandosi su di botto
<< quando ti farai controllare quella dannata gamba?
Quella
maledetta scheggia non uscirà da sola! Devi fartela
togliere!
>> terminò fissando iroso l’uomo con
la bandana blu
e con un teschio tatuato sul braccio, che si stava dirigendosi nella
sua direzione:
<< Non farti saltare l’impianto, Doc
>> ghignò
quello slegandosi la bandana con uno scatto impaziente <<
Ho
lasciato Laos a contrattare con lo Sparviero… quel dannato
cerca
sempre di tirare sul prezzo >>
<< Che il cielo fulmini lui e anche Laos! Non ne posso
più
di questa isola schifosa! Voglio salpare entro oggi! >>
scese
brusco dalla scaletta, raggiungendo il compare
<< Sei più di buon umore del solito
oggi…
come mai? >> s’informò
Calìa
fregandogli il pacchetto di sigarette
<< Stacci tu la prossima volta con questi lattanti! Non
sono un
babysitter! Sarebbero capaci di affondarci con un nostro stesso
missile! >> lo fulminò Doc riprendendosi il
pacchetto
<< Tu sei troppo sensibile >> lo prese in
giro <<
Devi essere più… ma che diamine è
tutto questo
macello? >> s' interruppe, sentendo una fastidiosissima
baraonda
provenire dal ponte, mentre Gala già portava pronto le mani
ai
coltelli
<< Signore! >> ansimò un ragazzo
ai piedi della
scala che portava alla cabina di comando <<
c’è un
intruso a bordo! Non riusciamo ad acchiapparlo >>
<< Che ti dicevo? >> sbuffò Doc
disgustato avviandosi verso il ponte.
Ma quando arrivò su posto si ritrovò dinanzi una
scena
che nemmeno nei suoi peggiori incubi aveva mai visto: tutti quanti gli
uomini erano col naso all’insù… e
guardavano
sgomenti… un ragazzino biondo volante?
<< Voi siete dei pirati vero? >> stava
chiedendo
allegramente da lì << Andate a caccia di
tesori? >>
<< Ehi! >> l’apostrofò
Gala facendosi spazio
tra i buoni a nulla, << E tu da dove sbuchi fuori? O
meglio, cosa
diavolo sei? >>
<< Ho seguito lui! >> rispose tutto
contento il piccolo indicando Calìa, che lo stava guardando
in cagnesco
<< E bravo Calìa! >>
ringhiò Doc voltandosi
verso il colpevole << ora ti fai seguire anche
dai…
dai… si può sapere chi o cosa diavolo sei?
>>
richiese sempre meno paziente
<< Ora ci penso io Doc! >>
s’intromise un tipo smilzo sfoderando una pistola
<< Sta fermo animale! È solo un
bamb…>> ma
non fece in tempo a finire tanto meno a intervenire, che il tipo aveva
già premuto il grilletto e una serie di spari risuonarono
sulla
nave… e tutti, Doc compreso, assistettero ammutoliti alla
scena:
quel ragazzino aveva evitato tutti
i colpi, come se per lui fossero stati delle lentissime bolle di
sapone… anzi:
<< Ecco >> fece il piccolo planando sulla
testa dell’incauto giovane e porgendogli un proiettile
<< ti servono ancora?>>
Gala si riprese avvicinandosi iroso al ragazzo smilzo: <<
Chi ti
ha dato il premesso di aprire il fuoco, idiota! >>
l’apostrofò assestandogli un bel ceffone che lo
fece
rovinare per terra << E tu moccioso, non so chi sei e non
mi
interessa! Sparisci di qui prima che ti faccia fare una brutta fine!
>>
<< Oh andiamo Doc! Non sei per niente cortese col nostro
ospite!
>> lo schernì una voce alle sue spalle: un
uomo sulla
cinquantina li guadava altezzoso con le mani sui fianchi e un ghigno
crudele stampato in faccia; era di una mole non indifferente, la sua
pelle sfregiata da macchie scure, forse residue di una qualche malattia
o incidente, e capelli quasi del tutto bianchi. Laos. Emanava un che di
odioso solo dall’aspetto, una sensazione di fastidio che non
era
affatto mitigata dal suo vestire sobrio e pulito.
<< Laos! Era ora che tornassi! >>
sbottò Gala per
nulla intimidito << Forza! Leghiamo il ragazzino a uno
scoglio e
salpiamo via di qui!>>
<< Con calma, Doc >> rispose lui guardando
con interesse il
ragazzino in questione << Sentiamo piccolo: come riesci a
fare
tutte queste cose? E cosa ci fai sulla mia nave?
>>
<< Io ce l’ho un nome! Mi chiamo Goten! E
voglio fare il
pirata come voi! >> si alterò il piccolo
portandosi a
terra. Laos scoppiò a ridere di gusto:
<< Pirati eh? Beh… in un certo
senso… sentito
ragazzi? Siamo un branco di filibustieri! >> e alla sua
risata se
ne unirono molte altre dei suoi tirapiedi <<
Però ha delle
capacità straordinarie… ci potrebbe tornare molto
utile… specialmente a largo. Che ne dici Calìa?
>>
chiese rivolgendosi all’uomo, che aveva incrociato le braccia
soppesando la cosa
<< Bah! Potrebbe darsi… ma è un
moccioso! Magari
vorrà la merenda tra poco! >> si
schifò guardando
male Goten.
<< Doc? >> riprese Laos
<< Il diavolo vi porti! >>
s’inferocì Gala
<< è solo un ragazzino! Buttiamolo fuori da
qui e basta!
Non siamo delle balie! >>
<< Gala, Gala >> disse il capitano
scuotendo la testa
<< Ecco perché io sono il capo e tu no: non
sai sfruttare
tutte le occasioni che ti capitano… hai il cuore troppo
tenero!
>>
Doc gli fece un gesto eloquente con la mano e poi se ne andò
da lì, sentendo un ultimo strascico di conversazione:
<< Allora moccioso! Sei dei nostri! Ci sari molto utile
te lo garantisco! >>
<< Si! Devo avvertire prima mamma che vengo via con voi!
>>
<< Per carità! Un vero pirata non chiede mai
il permesso
alla mamma vero ragazzi? Anzi nessuno dovrà sapere che vieni
con
noi! >>
<< Davvero? Beh…allora è meglio che
azzeri la mia aura!>>
E, con queste ultime sinistre parole che gli risuonavano nelle
orecchie, scese sottocoperta.
Questa volta l’avrebbe pagata cara! Oh si, se
l’avrebbe
pagata! Sbuffò nervosa mentre cercava di raccogliere tutti i
capelli sotto il cappello di paglia:
l’avrebbe
messo in punizione fino alla maggiore età, era un promessa!
Erano ormai due ore che lo stavano cercando senza sosta; Goku e Gohan
continuavano a girare come maledetti caccia su tutta l’isola,
ma
di Goten nessuna traccia… niente… era scomparso.
Lei
aveva chiesto a destra e a manca se fosse stato avvistato un ragazzino
col costumino blu e capelli neri a forma di
“stella”, ma
sembrava che nessuno avesse notato alcunché.
Cielo! Quando lo prendeva… altro che super Saiyan dei suoi
stivali!
<< Chichi! >> si sentì
chiamare
dall’alto e appena voltata si ritrovò sotto il
naso un
bambino biondo, dalla pelle chiarissima e due occhioni verdi che la
guardavano con aria interrogativa; lei riprodusse quello stesso sguardo
su suo marito, che glielo stava porgendo come se fosse stato un
sacchetto della spesa:
<< Ehm… >> biascicò
tentando di non spaventare il piccolo << Goku? Ti sei
accorto che questo non
è Goten?? >>
<< Eh? Come no?? >> rispose lui di rimando,
assumendo un
espressione oltremodo sorpresa e scrutando bene il ragazzino
<< e
da che cosa l’hai capito?? >> sorrise
<< Oh, andiamo
Chichi! Si è perso! L’ho trovato vicino quegli
alberi
più in là! Deve essersi allontanato troppo dalla
spiaggia
>>
<< Ma, ma >> balbettò Chichi,
mentre lo prendeva al
volo, visto che quel delicato di suo marito gliel’aveva
praticamente mollato addosso << Cosa dovrei fare??
>>
<< Beh, hai due possibilità >>
disse Goku con un
sorriso sornione, alzandosi di nuovo in volo << O gli
metti una
parrucca nera e lo prendi in cambio di Goten… o
l’aiuti a
trovare i suoi genitori… pensaci bene! >>
terminò
strizzandole l’occhio e scomparendo dalla sua vista.
<< Ma tu guarda che …>> si
alterò lei, ma poi
ricordandosi delle orecchie innocenti che aveva di fronte, si morse la
lingua e poggiando il piccolo a terra tentò di sorridergli
<< Ciao! Come ti chiami? Ti va di fare due passi per
trovare la
tua mamma? >>
Il bimbo, a cui forse più nulla ormai doveva sembrare
strano dopo aver provato la rara esperienza di volare, rispose al
sorriso e, prendendo la mano che la donna gli tendeva incoraggiante, si
mise spensieratamente a chiacchierare.
Il coperchio della cassa tornò al suo posto con uno stridio
acuto che si propagò per tutta la stiva: Goten
deglutì
guardandosi intorno guardingo; stava setacciando in lungo e in largo la
nave da più di mezz’ora, ma fin’ora non
aveva visto
nemmeno l’ombra di un tesoro! Ma dove lo tenevano il bottino
degli arrembaggi? Sbuffò deluso dando un calcetto alla
cassa:
lì c’era solo robaccia inutile: casse enormi
contenenti
bottiglie con un strano
liquido trasparente, quadri
con disegni assurdi e infine una montagna
di armi… di tutti i tipi; va bene che facevano
arrembaggi e combattevano contro la marina, ma la presenza di così tante armi
Goten proprio non lo capiva! Mah! Che strani pirati! Tra
l’altro
aveva chiesto se poteva avere una spada come ogni rispettabile
bucaniere del caso, ma gli era stato riso in faccia…
Si appiattì tra due casse quando sentì dei passi
scendere
sottocoperta: erano tre mozzi, che masticando parole rozze (per le
quali avrebbe sicuramente ricevuto una punizione galattica se mai si
fosse azzardato a ripeterle davanti a sua madre!!) si erano svaccati su
delle panche sul versante opposto della stiva. Il piccolo Saiyan li
osservava curioso, notando che il più grosso, con una testa
pelata peggio dello zio Crilin nei suoi momenti di calvizie peggiori,
aveva preso dalla taschino dei suoi pantaloni sbrindellati una strana
fialetta e ora ne stava versando il contenuto su una cassa
lì
vicino: con una precisione impressionante un’ affascinante polverina bianca
venne distribuita in tre striscioline e, quasi ipnotizzato nel vedere
come quei tizi si spintonavano per annusarla, Goten uscì dal
suo
nascondiglio, avvicinandosi silenzioso. Il tipo più basso
con un
vistosa sirena tatuata sulla spalla si accorse per primo della sua
presenza e strizzando gli occhi in maniera inquietante come per
metterlo a fuoco bene, diede di gomito all’altro briccone che
si
stava tuffando come un disperato su quella polverina:
<< Guarda un po’ chi c’è
qui, Oscar: il
bambino volante! E ha cambiato colore dei capelli! >>
sghignazzò l’uomo tatuato come se avessi detto
qualcosa di
estremamente divertente
<< Ehi, di un po’ >>
continuò facendosi
vicinissimo al visino di Goten << Sai fare qualche altro
trucchetto per caso? Tipo scomparire? >> altra grassa
risata
seguito dai risolini ebeti degli altri e due.
L’uomo chiamato Oscar seguì lo sguardo del
bambino, che
non aveva spiccicato una parola, sulla polvere bianca e
ridendo:<< Cosa c’è? Vuoi provare a
fare un volo
stando fermo? Vuoi provarla? >> gli propose afferrandolo
brusco
per un braccio e accostandolo alla cassa
<< Il cavolo, Oscar! >>
s’intromise l’omone
pelato, non certo animato da umana decenza << Sai quanto
mi
è costata quella roba?? Non la sprecherò certo
per un
moccioso! >>
<< Voglio anch’io un tatuaggio >>
parlò per la
prima volta Goten << Voglio un tatuaggio come il tuo!
>>
disse indicando la sirena dell’altro uomo.
<< Oh davvero? >> fece quello di rimando,
mentre
l’effetto euforico della sostanza bianca si stava iniziando a
sentire: le pupille dilatate, la bocca deformata in un ghigno grottesco
e nervoso, erano un chiaro sintomo di come la mente di
quell’uomo fosse irrimediabilmente annebbiata.
<< Che ne dite ragazzi, lo accontentiamo?
>> i due
spregevoli individui fissarono l’accendino che stava
dondolando
in una mano e il portachiavi di metallo a forma di ancora
nell’altro:
<< Di un po’ ragazzino, ti piacerebbe il
tatuaggio di un' ancora? >>
<< Beh… si >> rispose un
po’ incerto Goten
osservando che quello stava passando l’ancora sopra la fiamma
dell’accendino, tra le sghignazzate dei suoi compari
<< Ma
non so se la mamma sarebbe contenta…>>
continuava a
fissare quel portachiavi ormai diventato incandescente: non
c’era
paura nel suo sguardo… solo curiosità; era
così
facile fare un tatuaggio allora?
<< Ma chi se ne frega della mamma ragazzino, lei non
è qui!
>> diede man forte Oscar << Dove
lo vuoi? Sul
braccio? >> sorrise scoprendo dei brutti denti gialli,
macchiati
dal fumo.
<< Si però…>>
tentennò ancora Goten
mentre l’imbecille gli si stava approssimando tenendo
l’ancora, ormai rovente, per la catenella; il saiyan poteva
sentire il calore irradiato da questa in prossimità del suo
braccio, chiuse gli occhi pronto ad affrontare quella singolare
prova…
e un urlo risuonò per tutta la stiva…
<< Bastardo! >>sibilò una voce
irosa già
sentita; Goten riaprì di scatto gli occhi e vide una scena
sconcertante: l’uomo del tatuaggio si copriva gemendo e
bestemmiando una parte del volto, gli altri e due guardavano
terrorizzati la figura minacciosa che si stagliava
sull’agonizzante compagno, l’annebbiamento della
droga
completamente sparito per la paura. Lo videro sfilarsi un coltello dal
fodero sul fianco e indietreggiarono al colmo del terrore.
Il piccolo se lo ricordava bene quel tipo: era quello antipatico che si
era opposto con tutte le sue forze al fatto che lui restasse sulla
nave!
<< La prossima volta do fuoco a tutti e tre!
>> stava
minacciando, poi volgendosi verso di lui << E tu
ragazzino, vieni
con me! >> ordinò burbero.
Goten, che beata innocenza non aveva capito molto di tutto quello che
era successo, gli si mise alle calcagna circospetto, non osando fiatare
vista l’irascibilità di quell’uomo.
<< Tu non devi essere tanto normale! >> gli
abbaiò
di botto una volta raggiunto il ponte << Cosa pensavi di
fare??
>>
<< Volevo un tatuaggio! >> fu la candida
risposta del
piccolo che ebbe il potere di far fumare Doc dalle orecchie
<<
tutti i pirati ne hanno uno!!>>
<< Ma quali pirati della malora!! >>
sbuffò Doc
accendendosi un sigaro, poi scorgendo lo sguardo interessato di Goten
berciò << Prova a dire che vuoi provare a
fumare e ti
butto in mare legato a una delle casse di whiskey!!>>
<< Ah! Ecco cos’era! >>
trillò Goten ora un
po’ più a suo agio: Doc gli ricordava un
po’
l’algida persona di Vegeta!
<< Senti, noi non siamo pirati! Siamo…
>> purtroppo
fu interrotto dall’allarme gridato a perdifiato dal mozzo in
vedetta: la polizia navale li aveva individuati.
Doc sospirò: << Va bene, ascolta:
stammi sempre
vicino e quando te lo dirò… metti le ali e vai
via di
qui! >>.
Era appena atterrato sulla sabbia guardandosi intorno stranito: ora,
oltre al fratello si era perso anche la madre? Gohan si
concentrò per percepire l’aura materna:
ma…ma… non poteva essere quella donna attorniata
da bambini… oh si? Si avvicinò con circospezione
alla
donna in questione, la quale scorgendolo
l’apostrofò:
<< Grazie al cielo! Gohan! Allora? Tuo
fratello?>>
<< Mamma?>> chiese il Saiyan basito
squadrando quei
marmocchi: cinque includendo lo scricciolo dai capelli castani tra le
braccia della madre << E questi? Chi sono? Cosa fanno
qui?
>> evitò per un pelo il calcio di una
bimbetta, un
peperino rosso tutta lentiggini << Ehi!! >>.
<< Lilly! >> la richiamò Chichi << lascialo
stare non è un maniaco!>> poi
tornado a guardarlo
spiegò << Ha la fissa per i gli sconosciuti
che le si
avvicinano: le hanno insegnato che sono tutti maniaci! >>.
<< Adorabile! >> ironizzò Gohan
<< Ma si può sapere cosa succede?
>>
<< Secondo te? >> si spazientì
Chichi <<
Quando succede qualcosa di assurdamente strano di chi è la
colpa? Di quello spostato di tuo padre!! >>
<< Li ha portati lui? >> si
stupì il figlio confuso,
<< Si!! Secondo la sua versione si sono
persi…secondo la
mia, quello sciagurato di tuo padre, deve avere catalogato come
disperso qualsiasi ragazzino che abbia
avuto
l’insana idea di girovagare da solo sulla spiaggia!
>>
<< Io non mi sono persa!! >>
precisò la
piccola Lilly gonfiando le guancie << stavo
facendo una
passeggiata! E quel maniaco
mi ha rapita!!>>
<< Visto? >> fece Chichi tagliente
<< Ma… e ora? Mamma… se non ci
sbrighiamo a fare
qualcosa, entro breve diventerai una famigerata criminale rapitrice di
bambini! >>
<< Okay… io vado a trucidare tuo padre
>> fece
Chichi battagliera, posando il bimbetto a terra,
<< tu
pensa ai bambini! >>
<< Mamma! >> la richiamò il
Saiyan con un tono
perentorio << lo farai più tardi! Dobbiamo
risolvere
questa faccenda! >>
<< Nella mia scorsa vita devo essere stata una persona
orribile
>> scandì Chichi prendendo per mano due
bambini << e
la punizione di tutti i miei peccati è tuo padre!!
>>.
<< Su >> tentò di rabbonirla il
figlio mentre si
metteva sulle spalle il più piccolo e tentava di acchiappare
Lilly per mano << più in là, al
porto, ho visto una
stazione della polizia navale, possiamo chiedere aiuto lì
>>.
Appena giunti notarono però un indicibile subbuglio: uomini
in
divisa della marina correvano frettolosi, ordini gridati a destra e
a manca, alcune persone scrutavano il mare con un cannocchiale:
<< Ma cosa sta succedendo? >>
borbottò Chichi
<< Mamma! >> saltò su Gohan
facendole perdere un
battito << L’aura!! Sento l’aura di
Goten ora!!
L’ha riattivata!! >>.
Ma la gioia della madre fu subito scacciata via da una frase captata
tra le grida varie dei marinai: << Signore! Dalla radio
ci dicono
che i contrabbandieri hanno aperto il fuoco! La nostra nave
è in
difficoltà: sembra che ci sia il diavolo in persona su
quella
corvetta. Un essere dorato capace di volare e di fermare con le sole
mani i nostri proiettili! >>
In quel mentre, Goku atterrò alle spalle di Chichi e
trillò:
<< Indovina? Finalmente percepisco l’aura
di quel
birbante e… ma >> s’interruppe
interdetto,scoprendo
la faccia sconvolta della moglie << mi sono perso
qualcosa?
>> .
<< Goten! >> urlò Gala dal ponte
riparandosi da
un’altra scarica di proiettili << Non stare
così
scoperto! Via da lì!! >>
<< Cosa? >> gridò il
piccolo di rimando,
planando in picchiata su un marinaio che gli teneva la pistola puntata
contro.
<< Maledizione! Ragazzo ti farai colpire!
>>; erano
assediati da ogni lato ormai… la loro corvetta aveva provato
a
seminare le navi della marina ma non c’era stato scampo; non
era
rimasto che prendere in mano le armi e vendere cara la pelle.
Se
solo non avesse dovuto badare a quel ragazzino! Sentiva quel maledetto
di Laos incitarlo a sbaragliare le file nemiche, a fare il vero pirata:
all’infame non importava sacrificare un bambino se questo
avesse
significato la salvezza della sua nave. Che bruciasse
all’inferno! Pensò, mettendo mani ai coltelli e
avventandosi sui primi nemici che erano riusciti a salire sul ponte. La
coscienza l’aveva abbandonato tanto tempo prima, quando aveva
iniziato quella strada: non poteva permettersene una stando notte e
giorno a contatto con delinquenti della peggior specie, diseredati,
violenti che gioivano di ogni brutalità che la mente umana
potesse mai concepire. Lui stesso faceva parte dei
cattivi.
Però… diede un’occhiata di sfuggita al
ragazzino
che stava combattendo entusiasta dall’altra parte del
ponte… nella sua immensa ingenuità pensava di
essere tra
pirati, quelli dei libri o delle favole, rudi ma in fondo bonari.
Mandando a terra il suo avversario, si girò verso Laos, che
si
stava divertendo come un matto al tiro al bersaglio… umano:
<< Laos >> tuonò
<< Dì al ragazzo di andare via! Avanti! Non ci
serve il suo aiuto!! >>
<< Perché? >>
protestò Goten addolorato,
avendolo sentito << Perché vuoi mandarmi via
Gala? Cosa ti
ho fatto? >> gli volò vicino coprendogli la
visuale.
<< Sciocco! >> berciò Gala
scostandolo e dando un
pugno a un assalitore << Non capsici? Non siamo
pirati!
Siamo contrabbandieri! Non adiamo in cerca di tesori!! >>
<< Che significa contrabieri?
>> s’informò scettico Goten
<< Lascialo perdere Goten! >> Laos, capendo
che Gala era in
preda a una fastidiosissima ed inopportuna crisi di coscienza, si era
portato vicino ai due, sempre sparando a ogni cosa che si muoveva sulla
nave nemica:
<< Basta Laos! >> ringhiò Gala
lasciando perdere la
mischia e prendendolo per il bavero della camicia << se
non lo
mandi via ti farò assaggiare…>>
<< Ehm… buondì a tutti!
>> tubò una voce gentile alle loro spalle
<< Papà! >> cinguettò
Goten entusiasta << Mamma! Siete venuti anche
voi! >>
I due contrabbandieri voltandosi videro, con loro sommo stupore che,
non si sa bene da dove, erano sbucate due persone: un uomo (un ammasso
di muscoli) che sorrideva giovale nella loro direzione e dietro le sue
ampie spalle si scorgeva la figura di una donna, dalle forme mozzafiato
coperte da un inopportuno bikini… e dallo sguardo infuocato:
<< Goten! >> si infervorò
facendosi avanti <<
Si può sapere che ti è saltato in mente? Cosa ci
fai qui?
>>
Prima che il piccolo potesse rispondere, Laos si divincolò
dalla
presa di Gala e prendendogli un coltello fece un passo verso Chichi:
<< Chi sono questi, ragazzino? >>
<< Il papà e la mia mamma! >>
rispose quello come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
<< Posso interrompervi un attimo?
>>
s’intromise Goku con un sorriso luminoso che fece
sembrare
il sole ridicolo << magari se deponete le armi possiamo
palarne
tutti con calma! Anche perché ormai siete in netta
minoranza!>>, fece un cenno per indicare poco
più in
là un ragazzo alto, statuario, con un costume molto simile a
quello di Goten che stava sollevando senza il minimo sforzo apparente
tre persone contemporaneamente per buttarle poi a terra con grazia.
<< Sono arrivati i parenti della tua arma segreta!
>>
ironizzò Gala incrociando le braccia << Bella
idea
Laos… eccoti servito! >>
<< Ma sono tutti dei mostri! >>
constatò quello guardando ora Goku, ora Gohan e infine Goten.
<< Ehi! >> protestò il Saiyan
più grande
scrutandolo bene << non mi sembra che lei sia tutta
questa
bellezza, mister bicolore! >>.
<< Maledizione! >> lo ignorò
quello volgendosi verso
Goten << Ragazzo, liberami da questi seccatori e ti
eleggerò pirata supremo di tutti i mari! Ti darò
tutti i
tesori che vuoi!>> gli porse perfino il coltello di Gala,
<< Ma… ma…>>
tentennò Goten col visino
pieno di ansia fissando il micidiale coltello << Lui
è il
mio papà… e poi è molto più
forte di me!
>>
<< Cara? >> sghignazzò
Goku incrociando le mani dietro la nuca << cosa dice il
tuo utilissimo
manuale del genitore perfetto al capitolo “Cosa fare quando
vostro figlio vi minaccia con un coltellaccio da macellaio?
”.
Temo di non essere ancora arrivato a quella pagina! >>
<< Goku!! >> sibilò Chichi,
mandando però
un’occhiata velenosa a Laos << si allontani
subito da mio
figlio o le faccio rompere tutte le ossa da mio marito!>>
<< Mi spiace! >> fece spallucce Goku come
se si ritrovasse
a eseguire quegli ordini quotidianamente << ma se lei
ordina, io
obbedisco! Non sono così pazzo da scontrarmi con mia moglie
quando è oltremodo arrabbiata! >>
Goten rivolse uno sguardo supplichevole a Gala: non sapeva cosa fare;
non voleva che la faccenda andasse a finire in quel modo, anche
perché Laos avrebbe avuto sicuramente la peggio contro suo
padre.
Gala intercettò il suo visino corrucciato e scosse la testa
sospirando:
<< Devi scegliere Goten. O sei uno di noi, un cattivo che
non si
ferma nemmeno davanti alla sua famiglia o il tuo posto non è
qui. Prendi la tua decisione piccolo e poi va avanti. Come io ho fatto.
Come tutti fanno. >>
E Laos capì ancora prima di sentirlo pronunciare una parola;
lo
capì da quegli occhioni contriti che si rivolsero verso
terra:
aveva perso la sua invincibile arma. In un impeto di pura ira spinse
Goten via, facendolo rovinare ai piedi di Gala, tra le proteste di Goku
e la rabbia di Chichi che si protese di riflesso verso il figlio.
La donna non aveva calcolato la follia di quell’uomo, ancora
incomprensibilmente convinto di potersela cavare, e si
ritrovò
stretta in una morsa che le tolse il fiato; alle sue narici
arrivò l’odore aspro di fumo mescolato a whiskey e
sentì la fredda lama del coltello appoggiarsi sul suo collo.
Laos voleva usarla come ostaggio, come lasciapassare verso la
libertà.
<< Mamma! >> strillò Goten tra
le braccia di Gala,
che l’aveva aiutato a rimettersi in piedi <<
Lascia stare
la mia mamma, Laos! >> non gli sembrava possibile: per
qualche
capriccioso scherzo del fato, quello che era iniziato come un
divertente gioco, si stava concludendo con un pericolo mortale per vita
di sua madre!
Ma Laos fu doppiamente sciocco: una volta perché
sperò di
farla franca pur trovandosi al cospetto di ben tre Saiyan, una seconda
perché fu così avventato da toccare
l’unica cosa
capace di svegliare la bestia sopita nel cuore del guerriero
leggendario, il combattente puro che fremeva di sdegno davanti i
sopprusi e brutalità, l’eroe rifulgente di luce
convito che
il bene alla fine trionfa sempre. Son Goku. Egli non sentiva le minacce
che Laos gli stava urlando contro, né i richiami del figlio
maggiore che lo supplicavano di non perdere il controllo; vedeva solo
lei, priva di alcuna paura sul volto e le manacce di
quell’essere
immondo che la stringevano senza ritegno né riguardo.
Digrignò i denti quando Laos le risalì con una
mano
appena sotto il seno, mentre con la bocca le stava sibilando
qualcosa vicino all’orecchio. Troppo vicino, pensò
il
guerriero portandosi meccanicamente due dita alla fronte; troppo vicino
da poter sopportare oltre. Laos non ebbe nemmeno il tempo di sbattere
le palpebre; si sentì afferrare per il collo, con una forza
che
lo fece boccheggiare paonazzo, per poi essere scaraventato per terra,
percependo la chiara sensazione che tutte le sue ossa si
frantumassero… e poi il buio totale.
Un infuocato tramonto bruciava in tutta la sua bellezza, colorando il
mare di un luminoso arancione. Goku osservava da lontano madre e figlio
che parlottavano seduti sulla riva: aveva voluto un po’ di
tempo
per calmarsi del tutto e lasciare che la bestia ruggente in petto
ritornasse docile e inoffensiva, tanto che per una volta la moglie
aveva accettato, accondiscendete, il fatto che mancasse ai suoi doveri
di genitore.
<< Pensi che lo metterà in punizione per molto
tempo? >> gli chiese Gohan affiancandolo
<< Oh… diciamo che quando uscirà di
nuovo di casa
avrà barba e capelli bianchi!>>
ridacchiò Goku
sedendosi sulla sabbia.
<< Perché hai aiutato quel tipo…
Gala… a scappare dalla marina? Era un criminale…
>>.
Goku ci pensò un attimo prima di rispondere:
“perché?” gli aveva chiesto
Gala dopo che l’aveva teletrasportato lontano da quella nave
in un attimo di confusione generale.
“Perché
anche tu abbia una scelta proprio come l’hai data prima a mio
figlio” gli aveva risposto lui dandogli le spalle
“io non sono
come tuo figlio. Non sono un puro di cuore”
Un puro di cuore… quante volte aveva sentito usare quella
definizione nei suoi confronti? Ma cosa significava? Aveva provato
l’intossicante desiderio di uccidere un uomo su quella
nave… era davvero un puro?
“ Probabile,
ma non sei nemmeno come Laos… scegli e poi vai
avanti… come tutti fanno”
gli aveva ripetuto prima di scomparire.
<< Sai… >> si risolse a dire
accorgendosi che suo
figlio lo scrutava curioso << penso che buoni e cattivi
spesso si
mescolino tra di loro… anche l’ultimo dei furfanti
può avere il suo momento da eroe… e viceversa.
>>
<< Vuoi dire che anche gli eroi possono essere dei
farabutti?
>> chiese il ragazzo tornando a guardare la madre, che
ora stava
dando dei buffetti sulla testa del fratellino.
<< Si… più o
meno…>>
<< Papà? >> disse
scoccandogli
un’occhiata furba << io penso che tutti abbiano
i propri
momenti di debolezza… anche gli eroi >>
sorrise <<
Vado ad offrirmi di legare Goten per i piedi e di trascinarlo per tutta
la spiaggia come segno di espiazione >>
<< Mi raccomando >> ghignò Goku
sdraiandosi sulla
sabbia << ricordati di passare sulla parte
ciottolosa
dell’isola! >>
<< Tranquillo! >>
Rimasto solo, chiuse gli occhi godendo del calore residuo che gli
trasmetteva la sabbia; ripensava a quella sensazione… alla
folle
gioia provata pensando di disintegrare una persona… era
quello
l’istinto primordiale della sua razza? Vegeta glielo ripeteva
sempre: i Saiyan erano fatti per uccidere, per perpetuare
violenze…
I suoi pensieri furono interrotti quando una mano gentile gli
accarezzò dolcemente una guancia; sentì un corpo
caldo,
armonioso che si accostava al proprio, infondendogli una pace
rigeneratrice. Non aprì gli occhi mentre lei poggiava le sue
labbra sulle proprie dicendo: << Va un po’
meglio
ora?>>
Le accarezzò i crini scuri scostandole una ciocca ribelle
dal
viso, la strinse a sé con l’altra mano in modo da
assaporare ogni singola essenza di quella sensazione dolce che si stava
propagando nel suo cuore; si risolse a guardare quel viso
d’angelo e con tono contrito le disse:
<< Stavo per ucciderlo… io l’ho
desiderato… >>
Chichi sorrise strofinando la sua guancia morbida su quella ruvida e
mascolina del marito:
<< Non l’hai fatto però…
>>
passò lentamente una mano su quei pettorali scolpiti nella
roccia e gli diede un altro bacio sul collo << Ancora una
volta
hai scelto cosa essere… e il tuo cuore puro ha vinto di
nuovo
>>
Goku le afferrò di scatto la mano costringendola a guardarlo
negli occhi, un espressione seria come mai:
<< Un Saiyan non può essere puro,
Chichi… sei
tu… sei tu la mia fonte di purezza…
grazie a te io
non mi perdo mai tra le spire del mio potere…
>>
<< Oh… >> disse lei
regalandogli un sorriso mozzafiato << sono la tua bussola
allora! >>.
Goku rise baciandola, convinto che, per quanto la bestia in catene
ruggisse cercando di sopraffarlo, gli sarebbe bastato cercare quegli
occhi limpidi e quella bocca di ciliegia per capire quale
scelta
fare.
Fine
Salve a tutti! Questa ff ha avuto parecchi inconvenienti poverina!
Dovrò madarla dal terapeuta! ^_^
In questa ultima parte mi sono un po' discostata dal mio stile solito,
quindi gradirei sapere se è un completo flop o se sono stata
all'altezza!
Fisio
ringrazia:
Anetta chan: suvvia cara, nessuno ce l'ha con te!! ^_^ dopo
tutto
le mie scene "hot" non sono poi così eclatanti e
quindi la
ff non ne risentirà di certo se le tolgo! ^_- Sono io che
devo
ringraziarti: sei sempre così entusiasta nei mei confronti
che
è sempre un piacere "ascoltare" la tua opinione!
Grazie per i tuoi commenti sia in "Papà
è un
bugiardo"( ma no che non sei un imbranata!! io per esempio
faccio
sempre macelli col programma Nvu!!) che nella prima parte di questa
storia! A presto! ^_^
Bevery Rose: ciao! Sono
contenta che
anche questa storia abbia raccolto il tuo consenso! ^_^ Se tu ami le
mie storie, io amo il tuo entusiasmo nel commentarmi e ti prego:
respira!! Non voglio che diventi cianotica!^_-
Seriamente:
grazie per i commenti nelle mie utime due storie (Come faccio? Be' i
miei mi dicono sempre che mi perdo troppo tra le nuvole, dev'essere
quello che mi ispira!^_^)! Aspetto di sapere cosa ne pensi della
seconda parte! ^_^
Camy: non c'è di che! ^_^ Ho tolto volentieri un pezzo se
questo significava favorire le mie lettrici minorenni! Se fosse stata
una lemon... be'..avrei avuto un po' di difficoltà a
togliere la parte hot (^_-) ma per una storia generale non
succede niente! Grazie per il tuo commento e spero che ti piaccia anche
la seconda parte. Ciao, ciao! ^_^
Dinatabo: cielo! Un fans club? Ma poi avreste le spillette
con
sopra scritto "Fisio for president"? ^_^ Eh , eh scherzi a
parte,
visto che tu hai delle riserve sulla coppia Goku-Chichi
appena ti
sembrerà che io stia andando fuori binario fai un
fischio! Non vorrei mai ridurmi a descrivere il principe
azzurro
e la sua dolce principessa! ^_^ Attendo sempre la tua opinione! Grazie
per i tuoi commenti! A presto! ^_-
Elechan86: uao! il mio nome è una garazia! Farò
un
marchio allora! ^_- Tu sei una nuova conoscenza: salve! E' un piacere
averti a bordo! Ho visto i commenti anche delle altre storie e sono
felice che ti siano piaciute! Si, in effetti in "Papà
è un bugiardo" avrei fatto meglio a dividere qui e
là... ma non potevo tagliare una mia creatura!!
ç_ç
Con questa spero di aver fatto le cose per bene, e ti ringrazio per
avermi fatto notare che dal titolo sembrava un AU: ho posto subito
rimedio! Grazie, grazie! ^_^
Evy: ohhhh! Un'altra "faccia" nuova ! Che bello! ^_^ Cattiva
che non ti sei ma fatta "vedere" prima, ma visto che finalmente hai
palesato la tua presenza chiudo un occhio! ^_- (eh,eh!) Tranquilla
cara! Se non hai tempo di commentare non è un
problema (ç_ç) mi accontenterò di
sapere che tra i lettori ci sei anche tu ed apprezzi le mie storie! ^_^
Grazie per la recensione! Spero che il seguito ti piaccia! ^_^
Livia1909: lo so, ce l'hai con me e per questo non mi hai
lasciato nemmeno un commento a questa storia!
Nooo!ç_ç Io
volevo pubblicare una ff per il tuo compleanno ( spero che 19/09 sia il
tuo compleanno!! O cade la mia elucubrazione mentale!!) ma proprio non
ce l'ho proprio fatta! Sul serio! Ora penserai che sono crudele!!
ç_ç ..... Tranquilla lo so che non ti
è sfiorato
nemmeno per l'anticamera del cervello tutta 'sta storia ma io adoro le
tragedie!! Grazie del commento in "papà è un
bugiardo"! ^_^
Maxia: cara maxia che dire della tua analisi così ben
arogmentata della famiglia Son? Solo uao!^_^ E' stato un piacere
leggere il tuo commento, anch'io penso che a Chichi sia toccato la
parte più difficile in quanto deve tenere in piedi una
famiglia
scossa continuamente da lutti e assenze prolungate del padre! Grazie
per i complimenti e fammi sapere cosa pensi dell'ultima parte
visto che "esula" un po' dal mio stile abiutale! A presto!^_^
Merediana: cara, con te ci siamo già sentite via mail! E'
stata
una piacevole sorpresa sapere che ti ho "convertito"! Eh si, sono
proprio un inegnere purtoppo ( calma! Devo laurearmi ancora!
Quindi non mi chiamate così che porta male!!! ), ma tanto
nessuno lo crede quando mi vede leggere i topolini alla fermata
dell'autobus! ^_^ Grazie per il tuo sostegno e mi raccomado: continua
con me l'opera di riabilitazione di Chichi e Goku! A presto! ^_-
Me91: ehm... ecco un'altra arrabbiata! No Me91!! Non odiarmi! Ho tolto
il raiting rosso così puoi leggere! Non abbandonarmi!!
Sob!....
^_^ Cara, non so come mai non ti sei fatta sentire in questa storia, ma
ti ringrazio per l'utlimo commento lasciato! Hai visto? Finalmente l'ho
capito che devo dividere le mie storie! ^_^ Grazie per i complimenti e
spero di "rivederti" prima o poi da queste parti! Ciao!^_^
Nicichan: ohhh! Ecco una lettrice piena di buona
volontà!
Visto, pigroni che non mi commentate? Lei me ne ha lasciate ben due in
"papà è un bugiardo"! Ci manca un bel
gnè
gnè e poi la mia reputazione di savia è
definitivamente
compromessa! ^_^ A quanto pare anche tu hai a che fare con i
subdoli numeri proprio come me! Cara! uniamoci in un abbraccio virtuale
di sostegno!^_^ Grazie per i tuoi commenti! A presto!
S: nooooo! Ho perso anche il mio recensore misterioso! Noooo!
Ma
cos'ho fatto di male?ç_ç cattivo! ^_- I tuoi
commenti
sono sempre esaustivi, analizzi la forma e i contenuti delle mie storie
e per questo ti ringrazio!^_^ Spero che che troverai il tempo di dirmi
cosa ne pensi anche di questa storia! A presto!^_^
Sisya: tu hai commentato "strane forme d'affetto", grazie! ^_^ In
genere le storie vecchie ricevono sempre più radi commenti
man
mano che passa il tempo! Se la mia storia ti ha fatto ridere, be'
allora ho raggiunto il mio scopo!^_^ Grazie ancora per i tuoi
complimenti, magari dimmi cosa ne pensi di questa (eh, eh ci ho
provato! ^_^) A presto!
Sybelle: si, si, il "mio" Goku è una specie di
James Bond
che però di dimentica la pistola nel bar dove fa colazione!!
^_^
Sono felice che ti paiccia! Spero che tu non abbia avuto il
problema del raiting alto con questa storia (non mi odi anke tu
vero??ç_ç) Grazie per il tuo commento! Ciao,
ciao! ^_^
Taisa: ma grazie a te per il commento! Sono contenta che tu
abbia apprezzato " Papà è un bugiardo"!
La coppia Goku-Chichi è poco gettonata in genere, ma penso
che sia colpa del cartone! Lui lo fanno con una personalità
degna di una bietola, mentre lei sembra sempre in crisi
pre-mestruale!!^_^ Comunque, grazie ancora per la tua
recensione! Spero di "rivederti" ancora su questi lidi!^_^
Wicca87 : alors... grazie a te ho passato dei brutti cinque
minuti col mio beta, ma riconsco che è tutta colpa mia! ^_^
Grazie per gli errori segnalati, Ale l'ha sempre detto che sono una
writer ingestibile! ^_^ Spero che non avrai una brutta
opinione di me ora! Grazie ancora e a presto!
Detto ciò... eh eh.. non posso che dare i miei 5 secondi di tormento quotidiano al quel cattivone del mio beta!^_^ vi rendete conto?? Vuole frustarmi!!ç_ç Che uomo crudele! Io chiamo il numero per i writer maltrattati! Ecco! Bacioni Ale! Smack, smack! ^_^
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