Ad ogni regola, la sua eccezione.

di solly
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“ferma” sentii dire alle mie spalle. “così ti metterai solo nei guai e non risolverai nulla”.
Un ragazzo dai modi raffinati e i capelli albini mi parlò. Io mi girai e lo vidi.
I vestiti sullo stile vittoriano gli donavano, ma soprattutto erano le due iridi di diversi colori a dargli un aria misteriosa.
Abbassai il braccio, non gli diedi un cazzotto in pieno volto, ma non perché me l’aveva detto lui. Non me ne importava niente. Più che altro perché in fondo aveva ragione. Mi avvicinai a lui, lasciando perdere il biondino.
“fidati, anche il mio amico si è cacciato nei guai in questo modo.” Mi disse con calma.
“il tuo amico sarebbe il bulletto da strapazzo laggiù?” chiesi indicando un punto dietro di me.
Castiel era stupito del fatto che l’avessi visto, ma nessuno inganna i miei occhi di ghiaccio.
“come mi hai chiamato cristallo??” mi disse sbucando da destra e mettendosi tra me e l’albino.
“hai capito benissimo, non c’è bisogno che te lo ripeta” dissi accennando uno dei miei soliti sorrisi.
Lysandre intanto ci stava osservando, e non riuscì a trattenere una fragorosa risata.




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