Ciao a tutti. Questo
è l'ultimo capitolo. Buona lettura!
Harry era preoccupato, nello
stesso momento però era contento per il suo padrino. Si ricordò di come lui
fosse stato felice, di aver incontrato Sirius anni prima e di aver trovato una
persona da poter definire come la sua famiglia. Immaginò la felicità di potersi
riunire con il proprio fratello. Sapeva che Lupin sarebbe già stato preoccupato
per Sirius abbastanza per entrambi. Decise di non indagare con Felpato o
insinuare perplessità, per l’arrivo di Regulus. Lupin li stava spiando da quando
i due si erano appartati per chiacchierare tranquillamente. Erano seduti a
discutere e Sirius sembrava sollevato, quasi allegro. Entrambi si misero a
ridere. Regulus gli stava raccontando di come l’avesse fatta franca una volta
con la loro madre, incolpando Sirius per aver fatto un buco nel muro della loro
camera nel tentativo di provare uno Schiantesimo. Lupin benché distante non
distolse lo sguardo da Regulus, anche Harry d’altronde faceva finta di non
ascoltare e di essere concentrato sul suo libro sul quidditch, ma le orecchie
erano puntate sui due fratelli. Quando questi ultimi decisero di riunirsi agli
altri, Lupin era ben deciso a non nascondere i suoi dubbi e ad affrontare Sirius
il prima possibile. Sirius parve notarlo subito e allontanò Lupin. Gli occhi di
Sirius cambiarono, la luce giocosa parve scomparire per poi tornare quando
ancora una volta rievocò i tempi passati con Regulus in quella casa. Regulus,
certo si accorse dell’astio nei suoi confronti e, se fosse stato per lui non
avrebbe accelerato i tempi, avrebbe aspettato con pazienza che tutti si
convincessero della sua onestà ma non voleva che a soffrire fosse Sirius. Decise
così, di affrontare Remus e di chiarire la situazione. Approfittando della cena,
silenziosamente Regulus prese posto proprio davanti a Lupin e iniziò a fissarlo
intensamente. Remus, certo non perse l’occasione di sfidarlo, si guardarono
intensamente e con astio per un periodo che sembrò interminabile ma la signora
Weasley, per paura che succedesse qualcosa in casa, si precipitò a distrarli.
Appena questi la notarono avvicinarsi abbandonarono qualsiasi piano per
dimostrare chi di loro odiasse di più l’altro. Regulus, accertatosi di avere la
sua piena attenzione, iniziò. La premessa era di rendere chiara la sua
redenzione, il suo pentimento. Lupin, però non sembrava intenzionato ad
ascoltarlo e lo interruppe quasi subito:
" Voldemort non si lascia
sfuggire un traditore, come puoi essere ancora vivo? Karkaròff è durato un anno
e sarà stato fiero di aver stabilito un record di sopravvivenza tra coloro che
hanno tradito il loro signore. " disse tutto d’un fiato.
" Nessuno sa che sono vivo..."
tentò di ribattere ma fu nuovamente interrotto.
" Tu sei ancora un
Mangiamorte!" fece Lupin.
Regulus tramortito da
quell’odio non sapeva cosa dire e Lupin ne approfittò e incalzò le
accuse:
" Sarebbe un caso che il
fratello del padrino del Prescelto si ripresenti nel momento cruciale?
Altrimenti perché anni fa ti avrebbe scelto?" gli urlò con tutto il fiato che
aveva in gola, tremando per quello che aveva detto. Sapeva di avere addosso gli
occhi di Sirius e quello che aveva detto poteva essere ingiusto, ma era una
questione troppo importante da chiarire, ed era soprattutto preoccupato per la
cieca fiducia, riposta così velocemente in Regulus.
Mentre Sirius se la prendeva
con Remus per il suo comportamento, Regulus raggelò tutti:
"E’ vero, Lupin ha ragione".
Con gli occhi sbarrati, il
lupo mannaro era incredulo, si stava già sentendo in colpa per la sua
aggressione, e invece…Regulus prese a spiegare, data l’incredulità sul volto dei
presenti.
"E’ come dici tu, ma non è più
la realtà ormai.
Sono stato scelto anni fa, dal
Signore Oscuro per portare a termine una particolare missione, ma ora è tutto
differente. La mia prima missione consistette nell’ingannare Sirius, è la
verità. Dovetti dimostrarmi degno della sua fiducia per farmi rivelare il luogo
in cui i Potter si sarebbero nascosti. Obbedì al mio signore. L’ostinata
diffidenza di Sirius però mi fece riflettere, ed io vacillai. La mia missione
procedette lentamente, anzi la interruppi completamente. Questa mia decisione si
rivelò poi fatale. Purtroppo ciò che successe durante la mia assenza l’ ho
appreso solo recentemente. All’epoca, avevo osservato mio fratello ed ero sicuro
che nessuno sarebbe riuscito a estorcergli alcuna informazione a parte me e così
mi rifugiai ad Azkaban, così da garantirmi sicurezza ma soprattutto in modo da
trovare ciò che stavo cercando, perché ero a conoscenza della voglia
d’immortalità di Voldemort" e così dicendo indicò l’urna che Silente aveva
deposto con cura sul tavolo.
Tutti guardavano Regulus
perplessi, Hermione, però chiese:
" Perché proprio tu? Voglio
dire, Peter Minus poi ci è riuscito" e guardò nervosamente Harry. Regulus
continuò:
" Vedi, tra parenti si crea un
forte legame e tra maghi questo è rafforzato dalla magia, come Harry sa già e
Voldemort era deciso a utilizzare qualunque metodo per portare a termine il suo
piano. Benché non facesse molto affidamento su questo tipo di magia antica,
mandò me per primo nella speranza che Sirius si confidasse e mi rivelasse il
nascondiglio dei Potter. Ma io abbandonai il mio compito e credo che Voldemort
tornò a sottovalutare il legame magico tra fratelli, sbagliandosi, perché Minus
portò a termine la sua missione solo per errore."
"Già, perché fui io a
convincere James a scegliere Codaliscia come custode segreto." Intervenne Sirius
con gli occhi velati di lacrime.
Silente, benché contento che
la questione fosse risolta, o perlomeno tale la giudicò visto il silenzio che
era calato, si alzò in piedi e attirò l’attenzione su di sé:
" Desidero comunicarvi, uniti
ora come siamo, dell’importanza di portare a termine la nostra missione"
girandosi verso Harry il preside continuò: " Mi hai detto di aver lavorato sul
tuo incarico Harry, ed è giunto il momento, ora che abbiamo l’urna, di porre
fine a questa storia."
"Si, signore" gli rispose
Harry " abbiamo trovato due horcrux, la coppa e il medaglione, li vado a
prendere."
" Abbiamo? Tu e…" il preside
lasciò in sospeso la frase ed Harry la finì " Io e Sirius, professore."
" Ottimo, ottimo" disse lui "
sono lieto di sapere che non eri solo." E così dicendo guardò Sirius allegro.
Harry tornò e pose i suoi horcrux vicino a quello di Silente, scrutandolo con
curiosità.
" Ti chiederai perché
quest’oggetto, vero?" Harry annuì.
" Beh, vedi " continuò il
professore " quest’urna raccoglie pezzi delle anime perse di Azkaban, non molti
ne sono a conoscenza perché si è creata spontaneamente. La mole delle anime e la
brutalità con cui queste sono strappate dai corpi dei prigionieri ha creato
quest’urna. Lord Voldemort, evidentemente trovava divertente unire un frammento
della sua anima con quelle dei suoi seguaci ormai caduti. Ma sono solo
supposizioni le mie. Tuttavia dopo averlo esaminato io e il professor Piton
abbiamo appurato che si tratta proprio di un horcrux, che la mia sia fortuna o
bravura non sta a me dirlo" e fece l’occhiolino a Harry al di sopra delle lenti
a mezzaluna sfoderando un sorriso da ragazzino.
" Harry, " disse Silente
abbassando il tono di voce e accompagnandolo lontano dalla folla per parlare
privatamente " Desidero domandarti scusa"
"Di cosa?" fece Harry
perplesso.
" Mio caro, di averti, in un
certo senso abbandonato con la mia morte, è stato necessario, lo capisci? Nella
battaglia che stiamo per affrontare di certo Voldemort non si aspetterà la mia
presenza"
Abbassando lo sguardo dal viso
di Silente, Harry lo interruppe: " Ma professore, perché non mi ha avvertito?"
anche se si sentiva un po’ infantile, era da molto che si poneva questa domanda.
Silente gli rispose con voce ferma e rassicurante: " Sarebbe stato troppo
pericoloso, con la Legilimanzia avrebbero potuto scoprire la verità. Ed è stato
anche per questo che ho aspettato tanto a tornare da te. Dovevo prima
assicurarmi di sapere dove fosse l’urna e che tu fossi al sicuro con i tuoi
amici. A quel punto pregai il professor Piton di avvisarti di venirmi a prendere
cosicché il vostro shock nel vedermi potesse essere minore piuttosto che vedermi
piombare in casa vostra. Come ben sai, però il piano non è andato come previsto
e purtroppo il messaggio è stato recapitato in modo rocambolesco. Il professor
Piton, sfortunatamente, è stato costretto a lottare contro Peter Minus perché
aveva scoperto ogni cosa e intendeva avvisare Voldemort. Puoi immaginare chi fu
sconfitto" continuò Silente " e il professor Piton riuscì con una pozione a
costringere Minus a recapitare il messaggio per te, lasciandolo in casa sua,
sicuro dei numerosi sopralluoghi che sarebbero stati fatti dall’Ordine a
Spinner’s end."
Dopo un attimo di silenzio,
Harry con le guance arrossate per la rabbia rispose. " Quindi lei afferma che
non è stata colpa di Piton se Minus è morto e con lui la speranza di rendere
finalmente Sirius libero."
"Vedi Harry" rispose Silente"
il professor Piton è stato costretto a duellare. Ma nonostante questa perdita,
potremo in ogni caso riabilitare il nome di Sirius." Silente guardò negli occhi
sbalorditi di Harry e continuò: "Si, useremo il pensatoio, faremo vedere tutti i
nostri ricordi riguardanti la sua innocenza al Primo Ministro. Come sai è
difficile, se non impossibile, alterare i ricordi senza lasciare tracce. Quindi
i nostri pensieri saranno accolti come prove inconfutabili e soprattutto dopo
aver sconfitto Voldemort, nessuno dubiterà della lealtà di chi ha combattuto
contro di lui."
"E’ così sicuro che vinceremo,
allora?"
Silente gli sorrise e con un
cenno del capo annuì.
Si riunirono agli altri che
nel frattempo li stavano aspettando ansiosi e Silente continuò il discorso
interrotto poco prima: " Bene, dopo aver distrutto questi oggetti" disse
guardando tutti negli occhi "non ci resta che dedicarci a Nagini e Lord
Voldemort e sono sicuro che li troveremo insieme."
----------------------------------------------
-_________________________- ----------------------
E così era stato. La lotta era
stata tremenda, all’ultimo sangue, ma l’unico a scorrere fu quello di Tom
Riddle. Una luce verde lo colpì in pieno petto e Tom, privo ormai della sua
anima si accasciò di fianco al corpo immobile di Nagini. I Mangiamorte al suo
fianco scomparvero all’istante. Si nascosero, forse, nella speranza di
risorgere, così come il loro signore aveva già fatto una volta. Questo però,
Harry era sicuro, non sarebbe più accaduto. E per quanto riguarda i Mangiamorte,
ormai questa era una faccenda del Ministero.
Alcuni mesi dopo, ognuno nelle
proprie case, ognuno con le proprie famiglie, tutti erano felici e per la prima
volta da anni potevano guardare al futuro senza angoscia. In Grimmauld Place,
Remus e Sirius attendevano l’alba nel loro letto, stretti in un caldo abbraccio
a ridere e chiacchierare. Nell’altra stanza Draco e Harry erano profondamente
addormentati uno di fianco all’altro. Ormai ad attenderli c’erano solo lunghe
giornate da passare insieme. Giorni dopo, i quattro si recarono in visita dai
Weasley.Harry, Draco, Hermione, Ron, Ginny, Bill, Fleur, Charlie, Sirius, Lupin,
Fred e Gorge erano tutti in una stanza alla Tana a ridere e scherzare
nell’attesa delle lettere di Hogwarts che comunicassero loro i libri da prendere
per il loro ultimo anno e Harry vide con gioia che il nuovo insegnante di Difesa
contro le arti oscure era Lupin. Benché già grandi, il preside Silente impose a
tutti coloro che non avevano potuto completare gli studi, di terminare la
scuola.
----------------------------------_____________________________________-------------------------------
Hogwarts era così bella da
lontano. Si poteva ammirare in tutto il suo splendore. Lo sfondo del cielo che
da azzurro diventava del colore della notte, lo rendeva ancora più magico e
bello. Harry sentiva l’umidità e l’odore degli alberi scendere nei polmoni e non
desiderava altro che vivere lì per sempre, nei pressi della stazione, che dava
una visuale di Hogwarts magnifica e gli faceva avvertire tutto ciò che di più
bello al mondo c’era. Avrebbe vissuto lì davvero se Hermione non lo avesse
spinto su per le carrozze con Draco e Ron al suo fianco. Ancora pieno della
sensazione di benessere sì ricordò che tante esperienze, odori e sensazioni lo
attendevano, perché lui, finalmente era tornato a Hogwarts.
Fine.
Grazie a tutti per aver letto la mia
storia e per aver commentato...
This Web
Page Created with PageBreeze Free Website Builder
|