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Autore: cri86lea    23/12/2007    1 recensioni
Harry e Draco,aiutati dai loro amici,insieme per sconfiggere il signore oscuro.
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Draco/Harry, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti. Questo è l'ultimo capitolo. Buona lettura!

Harry era preoccupato, nello stesso momento però era contento per il suo padrino. Si ricordò di come lui fosse stato felice, di aver incontrato Sirius anni prima e di aver trovato una persona da poter definire come la sua famiglia. Immaginò la felicità di potersi riunire con il proprio fratello. Sapeva che Lupin sarebbe già stato preoccupato per Sirius abbastanza per entrambi. Decise di non indagare con Felpato o insinuare perplessità, per l’arrivo di Regulus. Lupin li stava spiando da quando i due si erano appartati per chiacchierare tranquillamente. Erano seduti a discutere e Sirius sembrava sollevato, quasi allegro. Entrambi si misero a ridere. Regulus gli stava raccontando di come l’avesse fatta franca una volta con la loro madre, incolpando Sirius per aver fatto un buco nel muro della loro camera nel tentativo di provare uno Schiantesimo. Lupin benché distante non distolse lo sguardo da Regulus, anche Harry d’altronde faceva finta di non ascoltare e di essere concentrato sul suo libro sul quidditch, ma le orecchie erano puntate sui due fratelli. Quando questi ultimi decisero di riunirsi agli altri, Lupin era ben deciso a non nascondere i suoi dubbi e ad affrontare Sirius il prima possibile. Sirius parve notarlo subito e allontanò Lupin. Gli occhi di Sirius cambiarono, la luce giocosa parve scomparire per poi tornare quando ancora una volta rievocò i tempi passati con Regulus in quella casa. Regulus, certo si accorse dell’astio nei suoi confronti e, se fosse stato per lui non avrebbe accelerato i tempi, avrebbe aspettato con pazienza che tutti si convincessero della sua onestà ma non voleva che a soffrire fosse Sirius. Decise così, di affrontare Remus e di chiarire la situazione. Approfittando della cena, silenziosamente Regulus prese posto proprio davanti a Lupin e iniziò a fissarlo intensamente. Remus, certo non perse l’occasione di sfidarlo, si guardarono intensamente e con astio per un periodo che sembrò interminabile ma la signora Weasley, per paura che succedesse qualcosa in casa, si precipitò a distrarli. Appena questi la notarono avvicinarsi abbandonarono qualsiasi piano per dimostrare chi di loro odiasse di più l’altro. Regulus, accertatosi di avere la sua piena attenzione, iniziò. La premessa era di rendere chiara la sua redenzione, il suo pentimento. Lupin, però non sembrava intenzionato ad ascoltarlo e lo interruppe quasi subito:

" Voldemort non si lascia sfuggire un traditore, come puoi essere ancora vivo? Karkaròff è durato un anno e sarà stato fiero di aver stabilito un record di sopravvivenza tra coloro che hanno tradito il loro signore. " disse tutto d’un fiato.

" Nessuno sa che sono vivo..." tentò di ribattere ma fu nuovamente interrotto.

" Tu sei ancora un Mangiamorte!" fece Lupin.

Regulus tramortito da quell’odio non sapeva cosa dire e Lupin ne approfittò e incalzò le accuse:

" Sarebbe un caso che il fratello del padrino del Prescelto si ripresenti nel momento cruciale? Altrimenti perché anni fa ti avrebbe scelto?" gli urlò con tutto il fiato che aveva in gola, tremando per quello che aveva detto. Sapeva di avere addosso gli occhi di Sirius e quello che aveva detto poteva essere ingiusto, ma era una questione troppo importante da chiarire, ed era soprattutto preoccupato per la cieca fiducia, riposta così velocemente in Regulus.

Mentre Sirius se la prendeva con Remus per il suo comportamento, Regulus raggelò tutti:

"E’ vero, Lupin ha ragione".

Con gli occhi sbarrati, il lupo mannaro era incredulo, si stava già sentendo in colpa per la sua aggressione, e invece…Regulus prese a spiegare, data l’incredulità sul volto dei presenti.

"E’ come dici tu, ma non è più la realtà ormai.

Sono stato scelto anni fa, dal Signore Oscuro per portare a termine una particolare missione, ma ora è tutto differente. La mia prima missione consistette nell’ingannare Sirius, è la verità. Dovetti dimostrarmi degno della sua fiducia per farmi rivelare il luogo in cui i Potter si sarebbero nascosti. Obbedì al mio signore. L’ostinata diffidenza di Sirius però mi fece riflettere, ed io vacillai. La mia missione procedette lentamente, anzi la interruppi completamente. Questa mia decisione si rivelò poi fatale. Purtroppo ciò che successe durante la mia assenza l’ ho appreso solo recentemente. All’epoca, avevo osservato mio fratello ed ero sicuro che nessuno sarebbe riuscito a estorcergli alcuna informazione a parte me e così mi rifugiai ad Azkaban, così da garantirmi sicurezza ma soprattutto in modo da trovare ciò che stavo cercando, perché ero a conoscenza della voglia d’immortalità di Voldemort" e così dicendo indicò l’urna che Silente aveva deposto con cura sul tavolo.

Tutti guardavano Regulus perplessi, Hermione, però chiese:

" Perché proprio tu? Voglio dire, Peter Minus poi ci è riuscito" e guardò nervosamente Harry. Regulus continuò:

" Vedi, tra parenti si crea un forte legame e tra maghi questo è rafforzato dalla magia, come Harry sa già e Voldemort era deciso a utilizzare qualunque metodo per portare a termine il suo piano. Benché non facesse molto affidamento su questo tipo di magia antica, mandò me per primo nella speranza che Sirius si confidasse e mi rivelasse il nascondiglio dei Potter. Ma io abbandonai il mio compito e credo che Voldemort tornò a sottovalutare il legame magico tra fratelli, sbagliandosi, perché Minus portò a termine la sua missione solo per errore."

"Già, perché fui io a convincere James a scegliere Codaliscia come custode segreto." Intervenne Sirius con gli occhi velati di lacrime.

Silente, benché contento che la questione fosse risolta, o perlomeno tale la giudicò visto il silenzio che era calato, si alzò in piedi e attirò l’attenzione su di sé:

" Desidero comunicarvi, uniti ora come siamo, dell’importanza di portare a termine la nostra missione" girandosi verso Harry il preside continuò: " Mi hai detto di aver lavorato sul tuo incarico Harry, ed è giunto il momento, ora che abbiamo l’urna, di porre fine a questa storia."

"Si, signore" gli rispose Harry " abbiamo trovato due horcrux, la coppa e il medaglione, li vado a prendere."

" Abbiamo? Tu e…" il preside lasciò in sospeso la frase ed Harry la finì " Io e Sirius, professore."

" Ottimo, ottimo" disse lui " sono lieto di sapere che non eri solo." E così dicendo guardò Sirius allegro. Harry tornò e pose i suoi horcrux vicino a quello di Silente, scrutandolo con curiosità.

" Ti chiederai perché quest’oggetto, vero?" Harry annuì.

" Beh, vedi " continuò il professore " quest’urna raccoglie pezzi delle anime perse di Azkaban, non molti ne sono a conoscenza perché si è creata spontaneamente. La mole delle anime e la brutalità con cui queste sono strappate dai corpi dei prigionieri ha creato quest’urna. Lord Voldemort, evidentemente trovava divertente unire un frammento della sua anima con quelle dei suoi seguaci ormai caduti. Ma sono solo supposizioni le mie. Tuttavia dopo averlo esaminato io e il professor Piton abbiamo appurato che si tratta proprio di un horcrux, che la mia sia fortuna o bravura non sta a me dirlo" e fece l’occhiolino a Harry al di sopra delle lenti a mezzaluna sfoderando un sorriso da ragazzino.

" Harry, " disse Silente abbassando il tono di voce e accompagnandolo lontano dalla folla per parlare privatamente " Desidero domandarti scusa"

"Di cosa?" fece Harry perplesso.

" Mio caro, di averti, in un certo senso abbandonato con la mia morte, è stato necessario, lo capisci? Nella battaglia che stiamo per affrontare di certo Voldemort non si aspetterà la mia presenza"

Abbassando lo sguardo dal viso di Silente, Harry lo interruppe: " Ma professore, perché non mi ha avvertito?" anche se si sentiva un po’ infantile, era da molto che si poneva questa domanda. Silente gli rispose con voce ferma e rassicurante: " Sarebbe stato troppo pericoloso, con la Legilimanzia avrebbero potuto scoprire la verità. Ed è stato anche per questo che ho aspettato tanto a tornare da te. Dovevo prima assicurarmi di sapere dove fosse l’urna e che tu fossi al sicuro con i tuoi amici. A quel punto pregai il professor Piton di avvisarti di venirmi a prendere cosicché il vostro shock nel vedermi potesse essere minore piuttosto che vedermi piombare in casa vostra. Come ben sai, però il piano non è andato come previsto e purtroppo il messaggio è stato recapitato in modo rocambolesco. Il professor Piton, sfortunatamente, è stato costretto a lottare contro Peter Minus perché aveva scoperto ogni cosa e intendeva avvisare Voldemort. Puoi immaginare chi fu sconfitto" continuò Silente " e il professor Piton riuscì con una pozione a costringere Minus a recapitare il messaggio per te, lasciandolo in casa sua, sicuro dei numerosi sopralluoghi che sarebbero stati fatti dall’Ordine a Spinner’s end."

Dopo un attimo di silenzio, Harry con le guance arrossate per la rabbia rispose. " Quindi lei afferma che non è stata colpa di Piton se Minus è morto e con lui la speranza di rendere finalmente Sirius libero."

"Vedi Harry" rispose Silente" il professor Piton è stato costretto a duellare. Ma nonostante questa perdita, potremo in ogni caso riabilitare il nome di Sirius." Silente guardò negli occhi sbalorditi di Harry e continuò: "Si, useremo il pensatoio, faremo vedere tutti i nostri ricordi riguardanti la sua innocenza al Primo Ministro. Come sai è difficile, se non impossibile, alterare i ricordi senza lasciare tracce. Quindi i nostri pensieri saranno accolti come prove inconfutabili e soprattutto dopo aver sconfitto Voldemort, nessuno dubiterà della lealtà di chi ha combattuto contro di lui."

"E’ così sicuro che vinceremo, allora?"

Silente gli sorrise e con un cenno del capo annuì.

Si riunirono agli altri che nel frattempo li stavano aspettando ansiosi e Silente continuò il discorso interrotto poco prima: " Bene, dopo aver distrutto questi oggetti" disse guardando tutti negli occhi "non ci resta che dedicarci a Nagini e Lord Voldemort e sono sicuro che li troveremo insieme."

 

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E così era stato. La lotta era stata tremenda, all’ultimo sangue, ma l’unico a scorrere fu quello di Tom Riddle. Una luce verde lo colpì in pieno petto e Tom, privo ormai della sua anima si accasciò di fianco al corpo immobile di Nagini. I Mangiamorte al suo fianco scomparvero all’istante. Si nascosero, forse, nella speranza di risorgere, così come il loro signore aveva già fatto una volta. Questo però, Harry era sicuro, non sarebbe più accaduto. E per quanto riguarda i Mangiamorte, ormai questa era una faccenda del Ministero.

Alcuni mesi dopo, ognuno nelle proprie case, ognuno con le proprie famiglie, tutti erano felici e per la prima volta da anni potevano guardare al futuro senza angoscia. In Grimmauld Place, Remus e Sirius attendevano l’alba nel loro letto, stretti in un caldo abbraccio a ridere e chiacchierare. Nell’altra stanza Draco e Harry erano profondamente addormentati uno di fianco all’altro. Ormai ad attenderli c’erano solo lunghe giornate da passare insieme. Giorni dopo, i quattro si recarono in visita dai Weasley.Harry, Draco, Hermione, Ron, Ginny, Bill, Fleur, Charlie, Sirius, Lupin, Fred e Gorge erano tutti in una stanza alla Tana a ridere e scherzare nell’attesa delle lettere di Hogwarts che comunicassero loro i libri da prendere per il loro ultimo anno e Harry vide con gioia che il nuovo insegnante di Difesa contro le arti oscure era Lupin. Benché già grandi, il preside Silente impose a tutti coloro che non avevano potuto completare gli studi, di terminare la scuola.

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Hogwarts era così bella da lontano. Si poteva ammirare in tutto il suo splendore. Lo sfondo del cielo che da azzurro diventava del colore della notte, lo rendeva ancora più magico e bello. Harry sentiva l’umidità e l’odore degli alberi scendere nei polmoni e non desiderava altro che vivere lì per sempre, nei pressi della stazione, che dava una visuale di Hogwarts magnifica e gli faceva avvertire tutto ciò che di più bello al mondo c’era. Avrebbe vissuto lì davvero se Hermione non lo avesse spinto su per le carrozze con Draco e Ron al suo fianco. Ancora pieno della sensazione di benessere sì ricordò che tante esperienze, odori e sensazioni lo attendevano, perché lui, finalmente era tornato a Hogwarts.

 

 

 

Fine.

Grazie a tutti per aver letto la mia storia e per aver commentato...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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