Alterata coscienza

di Nocturnia
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egdexfndfhx Disclaimer: Il Joker, Harley Quinn, Bruce Wayne e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


#7 seduta - cuscino


"Da domani avrai un altro terapista."

Perché ormai sei tu la paziente, vero Harleen Quinzel?

Un transfert malato, ecco cos'era.
Dovevi solo attraversare la fase del lutto e buttare l'uccellino fuori dal nido.

Si è fatto muto il coraggio e il tuo cuore grida così forte da lasciarti senza respiro.

"Da domani avrai un altro terapista."

A chi ti rivolgevi veramente, Harleen?
A lui, oppure...

No.

Soffochi un gemito irato, affondando le mani nella coperta leggera.
È quieta Gotham, madre paziente e parca di parole.

Lo sai, brutta puttana, vero? Lo sai.

Non replica Gotham, ma accarezza il capo della sua ultima figlia - del suo ultimo aborto - osservandone il petto scosso da singulti spezzati.

Puttana. Puttana e ancora puttana.

Tossisce la creatura e inala il suo primo respiro, abbracciando un cuscino pesante di sangue e lacrime.

No.

Piange la cosa e cerca la pelle di Gotham, pietra e carne, incubi e deliri d'una metropoli cannibale.

Harley Quinn. mormora il cielo Harley Quinn.

Madre.

Sorride Gotham e libera dalla sua stretta una figlia bellissima e imperfetta.
Sorride e la regala a un clown di biacca e sangue, perché la solitudine ammazza il coraggio e genera la follia.
Perché non c'è nulla di più bello d'una famiglia numerosa a Gotham.
D'un mostro in più con cui - in cui - specchiarsi per sentirsi ancora umani.
Per accorgersi d'esistere: esister davvero.





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