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CAP 5:LUNGA NOTTE ALLA
CAPSULE CORPORATION
Bulma,dopo esser stata buttata fuori dalla stanza
di Vegeta,diede la buonanotte al Trunks del futuro e poi se ne andò a
dormire,era stata davvero una giornata lunga e per nulla piacevole:Goku aveva
deciso di restare nell’aldilà!Forse ora senza il guerriero sayan più forte della
galassia la
Terra avrebbe vissuto un momento di pace,senza che Goku
attirasse nuove minacce!Lei doveva cercare di non essere triste per il suo
migliore amico,era in un posto bellissimo ad allenarsi e un giorno si sarebbero
visti di sicuro…Si stupì del fatto che non aveva ancora pensato alla morte di
Goku,ed era successa qualche ora prima…”Ahhhhhhh,è tutta colpa del re delle
scimmie,quando lui è nelle vicinanze non capisco più niente…!”pensò
Bulma,sbattendo la testa sul cuscino!Quanto avrebbe voluto passare quella notte
con lui,come facevano prima che lui la lasciasse…ma perchè l’aveva fatta
soffrire così tanto?Lei gli aveva donato tutta se stessa…
Tristi ricordi affiorarono nella mente di Bulma
riguardo all’abbandono di Vegeta e alla gravidanza che aveva concluso da sola e
questo la fece scoppiare a piangere,pianse e singhiozzò finchè non cadde in un
sonno profondo e senza sogni!
Alle due di notte,il piccolo Trunks si svegliò e
con tutta la voce che aveva in corpo iniziò a piangere e ad urlare come un
ossesso,Bulma si svegliò di scatto,corse nella stanza di Trunks e prese in
braccio il piccolo per cercare di calmarlo,ma sembrava tutto
inutile!
“Maledizione,si può sapere cosa diavolo hai?E’ già
un paio di sere che mi fai questo scherzetto,piccolo mamma deve dormire,deve
lavorare domani mattina,per comprare le tue pappe,quelle del ragazzo del futuro
e anche quelle per quel troglodita di papà…!A proposito…perchè non andiamo a
fargli sentire come urli bene…!”
E così Bulma diabolicamente entrò nella stanza di
Vegeta e gli mise il bambino urlante proprio vicino all’orecchio e accese la
luce del lampadario.Vegeta fece un salto sul letto e aprì gli occhi,sembravano
sbarrati:”Ehi ma cosa stai facendo donna?Non ho diritto a qualche ora di
sonno,dopo tutta la fatica che ho fatto?”urlò Vegeta!Bulma urlando a sua volta
rispose:”Poverino ha bisogno di dormire…E io allora?Tu domani te ne starai qui
in contemplazione del nulla,mentre IO sarò al lavoro,PER MANTENEREVI TUTTI
QUANTI…!E TUO figlio stanotte fa i capricci,non mi fa dormire,quindi trova il
modo di farlo smettere…e non pensare di sopprimerlo…!”
Vegeta senza neanche pensarci,per la prima
volta,piuttosto goffamente prese in braccio il bambino e cercò di percepire
quale fosse il problema!
Bulma rimase a fissarli con un espressione dolce in
viso,era davvero un momento memorabile quello:Vegeta che teneva in braccio il
suo erede…
“Ah ma certo…donna dagli qualcosa di dolce!Il
moccioso percepisce che fuori c’è la luna piena e quindi i suoi ormoni sono in
subbuglio e fatica a controllare questa cosa,è normale!Dagli qualcosa di dolce e
vedrai che si calmerà…!”disse Vegeta facendo il gesto di passarle il piccolo,ma
Bulma non allungò le mani per prenderlo:”Magnifico,allora pensaci tu,io me ne
vado a dormire,sai come ti ho detto domani lavoro…!”e corse velocemente a
chiudersi in camera sua a chiave!
Vegeta tenendo sgraziatamente in braccio il piccolo
e si piazzò davanti alla porta di Bulma e le ordinò di aprire immediatamente la
porta e di riprendersi il moccioso,ma Bulma,non gli rispose e il piccolo
continuava a piangere e a urlare:”Ma non ti si scaricano mai le batterie,piccolo
mostro?E va bene,ci penserò io,ma poi devi dormire!”
E così andò col piccolo in cucina e gli diede un
pochino di miele,il piccolo smise all’istante di piangere e iniziò a fissare
seriamente Vegeta:”Oh finalmente hai smesso!Ehi smettila però di guardarmi
così,non mi piace,hai lo sguardo troppo simile al mio!”disse il principe dei
sayan fissando il bambino con lo stesso sguardo inquisitore!Decise di riportarlo
nella sua cameretta,lo mise nel lettino e lo coprì!Notò poi uno strano aggeggio
che spincolava sul lettino del bambino,erano tante piccole api attaccate con un
filo ad una casetta,provò a girare l’ingranaggio che si trovava dietro questa
casetta e le api iniziarono a girare e a produrre una sdolcinatissima
musichetta!Vegeta inorridito staccò dal letto quello stranissimo affare e
rivolgendosi al bambino disse:”Ci credo che ti svegli alla notte,perchè tua
madre ti fa dormire con questo coso sopra alla testa?E' una cosa
macabra!”
Il piccolo Trunks per tutta risposta fece un
piccolo gorgoglio allegro,aveva gli occhi spalancati,non ne voleva sapere di
dormire!Vegeta decise però di fregarsene e di tornare in camera sua,ma ogni
volta che faceva per allontanarsi il mostriciattolo scoppiava a piangere,e il
principe dei sayan non aveva proprio voglia di sentire ancora le sue laceranti
urla!
Prese quindi il bambino in braccio e si sedette
sulla sedia a dondolo e iniziò a parlargli:”Ehi tu,non so cosa abbia fatto con
te tua madre fino ad ora,ma sappi che sei troppo viziato e ora che io sono in
questa casa ti crescerò come un vero sayan!”Lui aveva detto quelle parole?Voleva
crescere suo figlio?Ma ne era sicuro?Non lo sapeva neppure lui…
“E va bene Trunks,visto che vuoi stare vicino a
me,ora andiamo in camera mia e io dormo,tu fai quello che vuoi,basta che non fai
confusione!”e così dicendo portò il piccolo nella sua camera e lo mise coricato
sul letto,poi lui si coricò dall’altra parte e spense la luce!
Bulma si svegliò alle 7,appena spense la sveglia
andò subito a controllare come stava il suo piccolo,forse non avrebbe dovuto
lasciarlo tutta la notte con Vegeta,le venne quasi un infarto quando vide che
Trunks non era nel suo lettino!
Si precipitò subito
come una furia in camera di Vegeta e si stupì nel vederli entrambi nello stesso
letto,vicini e profondamente addormentati,era un immagine bellissima!Anche se le
dispiaceva dover rovinare un così bel quadretto,Bulma prese delicatamente il
bambino e lo riportò nel suo lettino,aveva già preparato le trombe da stadio per
svegliare Vegeta,ma decise di lasciarlo dormire,dopo quella nottata se lo
meritava davvero!Forse per loro c’era ancora qualche speranza,se solo lui,si
fosse un po’ sciolto e avesse voluto chiarire le cose…
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