Dark Angel P.
Ciao a tutti questa è la mia nuova storia Klaroline *-* vi
informo però che questa storia parte dalla fine della 4 stagione
:) per ora il raiting è arancione ma sto seriamente valutando di
alzarlo a rosso perché ci saranno molte scene forti . Vi auguro
una buona lettura :)
Dark
Angel
PROLOGO
Sono
trascorsi 5 anni da quella fatidica sera in cui ti sei dichiarato.
5
anni vuoti e privi di significato.
La
mia vita è andata avanti, ma io no.
Io
continuo perennemente a pensarti , a vegliare su di te come un angelo
custode.
Come
la guerriera che sono diventata per proteggerti.
Io
continuo ad amarti, solo pensare a quest'ultima frase mi viene da
ridere.
Mi
sono sforzata così tanto a negare i miei sentimenti per te quando mi
stavi accanto e adesso che non ci sei più mi devo sforzare per
tacere dal gridarlo al mondo intero.
Appena
sei partito, la mia vita è mutata inesorabilmente, tutto ha perso di
significato, niente aveva senso: le mie amicizie, i miei hobby
persino il college e la relazione con Tyler, conclusasi
definitivamente e in modo poco pacifico dopo pochissimo tempo dal suo
ritorno in città.
Non
mi ha mai più rivolto la parola e non mi ha ancora perdonata.
Perché
?
Perché
ero un guscio vuoto, atona e depressa senza un minimo di vitalità.
Passavo
le giornate chiusa in camera mia a piangere sotto lo stupore di
tutti.
Non
aveva senso continuare a mentire e sia io sia Tyler lo sapevamo bene.
Mi
sono isolata da tutto e tutti rinchiusa nel mio mondo fatto di
ricordi e rimpianti tanto da non accorgermi della battaglia per
sconfiggere Silas che stavano affrontando i miei amici.
Mi
sono rinchiusa in me stessa e ancora non volevo ammettere i miei
sentimenti per te.
Una
volta finito tutto, la prima persona che mi fece visita fu l'ultima
che mi sarei mai aspettata: Damon.
5
ANNI PRIMA...
Stava
parlando con mia madre in cucina ma con il mio udito da vampira lo
sentivo benissimo << Non la riconosco più Damon,non fa altro
che piangere. >> un sospiro e una risposta << Stai
tranquilla Liz. Ci parlo io. >> subito il rumore dei passi
sulle scale e della porta della mia camera che si apriva mi
raggiunse.
<<
Dio mio Barbie! Cosa siamo nella Batcaverna? Fai entrare un po' di
aria e luce in questa stanza. >>
Lo
guardai atona con gli occhi rossi e gonfi per il pianto e non risposi
alla sua provocazione tanto da farlo preoccupare ulteriormente <<
Se non rispondi nemmeno a questa battuta è più grave di quanto
pensassi. >>
Senza
vergogna scoppiai a piangere e un Damon imbarazzato e impacciato si
sdraiò sul letto vicino a me e mi coccolò ore intere, per calmare
la mia crisi di pianto.
<<
Parlami, ti prego Caroline. >> disse Damon alla fine gracchiai
senza sapere cosa dire << Io...>>
Era
la prima parola che dissi dopo tanto tempo e infatti la voce mi uscii
roca e fragile.
Damon
impaziente come al solito prese la parola << Care! Non è
possibile che ancora non riesci ad ammettere perché sei in questo
stato. Lo abbiamo capito tutti. Tu e il tuo maledetto orgoglio ci
state facendo impazzire. >>
La
rabbia stranamente non cominciò a montare dentro di me, non ne avevo
la forza dissi soltanto rauca << Non so di cosa tu stia
parlando. >> << Barbie, per la miseria! Ti manca
quell'ibrido psicopatico. Ammettilo almeno a te stessa così da
metterti il cuore in pace. >>
A
quella provocazione scattai subito dicendo una frase che ormai
conoscevo bene << No non è vero e non posso lo sai. >>
il moro esasperato mi chiese duramente << Ah sì? Allora per
che cosa ti stai disperando? Per la rottura con il lupacchiotto? Non
credo proprio, perché eri in questo stato anche prima. >>
prese un respiro e continuò << Senti io lo so benissimo che
non sono bravo con le parole quanto Stefan ma se l'unico motivo che
ti trattiene dal dire la verità oltre il tuo dannatissimo orgoglio è
il fatto che lui è un fottutissimo mostro senza cuore allora
passerai l'intera esistenza a pentirtene. >> lo guardai
esterrefatta e senza fiato e solo in seguito gli domandai esitante <<
Perché? >>
<<
Perché ormai siamo tutti dei mostri, chi più chi meno. Io, Stefan,
Elena, perfino tu lo sei. Abbiamo fatto delle cose orribili io in
primis, ma Elena e il mio amore per lei mi hanno reso un uomo
migliore. Klaus che tu lo voglia ammettere o meno faceva la stessa
identica cosa in tua presenza. Mi ha salvato la vita sotto tua
richiesta, ha fatto tornare Tyler in città e Dio solo sa che
cos'altro ha fatto per te. >> prese un respiro profondo <<
Lui non cambierà mai, questo lo sai, ma potrà sempre migliorare e
anche tu stando vicino a lui. Lo so che è smielato da dire ma
l'amore migliora le persone. >>
Il
silenzio dopodiché domino la stanza per parecchi minuti finché con
le lacrime agli occhi affermai << Non lo credevo possibile, ma
mi manca da impazzire. >>
Damon
mi consolò come mai aveva fatto, facendomi rivalutare la sua persona
e la nostra amicizia che tutt'ora è alla pari con quella mia con
Stefan.
I
fratelli Salvatore, i miei migliori amici, chi l'avrebbe mai detto ed
è grazie a loro se adesso sono una guerriera della notte.
Quella
sera mi diede stranamente dei saggi consigli e mi raccontò tutto
quello che mi ero persa nell'arco di quel mese.
La
sconfitta di Silas, la morte di Bonnie e il suo ritorno, la
liberazione di Stefan.
I
sensi di colpa mi divorarono per molto tempo ma decisi di cambiare,
di diventare più forte.
Per
me stessa e per chi mi voleva bene.
Passai
4 mesi ad allenarmi con Damon e Stefan per sopravvivere anche da
sola come avevo intenzione di fare a New Orleans, dove avrei
frequentato il college e avrei parlato con Klaus sempre se mi avesse
voluto ancora con se.
Questa
decisione mi portò a litigare con le mie migliori amiche.
La
mia storia come guerriera della notte e protettrice di New Orleans
però iniziò la sera prima della mia partenza …
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