Attacco
al centro commerciale
Era
già passato un giorno da quell'incontro a dir poco assurdo
con quei
personaggi, la scuola era rimasta chiusa a causa di quell'invasione
mostruosa e non si sapeva quando è che si sarebbe riaperta.
Giuliz,
Giorgia e Chantal sembravano esserci già abituate
finché una
mattina Giuliz uscì di casa per qualche passeggiata e
accadde
qualcosa di strano.
Giorgia
e Chantal stavano chiacchierando per strada e sentirono dei
ragazzacci che ridevano tra loro dicendo “Un cybiorg sbronzo
che
balla alla Homer con Barney Gumble, questa nuova vita non
può andare
meglio!”
Le
due ragazze si guardarono poi girarono l'angolo e videro N-Gin
completamente ubriaco che ballava assieme Barney e ruttava come un
rospo.
“Un
altro po' *hic*!” diceva tutto ubriaco il povero cyborg.
“Perdonami
signor coniglio, ma ho finito la birra e i soldi” e Barney
cacciò
un rutto che spogliò gli alberi vicino.
“Povero
N-Gin” disse Chantal correndo dal cyborg.
“Meglio
portarlo con noi, non credo che qui passerà bene il resto
della sua
vita” aggiunse Giorgia raggiungendola.
Le
due ragazze presero N-Gin per le braccia e Chantal si voltò
un
momento per chiedere a Barney “Vuoi venire con noi?”
“No,
qui sto da dio” poi salutò N-Gin dicendogli
“Arrivederci coniglio pasquale”
Appena
le due ragazze entrarono a casa buttarono il cyborg sul divano per
farlo riposare.
“Conoscendolo
deve essersi depresso perché non c'era Cortex con lui,
insomma lui
come braccio destro è molto affezionato al suo
capo” aggiunse
Chantal.
“Puoi
dirlo forte fatina dei denti *hic*” disse N-Gin
più sbronzo che
mai.
“Oh
eccovi qui!” disse Crow apparendo all'improvviso, c'era
però
qualcosa di strano in lui, sembrava essere cresciuto di 3 anni: i
suoi vestiti erano molto stretti ed era leggermente cresciuto.
“CROW!
MA CHE TI È SUCCESSO?!” esclamò Giorgia
esterrefatta.
“E
lo chiedi a me?”
“Crow
deve aver ripreso quei 3 anni di assenteismo dalla nostra serie, ma
non ho ancora capito il perché” aggiunse Luke.
N-Gin
si riprese subito, guardò il ragazzo cresciuto e
utilizzò uno
strano marchingegno su di lui per capire che cosa gli fosse successo.
“La
risposta è semplice, è cresciuto *hic*”
disse il cyborg.
“Eh,
ma dai?” aggiunse Chantal mettendosi la mano sulla faccia.
“Non
puoi essere un po' più preciso?” chiese
Inghilterra.
“Secondo
i miei calcoli se lui ha ripreso quei tre anni in cui lui non si
è
fatto più vedere ciò significa che ora tutti noi,
stando su questo
mondo, abbiamo ora la possibilità di invecchiare”
“Questo
non va bene” aggiunse Crow.
“Secondo
il mio database il ragazzo ora dovrebbe aver *hic* 16 anni”
“16
anni? Mia sorella avrebbe scommesso che Crow avesse 12 anni nel gioco
in cui lui era apparso non 13”
“Ti
fa qualche problema?” chiese Crow “Se io quindi
sono invecchiato
di 3 anni allora la stessa cosa deve essere successa anche ai miei
amici, ma ora chissà dove saranno”
“Tranquillo,
li ritroveremo” aggiunse Clive.
Improvvisamente
squillò il telefono e Giorgia rispose.
“Pronto?”
chiese la ragazza.
“Sono
Giuliz, e sono al centro commerciale” disse Giuliz dall'altra
parte
del telefono.
Gio
cominciò a ghignare pensando che sua sorella fosse entrata
là per
comprare abiti nuovi (cosa che ovviamente Giuliz non avrebbe mai
fatto), così mise il viva-voce e disse “Non ho
capito, dove
saresti andata?”
“Al
centro commerciale, ma sei sorda o cosa?”
“Uhhh,
chissà quali abiti avrai comprato”
“Ma
scherzi, Gio? Viviamo assieme da 16 anni e non sai che non è
per
questo che ci sono entrata”
“Ah
no? Allora per che cosa?”
“Volevo
comprare l'ultimo gioco di Assassin's Creed, poi sono arrivati dei
soldati in stile Call Of Duty (non che mi piaccia quel videogioco)
che hanno invaso l'intero edificio e uno di loro mi ha dato le sue
armi perché mi considerava spaventosa e così il
negoziante mi ha
dato il gioco gratuitamente, non è magnifico? A proposito,
da te
come sta andando?”
“COSA?
DEI SOLDATI DI QUEL GIOCO INVADONO IL CENTRO COMMERCIALE CREANDO
PANICO E TU MI CHIEDI COME STA ANDANDO DA ME? ADESSO ARRIVIAMO E NON
STUPIRTI SE VEDI UN CROW 16ENNE!”
“Crow
16enne? Ma che mi stai dicendo?” e la chiamata si chiuse
lasciando
dubbiosa Giuliz.
Il
gruppo corse velocemente verso il centro commerciale ad una
velocità
inimmaginabile, appena entrarono videro Giuliz che teneva un'arma da
sparo spaventosa, delle cinture piene di proiettili e una granata
nella tasca dei pantaloni.
“Oh
ciao Gio, ma guarda che sarei arrivata io tranquillamente a
casa”
disse Giuliz, poi vide Crow cresciuto e disse “Ciao Crow
16enne”
“Giuliz,
butta giù le armi” ordinò Gio.
Giuliz
buttò a terra l'arma.
“Tutte!”
e
Giuliz buttò anche la cintura di proiettili.
“Ho
detto tutte”
“E
va bene” Giuliz tirò fuori dalla tasca la granata,
tolse la chiave
e lanciò la bomba in una profumeria facendo gridare a sua
sorella
“NOOOOOOO GIULIA!” (immaginatelo a rallentatore
quel momento P.S.
Già che Giorgia ha chiamato sua sorella con il suo vero nome
significa che era veramente furibonda)
La
profumeria esplose, Giuliz si voltò con aria soddisfatta,
vide
l'espressione furiosa degli altri e disse disinvolta “Che
c'è?
C'era la sagoma di cartone di Justin Bieber, dovevo farlo per il bene
dell'umanità!”
Gli
altri fecero un sospiro di sollievo e Chantal disse “Beh, non
fa
una piega”
Clive
guardò la situazione e disse “è
completamente pieno di soldati,
non promette nulla di buono”
“Se
vogliamo sconfiggerli tutti ci servirebbe un carro armato”
aggiunse
Inghilterra.
“Però
dove lo troviamo un carro armato?” chiesero N-Gin e Luke in
coro.
Chantal
si guardò attorno e disse “Chi lo dice che ci
serve un carro
armato?”
Un
minuto dopo Chantal era in un carrello della spesa con in mano
un'arma spara missili che N-Gin aveva portato con sé mentre
Giuliz
spingeva il carrello con tutta la sua forza e gridava ai soldati
“Abbuffatevi di piombo motherfuckers!”
Chantal
sparava all'impazzata verso i soldati, ma invece di sangue uscivano
bulloni e si sentivano suoni meccanici.
“Ma
questi sono robot” disse la ragazza.
“Meglio,
così non saremo accusate di omicidio”
scherzò Giuliz.
“Ehi!
Aspettatemi!” urlò Giorgia cercando di
raggiungerle a bordo di un
altro carrello.
“Andremmo
più veloci se tu non ti fossi fermata a comprare tutti
questi
gadgetrs sul professore me e Luke!” la rimproverò
Clive.
“Sono
un Otaku, non ci posso fare niente!” fece una linguaccia e
spinse
ancora di più il carrello con una scopa.
Intanto
Chantal e Giuliz avanzavano schivando e distruggendo robot ogni tre
per due (era giorno di offerte).
“Non
mi sono mai divertita così tanto!” urlò
la mora distruggendo un
soldato di latta.
“A
chi lo dici!” rispose la bionda sfilando una mazza da
baseball da
un manichino in un negozio di articoli sportivi.
“E
quella?”
“Per
i tuch down!” caricò il colpo e spedì
la testa di un robot in una
lavatrice in esposizione. Le due amiche si dettero il cinque.
Dopo
un po' di colpi contro i robot Chantal notò che Giuliz stava
spostando troppo il carrello verso le scale e che quindi sarebbero
precipitate facendosi veramente male.
“Freeeena!”
gridò.
Giuliz
notò il rischio e frenò in tempo, ma appena
arrivarono Crow, N-Gin
e Inghilterra anche loro con il carrello tamponarono quello delle
ragazze che cominciò ad avvicinarsi ad un gradino.
“Ok”
disse Giuliz “Adesso tirerò una parolaccia
così forte e così
lunga che nemmeno la fascia protetta saprà
bipparla”
Appena
le due ragazze precipitarono con il carrello giù per le
scale Giuliz
gridò con una potenza incredibile
“CAZZOOOOOOOOOOOOO!” (infatti
la fascia protetta non riuscì a bipparla).
Giù
dalle scale c'erano altri cinque soldati che videro Giorgia che stava
arrivando con il carrello da una parte e Chantal e Giuliz con l'altro
che precipitavano addosso a loro.
Era
stato un tamponamento fenomenale che schiacciarono i soldati che
andarono in corto circuito.
Almeno
le ragazze stavano bene, videro però che sulla pancia dei
soldati si
era aperto uno sportello e uscirono Keroro assieme agli altri
ufficiali.
“Che?
I soldati erano una loro invenzione?” si stupì
Chanty.
“Ehm...signorsì
Kero Kero” rispose Keroro un po' imbarazzato.
“Ci
ha dato gli ordini lui” disse Tamama indicando un tizio dai
capelli
neri, occhiali e un aspetto folle che si era nascosto in un negozio.
“MA
È CROKER!” gridarono le tre ragazze.
Croker
allora uscì dal negozio dicendo “Esatto! Io il
signor Denzel
Croker! SONO STATO IO A FARE TUTTO QUESTO! IO HO FATTO SÌ
CHE IL
MONDO REALE SI MISCHIASSE CON QUELLO IMMAGINARIO!”
“Sei
stato quindi tu a rapirmi e a far sì che succedesse tutto
questo?”
Esclamò Chantal.
“Esattamente!”
“Strano
però, nel primo capitolo avevi detto che facevi parte
dell'area 51,
io non ricordo che tu facessi parte dell'area 51...”
cercò di
spiegare Giuliz.
“SILENZIO!
COMUNQUE SÌ, FACCIO PARTE DELL'AREA 51 PERCHÉ
L'HO DECISO IO
ADESSO!” e Croker scomparì tirando una bomboletta
fumogena.
“È
sparito” esclamò Giorgia.
“Ma
dai?” aggiunse Giuliz.
Ormai
stava tramontando il sole, Keroro assieme alla sua banda chiese scusa
per il disastro che avevano combinato e promisero di rimettere tutto
a posto.
“Qualcosa
non mi convince” pensò Inghilterra.
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