successione
La pioggia le bagna il viso,il fredo le risveglia l'anima.
Alin segue il richiamo,lo segue senza pensare ad altro. Tutto il suo
dolore viene rinchiuso nel suo subconscio mentre la ragazzina
corre sotto la pioggia.
Il fango le imbratta i vestiti,ma non le importa. Inciampa,si rialza e
continua la sua corsa apparentemente senza meta. Eccole,le scale
nascoste dai rami,portano al molo accanto alla scogliera.
Sono rese scivolose dal fango e dall'acqua,pezzi di calce e conchigli
si staccano in continuazione.Il mare ha inghiottito buona parte del
moletto con la sua furia appassionata.Alin si stringe contro il
muro,paralizzata per un'istante dalla paura.
Alin...
Per un solo istante. Il richiamo è troppo forte.Proviene
dal faro diroccato ,mezzo distrutto, che osserva tutto
dall'isolotto dall'altro lato della scogliera.
Dall'altro lato della scogliera...
Alin lo fa. Si toglie le scarpe con uno strattone e le posa sulle rocce. Poi a piedi scalzi sfida la tempesta.
Pericolo...
Paura...
ALIN!...
Alin continua a seguire il richiamo,arrampicandosi sulla scogliera e percorrendola in laterale.
Quante volte l'aveva già fatto quando era bambina!Ma c'era
sempre qualcuno con lei. E il mare era calmo,e riluceva come uno
zaffiro sotto la calda luce del sole.
In quel momento invece è scateneto in una danza furiosa,piove ed è sola.
Completamente sola.
Alin..
Il piede scalzo di Alin scivola sulle rocce sdruccevoli e
bagnate. La ragazza urla mentre rischiava di perdere l'
equilibrio Afferra una radice,e si stringe
ancora di più alla parete rocciosa. Oddio,cosa sta facendo?
Non guardare giù...ce la puoi fare...
Una voce come portata dal vento le sfiora l'orecchio. Alin alza lo sgurdo. Non c'è nessuno.
Però,anche se è stata solo un'illusione,la voce ha ragione. Ce la può fare.Deve farcela.
Non sa perchè,non le importa. Deve e basta.
Per lei...per Alice...
La ragazzina riprese il pericoloso percorso.
-----------------------------------------------------
- Manca poco....oddio manca così poco...- il coniglio bianco
cerca di bloccare l'iperventilazione,mentre l'orologio dorato
rischia per l'ennesima volta di cadere a terra.- Sta arrivando a . State pronti .-
Lo strano gruppo radunato nella radura si stringe in un cerchio.
---------------
eccola è dall'altra parte.
Il faro...la luce...il faro...
Corre scalza e infreddolita,la porta non si apre...
Perchè non si apre?
Alin non lo sa,ma DEVE aprirsi.
Gli urla contro, i capelli fradici e appiccicati al viso.
Deve raggiungera...
L'ha vista..
E' lei...
lassù...
lontano...
In cima al faro...
Una figura...
...una donna...
...Alice...
- NONNA!!-
Alin disperata comincia ad arrampicarsi sul faro,sempre puiù
velocemente,sempre più ferita,nell'anima e nel corpo,il sangue
delle ferite sulle amni macchia i mattoni sconnessi del faro.
_NONNA!-
Ancora poco,più sù,sempre più su...
Ancora e ancora.
-NONNA-
----------------------------------------
- E' giusto quello che stiamo facendo?-
Una delle creature del gruppo parla,a bassa voce. Sotto il cappuccio le
orecchie sono basse,i capelli bluastri gli coprono gli occhi.
Gli altri guardano terra ,cercando di evitare lo sguardo dei compagni.
No,non è giusto....
Il ragazzino biondo si ritrae leggermente:-Devo proprio?-
Il Coniglio sospira ancora. Cosa può dire?"No,stiamo sbagliando,non forziamo la ragazzina e lasciamo andare tutto"?
No,non può.
La regina si stropiccia le mani,lo sguardo febbrile e nervoso.
- Dobbiamo. Forza,procediamo. Vai, Guida. fa il tuo dovere.-
Il ragazzino chiude gli occhi.La deve portare da loro.
Non è giusto.
E' Necessario...
E tra le due cose scorre un abisso.
------------------------------------------------------------------
Alin sale ancora,annaspando per cercare un'appiglio.
-NONNA!!-
No,che succede...i mattoni vecchi e logori non la sostengono...
Cade Alin,Cade...
Eppure mancava così poco...
L'aveva quasi raggiunta...
E ora sotto di lei c'è solo il vuoto...
-Nonna...-
-------------------------------------
E' passato tanto tempo.Davvero tanto.
E devo dire che mi dispiace.
Credo
sia giusto spiegare il perchè di questa morte apparente.
In poche parole è la
ragione più semplice del mondo. Sono cresciuta e maturata.
E' sempre questo
il motivo per cui abbandono le mie storie. Cresco,il mio stile cambia ,divento
"più brava" ,a detta dei pochi eletti che leggono quello che scrivo .
Insomma,va a finire che quando rileggo le mie storie,anche solo di poche
settimane prima,comincio a trovarle stupide,sciocche,scritte male,confuse.
E
allora mi autodeludo e smetto di continuare.
Però,da quando ho cominciato a
pubblicare,guardando i commenti mi sento in colpa,perciò rieccomi qua,ci
riprovo.
Spero di riuscirci
by
Pervinca
|